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Un viaggio nei sapori della tradizione napoletana

Napoli, è una città intrisa di storia, cultura e tradizione, ed è nota per i suoi luoghi incantevoli e per le sue esperienze culinarie indimenticabili.  Tra questi, il Borgo Marinari spicca nel Golfo di Napoli, di fronte al maestoso Castel dell’Ovo. Le sue strade, le barche pittoresche ormeggiate lungo la costa e i ristoranti che offrono autentiche delizie napoletane, creano un’atmosfera unica che affascina e delizia i visitatori di tutto il mondo. In questo contesto magico sorge il rinomato ristorante Donna Luisella, dove la passione per la buona cucina e l’amore per l’ospitalità si fondono per creare un’esperienza culinaria indimenticabile.

Napoli - ristorante - donna luisella
Il ristorante Donna Luisella

I piatti del ristorante Donna Luisella sono una celebrazione della ricchezza e della varietà della cucina napoletana: dei  classici spaghetti alle vongole al pescato del giorno preparato con maestria e freschezza, ogni boccone è un tributo alla qualità e all’autenticità degli ingredienti.

Al Ristorante Donna Luisella non mancano proposte innovative, come le tartare di salmone e spigola, che esaltano la freschezza e la qualità dei prodotti locali. E per gli amanti della terra, la mozzarella di bufala, la parmigiana di melanzane e i carciofi fritti sono solo alcune delle prelibatezze disponibili.

Donna Luisella - Spaghetti alle vongole
Un piatto della cucina di Donna Luisella

L’esperienza culinaria al Ristorante Donna Luisella di Napoli non sarebbe completa senza un bicchiere di vino selezionato con cura dalla nostra carta dei vini: dai vini bianchi e rossi della Campania, come il Greco di Tufo e il Taurasi, alle etichette di pregio delle altre regioni italiane, ogni sorso è un viaggio sensoriale che esalta i sapori della cucina napoletana.

Da quando ha aperto le porte, il ristorante è diventato un punto di riferimento per celebs e buongustai di Napoli. Tuttavia, nonostante il prestigio e il successo, propone un servizio cordiale e attento, in grado di far sentire ogni ospite come una celebrità. Dopo una deliziosa cena al Ristorante Donna Luisella, perché non prolungare l’esperienza soggiornando nell’accogliente Bed and Breakfast? Situato nel cuore del suggestivo Borgo dei Marinari, il B&B Donna Luisella offre camere arredate con gusto e dotate di tutti i comfort moderni.  Ogni camera è un’oasi di tranquillità e relax, dove gli ospiti possono rilassarsi dopo una giornata trascorsa a esplorare le meraviglie di Napoli.

Napoli - ristorante - donna luisella
Un piatto della cucina di Donna Luisella

Il Borgo Marinari di Napoli è molto più di una semplice meta turistica: è un luogo di autenticità, qualità e charme che incanta e sorprende i visitatori di ogni età. E nel cuore di questo incanto mediterraneo, il ristorante Donna Luisella offre un’esperienza culinaria e ospitale che rimane impressa nella memoria di chiunque lo visiti.

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Le biblioteche più belle del mondo che meritano un viaggio

Le biblioteche sono, dai tempi dei tempi, luoghi di grande fascino e bellezza, dei veri e propri templi della cultura in cui rifugiarsi dal caos quotidiano, ma anche dove ammirare libri e ambienti eccezionali. In onore della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, istituita dall’Unesco per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, che si celebra ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo, noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le biblioteche più belle che ci sono in giro per il pianeta.

Biblioteca del Trinity College, dove la fantasia prende vita

Iniziamo questo viaggio da Dublino dove sorge la biblioteca più antica e più grande dell’Irlanda: l’Old Library del Trinity College. Entrarci è come catapultarsi in un mondo in cui la fantasia prende vita, grazie alla presenza di tantissimi libri ma anche alla struttura stessa: è dotata di saloni che sembrano infiniti e soffitti che quasi arrivano al cielo.

Non sorprende, quindi, che l’Old Library di Dublino sia stata scelta come set di Harry Potter: è quella in cui il maghetto più famoso al mondo, in compagnia dei suoi inseparabili Ron ed Hermione, cerca incantesimi, libri proibiti e sortilegi. Proprio qui, tra le altre cose, è custodita l’arpa del Trinity College, meglio nota come “Arpa Brian Boru”, che è la più antica di tutto il Paese.

Real Gabinete Portugues da Leitura, una vera gemma

La Real Gabinete Portugues da Leitura è un gemma silenziosa e nascosta della festosa città di Rio de Janeiro, un luogo così suggestivo da essere stato persino definito dal Time, nel 2014, come la quarta tra le più belle biblioteche del mondo. Costruita in stile neomanuelino con un esterno in pietra calcarea decorato con le statue di alcuni esploratori portoghesi, come Pedro Alvares Cabral, Luis de Camoes e Vasco da Gama, è un capolavoro anche all’interno: ricalca lo stile neomanuelino nelle persiane, negli scaffali in legno per i libri e nei monumenti commemorativi.

Real Gabinete Portugues da Leitura

Fonte: Getty Images

La straordinaria Real Gabinete Portugues da Leitura, Rio de Janierio

Particolarmente suggestivo è il soffitto del Salão de Leitura, impreziosito da un bellissimo lampadario e un lucernario con struttura in ferro, il primo esempio di questo tipo di architettura in Brasile. È presente anche un imperdibile monumento in argento, avorio e marmo alto 1,7 metri, che celebra l’epoca delle scoperte.

Abbey Library di Saint Gall, un luogo speciale

L’Abbey Library di Saint Gall si trova in Svizzera ed è una delle biblioteche monastiche più importanti e antiche nel mondo. Fondata nell’VIII secolo e poi ricostruita nel XVIII secolo in stile barocco rococò, nel corso dei secoli ha accumulato sempre più volumi, alcuni dei quali hanno più di mille anni.

In quanto perfetto esempio di monastero in stile carolingio è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1983, e conta ben quasi 160.000 di opere originali, di cui 2 100 manoscritti copiati tra il VIII secolo e il XV secolo, 1.650 incunaboli e numerosi codici, vecchi libri e documenti stampati.

New York Public Library, tra i simboli della Grande Mela

In questa lista non poteva di certo mancare la meravigliosa New York Public Library, la terza più grande biblioteca dell’America del Nord: comprende 88 sedi distaccate e 4 centri di ricerca accademici. Descriverle tutte è pressoché impossibile, e per questo vogliamo parlarvi della sua sede centrale che è ospitata nello Stephen A. Schwarzman Building sulla Fifth Avenue, in un maestoso edificio in stile beaux-art, fiancheggiato da due giganteschi leoni.

New York Public Library

Fonte: iStock

Gli interni della straordinaria New York Public Library

Si tratta di un luogo che potrebbe piacere anche ai bambini, perché al pian terreno c’è una sezione interamente dedicata a loro e in cui è conservato il peluche originale Winnie-the-Pooh del 1921, appartenuto a Christopher Robin Milne, figlio dell’ideatore di questo personaggio amatissimo. Per il resto, è un posto che possiamo definire un vero e proprio capolavoro artistico-architettonico, e che conserva oltre 52 milioni di volumi (fra libri cartacei, e-book, DVD), ed oggetti storici di incredibile valore.

Biblioteca dell’Abbazia di Admont, con cupole affrescate

La straordinaria Biblioteca dell’Abbazia di Admont si trova in Austria ed è ospitata in un magnifico monastero benedettino. Considerata la più grande biblioteca monastica del mondo, colpisce senza ombra di dubbio per le sue cupole magnificamente affrescate, gli scaffali di colore bianco e oro, le straordinarie porte nascoste e le interessanti sculture di Josef Stammel.

Questa incredibile biblioteca ha le dimensione di una cattedrale: occupa ben 79 metri di lunghezza per 14 metri di larghezza e le sue colorate cupole sono abilmente decorate da affreschi in Trompe l’oeil, realizzati da Bartolomeo Altomonte. In più, hanno anche un valore architettonico perché lasciano filtrare la luce naturale all’interno della struttura fino ad illuminarla completamente.

George Peabody di Baltimora, con interni eccezionali

Gli interni della George Peabody di Baltimora sono da sempre considerati tra i più belli del mondo: il visitatore si trova a camminare in un edifico monumentale impreziosito dalla presenza di un pavimento di marmo bianco e nero a lastre alternate, un lucernario di vetro satinato, cinque ordini di balconi in ghisa nera ornamentale e colonne con decorazioni dorate.

George Peabody di Baltimora

Fonte: Getty Images

La sontuosa George Peabody di Baltimora

La collezione principale, inoltre, vanta circa 300.000 volumi particolarmente incentrati sul secolo XIX e su temi come la religione, l’arte britannica, l’architettura, la storia americana, le lingue romanze, la storia della scienza, la geografia, l’esplorazione e i viaggi.

Biblioteca Marciana, tra le più grandi del nostro Paese

In questa lista non poteva di certo mancare una meraviglia italiana, e per questo abbiamo scelto una delle più grandi e suggestive biblioteche del nostro Paese: la Biblioteca Marciana di Venezia, che si fa spazio nell’incantevole cornice di Piazza San Marco. Attualmente custodisce più di un milione di volumi a stampa, carte geografiche e atlanti storici e offre una serie di straordinarie Sale Monumentali che si possono scoprire grazie ad un tour guidato.

Un’attività che vi consigliamo di fare in quanto la struttura è ricca di soffitti a volta decorati da stucchi e da pitture di Battista Franco e di Battista del Moro, dipinti che lasciano senza fiato, un globo terrestre e un globo celeste del XVII secolo e molte altre meraviglie che da sole valgono il viaggio.

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10 consigli per un viaggio low cost in Giappone

State organizzando il vostro prossimo viaggio nel Paese del Sol Levante, ma avete paura dei costi eccessivi che potrebbe comportare? In realtà, a differenza di quanto si possa pensare, il Giappone non è più un paese troppo caro. Anzi, con un po’ di organizzazione e seguendo i giusti consigli, si può vivere un’esperienza indimenticabile senza spendere troppo ed evitando di rinunciare totalmente alle comodità.

Dai mezzi di trasporto agli alloggi, dai ristoranti allo shopping e ai siti culturali da visitare, ecco 10 trucchi per organizzare una vacanza in Giappone low cost.

Periodo più economico per viaggiare in Giappone

Per trovare offerte e prezzi più bassi per vitto e alloggio in Giappone, il consiglio è quello di evitare l’alta stagione, quindi la piena estate (luglio e agosto), il periodo delle festività natalizie, quello della fioritura dei ciliegi (più o meno a inizio aprile) o quello del foliage di metà novembre. In linea di massima, i prezzi migliori si riescono a spuntare tra la fine dell’autunno e marzo (escluse le festività), riuscendo a godersi tutte le bellezze autentiche del Giappone ad un costo accessibile e senza troppe orde di turisti.

Volo economico per il Giappone

Una delle voci di costo più consistente in un viaggio lontano riguarda sicuramente il volo. Nel caso in cui si scelga di viaggiare in bassa stagione, solitamente il consiglio è quello di prenotare il volo circa 3/4 mesi prima della data di partenza, per riuscire a trovare i prezzi migliori (se si è fortunati anche poco più di 400 euro a/r). Diversamente, per cercare di trovare prezzi abbordabili nelle alte stagioni, sarebbe meglio anticipare ulteriormente la prenotazione del volo.

Inoltre, è consigliato anche valutare di prendere voli che fanno scalo in altri aeroporti prima di giungere in Giappone, poiché i voli diretti dall’Italia sono generalmente più costosi. Comparate bene, inoltre, le varie tratte proposte dalle diverse compagnie: alcuni scali sono più economici di altri.

Trasporto low cost dall’aeroporto al centro

Una volta atterrati in Giappone, per potervi recare in hotel è necessario prendere uno dei possibili mezzi di trasporto messi a disposizione. L’opzione più cara è il taxi (in Giappone sono tra i più cari del mondo), soprattutto se l’aeroporto è molto lontano dalla meta. Tokyo, la capitale, è servita da due aeroporti: quello cittadino di Haneda e quello internazionale di Narita che dista dal centro città ben 100 chilometri. In questo caso il costo potrebbe anche superare i 150 euro prendendo un taxi.

Meglio optare per i treni che collegano con il centro delle città. In particolare, tra i più economici troviamo il Keisei Limited Express (con un prezzo di circa 6 euro) e il JR Sobu Line (circa 8/9 euro).

Un’altra opzione economica per raggiungere la città dall’aeroporto è rappresentata dai limousine bus che propongono solitamente prezzi abbordabili (si parte da circa 19/20 euro).

Dormire spendendo poco

Un’altra voce che incide molto sul costo del viaggio è il pernottamento. Scegliere la giusta sistemazione che sia comoda, ma anche economica, non è semplice se non si conoscono tutte le opzioni che il Giappone offre.

Come in ogni Paese, più ci si trova nel centro delle città importanti (come Tokyo e Kyoto), più alti saranno i prezzi praticati, soprattutto dagli hotel che appartengono a grandi catene e dai boutique hotel. Per questo, per risparmiare, è consigliato optare per altre tipologie di sistemazione. Tra queste troviamo: ostelli, appartamenti, affittacamere, Ryonkan e capsule hotel.

Ostelli e affittacamere

Per contenere i costi di alloggio, esistono diverse opzioni: gli ostelli, gli affittacamere (minshuku), gli appartamenti. Con un buon rapporto qualità-prezzo, gli ostelli sono numerosi in Giappone e possono essere un’ottima scelta per risparmiare: i prezzi partono in genere dai 15 euro in bassa stagione, per salire fino ai 40 nelle zone più esclusive e in alta stagione.

Scegliere i minshuku, invece, significa dormire in affittacamere economici a conduzione familiare che però spesso non hanno i bagni privati, mentre un appartamento (fuori dalle zone centrali) può essere un’altra opzione economica, visto che permette anche di cucinare in casa senza dover sempre uscire a pranzo o a cena.

Ryonkan e capsule hotel: dalla tradizione alla modernità

Per entrare a pieno nelle tradizioni giapponesi, ma a costi contenuti, si può optare anche per i Ryonkan-hotel: l’alloggio tradizionale nel quale al posto del letto si trova il futon sdraiato sul tatami, il tipico pavimento giapponese.

Il Giappone offre anche una sistemazione molto particolare: i capsule hotel. Dedicati solo a chi non soffre di claustrofobia, si tratta di alberghi con stanze formate da piccole capsule nelle quali dormire. Ce ne sono di tanti tipi e dimensioni e rappresentano una soluzione economica (partono da circa 20 euro a notte) per dormire nelle grandi città giapponesi.

Internet cafè e shop “tutto a 1 euro”

Tra i luoghi particolari ed economici che si trovano facilmente nelle grandi città giapponesi ci sono gli internet cafè: luoghi nei quali si può navigare in internet, lavorare al pc, consultare una vasta collezione di manga e anche dormire (spendendo pochissimo).

Può sembrare strano, come luogo in cui dormire, ma è una scelta molto amata dai giovani di tutto il mondo. Non si tratta esattamente di una soluzione comoda, per la verità: se si opta per l’economicissima Open Seat, si ha a disposizione una sedia dinnanzi al pc, che costringerà a dormire seduti e senza alcuna privacy. Se invece si vuole spendere un pochino di più, si può optare per la postazione Flat Seat o per la Reclining, e dunque per una poltrona reclinabile all’interno di una stanzetta privata.

Bisogna però sapere prima quanto si intende stare: si può scegliere, in genere, l’opzione da 3,5 o da 8 ore. Se si comunica una permanenza inferiore a quella effettiva, infatti, il costo si innalza di molto (circa 100 Yen ogni 15 minuti in più).

Altri luoghi molto particolari ed economici dove trovare qualsiasi cosa possa servirvi durante il viaggio, sono “100 yen shop”: negozietti equivalenti ai nostri “tutto a 1 euro” che vendono qualsiasi prodotto, dall’abbigliamento agli utensili, fino al cibo.

Fare la spesa al supermercato

Come nella vita di tutti i giorni, anche in viaggio dobbiamo pensare a soddisfare anche un altro dei bisogni primari oltre a dormire, ovvero mangiare. Probabilmente il metodo più economico è quello di fare la spesa in qualche market per cucinare i piatti a casa (nel caso in cui abbiate scelto di affittare un appartamento).

I prezzi dei beni sono simili a quelli italiani, ma attenzione alla frutta che in Giappone costa molto. Se vi recate nei supermercati in prossimità dell’orario di chiusura, spesso vengono venduti i prodotti scontati del 20% fino ad arrivare anche al 50%.

Dove mangiare low cost

Se invece si soggiorna in hotel, per risparmiare si può optare per i locali frequentati dalla gente del posto. La scelta è abbastanza varia e si passa dai chioschi e ristorantini del posto che propongono piatti semplici ma gustosi ed economici (come ramen, ubon o soba), ai Konbini, piccoli supermercati nei quali vengono venduti ai clienti pasti confezionati precotti da riscaldare o pasta istantanea. Costano molto poco e i piatti non sono di grande qualità, ma sono spesso aperti 24 ore su 24 e rappresentano quindi un’ottima soluzione se si è fatto troppo tardi e si vuol spendere poco.

Si può optare anche per i Bento, i pranzi da asporto venduti nei supermercati e negozi, che partono dagli 8/10 euro in base alla quantità e alla qualità del cibo offerto. Nelle stazioni se ne trovano di moltissimi tipi diversi e a prezzi vantaggiosi.

Altri posti in cui mangiare con un buon rapporto qualità-prezzo sono gli Isakaya, i pub in stile giapponese.

Ristoranti economici a Tokyo, dove mangiare piatti tipici

Fonte: iStock

Ristoranti tipici a Tokyo

Mangiare cibo tipico costa meno

Se siete aperti ad esplorare i piatti tipici giapponesi, potrebbe rivelarsi oltre che un’esperienza arricchente, anche più economico.

Per risparmiare sul cibo, infatti, il consiglio è quello di puntare sui piatti della tradizione: un piatto di ramen (tagliolini in brodo) costa in media 6 euro, e così pure i soba (spaghetti di grano saraceno) e gli udon (una sorta di zuppa di noodle); se ne spendono 7 per una tonkatsu (cotoletta fritta di maiale), e così pure per una porzione di yakinuku (carne alla griglia) o di donburi (riso bianco con sopra diversi ingredienti).

Spostarsi in città e fuori spendendo poco

Se viaggiate a Tokyo, spostarsi è facile ed economico grazie alla metropolitana che serve tutta la città e che costa poco. È possibile fare abbonamenti per più giorni a meno di 10 euro.

A Kyoto, invece, la metro è molto meno capillare e si può scegliere tra l’alternativa del bus (circa 6 euro al giorno) o della bicicletta a noleggio (circa 9 euro al giorno).

Se avete intenzione di esplorare anche le altre principali città che punteggiano il Giappone, dovrete pensare a come spostarvi e al costo che ne deriva. Per i treni interurbani è possibile acquistare il Japan Rail Pass: un abbonamento con il quale si può viaggiare senza alcun limite sui treni veloci e, in particolare, lo shinkansen (il treno proiettile). Attenzione però, a valutare attentamente la convenienza di un abbonamento o dell’acquisto delle singole tratte in base al tipo di viaggio e al numero di spostamenti che avete intenzione di compiere.

Il Giappone è famoso per i suoi treni ad altissima velocità. Che sono un’esperienza, sì, ma che sono anche molto costosi. L’alternativa? Lo yakō basu, il bus notturno. Se con lo shinkansen da Tokyo a Osaka si spendono oltre 100 euro, in pullman ne bastano all’incirca 40. Un modo per risparmiare, sebbene il bus notturno impieghi più ore di viaggio rispetto al treno veloce.

Il treno velocissimo Shinkansen, in Giappone

Fonte: iStock

Lo Shinkansen, il treno veloce del Giappone

Visite culturali

Si può andare in Giappone senza visitare alcuni dei suoi numerosi e splendidi siti culturali e storici? I santuari, solitamente, sono gratuiti, come anche i parchi pubblici e i mercati storici. I musei, i templi e gli altri siti culturali sono spesso a pagamento, ma i biglietti d’ingresso hanno prezzi contenuti (attorno ai 5 euro in media).

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Ecco come organizzare una vacanza con il cane o il gatto

Se si pianifica una vacanza con i propri amati animali, è importante prepararsi adeguatamente per garantire un viaggio sicuro e piacevole per entrambi. AniCura, una famiglia di ospedali e cliniche veterinarie specializzate nella cura di gatti e cani da compagnia, offre preziosi consigli per affrontare al meglio un viaggio con il proprio animale domestico.

Pianificazione e preparazione del viaggio col tuo amico a 4 zampe

Fare una visita dal veterinario prima del viaggio: prima di partire, è fondamentale prenotare una visita dal veterinario di fiducia. Questo appuntamento permette di effettuare un controllo approfondito sulla salute del proprio animale, verificare se sono necessarie profilassi specifiche o aggiornamenti vaccinali, e ottenere eventuali documenti necessari per viaggiare.

Documenti in regola: assicurarsi di avere sempre con sé il libretto sanitario del proprio animale domestico, contenente tutte le informazioni sulle vaccinazioni effettuate. Se si sta pianificando un viaggio all’estero, verificare i requisiti specifici del paese di destinazione e procurarsi tutti i documenti necessari con anticipo.

Kit di pronto soccorso: Preparare un piccolo kit di pronto soccorso contenente articoli essenziali come forbicina, garze sterili, disinfettante e bende elastiche. Questo kit può essere prezioso in caso di piccole ferite o incidenti durante il viaggio.

Gattino in vacanza nel proprio trasportino

Fonte: AniCura

Un gatto nel trasportino per gli spostamenti in vacanza

Trovare una clinica veterinaria di riferimento: prima di partire, identificare una clinica veterinaria di riferimento lungo il tragitto. Strutture come le cliniche AniCura offrono servizi di pronto soccorso dedicati, disponibili 24 ore su 24, per affrontare qualsiasi emergenza veterinaria durante il viaggio.

Preparazione del trasportino e pianificazione dei pit stop: per i viaggi più lunghi, assicurarsi di portare con sé un trasportino adeguato al proprio amico a quattro zampe. Abituare gradualmente il proprio animale al trasportino alcuni giorni prima della partenza. Durante il viaggio, pianificare frequenti pit stop per consentirgli di sgranchirsi le zampe e fare i bisogni.

Considerare l’opzione di pensione per animali: Se il proprio peloso non gradisce i viaggi, considerare l’opzione di affidarlo a persone di fiducia o a strutture specializzate in pensioni per animali. Mai lasciare soli gli animali domestici e mai abbandonarli.

Organizzare una vacanza con il proprio cane o gatto richiede quindi una pianificazione meticolosa e un’attenzione costante alla sua salute e al suo benessere. Con i giusti accorgimenti e una corretta preparazione, è possibile vivere dei momenti spensierati e rilassanti con il proprio amico a quattro zampe. Le cliniche AniCura sono sempre a disposizione per garantire il benessere del proprio animale durante ogni fase del viaggio.

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Le location della serie Netflix “Cent’anni di solitudine”

In arrivo su Netflix una nuova serie che si preannuncia come un viaggio entusiasmante: si tratta della trasposizione del celebre romanzo di Gabriel García Márquez “Cent’anni di solitudine” che gli valse il Premio Nobel per la letteratura nel 1982.

Un’impresa di grande portata che, in modo simile al libro, condurrà gli spettatori nel leggendario e cangiante macrocosmo di Macondo, il mitico villaggio sperduto in mezzo alle paludi.

Il cast e la regia della serie Netflix

La regia della serie Netflix “Cent’anni di solitudine” è stata affidata ad Alex García López, noto per aver lavorato in Daredevil e The Witcher, e a Laura Mora, la regista di Los reyes del mundo.

Il cast, davvero ampio, vede la presenza, tra gli altri, di Susana Morales, Claudio Cataño, Ella Becerra e Jerónimo Barón.

L’ambientazione e il contesto

Nel corso del libro (e della serie) si susseguono le vicende della famiglia Buendía per un intero secolo mentre i personaggi affrontano amori proibiti, guerre, follia, nascite traumatiche e, in particolare, una maledizione che li condanna alla solitudine.

I Buendía appaiono, così, di generazione in generazione, dal capostipite José Arcadio ad Aureliano Babilonia, con eventi che vanno dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene decifrate dello zingaro Melquiades.

La loro storia inizia nel momento in cui José Arcadio Buendía e Úrsula Iguarán, cugini, si sposano nonostante il parere contrario delle famiglie e lasciano il villaggio per costruire una nuova casa. I loro discendenti nascono con un destino che sembra ineluttabile, legato in maniera indissolubile al villaggio di Macondo, isolato tra le paludi, simbolo della condizione umana.

Gli eroi maschili appaiono solitari, tragici e destinati alla sconfitta mentre le figure femminili si ergono sagge, piene di vitalità, affascinanti e solide.

Le location di “Cent’anni di solitudine”

I 16 episodi di “Cent’anni di solitudine” (la cui data di debutto non è ancora stata rivelata) rappresentano una delle produzioni più ambiziose mai realizzate in America Latina e sono stati girati in lingua spagnola (con il supporto della famiglia Márquez).

In attesa di vedere la serie e scoprire i luoghi specifici che hanno fatto da sfondo alle vicende narrate nel romanzo apprezzato a livello internazionale, quello che finora sappiamo con certezza è che è stata filmata in Colombia, al cospetto dei vasti e straordinari paesaggi di questo meraviglioso Paese.

Infatti, non è un caso che trovandosi a viaggiare in Colombia ci si innamori a prima vista, colpiti anche da un’offerta turistica che lascia senza fiato: dall’Amazzonia al deserto, dai luoghi coloniali alle moderne città, passando per le favolose spiagge caraibiche fino a città e siti che pullulano di storia antichissima.

Sono davvero panorami unici che racchiudono in sé scenari geografici opposti e che restituiscono, di conseguenza, contrasti di migliaia di colori: l’azzurro del mare, il bianco dei litorali, le cime innevate della Ande e, ovviamente, il verde della foresta amazzonica.

La Colombia, insomma, si fa amare per la bellezza disarmante del paesaggio e della natura rigogliosa, lussureggiante e selvaggia, per angoli incontaminati come il Cabo de la Vela e Punta Gallinas dove il deserto incontra il mare, il litorale del Mar dei Caraibi, le piantagioni di caffè, i vulcani, i siti archeologici precolombiani e città tutte da vivere tra eventi, festival e mercati.

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Come far stare tranquilli i bambini in aereo? I trucchi degli assistenti di volo

Se noi adulti siamo dotati di filtri che ci permettono di gestire (la maggior parte delle volte) le nostre emozioni in pubblico, così non è per i bambini: spesso le loro reazioni possono essere imprevedibili e bisogna partire preparati quando si devono affrontare situazioni particolari. Proprio come quella di un viaggio in aereo.

Quali sono i trucchi degli assistenti di volo per fargli vivere un viaggio sereno? E, di conseguenza, che lo sia anche per i genitori e gli altri passeggeri? Perché, per quanto i bambini siano meravigliosi, è vero che sentirli piangere, gridare o lamentarsi per ore può diventare sfiancante per tutti.

Ma ci sono delle soluzioni per affrontare un volo con lo spirito giusto, partendo già preparati per gestire ogni momento di noia o di stanchezza dei viaggiatori più piccini. I trucchi più utili degli assistenti di volo per far stare tranquilli i bambini in aereo.

Volare con i bimbi, i migliori trucchi degli assistenti di volo

La vacanza è stata pianificata nel dettaglio: location, trasporti, soggiorno. Le valigie sono pronte, pensate in ogni più piccolo dettaglio. I documenti sono a posto. Non resta altro da fare che partire e affrontare il volo, cosa che potrebbe dare qualche pensiero se si viaggia in compagnia di uno (o più) bambini.

Ma ci sono dei trucchi, a metterli nero su bianco era stata un’assistente di volo che li aveva raccontati al magazine Travel and Leisure. Nello specifico hostess e stewart cercano di prevenire le lamentele degli altri passeggeri regalando ai piccoli passeggeri qualche gioco che li aiuti a distrarsi durante il viaggio.

Molte compagnie, ad esempio, offrono pennarelli e album da colorare: si tratta di un’attività che molti bimbi apprezzano e che li può aiutare a distrarsi. Per evitare il male alle orecchie invece, che è causato dalla pressurizzazione, si possono far sbadigliare o soffiare mentre tappano le orecchie. Per i più piccoli un ottimo metodo è quello di succhiare un ciuccio o un biberon.

Se, però, ai bambini fanno comunque male le orecchie, si può chiedere una tazza di acqua tiepida agli assistenti di volo: se si immerge un fazzoletto e lo si mette sulle orecchie sentiranno meno dolore.

Vale anche la pena fare qualche passeggiata con loro per l’aereo, quando sono stati seduti troppo a lungo. Spiegandogli in anticipo che poi dovranno tornare a sedersi.

Cosa portare da casa se si vola con un bambino

Oltre a ciò che può essere fornito dagli assistenti di volo, ci sono anche alcuni oggetti che si devono portare con sé in valigia se si viaggia con dei bambini. Non può mancare, ad esempio, il loro gioco preferito, quello che vogliono avere sempre, soprattutto per la nanna. Potrà essere un valido supporto, in caso di tratta molto lunga, per farli addormentare.

Anche se sui voli c’è spesso la possibilità di vedere dei film, prima di partire si potrebbe pensare di avere i loro preferiti su un tablet o un pc portatile così da avere la sicurezza di riuscire a distrarli un po’ durante il volo. E poi libri, magari da leggere insieme, e piccoli giochi tra quelli che usano di più. Per i più grandi anche un gioco di società portatile da fare tutti insieme.

Come preparare i bambini al viaggio

Ci sono anche degli utilissimi trucchi per preparare i bambini al viaggio, nel periodo che precede la partenza. A suggerirne uno è nuovamente Travel and Leisure che ci spiega che potrebbe essere una buona idea prepararli al volo già a casa, magari sfidandoli a stare seduti per un certo tempo, impegnandosi in determinate attività, le stesse che potrebbero fare durante il viaggio.

A Dove, invece, una psicoterapeuta dell’età evolutiva ha spiegato che prima della partenza si può iniziare a raccontare ai nostri figli qualche dettaglio del viaggio: dettagli interessanti dal punto di vista organizzativo ma anche le cose più divertenti del volo. E coinvolgerli nella scelta di cosa portare con sé per divertirsi.

Questi consigli non potranno evitare del tutto capricci o lacrime, ma sono senza dubbio una valida traccia da tenere a mente quando si sale su un aereo con i propri figli.

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Viaggiare in aereo: i posti migliori in cui sedersi

Dovete partire per il prossimo entusiasmante viaggio, che sia in riva a spiagge esotiche, in una grande città d’arte oppure immerso in paesaggi naturali, e per raggiungere la meta dovete prendere l’aereo. Al momento dell’acquisto o durante la fase di check-in, in molti casi potrete scegliere il vostro posto a sedere durante il volo, ma la domanda è sempre la stessa: quali sono i posti migliori in cui sedersi su un aereo? Ecco la nostra guida alla scelta del posto più adatto alle vostre esigenze.

Quali posti a sedere scegliere in aereo

È una delle domande più gettonate quando ci si appresta a scegliere i posti a sedere in aereo per il prossimo viaggio: quali sono i migliori? Meglio sedersi davanti, affacciati al finestrino, sul corridoio oppure sul fondo? Sebbene alcune zone dell’aereo siano più comode di altre, la scelta dei posti in aereo è spesso molto soggettiva e varia in base alle proprie esigenze: c’è chi preferisce ammirare il mondo dall’alto vicino al finestrino, chi si alza spesso, chi vorrebbe dormire o chi ha paura di volare o delle turbolenze.

Posti anteriori o posteriori: quali sono i  migliori

La prima distinzione, nell’insieme dei posti a sedere di un aereo, è tra quelli anteriori e quelli posteriori, prendendo la zona delle ali come linea divisiva.

Generalmente, la parte anteriore degli aerei a fusoliera larga (wide-body) e a fusoliera stretta (narrow-body) è più silenziosa rispetto a quella posteriore. Si trova infatti dietro ai motori, risultando quindi più rumorosa, e tende anche a subire maggiormente le fluttuazioni dovute alle turbolenze. I posti a sedere posteriori sono infatti sconsigliati per coloro che soffrono maggiormente le turbolenze dell’aereo durante il viaggio. Per loro i posti migliori sono quelli all’altezza delle ali, dove tipicamente si sentono meno i movimenti bruschi del velivolo.

Posto corridoio, centrale o posto finestrino?

Ma veniamo a un’altra domanda che spesso ci si pone prima di prendere un volo: sono meglio i posti affacciati al finestrino, quelli centrali oppure quelli sul corridoio?

In linea generale, il posto centrale è il meno ambito. Infatti ogni volta che ci si vuole alzare per andare al bagno o semplicemente si intende sgranchirsi le gambe è necessario far alzare anche il passeggero al nostro fianco, oppure scavalcarlo. Inoltre, nel posto centrale non c’è molta possibilità di movimento, poiché non ci si può appoggiare alla parete laterale dell’aereo per dormire e non si può nemmeno distendersi con le gambe nella corsia di passaggio.

Il posto finestrino, invece è uno dei preferiti dai viaggiatori, per più ragioni: è ideale per coloro che vogliono dormire durante il volo, potendo contare sull’appoggio laterale dato dalla parete del mezzo e sul fatto che non si verrà disturbati da coloro che devono alzarsi, ma è perfetto anche per scrutare il mondo dall’alto e ammirare panorami mozzafiato. Il posto finestrino è meno adatto, invece, a coloro che soffrono di vertigini e hanno paura di altezze così importanti, oltre a essere sconsigliato a persone che si alzano spesso per andare al bagno o per camminare (poiché disturberebbero le persone al loro fianco).

Il posto corridoio, infine, è ideale per coloro che si alzano più volte durante il volo e per chi vorrebbe più spazio per potersi allungare, di tanto in tanto, e sgranchire le gambe. Coloro che hanno paura di volare potrebbero scegliere questo posto, meglio se nelle file anteriori in modo da avere tutto sotto controllo ed essere vicini al personale di bordo per qualsiasi esigenza. Di contro, quello sul corridoio è anche il posto in cui si viene maggiormente disturbati dagli altri viaggiatori nella fila se si alzano più volte durante il tragitto. Anche il passaggio di altre persone o del carrello di servizio lungo il corridoio potrebbe disturbare passandoci vicino.

I posti meno ambiti e come scegliere quelli migliori

Ma quali sono i posti meno ambiti in un aereo, al di là che siano centrali, sul corridoio o affacciato al finestrino? Secondo le esperienze di viaggio di numerosi viaggiatori, i posti “peggiori” sono quelli vicino alla cucina e alla toilette, sia per una questione di odori e di rumori che possono dare fastidio, sia per il continuo passaggio di persone che si reca in queste zone del velivolo, tra personale di bordo, passeggeri che vogliono sgranchirsi le gambe o che devono andare al bagno.

Per molti, invece, i posti migliori sono quelli corrispondenti alle vie d’uscita dell’aereo, che hanno uno spazio extra per le gambe. In queste sedute il passaggio delle persone che si alzano disturba molto meno e spesso non ci si deve nemmeno alzare per permettergli di raggiungere il corridoio. Anche i posti bulkhead (ovvero quelli che hanno frontalmente quei separatori tra classi o tra le zone di stazionamento del personale di bordo) hanno maggior spazio, sebbene si trovino vicino ad aree dove è più facile che la gente tenda a sostare, disturbando. Quelli con maggiore spazio sono anche i posti che solitamente sono più costosi, proprio per il maggior comfort dato ai passeggeri.

Secondo le esperienze degli assistenti di volo e dei blogger di viaggio, per trovare il posto perfetto bisognerebbe tenere conto (anche) del tipo di aereo scelto perché la struttura può variare e con le anche la disposizione dei sedili all’interno del velivolo. Sebbene in linea di massima le aree più comode rimangono quasi invariate, in certi aerei alcune file risultano migliori di altre.

Ad esempio, se salite su un Airbus, il posto perfetto è dall’1A all’1F, ossia in prima fila e vicini al finestrino. In questa zona infatti si ha maggiore spazio per stendere le gambe, si è più vicini alla toilette e si ricevono per primi pasti e bevande. I posti peggiori invece si trovano nell’ultima fila, dove si ha poca possibilità di reclinare il sedile, c’è meno spazio (per il fatto che la struttura dell’aereo si restringe) e c’è molto più rumore. Nei Boeing 777, invece, solitamente le prime file sono riservate alla Business Class, mentre in Economy sono da evitare soprattutto i posti centrali e quelli che si trovano sulla coda dell’aereo.

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Come pagare a Dubai: prelevare dal bancomat o cambiare gli euro?

È una città affascinante in cui l’uomo ha dato vita ad architetture incredibili: Dubai. Un luogo dei record dal fascino irresistibile, dove la modernità dei grattaceli, dei resort e degli imponenti centri commerciali, si fonde con le tradizioni.

State programmando un viaggio a Dubai e vi state informando su cosa visitare, dove andare a fare shopping o gustarvi una deliziosa cena, ma vi chiedete anche come pagare e che moneta si usa a Dubai? Ecco tutto quello che c’è da sapere per il prossimo viaggio nella città degli Emirati Arabi Uniti.

Come pagare a Dubai: che moneta si usa

La moneta ufficiale di Dubai, e più in generale di tutti gli Emirati Arabi, è il dirham. La sua sigla è AED: AE sta per Arab Emirates, e D per Dirham. Fu introdotta nel 1973 per sostituire il riyal e (dal 1996) ed è oggi diffusa in tutta l’area. Le sue banconote hanno tagli da 5, 10, 20, 50, 200, 500 e 1000, e il suo tasso è vincolato al dollaro statunitense.

Ma come è meglio pagare a Dubai? Prelevando i contanti allo sportello, pagando direttamente con bancomat e carte di credito, oppure cambiando gli euro in dirham? Ecco alcuni consigli.

Pagare a Dubai: prelevare dal bancomat o pagare con le carte

Anche se è possibile cambiare gli euro in dirham, tramite i numerosi uffici di cambio disseminati in città, è molto più comodo utilizzare la carta di credito e il bancomat, soprattutto per prelevare. È questa la soluzione di pagamento solitamente più consigliata per effettuare pagamenti a Dubai.

La maggior parte delle banche presenti in città dispone, infatti, di sportelli bancomat che accettano pressoché tutte le carte di credito: American Express, Cirrus, MasterCard, Global Access, Plus System, Visa. Sebbene siano collegati a una particolare banca, gli sportelli fanno tutti parte di una rete centrale che permette di effettuare transazioni con l’aggiunta di un piccolo sovrapprezzo.

Gli sportelli bancomat, nella città delle esagerazioni, non mancano di certo. Si trovano anche nei centri commerciali (e a Dubai ce ne sono davvero moltissimi), nei supermercati più riforniti, nelle stazioni di servizio e in aeroporto.

Sebbene i bancomat a Dubai non addebitano commissioni sui prelievi, è probabile che la tua banca ti faccia pagare delle commissioni sul prelievo per il cambio valuta estero. Tali commissioni variano per ogni banca, per cui è consigliato informarsi presso il proprio istituto di credito prima della partenza. Ad ogni modo, i tassi di cambio impiegati per il prelievo di contanti sono generalmente competitivi: solitamente questo è il modo più conveniente per reperire contanti in dirham, in modo da pagare nella moneta locale durante la permanenza, senza ulteriori sovrapprezzi.

Pagare con bancomat e carte di credito a Dubai

Un’alternativa al prelievo di contanti in dirham è l’uso del bancomat (ossia la carta di debito) o della carta di credito direttamente per il pagamento. Queste sono accettate un po’ ovunque: ristoranti, grandi negozi, hotel, per fare alcuni esempi. Attenzione, invece ai negozietti più piccoli (ed economici) o ai suk, nei quali spesso, invece, sono accettati solamente i contanti. In certi casi vengono accettati anche gli euro o i dollari in contanti, ricevendo poi il resto nella valuta locale.

Pagando direttamente con il bancomat, è importante fare attenzione alla scelta della valuta con la quale si viene addebitati: se si sceglie la nostra valuta, l’euro, il tasso di cambio utilizzato sarà più sfavorevole, mentre scegliendo di essere addebitati con la valuta locale, il dirham, il tasso di cambio sarà quello medio di mercato, quindi più favorevole.

Cambiare i contanti: dall’euro al dirham

L’ultima alternativa, ma meno consigliata, è quella di recarsi a Dubai con gli euro, per poi cambiarli una volta arrivati lì. È possibile recarsi alle banche o agli uffici di cambio disseminati per la città. È importante però sapere che i tassi di cambio utilizzati negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, nei grandi hotel o nelle attrazioni turistiche, sono ben poco convenienti perché spesso si discostano molto dal tasso medio di mercato. Diversamente, gli uffici di cambio più favorevoli sembrano essere quelli collocati all’interno dei centri commerciali. Ad ogni modo è consigliato evitare gli uffici di cambio e, se possibile, pagare sempre direttamente con la carta.

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Crociere low cost: la promozione per un viaggio all inclusive

Sono sempre più numerosi i turisti che scelgono la crociera per le proprie vacanze. Salpare verso destinazioni sconosciute, godendosi giorni di navigazione in mare aperto e assaporando il lusso, per poi fare qualche escursione in città meravigliose: tutto ciò è sicuramente entusiasmante. Ma i costi, a volte sono proibitivi. Costa Crociere ha deciso così di lanciare una promozione all inclusive davvero speciale, su moltissimi dei suoi itinerari più richiesti. Scopriamo qualcosa in più.

Costa Crociere: la promozione all inclusive

Pagare una sola volta per poi non doversi più preoccupare delle spese: è questa la strategia adottata da Costa Crociere, per invogliare i passeggeri a vivere una delle loro esperienze più belle. La promozione all inclusive è proprio ciò di cui i turisti più “pigri” hanno bisogno, per avere tutto a portata di mano. In cosa consiste? Semplicemente, prenotando una vacanza entro il 31 maggio 2024 sarà possibile avere la cabina con pensione completa e il pacchetto My Drinks, comprendente bevande illimitate tutti i giorni – nonché tutte le spese accessorie come le tasse portuali, le quote di servizio e il volo (dove previsto). Le tariffe partono da appena 699 euro a persona, per una vacanza da sogno.

Inoltre, chi è ormai un cliente fidelizzato può sfruttare un doppio vantaggio: i soci Costa Club avranno, accanto all’offerta all inclusive, la possibilità di aderire alla Promo C|Club. Fino al 13 maggio 2024, i viaggi prenotati su un’ampia selezione di partenze riserveranno doppi punti “crociera”. Questa promozione sarà cumulabile con gli sconti dedicati fino al 20% e tra gli altri vantaggi di cui usufruire c’è la possibilità di un cambio data partenza gratuito in caso di inconvenienti. Ma quali sono gli itinerari che i soci e gli altri passeggeri possono prenotare, sfruttando la promozione?

Gli itinerari di Costa Crociere in promozione

Costa Crociere propone un ampio ventaglio di vacanze bellissime tra cui scegliere, approfittando della promozione all inclusive. Ci sono le crociere di 8 giorni nel Mediterraneo occidentale, per chi ama le vivaci città portuali di Italia, Spagna e Portogallo. Le partenze, a bordo di Costa Smeralda, Costa Toscana e Costa Pacifica, sono previste dai porti di Genova, Savona, Napoli, Cagliari, Civitavecchia e Palermo.

C’è poi l’opportunità di esplorare il Mediterraneo orientale, con le sue atmosfere più calde ed esotiche: a bordo di Costa Fascinosa e Costa Deliziosa, si partirà da Venezia-Marghera, Bari, Taranto e Catania. Chi vuole approfittare delle novità di stagione, può scegliere Costa Fortuna: la crociera di 8 giorni prevede la navigazione in Grecia e Turchia, con volo incluso. O ancora Costa Fascinosa, con il suo itinerario di 8 giorni per scoprire Grecia e Malta.

Un’altra meta particolarmente apprezzata, soprattutto da chi non teme il freddo, è il Nord Europa. Costa Favolosa partirà da Amburgo con tre diversi itinerari, dai 13 ai 22 giorni: si dirigerà verso Capo Nord, le isole Lofoten, l’Islanda e la Groenlandia. Spazio anche alla Scozia, con la nuova crociera di 8 giorni. Infine, Costa Diadema partirà da Copenhagen e Kiel per andare alla scoperta dei fiordi norvegesi e del famoso sole di mezzanotte, con itinerari di una settimana. Sono naturalmente inclusi i voli, in partenza da ben 14 aeroporti italiani.

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Ryanair: check-in online gratis fino a 24 ore prima. Poi si paga

Avete in programma un viaggio con Ryanair? Attenzione al check-in: sono poche le ore a disposizione dei viaggiatori per effettuarlo senza sovrapprezzo.

Le regole delle varie compagnie aeree, così come di Ryanair, sono cambiate nel corso degli anni, accorciando sempre più il tempo disponibile per fare il check in online gratuito. Questo però vale solo per coloro che non hanno riservato, pagandolo, un posto a sedere, oppure per chi, in fase di acquisto, ha optato per la tariffa Basic e non uno dei pacchetti offerti dalla compagnia aerea: Regular, Plus, Family plus, Flexi plus.

Ma rispondiamo alla domanda più gettonata prima di un viaggio aereo: il check-in Ryanair quanto tempo prima si deve fare? E cosa succede se non lo si fa in tempo?

Check-in online gratuito di Ryanair: come farlo e quanto tempo prima

Se dovete fare il check-in Ryanair, ma non sapete quanto tempo prima va fatto e come funziona, ecco tutte le informazioni per chiarirvi le idee.

Coloro che non hanno precedentemente scelto i posti a sedere, pagandoli, oppure non hanno acquistato uno dei pacchetti Ryanair (che comprendono bagagli, fast track e scelta delle sedute) devono effettuare il check-in online a partire da 24 ore e fino a 2 ore prima del volo. In questo modo non si paga alcuna penale e il posto verrà assegnato casualmente dalla compagnia aerea.

Coloro che invece hanno già acquistato anche il posto a sedere, possono effettuare il check-in online a partire da 60 giorni e fino a due ore prima del volo. Attenzione, però hai voli che comprendono andata e ritorno: il check-in deve essere fatto entro i 60 giorni precedenti la partenza per entrambi i voli.

Come fare il check-in online con Ryanair? È molto semplice. Ci si deve recare sul sito web o sull’app mobile ufficiale della compagnia aerea. Una volta effettuato l’accesso con il proprio account, si devono inserire i dettagli della prenotazione e seguire i passaggi guidati per concludere con successo l’operazione.

Check-in in aeroporto e costi aggiuntivi

Ma cosa succede se non dovessi effettuare in tempo il check-in online? Si paga una penale? Se non si riesce a fare il check-in entro le due ore prima della partenza, lo si può effettuare in aeroporto fino a 40 minuti prima del volo. Attenzione però, perché questa operazione comporta il pagamento di un supplemento di 55 euro a persona (è invece gratuito se si è in possesso di un pacchetto Plus o Flexi plus). Un esborso che potrebbe pesare duramente sul costo del viaggio, soprattutto se si è una famiglia con più viaggiatori.

Se invece volete optare per la scelta del posto, con la possibilità di fare il check-in da 60 giorni prima del volo, ecco le tariffe operate dalla compagnia low-cost: si parte da un range di 4,5-15,50 euro per i posti normali (centrali e sul fondo), passando a un intervallo di 7-21 euro per i posti nelle prime file, e fino a un costo dagli 11 ai 33 euro per i posti con spazio extra per le gambe. I posti a sedere possono essere acquistati singolarmente nel momento dell’acquisto oppure successivamente e anche durante la fase di check-in online. Tendenzialmente, i prezzi per l’acquisto del singolo posto a sedere aumentano, all’interno del proprio range, man mano che ci si avvicina alla data e all’orario di partenza del volo.