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Salpano le navi di lusso, solo per pochi fortunati

Il nuovo trend dei viaggi, specie per chi ama le crociere (e se lo può permettere) è salire a bordo delle nuove navi superlusso, boutique hotel a cinque stelle galleggianti, e destinate solo a pochi fortunatissimi ospiti.

Un superyacht per pochi fortunati

La prima è già salpata e a bordo è come soggiornare al Ritz. Infatti, questa nave-yacht (per via delle dimensioni ridotte) appartiene al gruppo The Ritz-Carlton, la catena di hotel di lusso famosa in tutto il mondo.

A metà tra una nave da crociera e un hotel a cinque stelle, la nave Evrima ha dimensioni contenute e può ospitare pochi fortunati passeggeri. Lunga 190 metri, ha una stazza di 25.400 tonnellate (un decimo della Icon of the Seas, la nave più grande del mondo) e soltanto 298 persone possono godere dei servizi lussuosi e degli itinerari esclusivi della Ritz-Carlton Yacht Collection.

A bordo, solo 149 suite di grandi dimensioni e dei loft a due piani. Tutte le cabine hanno una terrazza privata ed enormi finestre che vanno dal pavimento al soffitto, in modo da renderle incredibilmente ariose e spaziose. Grazie a una parete oscurante, alcune suite possono essere trasformate in spazi ancora più ampi e aperti, personalizzando ulteriormente la stanza.

Quanto ai servizi, naturalmente rappresentano il massimo del lusso, a partire dal letto king-size, il bagno con il doppio lavabo, biancheria di lusso e molto altro.

Cinque i ristoranti da provare a bordo, tra cui quello dello chef tri-stellato Sven Elverfeld, ma anche sushi bar e interpretazioni creative della cucina del Sud-Est asiatico.

Le prossime navi in arrivo

A breve salperà anche la seconda delle navi Ritz, la Ilma. Grande quasi il doppio della Evrima (46.750 tonnellate), questo super yacht potrà ospitare anche più passeggeri: 448, sempre pochi, non di certo i 6000 di certe navi da crociera che incrociano i nostri mari.

La Ilma avrà anche lei cinque ristoranti, sei bar e una cantina dove i super ospiti potranno godersi i migliori dei pasti.

I cantieri stanno già lavorando alla costruzione di una terza nave firmata The Ritz-Carlton: la Luminara, che sarà varata nel 2025. Poco più grande della Ilma (46.750 tonnellate per 452 ospiti in 226 suite), a bordo avrà sempre cinque ristoranti e sei bar e la lussuosissima The Ritz-Carlton Spa.

Le crociere Ritz sono perfette anche per chi ha bambini, che possono godere di uno spazio dedicato, il Ritz Kids, dove imparare tutto sulla conservazione dell’ambiente marino.

Escursioni personalizzate

Una volta giunti nei porti, i passeggeri possono farsi consigliare escursioni meravigliose dai concierge della nave. Dai da tour guidati nei musei alla visita dei siti Unesco, dallo yoga sulle spiagge private alle zip-line nelle foreste pluviali, dalla caccia al tartufo agli sport acquatici nel porto. Alcuni itinerari sono notturni, per vivere un’esperienza culturale indimenticabile e unica, prima di raggiungere lo yacht nella destinazione successiva.

Gli itinerari

La maggior parte dei viaggi a bordo delle navi Ritz ha una durata compresa tra le sette e le dieci notti, con scali anche in porti più intimi. Non esistono due itinerari uguali, in questo modo è possibile combinare percorsi diversi senza il rischio di dover rivisitare una destinazione.

A seconda della stagione, la nave salpa verso il Mediterraneo, i Caraibi, il Centro e il Sudamerica. Le tappe comprendono alcune mete classiche, come le Baleari, la Spagna e la Costa Azzurra, ma anche le spiagge di Aruba e le coste tropicali del Costa Rica. Ma ci sono anche porti meno battuti, come Mykonos, Saint-Tropez e St. Barts.

Quanto costa una crociera di lusso

I prezzi ovviamente sono molto flessibili, dipende dalla durata, dal tipo di cabina e dai servizi di cui si desidera usufruire a bordo e a terra.

Giusto per farvi un’idea, una crociera di sette notti nel Mediterraneo a bordo di questo yacht di lusso con imbarco a Roma Civitavecchia e destinazione Marsiglia parte da 7,746 euro, più di mille euro a notte, insomma. Per alcune crociere, però, il preventivo è personalizzato e va richiesto solo online.

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Le piscine naturali che sembrano dipinte da un artista

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, lo facciamo per raggiungere i monumenti artistici e i capolavori architettonici che sono diventati i simboli di città e Paesi interi, per visitare i luoghi iconici, per toccare con mano e con i sensi le tradizioni, le usanze e le culture delle popolazioni vicine e lontane.

Ma lo facciamo anche per osservare da vicino tutte quelle opere straordinarie che portano la firma di Madre Natura e che sono così belli da non sembrare reali. E invece lo sono, e per questo appaiono al nostro sguardo come un sogno a occhi aperti.

Ed è questo quello che succede quando si visita il parco di Huanglong, un’area di interesse storico e paesaggistico che si trova nella contea di Songpan, nella provincia di Sichuan, in Cina. È qui che esistono delle piscine naturali che hanno il colore del cielo e che sembrano dipinte da un artista.

Il parco delle meraviglie che ha rubato i colori da un quadro

La nostra avventura di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo, in una destinazione incantata che, da sola, vale l’intero viaggio. Ci troviamo a Huanglong, un’area scenica e paesaggistica di immensa bellezza situata nella provincia di Sichuan, in Cina, e poco conosciuta al turismo di massa. Un parco delle meraviglie che è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1992 e che è oggi considerata riserva della biosfera.

Cosa c’è da vedere di così straordinario qui lo mostrano le istantanee presenti sul web e sui social. L’area, infatti, è conosciuta per le sue pozze d’acqua di un intenso celeste formate dai depositi di calcite. Tutto intorno, poi, si snodano foreste rigogliose, picchi innevati e cascate fragorose che rendono lo scenario degno di una fiaba.

Il parco di Huanglong, inoltre, si è trasformato negli anni nell’habitat di numerose specie autoctone in via d’estinzione. Tra queste c’è anche il panda gigante che si nasconde tra le maestose conifere.

La visione che si apre davanti agli occhi di chi arriva fin qui è davvero surreale. Protagoniste assolute dello scenario sono le piccole piscine naturali caratterizzate da tinte cangianti e brillanti che, nell’insieme, sembrano un quadro dipinto. E invece, ancora una volta, è tutto merito di Madre Natura.

il mozzafiato paesaggio innevato delle piscine di travertino, nell'area panoramica di Huanglong

Fonte: ChinaImages / IPA

Il mozzafiato paesaggio innevato delle piscine di travertino nell’area panoramica di Huanglong

Come e quando visitare le piscine naturali che sembrano dipinte

Il parco di Huanglong, sicuramente meno conosciuto dell’area scenica di Jiuzhaigou, si apre davanti allo sguardo dei viaggiatori come un sogno a occhi aperti. Il tempo e gli agenti atmosferici, infatti, hanno trasformato questa zona nel palcoscenico di uno spettacolo incredibile, quello di tante piscine naturali dai colori incredibili.

L’acqua azzurra, infatti, assume infinite sfumature grazie ai depositi di carbonato di calcio, trasformandosi in un arcobaleno scintillante che ammalia e incanta.

Tanti e diversi sono i sentieri da percorrere per raggiungere le piscine dipinte da Madre Natura e per ammirare l’intero paesaggio. Il periodo migliore per intraprendere questo viaggio è sicuramente l’autunno, durante il quale è possibile ammirare lo scenario sotto la suggestiva luce della stagione. Anche in estate, Huanglong, mostra il suo volto più bello: durante la stagione delle piogge, infatti, le piscine e le cascate sono più rigogliose che mai.

Per raggiungere Huanglong e fare il pieno di bellezza, il consiglio è quello di atterrare all’aeroporto di Jiuzhai Huanglong e da lì noleggiare un auto. In alternativa è possibile prendere parte ai numerosi tour che vengono organizzati durante l’anno.

Huanglong, le piscine naturali che sembrano dipinte da un artista

Fonte: iStock

Huanglong, le piscine naturali che sembrano dipinte da un artista
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Fakarava: un’isola che è un autentico paradiso terrestre

Nell’immaginario comune gli atolli sono delle fette di sabbia, dalla forma più o meno circolare, immersi in un oceano limpido e impreziosito da spiagge bianche in cui rilassarsi a dovere. Ma la verità è che il nostro magnifico mondo non smette mai di sorprendere, tanto che ci ha donato un atollo curiosamente rettangolare e che sembra un vero e proprio paradiso in terra: Fakarava.

Dove si trova Fakarava

Fakarava è proprio tutto ciò che avete sempre sognato: spiagge idilliache di sabbia bianca e rosa e un mare che per le sue tantissime sfumature di blu pare finto. Fa parte del gruppo delle isole Tuamotu, ed è il secondo atollo più esteso della Polinesia Francese.

Situato a 450 km a nord-est di Tahiti, è un posto così bello che si fa fatica a credere che sia vero, anche grazie alla sua laguna dalla forma rettangolare che misura ben 60 chilometri per 21 chilometri.

Ma non solo, perché Fakarava è anche parte di una riserva di biosfera classificata dall’Unesco, e non a caso il suo nome significa “bella”, un aggettivo che gli calza a pennello ma che in realtà descrive solo in parte le sue qualità e caratteristiche.

Fakarava, Polinesia

Fonte: iStock

Una delle magnifiche spiagge di Fakarava

Cosa aspettarsi

Questo angolo di terra meraviglioso riesce a entrare dritto nel cuore dei suoi visitatori per la purezza della sua laguna, l’eleganza della fauna marina, la tranquilla vita nei piccoli villaggi, le luminose chiese di corallo, le tante minute pittoresche abitazioni, panetterie, caffetterie e ristoranti. Per non parlare delle sue acque cristalline che inviterebbero a fare un tuffo anche i più paurosi.

Non ci credete? Allora sappiate che il famoso pittore francese, Henri Matisse, avrebbe detto che i colori di questa terra sono stati creati per rendere libero l’uomo. L’artista, infatti, negli anni ’30 del secolo scorso trascorse tre mesi a Tahiti  e visitò anche l’atollo di Fakarava, dove fu colpito dalle infinite sfumature di blu della laguna.

Un’emozione fortissima la sua, tanto che decise di sperimentare una nuova fase del suo percorso artistico, ovvero quella del “Bleu Matisse”.

Cosa fare

La prima cosa da sapere su Fakarava è che qui sorgono due villaggi principali: Rotoava, il più grande e dove si trova l’aeroporto, e Tetamanu, con qualche bungalow qua e là. Nonostante le sue minute dimensioni, in questo secondo villaggio sorge la prima chiesa cattolica dell’isola, costruita in corallo nel 1874.

Rotoava, invece, è piena di casette particolarmente curate che si affacciano su spiagge in grado di togliere il fiato. Non è infatti un caso che a Fakarava si possano fare le immersioni più belle della Polinesia: ci vuole un attimo ad avvistare centinaia di squali, pesci di barriera, pesci spada, delfini, mante, aquile di mare e persino un giardino di coralli davvero unico nel suo genere.

Le attrazioni da non perdere

Sicuramente Fakarava è una meta da visitare se nel propio piano vacanziero c’è il mare. Ciò non toglie che ci sono anche altre deliziose attrazioni da scoprire che rendono il soggiorno ancor più speciale. Il villaggio di Rotoava, per esempio, è un piacere per gli occhi grazie alle sue case molto curate da conoscere in sella a una bici. Altrettanto carina è la chiesetta del villaggio, così come lo sono le botteghe che vendono frutta fresca e succhi. Non passano inosservati anche i curiosi alberi che si trovano ai lati della strada.

C’è poi la passe Garuae, un tratto in cui le lingue di sabbia scompaiono per lasciare un passaggio diretto tra oceano e laguna. È la più grande di tutta la Polinesia e sembra catapultare in un altra dimensione. Attenzione però: le correnti sono molto forti, e per questo non è assolutamente consigliato fare il bagno.

Poi ancora il vecchio faro di Taputavaka che fa la guardia all’oceano da più di 80 anni. Vanta un forma a piramide ed è il custode di una graziosa spiaggia con una piccola laguna di acqua bassa così trasparente da lasciare senza parole.

Faro di Topaka Fakarava

Fonte: iStock

L’antico faro di Topaka dalla curiosa forma di una piramide

L’intero atollo di Fakavara è famoso per la coltivazione delle perle nere, e per questo un’altra attrazione da non perdere è una visita all fattoria delle perle che si trova a Rotoava. Si tratta di una casetta bassa e rosa con tante boe intorno in cui ammirare la produzione e poter acquistare tanti bellissimi prodotti.

Il mare e la natura

Vi è mai capitato di non riuscire a trovare le parole per descrivere qualcosa? Ecco, questo è quello che succede quando si arriva alla spiaggia del PK9, vale a dire al Point Kilométrique 9 della strada che attraversa Rotoava a Fakarava nord.

Si tratta di una spiaggia che è una vera e propria meraviglia della natura e che, se si è particolarmente fortunati, è anche quasi deserta. Inoltre, nelle giornate di mare calmo permette di avvistare tantissimi e coloratissimi pesci.

Bellissima è anche la Lagon Bleu, raggiungibile tramite un’escursione organizzata, dove poter fare un po’ di snorkeling, per poi andare verso il motu Teahatea dove si sviluppa una laguna interna alla laguna piena di banchi di sabbia bianca e palme da cocco.

Dal villaggio di Tetamanu si può invece arrivare, sempre tramite escursione organizzata, presso la passe Tumakohua che è puntellata di deserti di sabbia rosa con in cima un po’ di verdissima vegetazione: quelle classiche immagini da cartolina che quando le vediamo nelle foto crediamo che siano frutto di qualche modifica di troppo.

Ci sono delle escursioni, infine, che possono condurre fino all’atollo vergine di Toau, a circa 20 km a nord-ovest di Fakarava. Qui prendono vita due passe che sono considerate fra le più belle della Polinesia. In più, da queste parti è possibile avvistare gli squali tigre, martello e persino tantissimi delfini. Durante i mesi che vanno da luglio e settembre, non è da escludere la possibilità di osservare anche delle grandi balene.

Come è possibile intuire, queste sono solo alcune delle spiagge e delle meraviglie naturali di Fakarava, perché questo atollo è probabilmente uno di quei luoghi che più si avvicina alla definizione di paradiso terrestre.

motu Teahatea, Fakarava

Fonte: iStock

Immagine dal drone del motu Teahatea, la laguna nella laguna
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Rethymno: in Grecia per fare un viaggio nella bellezza e nel tempo

È la terza città più grande della splendida isola di Creta, una felice unione tra storia, lusso, turismo e modernità, graziosa, vivace e coloratissima: ecco Rethymno, a metà strada tra Heraklion e Chania, sulla costa settentrionale, un gioiello tutto da scoprire e da vivere plasmato dalla Città vecchia di epoca veneziana, una Fortezza simbolo e spiagge tropicali.

Qui è dove il sogno di una vacanza al mare in un paradiso di bellezza e poesia diventa realtà.

Rethymno, un tuffo mozzafiato nel passato

Il modo migliore per conoscere a fondo l’anima autentica di Rethymno è una passeggiata nel cuore della Città Vecchia dove scoprire, angolo dopo angolo, tutti i suoi tesori, avvolti in un’atmosfera talvolta veneziana oppure ottomana ma, in fondo, davvero cretese.

Gli stretti e suggestivi vicoli profumati dal gelsomino racchiudono infatti caratteristici edifici, mercati tipici, caffè, taverne in cui gustare la deliziosa cucina cretese al suono della musica tradizionale nonché moschee, porte impreziosite da stemmi veneziani e antichi palazzi dalla facciata in legno.

Tra i punti di sicuro interesse spiccano, ad esempio, la Fontana Rimondi con le tre teste di leone, costruita dai veneziani nel 1626 laddove sorgeva un’antica fontana di epoca romana, la Loggia Veneziana, luogo di ritrovo per la nobiltà e i funzionari veneziani le cui pareti, aggiunte nel 1625, presentano archi magnifici, la Chiesa di Agio Frangiskos (Basilica di San Francesco) che oggi ospita il Museo Archeologico, la Moschea di Neratzes (o Gazi Hussein) dal maestoso minareto, ex chiesa veneziana di Santa Maria convertita nel XVII dagli ottomani con l’aggiunta di tre cupole, odierna sede dell’Odeon municipale, e il Museo della Storia e del Folclore, dimora veneziana risalente al XVII secolo, custode di un’importante collezione di arte popolare e artigianato locale.

Ma le sorprese, ovviamente, non finiscono qui.

Che dire del Porto Veneziano, fiore all’occhiello non soltanto della Città Vecchia ma di Rethymno nella sua interezza? Si tratta della meta perfetta per gustare piatti a base di pesce fresco e per lasciarsi incantare dalla vista della celebre Fortezza del XVII secolo, che conserva tutt’ora alcuni dei numerosi edifici che componevano la cittadella all’interno delle sue mura e dona un panorama sulla città e sul blu che assomiglia a una cartolina.

Infine, dalla Fortezza, il tour si conclude con una piacevole camminata sul lungomare Eleftheriou Venizelou, ombreggiato da palme e con pista ciclabile, che conduce al moderno porto turistico: un tavolo vista mare è il top per un aperitivo o una cena golosa, magari proprio al tramonto per un’esperienza ancora più coinvolgente. In più, qui la vita notturna è vivace e offre moltissime occasioni di divertimento.

L’incanto delle spiagge, tra le più belle della Grecia

Il fascino indiscusso delle spiagge di Creta è noto a livello internazionale e la prefettura di Rethymno non è certo da meno: si fregia, infatti, di alcune delle spiagge più belle della Grecia tra cui va menzionata Preveli Beach, una favolosa laguna adornata da oleandri e palme e una spiaggia dove sfocia il fiume Kourtaliotis.

La costa nord è quella delle spiagge immense, molto gettonate e attrezzate, mentre la costa sud, affacciata sul Mar Libico, è disegnata da un paesaggio ancora intatto e “selvaggio”, punteggiato da baie protette, calette isolate e caratteristici villaggi.

Per una vacanza balneare, Rethymno vanta la propria spiaggia cittadina, lunga 10 chilometri e dotata di tutti i servizi: inizia dal centro e si estende nella zona dei grandi alberghi, fino alla località di Scaletta.

A ovest, invece, si trova la spiaggia di Episcopi, vasta, sabbiosa e, come tutte le altre spiagge di questo angolo di paradiso terrestre, accarezzata da acque limpidissime.

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Viaggi di lusso: ecco il safari più costoso del mondo

Il viaggio da “una volta nella vita”? Per molti è raggiungere l’Africa e prendere parte a un safari, un’esperienza unica e incredibile per vedere con i propri occhi i maestosi animali selvatici nel loro habitat naturale.

E, per chi ama sognare in grande, il tour operator Go2Africa ha ideato quello che si può definire come il “safari più costoso del mondo”: l’Ultimate Safari che, al prezzo di 690.000 dollari (per quattro persone) permette di visitare sei Paesi in 24 giorni, praticare trekking con i gorilla, volare in mongolfiera, incontrare i leoni e ammirare l’avanzare degli elefanti, solo per fare qualche esempio.

Si tratta di un viaggio davvero epico dalle favolose spiagge delle Seychelles alle Cascate Vittoria, dai Big Five in libertà fino a Città del Capo: un sogno.

Lusso a non finire

I fortunati viaggiatori (il pacchetto ha un costo di circa 160.000 euro a testa) faranno tappa in Kenya, Tanzania, Ruanda, Zambia, Sudafrica e Seychelles alloggiando in lussuosi lodge, campi tendati a cinque stelle e isole private.

I voli saranno effettuati con elicotteri o con aerei charter privati e, durante tutto il viaggio, saranno presenti guide esperte.

Ma non è certo tutto: sarà una troupe cinematografica di professionisti a realizzare un filmato in stile documentario dell’intero viaggio che seguirà anche le orme di Meryl Streep e delle Kardashian con una visita al lussuosissimo hotel boutique Ellerman House di Città del Capo (tra i favoriti di entrambe le star) e alla riserva di caccia privata Singita che ha accolto, tra gli altri, Justin Timberlake, Oprah Winfrey e Charlize Theron.

Le tappe del safari più costoso al mondo

Il viaggio della vita parte da Nairobi, in Kenya, dove i partecipanti prenderanno parte a entusiasmanti escursioni in elicottero per scorgere la fauna selvatica, a un giro in mongolfiera e soggiorneranno in un campo tendato di lusso: dopodiché li attende una delle spiagge più belle del Paese, la spettacolare Diani Beach, incantevole litorale di sabbia bianchissima formato da frammenti di barriera corallina, accarezzato da un mare azzurro intenso e ombreggiato da palme verde smeraldo.

Poi, dal Kenya si vola alla volta dello Zambia dove osservare la fauna selvatica, esplorare i tipici mercati locali e provare il brivido di un volo in elicottero al di sopra delle fragorose Cascate Vittoria dove il mitico fiume Zambesi si getta da un’altezza di ben 128 metri: pura emozione.

Lo straordinario viaggio prosegue in aereo fino a Città del Capo: qui, i partecipanti all’Ultimate Safari soggiorneranno ai piedi della magnifica Table Mountain, faranno un tour in barca e un volo in elicottero.

E la magia continua: dalla metropoli sudafricana si parte per il Ruanda e, in particolare, per il Parco Nazionale dei Vulcani dove provare l’emozione di incontrare da vicino i gorilla di montagna.

Da qui, in elicottero e in deltaplano, si raggiunge il Serengeti con un safari in mongolfiera e un game drive nel cuore della natura selvaggia.

Un simile sogno a occhi aperti non poteva concludersi se non alle Seychelles, nell’isola privata di Cousine, tra mare limpidissimo e spiagge di soffice e candida sabbia.

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Gli italiani vanno pazzi per i mercatini di Natale

I mercatini di Natale sono la gita fuori porta preferita dagli italiani dei weekend quando arriva la stagione. Secondo una ricerca condotta da AstraRicerche commissionato dal Magico Paese di Natale, uno dei dieci mercatini italiani, giunto quest’anno alla 17ª edizione, che si svolge nei paesi di Govone, Asti e San Damiano d’Asti, in Piemonte, superano addirittura le visite nelle città d’arte e le mete di montagna.

Quello dei mercatini natalizi è un turismo in grande crescita in Italia, tanto che in alcune località, oltre a Govone, sono iniziati prima del solito (Asiago, nel Veneto, e Pergine Valsugana, in Trentino). Almeno una volta, li hanno visitati nove italiani su dieci (40 milioni di persone) e sei su dieci, pari a 25 milioni di persone, sono dei veri e propri habitué di mercatini di Natale.

Il motivo principale per cui si visitano è per godere dell’atmosfera natalizia, ma anche l’aspetto enogastronomico ha la sua rilevanza. Infatti, sono quattro italiani su dieci ad acquistare prodotti artigianali tra le casette di legno dei mercatini natalizi, motivati anche dalla volontà di sostenere i piccoli produttori locali.

Mercatino-Asti

Fonte: Ufficio stampa

Il Magico Paese di Natale, nel territorio delle Langhe, Roero e Monferrato, in Piemonte

Perché gli italiani amano i mercatini di Natale

Per gli italiani, a rendere una passeggiata nei mercatini natalizi un’esperienza unica, è la presenza di installazioni luminose che li accompagnano tutto il percorso, ma conta molto anche l’esperienza culinaria, fatta di degustazioni di vini e di prodotti locali e l’intrattenimento dei più piccoli, con animazioni e spettacoli a tema natalizio.

Per un italiano su due, la meta ideale per una vacanza o una gita durante il periodo di Natale deve contemplare un’atmosfera favolistica, non devono mancare gli Elfi e, naturalmente, Babbo Natale. Insolla, si deve respirare l’atmosfera natalizia oltre alla cultura e all’enogastronomia del territorio e, il fatto di visitare un luogo freddo, deve richiamare la montagna, la neve e i boschi.

Aperti i primi mercatini di Natale

Come anticipato, alcuni mercatini di Natale hanno già aperto i battenti. Tra i più belli da visitare c’è sicuramente il Magico Paese di Natale, un evento diffuso che si svolge nel territorio piemontese della Langhe, Roero e Monferrato fino al 17 dicembre.

Pittoresco anche per la location è anche quello di Grazzano Visconti, nel borgo medievale ricostruito, il falso storico più bello d’Italia. Deliziosi sono poi i Giardini di Natale di Asiago, mentre il primo mercatino del Trentino a essere stato inaugurato l’11 novembre è quello di Pergine Valsugana. Questi restano aperti fino al 7 gennaio 2024.

Quando aprono gli altri mercatini di Natale

La maggior parte dei mercatini di Natale in Italia viene inaugurata tra il terzo e il quarto weekend di novembre. Il 18 novembre aprono infatti quelli del Trentino ovvero Trento, Rango, Levico Terme, ma anche i mercatini di Natale di alcune città, da Verona a Firenze, Arezzo, Montepulciano e persino di Milano.

Aprono un mese prima di Natale, invece, i mercatini di Natale dell’Alto Adige, Bolzano, Merano, Vipiteno, Brunico, Bressanone, San Candido e Dobbiaco, così come altri nelle località alpine, come Livigno, in Lombardia, e Rovereto, in Trentino.

E poi aprono tutti gli altri, che durano meno giorni, come quello all’interno di Castel Tirolo che dura dieci giorni (1-10 dicembre), alcuni solo per un weekend, come il mercatino di Natale a Macugnaga (2 e 3 dicembre), il mercatino di Natale di Santa Maria Maggiore e quello di Glorenza, uno dei Borghi più belli d’Italia (8-10 dicembre), il mercatino di Silandro, in Alto Adige (16-17/12) e la tradizione Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! a Milano (7-10 dicembre).

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Le Seychelles sono il vero paradiso terrestre moderno

Quello delle Seychelles è uno degli arcipelaghi più belli al mondo e se non ci siete ancora stati vi convinceremo che è il momento giusto per organizzare un viaggio in una delle splendide isole.

Le Seychelles sono isole che vivono di turismo e i loro punti di forza sono l’ambiente incontaminato e le meravigliose spiagge. Gli italiani le amano, tanto che quest’anno sono aumentati del 5 per cento i nostri connazionali che ci sono andati.

Sostenibili Seychelles

E, proprio per mantenere intatto il paesaggio, di recente è stato avviato un progetto intitolato “Sustainable Seychelles” che ha l’obiettivo di garantire che le Seychelles rimangano una destinazione incontaminata ed ecologicamente consapevole, promuovendo la cooperazione e il coinvolgimento attivo di tutti, al fine di preservare questo paradiso per le generazioni future.

La Digue, l’isola car free

Uno dei più importanti esempi di sostenibilità delle Seychelles è l’isola di La Digue, da anni ormai car free e dove ci si muove solo in bicicletta. Un piccolo paradiso in Terra, dove non esiste inquinamento e “dove trascorrere una vacanza rigenerante”, ha spiegato Bernadette Willemin, Direttrice Generale Marketing di Tourism Seychelles in occasione della fiera TTG del turismo che si è tenuta a Rimini lo scorso ottobre.

L’esempio di Denis Island

Altro esempio virtuoso è Denis Island, che incarna la straordinaria fusione tra la natura incontaminata e un impegno verso la sostenibilità. Situata a 90 chilometri a Nord-Est di Mahé, questa gemma delle Seychelles è un paradiso terrestre di bellezze naturali senza pari. E per mantenere il suo aspetto, da qualche mese ha completato l’espansione fotovoltaica, che ha visto il parco solare dell’isola più che triplicato in dimensioni e capacità.

L’isola oggi è in grado di generare circa 720.000 KWh di elettricità all’anno e funziona quasi esclusivamente con energia verde. Questa iniziativa non solo ha notevolmente ridotto l’impronta di carbonio dell’isola, ma l’ha anche trasformata in un modello per il turismo sostenibile.

È spuntata una nuova isola

E un altro segnale che il governo delle Seychelles sta andando nella direzione giusta è arrivato da una notizia che ha fatto il giro del mondo a proposito della scoperta di una nuova isola che sarebbe emersa dopo un ciclone tropicale avvenuto nel 2016 nell’atollo di Farquhar e che starebbe continuando a crescere. A comunicarlo è stata la Island Conservation Society (ICS) mentre la Islands Development Company (IDC) ha chiamato questa nuova formazione Derrick’s Sandbank, prendendo spunto dal nome di una gru da carico proveniente da una nave naufragata nelle vicinanze.

Isole fuori rotta

Bernadette Willemin ha voluto ricordare però che, oltre alle isole più famose, come La Digue, Mahé, Praslin, ce ne sono molte altre che dovrebbero essere visitate perché non sono tutte uguali, ma ognuna con le proprie caratteristiche e particolarità. “Ci sono molti scorci poco conosciuti che meritano di essere scoperti”, ha raccontato “io consiglio vivamente di fare una crociera tra le isole interne e andare all’avventura.

Alcune isole sono paradisi dell’ornitologia, come Île St. Pierre, per esempio, una delle tante piccole isole al largo della baia di Côte d’Or e che fa parte dell’Area Marina Protetta del Curieuse Marine National Park. Le rocce di granito che emergono dal mare con la loro piccola corona di palme incarnano bene l’essenza di una tipica isola delle Seychelles”.

Gli atolli delle Seychelles

Ma non tutte le isole dell’arcipelago hanno lo stesso aspetto. “Meritano di essere scoperti anche gli atolli piatti, completamente diversi dall’immagine che si ha delle Seychelles, come Aldabra, Providence, Cosmoledo e altri ancora. Qui si ha proprio la sensazione di essere un moderno Robinson Crusoe. E non è necessario soggiornare in hotel di lusso, che certamente non mancano, anzi, ci sono molti cinque stelle, ma esistono alloggi per tutte le tasche, immersi nella natura e molto semplici”.

Non solo isole

Sostenibilità e autenticità sono quindi i mantra in questo splendido Paese circondato dall’Oceano Indiano, e in un viaggio alle Seychelles non deve mancare un’altra componente molto importante: “Consiglio vivamente di venire in contatto con la popolazione locale, con la sua cultura, visitando per esempio i mercati per scoprire spezie e manufatti, e di provare la gastronomia, di conoscere le ricette delle nonne che sono le più autentiche, specie nella Capitale Mahé”.

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Il lusso di un viaggio da sogno a New York

Scoprire New York City visitando i luoghi più cool e gli indirizzi più esclusivi è una delle esperienze più memorabili che si possano fare. Hotel a cinque stelle, ristoranti stellati, club esclusivi e rooftop panoramici da cui godere della vista più bella del mondo.

In città sono tantissimi i posti da vivere come veri newyorchesi. Ne abbiamo selezionati alcuni imperdibili per ogni momento della giornata, dal brunch domenicale agli apertivi con vista sui grattacieli di Manhattan, dai pranzi stellati alle serate nei club più esclusivi. Ecco dove andare.

New York: da mattina a sera, nei luoghi più cool

Un brunch a New York

Se vi capita di essere a New York nel weekend, il migliore brunch lo si può fare a The Lambs Club, a due passi da Times Square e dai teatri di Broadway, un locale old style che, quando nacque agli inizi del 1900 nello stesso edificio in stile Georgiano (oggi uno dei siti storici di New York), era un club privato fondato da un gruppo di attori e frequentato da gente di Broadway, dove provare ancora oggi i classici americani: hamburger, uova alla Benedict, Caesar Salad e avocado toast.

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Fonte: @Walter Wlodarczyk/NYC & Company

La famosa Times Square a Manhattan

Sedersi sui divanetti di velluto rosso di questo ristorante circondati dai ritratti di tutte le star che lo hanno frequentato è come fare un salto indietro nel tempo. La combinazione perfetta è assistere a uno dei tantissimi show di Broadway, anche pomeridiani, e poi visitare il nuovissimo Museum of Broadway dove sono esposti i costumi e i memorabilia dei più famosi spettacoli, dal mitico Cats a Phantom of the Opera (l’opera di maggior successo in assoluto nella storia dello spettacolo), da Chicago al più recente The Lion King.

Dove andare a pranzo a New York

Per pranzo o cena, l’indirizzo top è il ristorante Cut curato dallo chef Wolfgang Puck del nuovissimo Four Seasons a Downtown Manhattan, a due passi da Ground Zero e dal Memoriale dell’11 settembre, dove provare una delle migliori New York sirloin a base di carne Wagyu della città e dove, forse, incontrare una delle tante celebrity che lo frequentano abitualmente. Chi, poi, ha la fortuna di soggiornare in questo splendido hotel, dalla propria suite con terrazzo può godere di una splendida vista su una delle zone più vibranti del momento. Non a caso si chiamano Oculus Suite (dal nome dell’iconico edificio sorto nel luogo del World Trade Center), Empire Suite, Liberty Suite, Tribeca Suite, proprio per ciò che si può ammirare direttamente dalla camera.

Questa zona è in assoluto na delle più visitate della città per via delle fontane e del Memoriale dell’11 settembre e ora anche del nuovo edificio che ospita il PAC NYC, Performing Arts Center, l’ultimo nato dalla ricostruzione di Ground Zero, un cubo che misura 49×49 metri rivestito di lastre di marmo che, si sera si illumina di un meraviglioso color ambra, impossibile non notarlo.

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Fonte: @Iwan Baan

Il nuovo Performing Arts Center a Ground Zero

Una delle più belle e iconiche viste di New York è quella che si può godere dalla gigantesca vetrata panoramica su Central Park e sul nuovo skyline di Manhattan, con i più recenti e sottilissimi grattacieli (come il 111 West 57th, il più sottile al mondo, la Central Park Tower e la 53W53 progettata da Jean Nouvel) dal ristorante MO Lounge del Mandarin Oriental New York a Columbus Circle. Famoso, qui, è l’Afternoon Tea (a partire da mezzogiorno) con dolci signature assolutamente da non perdere.

Una passeggiata per Central Park non deve mai mancare, per respirare appieno l’atmosfera newyorchese osservato la gente che corre, passeggia, con cani, figli o nonni, che legge un libro nel prato o ascolta un sassofonista che improvvisa un brano. Merita una tappa la nuova ala dell’American Museum of Natural History, il Gilder Center, dall’architettura che ricorda lo stile Gaudí. Perfetto se si viaggia con i bambini, ma meraviglioso anche per gli adulti per il vivaio delle farfalle, la sala dei dinosauri e quella della balena blu, il più grande esemplare esistente al mondo.

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Fonte: @Marley White/NYC & Company

Vista su Central Park dal Mandarin Oriental

Aperitivo con vista su Manhattan

All’ora dell’aperitivo, invece, da provare è il wine bar della lounge, molto raccolta, del nuovo boutique Hotel AKA NoMad by Piero Lissoni sulla Madison Avenue. Qui, il barman propone una degustazione di vini – o di cocktail, a seconda dei gusti – accompagnata da taglieri dei migliori salumi e formaggi. La posizione in cui si trova è strategica, specie se si trascorre il pomeriggio nelle vie dello shopping (tappa obbligata, Tiffany & Co., per rifarsi gli occhi o fare colazione, proprio come nel film, nel bar al quarto piano del palazzo con le finestre color Tiffany).

Chi ha la fortuna di soggiornare in questo lussuoso hotel, può godere di camere con terrazza panoramica con vista sull’Empire State Building e su una delle strade più famose di Manhattan. È l’indirizzo più consigliato dopo aver visitato forse l’attrazione numero uno degli ultimi anni: il SUMMIT One Vanderbilt, tra i piani 57 e 59 del grattacielo inaugurato nel 2020 sopra la Grand Central Station. Si tratta del punto panoramico più alto del centro di New York e luogo ideale da cui contemplare l’imponente skyline di Manhattan.

Summit One Vanderbilt Observation

Fonte: iStock

Il Summit One Vanderbilt a New York

Se si cerca la vista, l’aperitivo migliore è quello che si fa sul rooftop del nuovo The Gansevoort Meatpacking, un art hotel modernissimo, che espone meravigliose opere d’arte di Banksy, Andy Warhol e altri, con enormi loft dove soggiornare, a due passi da Chelsea Market e da West Village, da cui si gode di un bellissimo scorcio sull’Hudson River. L’ultimo piano dell’hotel ospita un bar che è come un giardino d’inverno, completamente all’interno di uno spazio circondato da vetrate, tetto compreso. La terrazza si estende anche all’esterno, per godere ancora meglio della vista, magari dopo un tuffo in piscina.

Cenare a New York

La sera si può cenare a lume di candela alla Locanda Verde, il ristorante Italian style del Greenwich Hotel a Tribeca, il quartiere degli attori americani. Questa taverna, nominata da Esquire Magazine come migliore nuovo ristorante in città, in stile tipico newyorchese, con pareti di mattoni rossi, librerie piene zeppe di volumi e di oggetti di design, farà sentire gli italiani come a casa. È un luogo rustico-chic dove mangiare la migliore pasta fatta in casa di tutta la città.

Fare serata a New York

Dopo cena, non c’è altro luogo a New York dove concludere al meglio la giornata se non a The Jazz Club dell’hotel Aman, il tempio della musica newyorchese, fatta di un mix di culture come solo qui si trovano, uno speakeasy a Midtown Manhattan dove assistere a una live session, bere i migliori cocktail preparati dai bartender esperti in mixology. Il più costoso, da 250 dollari, è a base di Scotch delle Highland invecchiato 35 anni, Bourbon 10 anni e oro, accompagnati da finger food di altissimo livello, a base di caviale e, anche qui, decorati con foglie d’oro.

La prossima volta che andate a New York, non mancate di provare almeno una di queste incredibili esperienze di lusso, che sono in questa città potrete fare.

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Fonte: @IIaria Santi/SiViaggia

The Jazz Club a New York
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Le più belle ville venete da vistare in un weekend

Due giorni dedicati a scoprire beni straordinari come “case vive”. Giunta alla sua seconda edizione, la Giornata delle Ville Venete promuove un approccio decisamente nuovo e originale: apprezzare la Villa vista attraverso “l’esperienza del fare”. Tante le attività proposte, tra visite guidate, degustazioni, soggiorni, laboratori, reading, performance artistiche, convegni e incontri esclusivi, con qualche novità imperdibile. Centinaia di avventure tematiche che i visitatori potranno scegliere a seconda delle proprie passioni o del territorio che vorranno esplorare nel weekend del 21 e 22 ottobre. Ve ne diamo un assaggio.

Giornata delle Ville Venete: le esperienze da fare in un weekend

Collocate tra le regioni del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, sono più di 70 le Ville che aderiscono alla Giornata delle Ville Venete, con una proposta di oltre 120 esperienze, organizzate per nuclei tematici.

  • Heritage, con visita al patrimonio culturale, visita guidata con il proprietario, rievocazione in costume, racconto approfondito con aneddoti della famiglia.
  • Green, con attività outdoor legate al tema della sostenibilità, visita al parco con guida specializzata, pic-nic autunnale, shooting fotografico.
  • Family, all’insegna delle esperienze pensate per la famiglia e i bambini, tra laboratori, cacce al tesoro, attività̀ di artigianato, visite speciali per i più piccoli, fattorie didattiche.
  • Wine and Food, per esplorare da vicino la produzione vitivinicola mantenuta in molte Ville Venete, tra visite alle cantine, degustazioni di prodotti agricoli, visite alle vigne, pranzi, cene, brunch e merende con i prodotti d’eccellenza realizzati a chilometro zero nelle Ville.
  • Dream, soggiorni da sogno per vivere un’esperienza completa e immersiva in un’esclusiva Villa Veneta.

Quest’anno si aggiungono, poi, due novità. GenZ: dedicata alla Generazione Zeta, con attività che consentono un’esperienza di visita esclusiva alle scuole, gruppi classe o gruppi di studenti universitari. Well being, invece, offre l’opportunità per pensare alla Villa Veneta come luogo per fare yoga, o camminate di meditazione, ma anche la possibilità di restare immersi nel nobile silenzio, finalmente scollegati dai tanti dispositivi che ormai tiranneggiano la nostra vita o lontani dal frastuono delle città.

I nuovi Percorsi di Villa in Villa

Tra le importanti novità di quest’anno, per rendere la Giornata delle Ville Venete appetibile al pubblico nazionale e internazionale, sono stati realizzati anche i Percorsi di Villa in Villa, organizzati per aree geografiche di destinazione, in grado di far vivere ai turisti più esperienze in più Ville all’insegna della scoperta di questo splendido territorio.

Qualche esempio? Partendo dal Friuli-Venezia Giulia, si può iniziare da Passariano di Pordenone dalla regale Villa Manin, con la visita speciale “Segreti di Villa Manin”. A trenta km di distanza, la storia della famiglia Manin prosegue nell’elegante Villa Manin Guerresco, dove ad attendere i visitatori ci sarà una visita guidata dal titolo “Nobiltà, cibo e cultura nella pianura friulana”. Nella vicina provincia di Gorizia, a Romans d’Isonzo, a soli 15 Km di distanza, ci si imbatterà nella Villa del Torre che offrirà un’esperienza all’insegna dei sapori autentici friulani, con “Degustazione in Villa”. Al termine della visita si degusterà infatti un calice di vino prodotto con uve certificate biologiche dell’azienda agricola Borc da Villa.

Se invece siete in Veneto, a Padova, e volete qualcosa di originale da vivere in famiglia, allora la prima tappa è prevista il sabato mattina, e vi condurrà a Villa Pesavento con “Dalla villa alla sua fattoria: passeggiata e attività per i bambini”. Inizierete a passeggiare dal giardino della residenza per poi passare nell’adiacente fattoria, che conserva la tradizione della parte produttiva delle Ville Venete. A conclusione, gli adulti potranno godersi uno spuntino mentre i bambini parteciperanno a un laboratorio che li vedrà sbizzarrirsi con la lana delle pecore allevate in loco.

La domenica pomeriggio si riparte per la vicina Villa Roberti di Brugine, per partecipare a “Musica Maestro” , uno spettacolo in forma teatral-musicale per avvicinare alla musica attraverso un’esperienza di ascolto e di apprendimento con una divertente presentazione dei brani: i musicisti “giocheranno” con il pianoforte coinvolgendo i più piccoli in modo attivo e vivace.

Le Ville nella provincia di Belluno

A Villa di Modolo – una maestosa Villa Veneta nella zona delle Dolomiti – sarà possibile vivere una visita guidata in compagnia dei suoi proprietari storici, mentre Villa San Liberale propone un soggiorno unico all’insegna del benessere, mettendo a disposizione dei suoi ospiti un’esperienza nella spa e le suite dove, nel tempo, hanno soggiornato grandi personalità e letterati.

A Villa Buzzati, la voce di Dino Buzzati riecheggerà nelle sale della dimora, grazie ad alcuni lettori, che, stanza dopo stanza, accompagneranno i visitatori in quella che sarà una visita molto suggestiva, mentre a Villa degli Azzoni Avogadro sarà possibile partecipare a una degustazione all’interno di una cucina storica, al lume di candela e riscaldati dal calore di un tipico larin bellunese. Infine, a Villa Villalta, si potranno vivere diverse esperienze Green, incluso assistere a una pièce teatrale.

Le Ville nella provincia di Padova

Passiamo, ora, alla provincia di Padova, che vedrà 12 Ville impegnate nell’evento. Si parte da Villa Molin, che per l’occasione tornerà al suo splendore cinquecentesco, grazie anche alla presenza del gruppo storico culturale dei “Patrizi Veneti”, che accompagneranno gli ospiti in una visita che si concluderà nel salone nobile, dove saranno accolti da una soprano. A Villa Selvatico, sarà possibile degustare i “rossi dei Colli Euganei” durante l’esperienza “Ottobre rosso”, mentre a Villa Roberti, fra le varie, sarà possibile prendersi cura del proprio benessere psicofisico dedicandosi una seduta di yoga o passeggiando nel verde.

Si avrà l’opportunità di scoprire Castello di San Pelagio  attraverso un gioco interattivo, dove si sarà chiamati a risolvere indovinelli e ad affrontare numerose prove. Proprio in occasione della Giornata delle Ville Venete, Villa Giovanelli Colonna tornerà ad aprire le sue porte al pubblico con una visita guidata che farà di nuovo risplendere uno dei gioielli della Riviera del Brenta. Sarà, inoltre, possibile accedere a Villa Giusti dell’Armistizio, luogo in cui fu siglato l’armistizio che pose fine alla Prima guerra mondiale. Accanto alle Ville nominate, ci saranno anche il Castello del Catajo, Ville dei Vescovi, Villa Pisani Bolognesi Scalabrin, Casa dalla Francesca, Parco Frassanelle e il Giardino di Valsanzibio.

Le Ville Venete nella provincia di Rovigo

Qui sarà possibile passeggiare nel più suggestivo e vasto giardino eclettico ottocentesco della provincia, recandosi a Villa Ca’ Dolfin Marchiori. Spostandosi a Villa Ca’ Zen, si potrà godere di una visita guidata insieme alla proprietà, con concerto conclusivo, mentre i propri bambini saranno impegnati in un laboratorio tattile, grazie al quale scopriranno lo strumento dell’ocarina. E, ancora, a Villa Morosini si potranno visitare la collezione Zerbinati, il salottino in cui Peggy Guggenheim si intratteneva insieme ai più celebri artisti veneziani e, per l’occasione, un’esclusiva mostra dedicata ad Andy Warhol e Regina Schrecker, modella e stilista ritratta dal maestro della Pop Art. E, per chi non si sarà ancora stancato di andar per Ville, un passaggio a Villa dei Marchesi Villa sarà una tappa obbligata.

Castelbrando

Fonte: Ufficio Stampa Giornata delle Ville Venete

Castelbrando, immerso nelle Colline del Prosecco

Le 15 Ville nel Trevigiano

Partiamo dall’Abbazia di Santa Bona, a Vidor, che oltre a essere sede del prossimo convegno della Giornata delle Ville Venete, darà l’opportunità di vivere delle visite guidate, anche in compagnia del proprietario, il Conte Giulio da Sacco, con un aperitivo conclusivo sul belvedere del parco. A Villa Sandi, un’esclusiva visita guidata condurrà i visitatori alla scoperta della dimora e dei suoi vini pregiati, in un percorso che partirà dall’antica barricaia settecentesca fino ad arrivare al maestoso edificio in stile palladiano. Anche a Villa Pera, il proprietario farà gli onori di casa, accompagnando gli ospiti alla scoperta del parco, delle barchesse, delle cantine, dei granai e del museo della vita contadina.

Immerso tra le Colline del ProseccoCastelbrando propone un soggiorno all’interno di una delle raffinate camere del maniero, arricchito con la possibilità di accedere all’esclusiva spa appena inaugurata. I soggiorni compaiono anche tra le proposte di Villa Tiepolo Passi, dove sarà
possibile trascorrere un fine settimana nell’antica Foresteria della Villa. A Villa Lattes, per l’occasione, saranno rimessi in funzione i carillon appartenuti all’avvocato Lattes, mentre i più piccini potranno cimentarsi in una caccia al tesoro nel parco.

Fra le esperienze che sarà possibile vivere a Villa di Maser, spicca la Colazione in Villa, durante la quale si potrà fare colazione sotto gli affreschi della Sala a Crociera. A Villa Gera, si ripercorreranno le orme diBartolomeo Gera, mentre al Castello di San Salvatore, eccezionalmente visitabile in autonomia, il turista sarà guidato alla scoperta del maniero dalla voce della sua proprietaria, la Principessa Isabella Collalto de Croy. A Villa Rechsteiner, un’intera giornata da trascorrere immersi nella natura dedicandosi a scoprire come si possa trovare il “benessere” in Villa, attraverso passeggiate, show cooking e incontri con professionisti del well being a diversi livelli. Oltre a questo, ci saranno le esperienze proposte da Villa Chiminelli, Villa Marcello Marinelli e Palazzo Zambaldi, Castello di Roncade e Castello Papadopoli Giol.

Giornata delle Ville Venete a Venezia

Il nostro excursus ci porta, quindi, a Venezia, dove, tra le sette Ville partecipanti alla Giornata delle Ville Venete, il wellbeing ha spopolato. Infatti, solo in questa provincia abbiamo ben 3 yoga experience – quelle di Villa Foscarini Rossi, Villa Widman Rezzonico Foscari, che organizzerà anche un Aperitivo con l’arte, e di Villa Venier Contarini.

Palazzo Cappello attiverà un’esperienza tutta dedicata ai bambini, con una visita e un laboratorio speciale,  mentre l’heritage torna in Villa Correr Agazzi, con la possibilità di visionare i documenti antichi contenuti nel suo archivio, in Villa Rizzi Albarea, dove si andrà alla scoperta dei Conventi Gemelli e nella Barchessa di Villa Heinzelmann, dove il visitatore potrà assistere alla mostra “Metafisiche ambientali”, circondato da un contesto in cui l’arte contemporanea dialoga con il parco e gli edifici storici.

Le esperienze in Villa a Verona

A Verona troviamo Villa Buri Tessari, detta “La cappuccina”, dove si potrà passeggiare in un parco secolare, immersi nel verde e nella storia, alla scoperta del proprio respiro e delle origini della Villa tra le foglie dell’autunno, mentre a Villa Rizzardi e Giardino di Pojega i visitatori entreranno a contatto con la natura e con i prodotti che, in questi luoghi vengono realizzati, con la possibilità di degustarli.

Tra le Ville della provincia di Vicenza

È la più popolosa, con ben 18 Ville. Diverse esperienze legate alla tematica Wine&Food permetteranno ai visitatori di vivere degustazioni esclusive o, addirittura, veri e propri pranzi o cene in villa. Questo sarà possibile, ad esempio, a Villa Pisani BonettiVilla CaldognoVilla Stecchini o a Villa da Porto.

Villa La Rotonda affiancherà alle visite classiche alcune esperienze esclusive che mostreranno al visitatore lati inediti e spazi normalmente non accessibili, narrati da guide esperte o dal giardiniere della dimora. A Villa Barbaran Grassi Nanto i visitatori potranno lavorare la pietra di Nanto per trasformarla in un piccolo oggetto domestico da conservare, mentre a Villa Zileri si andrà alla scoperta di Giambattista Tiepolo, attraverso una visita in cui sarà possibile ammirare gli affreschi del salone e del piano nobile, risalenti al suo esordio vicentino.  Sempre sulle tracce del Tiepolo, sarà possibile visitare Villa Valmarana ai Nani. Potrete godervi una passeggiata immersi nel foliage autunnale del parco di Villa Gioiagrande, oppure recarvi al Castello di Thiene per una visita al suo archivio.

A Villa Pojana, una delle sedi dell’Istituto Regionale per le Ville Venete, sarà possibile partecipare a una lezione di Qi Gong, seguita da una colazione nel parco e da una visita alla residenza storica. E molte altre sono le esperienze che avranno luogo a Villa Ghellini, Villa Fracanzan Piovene, Villa Valle, Villa Ca’ Erizzo Luca, Villa Ca’ Beregane e Villa Fabris.

Nello splendore delle Ville del Friuli-Venezia Giulia

Concludiamo il nostro viaggio tra le Ville Venete con le otto Ville del Friuli-Venezia Giulia. A Villa del Torre, i proprietari condurranno gli ospiti in due visite guidate, una dal taglio classico e una con degustazione dei prodotti dell’Azienda Agricola Borc da Villa. Ma ci sarà anche la possibilità di visitare il Monastero di Aquileia in un’indimenticabile viaggio nel tempo, dalle origini della Tenuta, il monastero medioevale di Santa Maria, all’elegante dimora dei Baroni Ritter de Záhony, la cantina e l’antica barricai.

Diverse esperienze si susseguiranno in Villa Manin Guerresco, in Villa Gallici Deciani, in Villa Fossa Mala, a Villa Brandolini D’Adda e al Borgo dei Conti della Torre. Da non perdere Villa Manin, dove, in occasione della Giornata delle Ville Venete, sarà possibile scoprirne meraviglie e segreti grazie a guide d’eccezione.

Villa Widmann Rezzonico Foscari

Fonte: Ufficio Stampa Giornata delle Ville Venete

Gli interni della Villa Widmann Rezzonico Foscari a Venezia
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È appena stata battezzata una meravigliosa nave di lusso

Il 13 ottobre 2023, a New York City, è stata battezzata ufficialmente Explora I, la prima delle sei navi di lusso di Explora Journeys, il brand di viaggi di lusso del Gruppo MSC.

La naming ceremony (cerimonia di battesimo) si è tenuta presso il Manhattan Cruise Terminal dove la madrina Syvia Earle, famosa biologa marina e oceanografa, tagliando il nastro, ha fatto infrangere la bottiglia di champagne sulla fiancata della nave, la tradizionale cerimonia porta fortuna con la quale si dà il nome alla nave.

Explora I e le sue sorelle, meravigliose navi extra lusso

Explora I, la prima della nascente flotta di Explora Journeys, dispone di 461 suite, attici e residenze affacciate sull’oceano, sei ristoranti, 12 bar e saloni interni ed esterni, quattro piscine, ampi ponti esterni con cabanas private e quasi 1.000 metri quadrati di strutture per il benessere e il fitness.

La meravigliosa nave trascorrerà l’autunno in Nord America, l’inverno ai Caraibi e la primavera sulla costa occidentale degli Stati Uniti e alle Hawaii, prima di tornare in Europa nell’estate del 2024 per una serie di crociere nel Mediterraneo, con molti itinerari che includono anche porti meno noti per consentire agli ospiti di godere di una prospettiva differente.

Per quanto riguarda le navi “sorelle”, Explora II sarà operativa dall’estate 2024 fino ad aprile 2025 nel Mediterraneo e in Medio Oriente, mentre Explora III ed Explora IV (entrambe alimentate a GNL) entreranno in servizio rispettivamente nel 2026 e nel 2027.
Explora V ed Explora VI saranno operative l’una nel 2027 e l’altra nel 2028 ed entrambe avranno misure di efficienza energetica all’avanguardia, saranno in grado di utilizzare combustibili alternativi come il biogas e il gas sintetico, e impiegheranno l’idrogeno liquido con celle a combustibile per le operazioni alberghiere durante l’attracco nei porti, per eliminare le emissioni di carbonio a motori spenti.

Tutte le componenti della nuova lussuosa flotta saranno equipaggiate con le più recenti tecnologie ambientali e marine, tra cui la tecnologia di riduzione catalitica selettiva, la connettività plug-in con l’alimentazione da terra, i sistemi di gestione del rumore subacqueo per aiutare a proteggere la vita marina e una gamma completa di apparecchiature di bordo ad alta efficienza energetica per ottimizzare l’uso del motore e ridurre ancora di più le emissioni.

Le opinioni dei protagonisti

Sono parole di soddisfazione quelle pronunciate dai protagonisti della cerimonia di battesimo di Explora I.

Pierfrancesco Vago, Executive Chairman della Divisione Crociere del Gruppo MSC, ha dichiarato: “Con EXPLORA I, novità assoluta nel panorama dei viaggi lusso, stiamo ridefinendo l’essenza stessa dei viaggi di lusso per mare. Un’offerta destinata a viaggiatori più esigenti che hanno sperimentato i migliori resort di lusso sulla terraferma, ma che cercano più valore, più autenticità e una connessione più profonda con il mondo. Explora Journeys è la risposta alle loro richieste, grazie alla possibilità di scoprire destinazioni che stanno al di fuori dei percorsi già noti, il tutto godendo di un ambiente unico ed esclusivo. Con l’arrivo di altre cinque navi che si aggiungeranno alla flotta nei prossimi cinque anni, ci impegniamo a offrire la stessa esperienza unica a bordo, in tutte le parti del mondo“.

Michael Ungerer, CEO di Explora Journeys, ha sottolineato: “L’evento di oggi rappresenta una pietra miliare per Explora Journeys: con EXPLORA I rendiamo concreta la nostra visione di rimodellare i viaggi di lusso. Siamo orgogliosi di introdurre una nuova era di scoperte e viaggi di lusso e di presentare la nostra prima nave nella città di New York“.

Infine, la madrina Sylvia Earle, fondatrice e presidente di Mission Blue, ha aggiunto: “Sono onorata di essere la madrina di EXPLORA I e sono ansiosa di instaurare un rapporto significativo tra Mission Blue, Explora Journeys e la Fondazione MSC per dare un contributo molto positivo alla protezione e al ripristino dei mari e degli oceani del mondo“.