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La location del film “Ticket to Paradise” è un vero paradiso

Paradiso, non c’è altro termine per definire il luogo dove è stato girato il film “Ticket to Paradise”, al cinema a ottobre, con George Clooney e Julia Roberts, che sono tornati a lavorare insieme dopo vent’anni dai tempi di “Ocean’s Eleven”. Un’isola fatta di spiagge da favola e foreste tropicali, templi antichi e distese di risaie, resort da mille e una notte e locali super cool.

Stiamo parlando di Bali, l’isola più famosa dell’Indonesia. La coppia di star di Hollywood è la protagonista della commedia romantica e anche un po’ dissacrante, ambientata in questo territorio paradisiaco e interpreta il ruolo di due genitori divorziati alle prese con il matrimonio della figlia Lily.

La giovane, durante una vacanza a Bali, trova il vero amore e decide di sposarlo. I genitori tenteranno in ogni modo di impedire le nozze. Una trama non troppo originale, ma al centro della quale c’è quest’isola che fa davvero sognare.

Un viaggio a Bali

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I templi di bali

Bali l’Isola degli Dèi

Un vero e proprio paradiso terrestre, amato dai turisti di tutto il mondo: il fascino di Bali non può non conquistare chiunque vi metta piede. Ecco perché è stata scelta dalla Universal Pictures per ambientarvi il film “Ticket to Paradise”. Non per niente è conosciuta come Isola degli Dei. Situata a Sud dell’Equatore, è il luogo perfetto per la vacanza ideale, con mare, sole e spazio per il relax e per il divertimento, con una temperatura media di 30º C tutto l’anno. Nonostante il boom turistico degli ultimi anni, Bali è riuscita a mantenere comunque la sua autenticità.

Dai laghi dai colori accesi, incastonati tra la roccia delle montagne e i vulcani, agli ampi terrazzamenti coltivati a riso, con fitte macchie di vegetazione che nascondono villaggi e templi.

Bali è tutto questo, ma anche di più: non è solo la natura ad attrarre, ma anche la cultura e le tradizioni popolari che si respirano tra le sue alte montagne e le spiagge bianche. È affascinante ammirare le fitte foreste tropicali e le montagne del Nord, che arrivano fino a 3000 metri.

Bhuana Sari

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La Bhuana Sari Waterfall a Bali

Cosa fare a Bali

Sono numerosi i siti che si possono visitare sull’Isola di Bali. Tra paesaggi naturali mozzafiato e templi pieni di spiritualità, ecco i luoghi da non perdere durante un viaggio a Bali.

I templi di Bali

Una delle attrazioni principali dell’isola sono i numerosi templi buddhisti e indù sparsi per tutto il territorio. Le strutture sono così tante che non riuscirete a visitarle tutte, ma ce ne sono due davvero imperdibili. Il Tempio Tanah Lot è uno dei più caratteristici di Bali, anche perché si trova in mezzo al mare, su un’isola di roccia della costa orientale, nell’area di Tabanan. Ciò che la rende unica, la rende anche inaccessibile: non è infatti possibile visitare fisicamente il tempio ma la sola vista vale il viaggio.

Il Tempio Uluwatu, situato nella penisola di Bukit e arroccato su una scogliera, a strapiombo sul mare merita davvero una visita. Immerso nel paesaggio naturale e scavato nella roccia corallina, il tempio si trova a un’altezza di 75 metri sul mare di Giava. Lo scopo di questa struttura è proteggere l’isola degli spiriti maligni e fu anche dimora del pellegrino Danghyang Dwijendra, che qui trascorse gli ultimi giorni della sua vita. Il momento migliore per visitare questo tempio è la sera, all’ora del tramonto, per godersi una vista mozzafiato dell’oceano.

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Meraviglie di Ubud, a Bali

I parchi e le risaie di Bali

L’isola di Bali è piena di luoghi naturali meravigliosi, di parchi, giardini terrazzati e risaie da visitare. La Foresta delle Scimmie è uno di questi luoghi: situata a Ubud, si estende su una superficie di 12,4 ettari, con 186 specie di alberi e piante presenti. In questo luogo abitano circa 750 macachi e i turisti possono osservarle a distanza ravvicinata: attenzione però, pare che siano delle abili ladruncole! L’obiettivo di questa foresta, che è una riserva naturale, è di creare un’atmosfera di pace e armonia.

Il Parco delle farfalle è uno dei luoghi più magici di Bali. Questo splendido luogo si trova nella zona di Tabanan e qui si possono ammirare centinaia di esemplari di farfalle e insetti tipici della zona. All’interno del parco sono allestite anche alcune mostre in cui sono esposti esemplari essiccati di farfalle.

Le Risaie di Tegallalang offrono infine uno splendido panorama, di campi terrazzati verdissimi realizzate sulle colline. Queste risaie sono tra le più spettacolari di Bali, perché sono costruite su ripide colline. Il modo migliore per ammirarle è fare una passeggiata sui sentieri che dalla valle portano alla cima passando in mezzo alle risaie. Presso il Café Dewi sono anche disponibili guide molto preparate che potranno accompagnarvi e spiegarvi i metodi di irrigazioni e le fasi di coltivazione del riso.

Ubud Bali

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Le risaie di Bali

Ci sono comunque diversi modi per conoscere l’Isola di Bali tra cui un tour che in un’intera giornata ti porta a scoprire tutti i luoghi più pittoreschi ed emblematici dell’Isola: visiterai un tempio, una cascata, un palazzo sull’acqua, una risaia e concluderai il tuo viaggio provando la famosa altalena nella giungla. Puoi prenotare direttamente da qui questo tour.

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Camminare sui set dei tuoi telefilm preferiti: i tour in Europa

Cosa ci spinge a scegliere una destinazione e a metterci in viaggio per scoprire le meraviglie del mondo? Sono i racconti degli avventurieri, le fotografie straordinarie che si alternano sui feed di Instagram, i libri di viaggio e quei monumenti iconici che con gli anni sono diventati i simboli di città e Paesi interi.

Sono tantissime le fonti di ispirazione, quelle che ci fanno sognare a occhi aperti, le stesse che ci invitano a salire sul primo volo aereo per esplorare le meraviglie del mondo che abitiamo. Tra queste troviamo anche le nostre pellicole del cuore e tutti quei telefilm che ci tengono compagnia durante le infinite giornate di binge watching.

Ed è proprio attraverso questi che, spesso e volentieri, troviamo nuove ispirazioni di viaggio. Perché quelle scenografie che fanno da sfondo alle avventure dei nostri personaggi preferiti sono reali e aspettano soltanto di essere scoperte. E farlo adesso è ancora più facile perché questa estate sarà possibile passeggiare sui set dei nostri telefilm preferiti firmati Netflix. Ecco quando e dove.

Sulle scene delle serie tv Netflix: succede in Europa

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio nelle capitali d’Europa. Dall’arte alla cultura, passando per l’architettura, le opere firmate da Madre natura e tutte quelle tradizioni gastronomiche che deliziano il palato.

Certo è che quando quelle città appaiono nelle nostre serie televisive, sembrano ancora più belle e affascinanti. Sarà che appassionandoci alle vicende di quei personaggi abbiamo iniziato a fantasticare su nuove avventure da vivere, o forse perché proprio guardando quelle pellicole abbiamo scoperto e riscoperto luoghi e dettagli che prima ci erano sfuggiti.

Fatto sta che è questo il momento giusto per raggiungerli perché questa estate sarà possibile ripercorrere le orme dei telefilm più iconici di Netflix che, scommettiamo, sono anche i vostri preferiti.

A lanciare il progetto è stata proprio Netflix in collaborazione con SANDEMAN’s New Europe Tours, proponendo una serie di tour guidati a piedi, e gratuiti, che portano alla scoperta di quelle meravigliose città che abbiamo visto fare da sfondo alle più avvincenti serie televisive. L’obiettivo? Riscoprire le meraviglie di questi luoghi attraverso gli occhi dei nostri personaggi preferiti.

Madrid, Parigi o Londra?

Per una settimana, dall’11 al 17 luglio, i tour gratuiti organizzati da SANDEMAN’s NEW Europe Tours porteranno cittadini e viaggiatori alla scoperta dei luoghi imperdibili delle più celebri serie televisive di Netflix. Ad accompagnare i partecipanti ci saranno delle guide turistiche esperte che condivideranno curiosità e dettagli delle pellicole in questione, ma anche le storie nascoste tra le strade e i quartieri delle città in questione.

L’unica vera difficoltà sarà scegliere a quale tour partecipare. Gli itinerari a piedi si snoderanno tra le strade di Madrid, Parigi e Londra, tre delle città più popolari e affascinanti del continente che hanno fatto da sfondo ai nostri film preferiti.

A Madrid si potranno esplorare le scenografie reali di Money Heist e Cable Girls, oppure sognare di essere uno dei personaggi di Elite, il teen drama più visto su Netflix. Nella romantica Ville Lumière, invece, sarà possibile viver ele avventure di personaggi celebri come Lupin o Emily (in Paris) e scoprire dettagli inediti e curiosità sulla miniserie Notre-Dame, la part du feu. Il tour londinese, invece, porterà i viaggiatori alla scoperta di tutti quei luoghi della capitale che hanno fatto da sfondo a serie iconiche come Anatomia di uno scandalo, Bridgerton e The Crown.

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Le nuove location della fiction “Un passo dal cielo 7”

Dopo la sesta stagione della fortunatissima fiction televisiva “Un passo dal cielo” sta per arrivare anche la settima. Merito del successo, oltre alla trama avvincente e al cast (per le prime tre stagioni Terence Hill, per le ultime tre Daniele Liotti, e dalla prossima Marco Rossetti, noto per un’altra serie Tv “Doc – Nelle tue mani”), va anche ai luoghi dove è stata girata.

Le prime location in Alto Adige

Oltre ai protagonisti, nel corso degli anni anche le location sono un po’ cambiate. Inizialmente “Un passo dal cielo” era stato ambientato in Val Pusteria, Alto Adige, nella zona tra San Candido e l’ormai celeberrimo Lago di Braies (che da allora ha attirato milioni di visitatori tanto da aver dovuto prendere provvedimenti per gestire il traffico di visitatori, specie d’estate).

S’affaccia proprio sulle verdi acque di questo lago la baita dove abitava il protagonista, un piccolo edificio di lego che in realtà ospita la biglietteria delle barchette che si possono noleggiare per fare un breve tour del lago.

Nuovo set nel Cadore

Nel corso delle stagioni, la produzione si è spostata sempre più oltre il confine altoatesino scendendo nel Cadore, quindi nel Veneto. Ed è ancora qui che ritroviamo i protagonisti e che si svolgono le vicende del comandante del Corpo forestale. Su un altro bellissimo laghetto che si trova in questa zona, quello di Mosigo (noto anche come Lago di San Vito come l’omonima località vicina), ha sede la stazione di polizia.

Questo pittoresco specchio lacustre, poco fuori San Vito di Cadore, è molto frequentato da chi ama passeggiare e rilassarsi tra i monti e i boschi dolomitici.

Qui il set è stato creato soprattutto nella Valle del Boite, una valle che prende il nome dall’omonimo torrente che nasce ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo. Questa valle è attraversata dalla ciclabile delle Dolomiti ed è bellissima, con scorci mozzafiato.


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Le location della settima stagione

Oltre ad altri luoghi del bellunese già visti in “Un passo dal cielo 6 – I guardiani”, nella nuova stagione ce ne saranno di nuovi. In particolare, nella Val Belluna e nella zona di Feltre.

La Val Belluna è un’ampia vallata nella provincia di Belluno, naturalmente, compresa tra le Prealpi bellunesi da una parte e le Dolomiti meridionali dall’altra e attraversata dal Fiume Piave.

Il Feltrino, invece, che comprende una parte della Val Belluna, è molto famoso per il suo valore naturalistico e le numerose zone protette e perché al suo interno si trova il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

 

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Le nuove location della serie Tv “Diavoli 2”

La prima miniserie Tv Sky “Diavoli” era stata ambientata soprattutto a Londra e un po’ anche in Italia. La seconda stagione di “Diavoli”, invece, vede il nostro Pase sempre più protagonista della scena.

Ispirato al best seller “I diavoli” di Guido Maria Brera, che è anche fra i produttori creativi della nuova stagione, il thriller è ambientato nel mondo della finanza dove Dominic Morgan (Patrick Dempsey) e Massimo Ruggero (Alessandro Borghi) operano. Gli otto nuovi episodi sono stati girati tra Londra, quindi, e Roma.

La trama di “Diavoli 2”

Senza spoilerare, siamo tra il 2016 e il 2020, con la Brexit alle porte e Donald Trump che deve essere eletto presidente degli Stati Uniti d’America. Sono i primi anni in cui si nomina il 5G e i Bitcoin, anni di accordi con la Cina ma anche quelli dell’inizio della terribile pandemia che ha colpito tutto il mondo.

Le location romane

Girata durante il lockdown, Roma si è dimostrata essere un set perfetto. Secondo lo scenografo Luca Merlini “Roma è stata per noi come una grande Cinecittà, offrendo luoghi generalmente inaccessibili completamente vuoti e totalmente a nostra disposizione”.

Alcune scene sono state girate nel famoso Nuovo Centro Congressi “La Nuvola“, progettato dall’architetto e designer italiano Massimiliano Fuksas che si trova nel quartiere dell’EUR. I suoi 55mila metri quadrati ospitano mostre ed eventi. L’edificio ha vinto il premio come Best Building Site dal Royal Institute of British Architects.

Qui si trovano gli uffici della New York-London Investment Bank dove lavora Massimo. La “Nuvola” è la caratteristica dell’edificio e contiene un auditorium con i relativi servizi (foyer, bar, guardaroba, bagni, camerini, sale traduzioni e deposito). È collegata alla “teca” ovvero all’edificio poligonale di vetro, acciaio e pietra che la contiene attraverso delle passerelle sospese e tramite lo “scafo”, la struttura portante principale. Dell’edificio fa parte anche la “Lama”, cioè l’hotel che ospita 449 stanze.

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Il Nuovo Centro Congressi “La Nuvola” di Massimiliano Fuksas all’EUR di Roma

I produttori di “Diavoli 2” hanno avuto anche il “privilegio”, così hanno dichiarato loro stessi, di girare in luoghi altamente esclusivi, come l’Head Quarter di Fendi nel Palazzo della Civiltà Italiana, meglio conosciuto come Colosseo quadrato, quell’edificio monumentale e iconico che è il simbolo dell’EUR.

Fatto di cemento armato e rivestito di travertino bianco, fu inaugurato nel 1940, ma i lavori si interruppero nel ’43 a causa della guerra per poi essere ultimati nel dopoguerra. Le sue quattro facciate identiche hanno 54 archi ciascuna. Dal 2013, e fino al 2028, è stato concesso al gruppo di alta moda Fendi.

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Il Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come Colosseo quadrato all’EUR di Roma

Proprio per la sua particolare architettura e il richiamo alle forme monumentali dell’antica Roma, il Palazzo è stato spesso usato per ambientarvi film, serie Tv e spot pubblicitari.

Tra gli edifici romani più famosi dove sono state girate alcune scene del thriller finanziario c’è anche quello che ospita la Corte di Cassazione, che i romani chiamano “il Palazzaccio”. Non tanto perché ci si va per essere giudicati e neppure perché è un brutto edificio, quanto perché questo palazzo è nato sotto una cattiva stella e non si è mai riscattato. Fin dalla sua costruzione ha avuto problemi, soprattutto legati a sospetti di corruzione. Che, per un tribunale, è il colmo.

Fu una delle più grandi opere della Roma Capitale del Regno d’Italia, e doveva avere un grande valore simbolico, tanto che la prima pietra fu posata alla presenza del re Umberto nel giorno del suo compleanno, il 14 marzo, e della regina Margherita. Ma il palazzo fu costruito nel posto sbagliato ovvero nel nuovissimo quartiere Prati, sul lato sinistro del Tevere, che allora stava appena sorgendo.

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Il “Palazzaccio di Roma” che ospita la Corte di Cassazione

Peccato che il terreno fosse alluvionale e quindi reggesse poco il peso dell’edificio, così durante la costruzione si ebbero grossi problemi di stabilità (il terzo piano non fu mai aggiunto). Si ebbero problemi fino agli Anni ’70, quando ci rimisero le mani. La gogna pubblica nel frattempo aveva portato l’architetto, Guglielmo Calderini, al suicidio.

Tanti sono anche gli splendidi scorci romani, alcuni che assomigliano alla City di Londra (e nella serie sembra proprio così) e perfino alla campagna inglese, con scene girate in esterno nei dintorni della Capitale.

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Le suggestive location della serie Tv “La scogliera dei misteri”

Se la serie Tv “La scogliera dei misteri” appassiona, è sicuramente merito dell’avvincente trama che racconta la storia di Lola Bremond che scopre, a un quarto di secolo di distanza di tempo, la verità su un atroce omicidio e sua madre.

La serie franco-belga, il cui titolo originale è “Jugée coupable”, passa da Bordeaux, dove vive la ragazza, alla spettacolare costa della Bretagna, dove Lola viene chiamata per un colloquio di lavoro. Ed è proprio la location uno degli altri motivi del successo della serie Tv.

Le location di “La scogliera dei misteri”

La scogliera da cui prende il titolo italiano la serie Tv si trova nel golfo di Morbihan, in pieno Oceano Atlantico, la cui città di riferimento è Vannes che, in bretone, significa “città bianca”. È una splendida città medievale, con case a graticcio e mura erette nel XIII secolo, una delle mete forse meno note della regione. E il golfo è una bellissima baia naturale e pittoresca che ripara isole e imbarcazioni che caratterizzano i porticcioli di tutti i villaggi costieri di questa zona al Nord della Francia.

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Le case a graticcio di Vannes, in Bretagna

Sempre affacciata sul mare è la cittadina di La Trinité-sur-Mer, dove sono state ambientate alcune scene, specie quelle nella gendarmeria che, in realtà, è la sede del Municipio. È famosa per il porto e per le sue spiagge, raggiungibili lungo un delizioso sentiero detto Sentier des douaniers, una passeggiata di otto chilometri circa che porta fino alla Pointe de Kerbihan e alle spiagge della baia del Quiberon. Di fronte alla spiaggia di Kervillen ci sono delle saline, rinnovate proprio di recente dopo 50 anni di abbandono.

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La costa bretone di Morbihan

Il Quiberon è una penisola fatta di spiagge di sabbia fine ma anche di natura selvaggia. Qui siamo nella Bretagna più iconica, quella che vediamo sulle cartoline, fatta di irte scogliere frastagliate, gli rocce scavate dalle acque dell’oceano a mo’ di grotte e di onde che roboanti s’infrangono sulle rocce scure. Per i francesi – ma non solo – è uno dei luoghi più belli dove praticare surf in Bretagna. Chi è meno spericolato, può invece percorrere il sentiero della Grande Randonnée che fa il giro della penisola offrendo un meraviglioso spettacolo.

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La città fortificata di Hennebont in Bretagna

Sembrano tutti uguali ma non è così. Un’altra cittadina dove sono state girate alcune scene di “La scogliera dei misteri” è Hennebont, a una cinquantina di chilometri a Nord di Vannes, una città che ha saputo conservare la sua stupenda eredità medievale. Vi si accede attraverso quelle che erano le porte fortificate – restaurate dopo la Seconda guerra mondiale – che sorreggono altrettante torri, dalla cui cima si gode della migliore vista della città, oltre che dal cammino di ronda e lungo la parte restaurata delle mura.

Così come case a graticcio, strade lastricate e ponti di pietra ha il centro storico medievale di Aurey Saint-Goustan, due città che ne formano una. Qui sbarcò Benjamin Franklin nel 1776 per incontrare re Luigi XVI. Nelle vicinanze c’è la città-santuario Sainte-Anne d’Auray, il primo sito di pellegrinaggio cattolico in Bretagna.

Naturalmente non potevano non girare alcune scene nel sito più famoso di questa zona della Bretagna: Carnac. Gli allineamenti di Carnac sono tra i complessi megalitici più estesi al mondo. Comprendono circa 3.000 monoliti, eretti 6.000 anni fa, disseminati nella campagna bretone. Il sito comprende anche il più grande menhir preistorico attualmente conosciuto, lungo 20 metri e del peso di 300 tonnellate.

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Gli allineamenti di Carnac, tra i complessi megalitici più estesi al mondo

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Le location del film “La figlia oscura”

Tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, “La figlia oscura”, scritto e diretto dall’attrice americana Maggie Gyllenhaal, è stato già giudicato uno dei migliori film dell’anno. Racconta la storia di Leda (l’attrice Olivia Colman) che, durante una vacanza al mare da sola, rimane particolarmente affascinata da una giovane madre (l’attrice Dakota Johnson) e dalla figlioletta che osserva sulla spiaggia. Il loro atteggiamento la costringe ad affrontare le scelte non convenzionali che ha compiuto quando era una giovane madre.

La spiaggia di “La figlia oscura”

Protagonista di tutta la vicenda è la location meravigliosa dove è stato girato il film. Siamo in Grecia, sull’isola di Spetses, che fa parte delle isole del Golfo di Saronico. È un’isola molto folkloristica, tanto che è possibile visitarla utilizzando delle carrozze trainate da cavalli.

Vasta è la scelta di spiagge e non è stato difficile trovare quella perfetta dove ambientare le scene del film. Quelle nella parte Nord, come la spiaggia di Kaiki, sono caratterizzate da ciottoli, mentre la costa meridionale è sabbiosa e si trovano spiagge come la bella Paraskevi.

Una delle spiagge più frequentate è quella di Agia Paraskevi, con la sua bellissima costa di sabbia finissima e una fresca pineta. Chi, invece, cerca il divertimento, intorno al capoluogo vi sono diverse spiagge come Lazareto, Zogheria e Vrelos, dove vengono organizzati eventi e attività acquatiche, specie le immersioni.

Cosa vedere a Spetses

Girovagando per l’isola si può ammirare l’architettura delle tipiche casette bianche e degli splendidi edifici in stile veneziano. Sull’isola è possibile visitare anche numerose chiese e monasteri tradizionali. Nel capoluogo si trova la cattedrale ortodossa di Agios Nikolaos, con il suo campanile in marmo, la pavimentazione a mosaico e, all’interno, le immagini iconografiche di San Nicola.

Oltre alla cattedrale vi sono anche altre chiese minori degne di nota, come la Chiesa di Agia Marina, la Chiesa Bizantina di Agia Triada o la Chiesa di Panagia Armata. Oltre ai siti religiosi vi sono diversi musei, come il Museo di Spetses, in cui sono conservati molti reperti storici dell’isola, o il Museo Bouboulina, dedicato all’eroina locale Laskarina Bouboulina.

Come arrivare a Spetses

L’isola di Spetses non è dotata di aeroporto, quindi l’unico modo per raggiungerla è via mare. Vi sono numerosi collegamenti dal porto di Atene fino all’isola. Con il catamarano il viaggio dura circa 2 o 3 ore, mentre i traghetti tradizionali impiegano il doppio del tempo. Una volta raggiunta l’isola, per le sue dimensioni ridotte, non è necessario dotarsi di grandi mezzi di trasporto, è possibile approfittare o del servizio di autobus oppure noleggiare uno scooter per visitare liberamente questo piccolo gioiello della Grecia.

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L’isola e la spiaggia di Spetses in Grecia

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Le location più suggestive di “House of the Dragon”

“House of the Dragon”, il prequel della serie Tv di grande successo “Game of Thrones”, basato sul romanzo fantasy di George R. R. Martin “Fuoco e sangue”, debutterà quest’estate. In contemporanea assoluta con la messa in onda su HBO negli Stati Uniti, la potremo vedere su Sky e Now a partire dal 22 agosto. La nuova serie, che comprende dieci episodi, racconta la storia di Casa Targaryen, quella di Daenerys, “Madre dei Draghi” “Nata dalla Tempesta”, molto prima delle vicende narrate nel “Trono di spade”.

Anche se la maggior parte delle riprese è stata fatta nel Regno Unito (e non in Irlanda come era accaduto per “Game of Thrones”, sono tante le ambientazioni e le location in altri Paesi dove sono state girate le scene che resteranno impresse per sempre nella mente dei fan.

Le location in Cornovaglia

Vi avevamo già anticipato che “House of the Dragon” è stata girata in Cornovaglia. La location esatta è Holywell Bay, a pochi chilometri dalla cittadina di Newquay, nel Nord della Contea. È una grandissima spiaggia di sabbia dorata con dune alte anche una ventina di metri. Quando c’è bassa marea, la spiaggia diventa molto ampia, circa un chilometro e mezzo, ma quando la marea sale e le correnti atlantiche si fanno più forti diventa il paradiso dei surfisti.

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Kynance Cove, nella Penisola di Lizard in Cornovaglia

Ma in Cornovaglia sono state ambientate altre sequenze, in particolare nella punta più meridionale, in un posto chiamato Kynance Cove, una baia nella Penisola di Lizard. La BBC ha descritto questo luogo come “uno dei più begli angoli di costa del Sud Ovest”. Infatti, questa parte di costa presenta delle formazioni a serpentino, la cui variante locale prende il nome di “lizardite”. Le rocce di serpentino verde e rosso, lise dal mare nel corso di migliaia di anni, sono caratteristiche di tutta questa penisola.

E poi c’è un luogo che è la versione inglese del celebre Mont Saint-Michel che si trova in Normandia: St Michael’s Mount. Entrambe le isole sono dedicate all’arcangelo Michele, apparso qui, secondo la leggenda, a un gruppo di Benedettini che proveniva proprio da Mont Saint-Michel. Collegato alla città di Marazion da un traghetto, l’isolotto può essere raggiunto anche a piedi durante la bassa marea.

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L’isola di St Michael’s Mount in Cornovaglia

La location in Spagna

La “città monumentale” di Cáceres, nell’Estremadura, nella Spagna centro-occidentale, patrimonio Unesco, è stata una location della settima stagione di “Game of Thrones” e torna anche in “House of the Dragon”. È stata scelta per il labirinto di strade e vicoli che la caratterizzano e che ben si sposano con l’immagine di Approdo del re, la Capitale dei Sette Regni nonché la maggiore città di Westeros, nella quale si trova la Fortezza Rossa – che in realtà è il “castillo” – all’interno della quale si trova il Trono di spade, 200 anni prima degli eventi raccontati in “Game of Thrones”. Per gli edifici in tutti gli stili, romanico, arabo, gotico e rinascimentale, era la location che meglio rappresentava la città più importante dei Sette Regni.

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Le mura di Cáceres, nell’Estremadura, in Spagna

Le location in Portogallo

Ci sono anche luoghi del Portogallo dove è stato girato “House of the Dragon” e si trovano nel distretto di Castelo Branco: nel Castello di Monsanto, infatti, sembra proprio di stare a Westeros. Le rovine di questa rocca medievale, che fa parte di un bellissimo borgo fortezza su un’altura a 600 metri, regalano una vista impagabile del villaggio fatto di strade acciottolate, giardini lussureggianti e fontane zampillanti.

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Il Castelo Branco o Castello di Monsanto in Portogallo

Le location in Croazia

La Croazia ha fatto da sfondo anche ad alcune scene di “Game of Thrones” e lo fa anche nel prequel. Il Forte di San Lorenzo, nella parte occidentale della città vecchia di Dubrovnik, è Approdo del re. E lo vedremo ancora. Ma vedremo anche scorci di Sebenico, che nella serie è Braavos, la più grande e potente delle nove città libere, con la sua Cattedrale di San Giacomo, patrimonio Unesco.

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La Cattedrale di San Giacomo a Sebenico, in Croazia

Le location in Marocco

Infine, per girare alcune scene la produzione si è spostata in Marocco, una location perfetta per un fantasy. Il villaggio fortificato di Ait-Ben-Haddou, sito Unesco, con l’antica strada carovaniera che collegava il deserto del Sahara con Marrakech, è Yunkai, la città gialla, nel Trono. Erette nel XVIII secolo, le sue costruzioni rossastre del color del deserto danno l’impressione di una città lunare abbandonata. Invece, la famosa Essaouira nella serie (anche in “House of the Dragon”) è Astapor, una colonia di origine ghiscariana sopravvissuta alla distruzione dell’Antica Ghis per mano di Valyria, casa dei guerrieri d’élite Immacolati.

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La città di Ait-Ben-Haddou, sito Unesco del Marocco

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“Bridgeton 2”, le vere location della serie Tv

La seconda stagione di “Bridgerton”, tratta dal romanzo della scrittrice americana Julia Quinn “Il visconte che mi amava”, racconta la romantica storia di Lord Anthony Bridgerton (interpretato dall’attore Jonathan Bailey), il maggiore dei fratelli e delle sorelle Bridgerton, e la sua ricerca dell’amore e di una moglie a lui adeguata. E, forse, la risposta arriva da una terra molto lontana: l’India.

La costume drama, un genere oggi molto amato, visto il grande successo di altre serie come “Downton Abbey” e “The Gilded Age“, romantica, ma anche scandalosa e arguta, è stata girata in buona parte negli studi cinematografici alle porte di Londra, dove sono stati ricreati molti degli interni delle sontuose dimore dell’epoca.

Tuttavia, le scene in esterno sono state quasi tutte girate in location vere. Ecco quali sono.

Le location londinesi di “Bridgerton 2”

Alcune delle scene della serie Tv Netflix sono state ambientate nella Capitale. Tra gli edifici più riconoscibili ci sono alcune dimore storiche, come Ranger’s House, una villa di mattoni rossi in stile georgiano che si trova vicino a Greenwich Park, e Lancaster House, a St. James’s, nel West End di Londra. Quest’ultima non è la prima volta che viene usata come set. Qui ci hanno girato alcune scene di “Il discorso del re” con Colin Firth, della serie Tv “The Crown” e il Christmas special del 2013 di “Downton Abbey”, ricreando ogni volta gli interni di Buckingham Palace.

Sempre a Londra, tra le location c’è anche la Wilton’s Music Hall, nel distretto di Shadwell, non lontana dalla Torre di Londra. È una delle pochissime sale da musica rimaste pressocché tali e quali in città. Oltre ai concerti si tengono ancora oggi rappresentazioni teatrali e reading.

A Greenwich, alle porte di Londra, invece, sono state girate delle scene nell’Old Royal Naval College, oggi sito Unesco, sorto come ospedale e strettamente legato alle colonie britanniche nel mondo. Si può anche visitare. Mentre nel borough di Barnet, un quartiere a Nord di Londra, si trova una splendida dimora in stile palladiano chiamata Wrotham Park, una delle ville storiche private più grandi, anch’essa più volte vista al cinema e in Tv, da “Bridget Jones” a “Jane Eyre”, da “Downton Abbey” a “The Crown” dove è stata usata per gli interni della dimora reale Clarence House dove vive il principe Carlo.

Le location fuori Londra

Diversi sono i luoghi che sono stati scelti nei dintorni di Londra per ambientarvi alcune delle scene della seconda stagione di “Bridgerton“, alcuni anche molti lontani. Tra questi, molti siti legati alla Corona britannica. Appena fuori dalla Capitale, nella Contea del Surrey, uno dei palazzi reali, Hampton Court Palace – o anche solo Hampton -, è sicuramente tra le location più famose. Situato a Richmond upon Thames, è uno dei luoghi più visitati della zona e ogni anno viene organizzato un bellissimo Flower Festival.

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Hampton Court Palace

Ancora più famoso è però il Windsor Great Park, un parco reale di duemila ettari a Sud di Windsor (da non confondere con l’Home Park, il parco privato di 265 ettari del Castello di Windsor). All’intero del parco girano liberamente degli splendidi esemplari di cervi rossi ed è per la maggior parte del tempo aperto al pubblico. Vi hanno girato anche alcune scene dei film sul celebre maghetto Harry Potter.

Tra gli edifici usati pela serie c’è la casa di campagna di West Wycombe Park, nel Buckinghamshire, edificata come villa di delizia nel XVIII secolo per il libertino Sir Francis Dashwood. La sua architettura è inconfondibile, con la facciata fatta di colonnate in stile palladiano e neoclassico.

Sempre nella stessa Contea, alcune scene sono state girate nella più grande caserma della RAF, la Royal Air Force Halton che si trova ad Aylesbury, utilizzata fin dalla Prima guerra mondiale e attiva ancora oggi.

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La residenza di West Wycombe Park

Come nella prima stagione di “Bridgerton”, i protagonisti si spostano tra Londra e il Somerset, e in particolare la città di Bath, vera protagonista della serie. È qui, infatti, che si trova la casa della famiglia Featherington e l’esterno è uno degli edifici più celebri della città chiamato Royal Crescent, un gigantesco complesso residenziale settecentesco a forma di mezzaluna, considerato il più importante esempio di architettura georgiana del Regno Unito.

Ma a Bath c’è anche un altro splendido edificio che appare nella serie, che in realtà ospita il museo d’arte cittadino, l’Holburne Museum. Nel suo giardino amava passeggiare anche Jane Austen che abitava a due passi da qui, tanto da aver tratto ispirazione per alcuni dei suoi romanzi. Vi sono stati girati diversi film, da “Persuasion” a “La duchessa” con Keira Knightley a “La fiera della vanità”.

A un’ora di strada da Bath, nella cittadina di Salisbury – famosa per la sua splendida cattedrale – sono state girate delle scene a Wilton House, una meravigliosa casa di campagna che fu per quattro secoli la residenza dei conti di Pembroke. È stata anch’essa set di altri film, come “Orgoglio & Pregiudizio”, “Tomb Raider” e la serie “The Crown”.

Le location nel lontano Nord

Per trovare l’ambientazione giusta, la prodizione di “Bridgerton” è dovuta anche salire fino a York, una delle più affascinanti città d’Inghilterra. Qui, infatti, si trova Castle Howard, una delle più grandi residenze private dell’Inghilterra che è servita come residenza del Duca di Hastings.

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Castle Howard, una delle più grandi residenze private dell’Inghilterra, set di “Bridgerton”

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Quest’isola resta un paradiso (nonostante i Famosi)

Cambiano i concorrenti dell’”Isola dei Famosi”, ma la location resta immutata. Nonostante siano sette anni ormai che i concorrenti del reality – e almeno una cinquantina di addetti ai lavori – la colonizzano per mesi per girarvi il noto programma televisivo, quest’isola resta comunque un paradiso terrestre.

Stiamo parlando di Cayos Cochinos, l’isola dell’arcipelago dell’Honduras a 10mila chilometri dall’Italia. Due sono le isole principali, abitate dalle popolazioni locali, Cayo Cochino Mayor e Cayo Cochino Menor.

Poi ci sono 14 isolotti corallini che ne fano parte ma che sono disabitati. Il copione del programma Tv prevede che i naufraghi dovranno spostarsi da una spiaggia all’altra. Tra le clausole del regolamento per partecipare al reality c’è quella che prevede di impegnarsi a “rispettare l’ambiente naturale in cui vivranno i naufraghi, salvaguardando le specie autoctone vegetali e animali”.

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Floriana Secondi, Jovana Djordjevic ed Estefania Bernal all’Isola dei Famosi 2022

L’arcipelago di Cayos Cochinos

Conosciuto anche come Hog Cays, è un piccolo arcipelago situato a Nord-Est di La Ceiba. Sono le isole dei “garifuna” (gli indigeni), un popolo dedito soprattutto alla pesca. Divenute riserva biologica per proteggere una delle porzioni di barriera corallina più rara dei Caraibi (assieme a quella del Belize), nonché il secondo reef per estensione a livello mondiale, appartengono amministrativamente al gruppo Isla de la Bahia, con capoluogo Roatan, famoso anche per essere il paradiso dei sub.

Vi si trova anche qualche struttura ricettiva. Come il Plantation Beach Resort, a Cochino Mayor, uno storico resort che offre diverse attività legate al mare come diving, snorkeling e le escursioni in kayak attorno alle isole limitrofe.

Chi cerca un tipo di vacanza più economica e spartana (stile “Isola dei Famosi”, insomma) può trovare una sistemazione nel villaggio dei garifuna a Chachauate, dove è possibile dormire e mangiare con soli 100 lempira, l’equivalente di 3,7 euro.

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L’arcipelago di Cayos Cochinos in Honduras

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Le location della serie Tv “The Gilded Age”

Dallo stesso ideatore di “Downton Abbey”, Julian Fellowes, è nato il period drama “The Gilded Age” trasmesso su Sky Serie e su Now. Racconta, però, una storia americana, in un periodo di grandi cambiamenti a livello economico, sociale e produttivo ma anche di crescente conflittualità tra vecchi e nuovi ricchi, all’alba della modernità.

La serie è ambientata in una New York del XIX secolo e in alcune location rimaste ancora tali e quali, come Newport, nel Rhode Island, Troy, nello Stato di New York, e nell’iconica Long Island.

Le location di “The Gilded Age”

Attenzione, spolier – Proprio nel Rhode Island, infatti, sono state individuate alcune proprietà che rappresentavano al meglio il periodo storico e l’ambiente in cui si svolgono gli episodi di “The Gilded Age”. Vere e proprie mansion, ricche e opulente, come quella chiamata The Breakers, con la sua sontuosa sala da ballo e sala da biliardo e le pareti di platino che sono state usate per la casa dei Russell.

Lo sviluppo dell’industria e del trasporto diede vita a una nuova classe di benestanti che portavano i nomi di Vanderbilt, Morgan, Ford, Carnegie e Rockefeller, solo per citarne alcuni. In quegli anni, tra il 1870 e il 1910, si riusciva a fare fortuna molto velocemente e a spendere e spandere conducendo uno stile di vita sontuoso, emulando quello dell’aristocrazia europea.

Altre splendide e famose dimore di Newport dove sono state girate delle scene sono Rosecliff, la cui architettura è ispirata al Grand Trianon di Versailles e che oggi è una casa-museo; Chateau-sur-Mer, una delle case più antiche e più grandi della città che si trova sulla via principale, Bellevue Avenue, anch’essa in realtà un museo; Marble House, il cui portico ricorda quello della Casa Bianca, apparteneva al miliardario filantropo William Kissam Vanderbilt; The Elms, una copia del castello francese Château d’Asnières ad Asnières-sur-Seine, nell’Alta Senna, e infine Hunter House, la meno sontuosa di tutte, almeno all’apparenza, anche se all’interno nasconde affreschi e decorazioni come capitelli, camini e scalinate.

La stanza da letto di George Russell nella spettacolare mansion sulla Fifth Avenue altro non è che quella vera di Consuelo Vanderbilt, l’unica figlia femmina del celebre milionario, a Marble House. La sala da biliardo a The Breakers è quella dove Russell confabula con Patrick Morris nel secondo episodio. E nella sala della musica, sempre di The Breakers, sono state girate le scene della sala da ballo dei Russell.

La cucina di The Elms è spesso inquadrata ed è quella dei Russell, dove lavora il loro chef francese. La camera da letto color zucca del Chateau-sur-Mer è servita come appartamento di Oscar van Rhijn, figlio di Agnes (l’attore Blake Ritson).

Queste ville fanno tutte parte del circuito di dimore storiche chiamato Newport Mansions, che ha permesso di ambientare le scene senza dover apportare alcuna modifica agli interni che già erano perfetti così com’erano. Non appena è uscita la serie negli Stati Uniti è stato creato appositamente un percorso intitolato “The Gilded Age”, proprio per visitare i set dove è stata girata la serie con delle pratiche audioguide.

La trama di “The Gilded Age”

Dopo la morte del padre, Marian Brook (l’attrice Louisa Jacobson Gummer) accompagnata dalla fidata Peggy Scott, un’aspirante scrittrice alla ricerca di un nuovo inizio, si trasferisce dalla Pennsylvania a New York. A ospitarla sono le sue ricche e aristocratiche zie, Agnes van Rhijn (Christine Baranski) e Ada Brook (Cynthia Nixon, la Miranda di “Sex & the City” e del sequel “And Just Like That“). Tuttavia, ben presto Marian si trova coinvolta in una guerra tra una delle zie, l’incarnazione vivente della tradizione, e i suoi ricchissimi vicini, un magnate dell’industria ferroviaria e l’ambiziosa moglie, George e Bertha Russell.

Una curiosità: il termine “Gilded Age” fu coniato dallo scrittore americano Mark Twain e si riferisce a quel sottile alone di benessere che in realtà nascondeva una realtà molto meno attraente.

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La mansion The Elms nel Rhode Island