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Vacanze in Tirolo: nuove mete ed esperienze invernali

La stagione invernale 2023/2024 è ormai alle porte e il Tirolo è pronto ad accogliere al meglio gli appassionati di sci e sport sulle piste innevate, con nuove mete ed esperienze per tutti i gusti e le età.

Tra il comfort dei comprensori e degli impianti sciistici, ecco tutte le proposte per un divertimento assicurato.

Mayrhofen-Hippach: nuovo impianto coperto Visorium

A Mayrhofen nello Zillertal, la novità dell’inverno imminente è il Visorium, nuovissima struttura coperta dedicata a storie, leggende e punti di riferimento del territorio su una superficie di oltre 2000 metri quadri.

La parola d’ordine è “intrattenimento” grazie alle varie attività con cui i visitatori potranno scoprire la Zillertal posteriore da una prospettiva totalmente inedita: escape room, laser tag e adventure golf.

Non manca il ristorante Schnogerei dove gustare autentiche delizie culinarie.

Silberregion Karwendel: Your Dome Tirol

Dal 2001, il planetario di Schwaz consente di ammirare coinvolgenti spettacoli sul tema delle stelle e dello spazio ma ora, con la conversione in YOUR DOME Tirol, dispone di una cupola convertibile a 360 gradi dove i visitatori saranno immersi in magici mondi di immagini e suoni con film, spettacoli e concerti.

A completare l’offerta, strutture esterne, il negozio riprogettato e la caffetteria.

Mayrhofen-Hippach: Albert Adler SpieleWelt di Ravensburger

Presso la stazione a monte della funivia Ahornbahn a Mayrhofen, aprirà i battenti l’Albert Adler SpieleWelt di Ravensburger, un paradiso di giochi e divertimento per bambini dai tre anni in su con una casetta, una grande parete da arrampicata, un nido d’aquila con stazioni di ascolto, puzzle giganti e tavoli da gioco GraviTrax e Brio.

Innsbruck: Infotainment Show Experience Tirol

Nel cuore del capoluogo tirolese, presso i grandi magazzini “Kaufhaus Tyrol”, ecco la nuova meta escursionistica Experience Tirol dove i visitatori, su una superficie di 512 metri quadri, potranno trascorrere un’ora lungo cinque sale interattive e godere di viste spettacolari e storie accattivanti sul Tirolo grazie alle ultime tecnologie come la realtà virtuale, gli ologrammi o le proiezioni a 360 gradi.

Wipptal e il Castello Trautson

Nella Wipptal apre Castel Trautson, nuovo centro culturale ed eventi vicino a Matrei am Brenner.

Uno spazio moderno che accoglierà mostre, concerti, laboratori per conoscere da vicino l’arte, la musica, la cucina, la letteratura delle zone rurali nonché la storia del castello e della regione.

Kühtai: la Nuova pista da slittino per famiglie

A oltre 2000 metri, la nuova pista da slittino per famiglie di Kühtai offre puro divertimento per grandi e piccoli su una lunghezza totale di 1.300 metri e 14 tornanti.

Come il sentiero escursionistico fino al punto di partenza dell’impianto di risalita, è illuminata anche di notte.

Naturparkregion Reutte: pattinaggio sul ghiaccio nel parco di “Reutte on Ice”

L’ex “Reuttener Ice Dream” sarà ulteriormente ampliata di oltre 2000 metri quadri con piste da pattinaggio nel Reuttener Park am Untermarkt e una seconda pista di pattinaggio, diventando così la più grande pista di pattinaggio dell’Austria occidentale, perfetta anche per il curling e l’hockey su ghiaccio.

Due nuove seggiovie a 6 posti al Comprensorio sciistico KitzSki, Kitzbühel

Il comprensorio sciistico KitzSki, tra i migliori comprensori sciistici del mondo, vedrà la sostituzione degli impianti obsoleti con le moderne seggiovie a 6 posti (6SB Gauxjoch e 6SB Trattenbach): un occhio di riguardo alla sostenibilità e agli aspetti economici, sociali ed ecologici.

Kappl e See: nuove vie di arrampicata su ghiaccio

Quattro nuove vie di arrampicata su ghiaccio a Kappl e See, Paznaun, attendono gli scalatori, sia principianti che esperti.

I percorsi “Benzinbrüder Holdernach”, “Sinsner Eissüule” e “Moos Eisfall” a Kappl e il “Glasur l’amour” a See si trovano tutti tra i 1.100 e i 1.500 metri di altitudine e consentono di scalare pareti di ghiaccio mozzafiato in un panorama invernale a dir poco sublime.

La cabinovia Komperdellbahn 2.0 al Comprensorio sciistico Serfaus-Fiss-Ladis

Si tratta del più grande progetto di costruzione nella storia degli impianti di risalita Komperdell GmbH a Serfaus-Fiss-Ladis ed è la nuova cabinovia EUB Komperdellbahn a 10 posti di Doppelmayr che avrà una capacità di trasporto di 3.500 persone all’ora.

La stazione a valle ospiterà un deposito sci con oltre 5.000 posti auto, un negozio di noleggio sci e un deposito per la funivia.

Un solo skipass per 80 km al Comprensorio sciistico Kappl & See

Dalla stagione 2023/2024, la rete di biglietti per il comprensorio sciistico Kappl & See unisce i due migliori comprensori sciistici per famiglie nelle località di Kappl e See: oltre 80 chilometri di piste e il doppio degli impianti di risalita saranno disponibili con un’unica tessera.

Un’occasione imperdibile per raddoppiare il divertimento nella valle di Paznaun e usufruire anche delle offerte aggiuntive di tutte e due le località come sentieri escursionistici, due piste da slittino ed eventi in notturna.

Riconversione della Ehrwalder Almbahn alla Tiroler Zugspitz Arena

La stazione a valle della Ehrwalder Almbahn, restaurata di recente, ospita scale mobili per la funivia, fermata dell’autobus coperta, parcheggi Kiss & Ride, parcheggio sotterraneo, negozio, deposito sci, ascensore e una nuova area di biglietteria.

Il progetto di ammodernamento vede anche piste per i principianti e l’ampliamento del garage per gatti delle nevi presso la stazione a monte nonché le correzioni dei pendii e il rinnovo dell’impianto di innevamento lungo la discesa a valle.

La nuova cabinovia Galtbergbahn a Schlick 2000, Stubai

Presso il comprensorio sciistico Schlick 2000 nella Valle dello Stubai, la cabinovia Galtalm del 1961 viene sostituita dalla prima cabinovia a 10 posti della valle, la confortevole e moderna cabinovia a 10 posti di Leitner con tempo di percorrenza di quattro minuti circa e capacità di trasporto di 1.400 persone all’ora.

Il progetto prevede il prolungamento della funivia dalla stazione a valle sotto la Fronebenalm fino alla stazione a monte sopra la Galtalm a 1.760 metri.

Nuova cabinovia a 10 posti Wilde Krimml e seggiovia a 6 posti Mitterleger alla Zillertal Arena

A partire dall’inverno 2023/2024, la nuova cabinovia a 10 posti Wilde Krimml renderà il collegamento tra Zell e Gerlos ancora più efficiente e comodo.

Infatti, la cabinovia a 10 posti, senza stazione intermedia e stabile anche con forte vento, trasporterà gli sciatori nel massimo comfort grazie a sedili riscaldati.

In più, anche nel comprensorio sciistico di Königsleiten la superata seggiovia a due posti Mitterleger sarà rimpiazzata da una comodissima seggiovia a 6 posti ad “ammorsamento automatico” con capote e sedili riscaldati.

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Itinerari in bicicletta a pelo d’acqua: i più belli in Italia

Siete appassionati di ciclismo e amate pedalare senza fretta alla scoperta di territori che sanno trasmettere, oltre alle bellezze paesaggistiche, storia, natura, cultura ed enogastronomia?

Allora, rimarrete senz’altro estasiati dal progetto “Bici a pelo d’acqua“, l’ambizioso progetto che unisce Italia e Svizzera con itinerari di circa 270 chilometri lungo le reti cicloturistiche riconosciute dalla Regione Piemonte di cui l’acqua è il filo conduttore: un coinvolgente “viaggio senza frontiere” che costeggia fiumi come il Rodano, il Toce, il Ticino e il
Sesia, laghi come quello di Mergozzo e di Orta e una fitta rete di canali irrigui che portano la vita in risaia.

Le azioni progettuali si sviluppano partendo dalle vallate alpine del Vallese, per attraversare il Passo del Sempione o più comodamente usufruire del treno+bici da Briga a Domodossola, fiancheggiando i fiumi e i laghi, fino alle colline vitivinicole novaresi, territori da attraversare con lentezza, in bicicletta o a piedi, per gustare poco alla volta tutta la loro ricchezza vibrante di cultura, paesaggi, profumi e sapori, pedalando dolcemente fino alla pianura risicola e al suo capoluogo Novara.

“Bici a pelo d’acqua”, un viaggio senza frontiere

270 chilometri di ciclovie su 4 tracciati, per bici ed e-bike: la Via del Mare, la Pedemontana, la Via del Ticino e del Lago Maggiore e la Route du Rhône; itinerari uniti dal tema dell’acqua che si ritrova lungo tutto il percorso, tra fiumi, laghi, canali irrigui e risaie, dalla Svizzera col canton Vallese, passando per l’Ossola, il Lago d’Orta, e il Novarese fino alle risaie della Bassa e ancora il Ticino, oppure percorrendo la provincia da ovest a est lungo la Pedemontana.

Si tratta di percorsi adatti a ogni tipo di età e categoria, che si snodano su ciclovie, ovvero percorsi misti, greenway, strade sterrate di campagna, strade a basso traffico (spesso comunali o provinciali) dove il limite di velocità per gli automezzi è di solito posto tra i 30 e i 50 km/h: in questo modo, il ciclista ha l’occasione di pedalare ammirando i piccoli borghi con i loro castelli, il paesaggio che varia dalle montagne alle colline, ai laghi, ai fiumi e a bordo delle risaie della pianura risicola novarese con le antiche cascine ricche di testimonianze che richiamano i tempi passati con la storia delle mondine.

Gli itinerari tra luoghi a dir poco magici

Diamo ora uno sguardo alle principali località toccate da “Bici a pelo d’acqua” e partiamo con Domodossola, che si sviluppa attorno a Piazza del Mercato con portici quattrocenteschi ed edifici del XV e XVI secolo e vanta pregevoli collezioni nei suoi notevoli musei, per arrivare a Omegna, nel punto più settentrionale del Lago d’Orta, lambita dal torrente Nigoglia, che ha la particolarità di scorrere verso Nord: è nota per aver dato i natali a Gianni Rodari cui è dedicato il Parco della Fantasia, parco letterario dove perdersi tra i suoi racconti e le filastrocche per imparare giocando.

Ancora, ecco Pella, delizioso borgo di riviera con l’ animata piazzetta. Più avanti si arriva a Ronco Inferiore, raccolta località medievale che si specchia in acqua. In località Prorio, si trova l’attracco per raggiungere il borgo di Orta e l’Isola di San Giulio (la bici può essere caricata sul battello).

Il percorso si snoda sul lungolago toccando le località di Lagna, Villa Castelnuovo, Pascolo fino a giungere al Lido di Gozzano, tra boschi e canneti, in regione Buccione Vecchio.

In località Buccione si ammira l’antica Casa del Vescovo (luogo di sosta del clero che attendeva di imbarcarsi per l’Isola di San Giulio) mentre in centro a Gozzano da vedere sono la Collegiata di San Giuliano e l’antica Chiesa di San Lorenzo.

Poi, arriviamo a Borgomanero, città attiva e vivace sorta in epoca altomedievale, dove meritano una sosta la Collegiata di San Bartolomeo, l’Oratorio di San Leonardo e Villa Marazza, e a Novara, dove lo sguardo viene subito attirato dall’imponente Cupola della Basilica di San Gaudenzio: il centro storico vanta altrettanti luoghi di interesse come il Duomo antonelliano di Santa Maria, il Complesso Monumentale del Broletto e i Palazzi del Chiostro della Canonica.

Per concludere, ammiriamo Romagnano Sesia, immerso tra i vigneti delle Colline Novaresi, con l’ottocentesca Villa Caccia, sede del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, e il Mulino Vecchio di Bellinzago, oggi l’unico funzionante e in buono stato di conservazione tra i numerosi mulini ad acqua della Valle del Ticino.

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Destinazioni Viaggi

Esperienze che ti cambieranno la vita, e che puoi fare a costo zero

Là fuori, oltre i confini della quotidianità, c’è un mondo affascinante che aspetta solo di essere scoperto. Un museo a cielo aperto, dove ogni angolo, ogni dettaglio, ogni sfumatura nasconde un ricordo da creare. Eppure, non sempre è necessario spendere una fortuna per ammirarlo.

Certe volte, basta avere il coraggio di lasciarsi sorprendere e di sognare. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è alzare il naso all’insù, distogliere lo sguardo dal solito orizzonte e lasciarci stupire dalle meraviglie che ci circondano.

Quindi, prepariamoci a scoprire insieme quali sono le esperienze di viaggio a costo zero, quei luoghi magici e quegli attimi di pura bellezza che non richiedono grandi spese, ma solo la voglia di avventurarsi e di lasciarsi emozionare. Perché, alla fine, le esperienze più autentiche e gratificanti sono spesso quelle che non hanno prezzo.

Le esperienze imperdibili ed economiche

Firenze

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Skyline di Firenze, Toscana

Viaggiare è un’esperienza che ci trasforma, un’avventura che arricchisce la nostra anima e ci apre la mente. Tuttavia, talvolta, il costo può rappresentare un ostacolo. Eppure, esistono innumerevoli esperienze di viaggio a costo zero, o quasi, che possono regalarci momenti davvero indimenticabili. Quindi, armati di curiosità, spirito di avventura e preparati a scoprire un mondo di bellezza che ti aspetta.

Il maestoso Maschio Angioino: un incredibile tesoro di Napoli

Iniziamo il viaggio alla scoperta del nostro amato Bel Paese, immergendoci nel cuore pulsante di Napoli, una città vibrante e travolgente. Il punto di partenza è il Maschio Angioino, un monumento iconico che incarna secoli di storia. Questo maestoso castello, con le sue torri imponenti e le mura di pietra, offre uno scenario mozzafiato sul golfo.

Vivremo l’emozione di camminare tra i cortili e le sale di questo antico maniero, sentendo echeggiare le voci del passato. Il Maschio Angioino è un luogo che parla al cuore, il simbolo di una città che, nonostante le sfide, ha sempre saputo risorgere con forza e orgoglio. E mentre il sole si tinge di rosso e si riflette sulle acque del mare, ci prepariamo a scoprire le altre meraviglie che questa incantevole città ha da offrire. Un’esperienza che promette di essere ricca di emozioni e scoperte.

Una sfida lunga 7.000 chilometri sul Sentiero Italia

Proseguiamo con un percorso che ti invita a scoprire il nostro Paese come non l’hai mai visto prima. Un viaggio lungo 7.000 chilometri di paesaggi mozzafiato e di patrimonio culturale inestimabile. Questo è il Sentiero Italia, una meraviglia valorizzata dal Club Alpino Italiano.

Inizia nelle vette maestose delle Alpi, dove l’aria è pura e i panorami sembrano dipinti da un artista, fino a scendere nelle verdi colline dell’Appennino. La particolarità di questo progetto è che è aperto e accessibile a tutti. Non importa se sei un esperto escursionista o un principiante, ci sono percorsi per ogni livello di abilità. Non è solo uno dei cammini più lunghi del mondo, ma un invito a contemplare l’Italia e ammirarla da una prospettiva privilegiata.

Palazzo Strozzi: un gioiello rinascimentale toscano

Proseguiamo il nostro viaggio e ci dirigiamoci verso il cuore della Toscana, nella magnifica Firenze. Ci attende Palazzo Strozzi, uno degli edifici più emblematici del Rinascimento fiorentino. Questo sontuoso edificio, con la sua imponente facciata e i suoi cortili eleganti, è un vero capolavoro architettonico che lascia senza fiato.

Inoltre, ogni giovedì sera, dopo le 18:00, l’ingresso è gratuito. È quindi possibile visitare a costo zero il suo interno e ammirare le mostre temporanee che offrono uno sguardo approfondito sulla straordinaria ricchezza storica e artistica di questa splendida città.

I musei di Kensington a Londra: un viaggio nella storia e nell’arte

Lasciamo il sole della Toscana e ci immergiamo nel fascino unico di Londra, nel Regno Unito. Ci attendono i musei di Kensington, tre diamanti scintillanti nel panorama culturale della capitale inglese. Il primo, il Natural History Museum, è un tempio della conoscenza, custode dei campioni raccolti dal grande Charles Darwin.

Qui, è facile sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura, ammirando fossili preistorici e creature marine esotiche. Poi, il Science Museum, dove il brivido dell’innovazione ti colpirà. Potrai ammirare il primo treno a vapore della storia, sentendo quasi il rombo delle sue ruote e il fischio del suo motore.

Infine, il Victoria and Albert Museum, una celebrazione strabiliante di arte, moda e design, con più di 5.000 pezzi che ti faranno viaggiare attraverso secoli di creatività umana. E la cosa più stupefacente? Tutti questi tesori sono a tua disposizione gratuitamente. Sì, l’ingresso a queste tre meraviglie è libero, un dono generoso che la città offre ai suoi visitatori. Questa è la magia di Kensington, un angolo di Londra dove il passato, il presente e il futuro si fondono in un’esperienza indimenticabile.

Londra

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Museo di storia naturale, Londra
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A dicembre, queste strade del mondo s’illuminano di magia

Il Natale è forse una delle feste più magiche e incantevoli che ci siano. Non importa quanti anni abbiamo, questa festività ha il potere di farci tornare bambini, riempiendo i nostri cuori di quella gioia innocente e pura che solo i più piccoli riescono a provare.

E cosa c’è di più bello che restare incantati di fronte alle luci di Natale? Le città si trasformano, lasciandosi avvolgere da un manto di colori caldi e accoglienti, ognuno brilla di un’intensità unica, trasformando le strade in un caleidoscopio di luminarie scintillanti.

Durante il periodo natalizio, ogni Paese celebra il Natale secondo la propria cultura e le sue tradizioni. Se volete immergervi nell’atmosfera unica e magica che solo questo periodo può offrire, non c’è niente di più affascinante che scoprire i luoghi più illuminati e suggestivi del mondo. Non semplici destinazioni, ma scenari da fiaba che accendono meraviglia ed emozione nei cuori di grandi e piccini.

Le strade più suggestive del mondo da visitare a Natale

New York

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New York illiminata a Natale

Mentre le foglie iniziano a cadere e l’aria si raffredda, i nostri pensieri iniziano inevitabilmente a volgersi verso il Natale. Quest’anno, perché non rompere la routine e pianificare qualcosa di davvero speciale? Ecco alcune delle città più belle e incantevoli che si illuminano di magia durante le festività natalizie.

Le luci natalizie che illuminano le strade di Londra

Londra, con il suo fascino senza tempo, si trasforma in un vero e proprio paradiso natalizio durante le festività. Carnaby Street, una delle arterie più emblematiche della città, si illumina di luci e installazioni festive, creando un’atmosfera vibrante e vivace che cattura l’essenza del Natale.

Nel cuore pulsante del West End, invece, in Oxford Street, ben oltre 750.000 lampadine a LED bianche e blu trasformando la città in una vera e propria favola.

Ma è Covent Garden che incarna pienamente lo spirito natalizio di Londra. Già da metà novembre, infatti, un enorme albero di Natale decorato con 30.000 luci scintillanti domina la sua storica piazza. Le bellissime renne luminose presiedono la scena, mentre 115.000 luci illuminano il quartiere e i suoi giardini, rendendolo un luogo di pura meraviglia.

Il magico Natale al Rockefeller Center di New York

New York, la città che non dorme mai, si trasforma in un vero e proprio incanto durante le festività natalizie. Le luci sfavillanti rischiarano le strade, i negozi si vestono a festa e l’aria si riempie di melodie natalizie. Al centro di questa magia sfolgorante, l’accensione dell’albero di Natale al Rockefeller Center è uno degli eventi più attesi e celebrati in città.

E poi c’è la pista di pattinaggio, un punto di incontro per i newyorkesi e i turisti, dove i pattinatori di tutte le età scivolano sul ghiaccio, ridono e si divertono, trasformando l’inverno freddo in un momento di festa e allegria.

Tokyo e il Festival delle Luci di Kobe: incanto e magia

Durante il periodo natalizio, anche Tokyo si trasforma in uno spettacolo di luci. Gli alberi di ciliegio vengono incorniciati da un mare di luminarie che creano un’atmosfera magica e affascinante. Un evento imperdibile è, senza dubbio, lo Shibuya Ao no Dokutsu, una strada pedonale di 250 metri che, durante le festività, si trasforma in una grotta incantata di luci blu. Inoltre, non si può dimenticare il Rainbow Bridge, uno dei ponti più famosi di Tokyo, che durante le festività natalizie viene illuminato con un arcobaleno splendente.

Infine, vi consigliamo di visitare anche la città di Kobe, dove ogni anno prendono vita le Kobe Luminarie. Questo evento di straordinaria bellezza e significato emotivo si tiene ogni dicembre, per commemorare le vittime nel Grande Terremoto di Hanshin del 1995.

Un Natale indimenticabile a Copenaghen

A Natale, Copenaghen si trasforma in un meraviglioso paradiso lucente. Lungo Strøget, la principale via dello shopping, gli edifici e le vetrine brillano di luci scintillanti, creando un sentiero luminoso che conduce al cuore della città. Qui, troverete il Julemarked, il tradizionale mercatino di Natale in cui è possibile passeggiare tra le bancarelle, piene di artigianato locale, dolci natalizi e bevande calde.

Ma nessun viaggio a Copenaghen durante il Natale sarebbe completo senza una visita ai famosi Giardini di Tivoli. Questo storico parco di divertimenti, che risale al 1843, si trasforma in un meraviglioso paesaggio invernale, con migliaia di luci che adornano ogni angolo.

Tokyo

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Tokyo illuminata a Natale
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Consigli fiori vacanze Viaggi

Prenotare una spa, i trucchi per vivere un’esperienza bellissima

Una vacanza all’insegna del benessere a 360 gradi ha il suo fiore all’occhiello nella spa, per rigenerarsi, regalarsi coccole e allontanarsi dallo stress e dai pensieri della vita di tutti i giorni.

Ma quali sono i trucchi per vivere un’esperienza senza eguali? Vediamoli insieme.

Arrivare almeno un quarto d’ora prima (o anche di più)

Parola d’ordine, presentarsi in anticipo. Di almeno quindici minuti o, se possibile, ancora prima.

Questo perché arrivare presto dà tutto il tempo necessario per indossare l’accappatoio, compilare i moduli richiesti e iniziare a godere dell’ambiente della spa.

Al contrario, essere in ritardo provoca stress non soltanto agli ospiti ma anche al terapista che ha l’obiettivo di offrire un trattamento completo e che, quindi, sarebbe costretto a posticipare l’orario dell’appuntamento degli altri utenti.

In più, l’anticipo è consigliabile anche per riscaldare i muscoli nel bagno turco o nella sauna, sorseggiare una tazza di tè ed entrare nello stato d’animo ideale per il trattamento.

Disconnessione digitale

Per un’esperienza di totale relax è importante dimenticare i dispositivi elettronici che scandiscono ormai la giornata quotidiana e prepararsi a un vero e proprio detox, anche digitale.

Quindi, niente smartphone, tablet o pc all’interno della spa. Vanno lasciati nell’armadietto in modo che nessun “ronzio, segnale acustico, oppure video in streaming” possa interferire con l’atmosfera ovattata e rilassata che questa oasi di benessere ha il potere di ricreare.

Così, tutti, dagli operatori agli ospiti, potranno beneficiare di una “disconnessione digitale” che è parte integrante dell’esperienza spa.

Il rispetto della tranquillità

Come accennato, la spa rappresenta un ambiente di quiete totale dove prendersi cura del proprio benessere e dalla propria salute fisica e mentale, dove lasciare fuori dalla porta lo stress, la vita frenetica e i famigerati smartphone.

Allo stesso modo, seppur sia molto gettonata per celebrare eventi di gruppo come compleanni oppure addii al celibato o al nubilato (solo per fare qualche esempio), rimane importante rispettare la tranquillità degli ospiti che desiderano trascorrere momenti di assoluto relax.

Comunicare con gli operatori

L’obiettivo dei massaggiatori e dei terapisti è offrire un’esperienza ottimale: per questo, è fondamentale parlare con loro durante la sessione e far presente le proprie esigenze e aspettative invece di lamentarsi in seguito (magari online).

Un tocco più leggero durante il massaggio? Fragranze più delicate? Prodotti ipoallergenici? Non resta che comunicare apertamente con gli operatori.

Attenzione all’igiene

Un altro aspetto chiave è, ovviamente, l’igiene con semplici regole da tenere a mente: fare la doccia e asciugarsi prima di entrare in sauna e di utilizzare piscine o idropiscine, e sedersi o sdraiarsi su un asciugamano per evitare il contatto diretto con le panche e le pareti di legno, compresi i piedi e la schiena.

Essere ordinati

Piccole norme di buon senso riguardano poi il rispetto dell’ordine in sauna: riporre accappatoi, asciugamani e infradito usati negli appositi contenitori anziché lasciarli sul pavimento. Stesso discorso per ciocche di capelli in doccia o dischetti struccanti: vanno gettati nella spazzatura.

Lasciare a casa i bambini

Le spa sono luoghi di quiete e tranquillità per eccellenza. Chiedere di portare i bambini potrebbe mettere il personale in difficoltà e suscitare obiezioni da parte degli altri ospiti.

Conoscere le regole locali

Le pratiche di mancia e di decoro variano da Paese a Paese: per evitare spiacevoli equivoci occorre informarsi in via preventiva sulle regole del posto.

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cascate Europa Svizzera Vacanze natura Viaggi

Cascata di Foroglio, incanto a due passi dall’Italia

Le cascate sono mete perfette da scoprire durante una vacanza nel cuore della natura, un’oasi da fiaba tra il rombo dell’acqua e l’incanto del paesaggio tutt’intorno.

Il Canton Ticino, e in particolare la Vallemaggia, è un territorio straordinario che pullula di fragorosi salti d’acqua tra cui spicca la bellissima Cascata di Foroglio, una delle più rappresentative della Svizzera italiana.

Con la sua mole imponente, non può certo passare inosservata e accoglie con il suo salto di 110 metri chiunque arrivi all’omonimo paesino, frazione di Celio in Val Bavona: formata dal corso del fiume Calnegia, si nota già al ponte che collega la strada cantonale all’ingresso di Faroglio.

E, dopo una passeggiata tra le caratteristiche vie del centro disegnato da graziose case in pietra e chiesetta quattrocentesca, seguendo il sentiero di campagna sulla sinistra, dopo cinque minuti a piedi eccola ancora più vicina, in tutto il suo splendore: sì perché la potenza dell’acqua lascia sempre senza parole.

La magnifica cascata e il Percorso della Transumanza

Una volta al cospetto della Cascata di Foroglio, ammiratela senza più pensieri: è un’immagine che fa bene alla mente e al cuore e che rimane indelebile nei ricordi di un piacevole viaggio alla scoperta del Canton Ticino.

Oppure organizzate un picnic in una fresca oasi (soprattutto durante la stagione estiva) e salite sulla suggestiva altalena che fa parte del progetto “Swing the World“, che ha l’obiettivo di valorizzare quelle aree meno conosciute grazie all’installazione di un’altalena e intrattenere grandi e piccoli in maniera creativa, incentivandoli a trascorrere del tempo di qualità all’aria aperta in panorami mozzafiato: infatti, l’altalena crea una cornice perfetta e dondolarsi al suono dell’acqua di una cascata ha qualcosa di magico.

Ma non soltanto.

Una volta in zona, potrete imboccare il “Percorso della Transumanza” che conduce tra i pascoli incontaminati della Val Calnegia tra Foroglio e Calnegia, un rigenerante itinerario anche “a misura di famiglia”. Si tratta di un sentiero di 8,6 chilometri, percorribile in due ore e mezza circa andata e ritorno, con dislivello di 500 metri: dopo una quarantina di minuti vi troverete a Puntid, un verde pianoro dove scorre il fiume Calnegia e lo sguardo si perde ad ammirare il ponte di pietra, le case edificate a ridosso di massi erratici e le marmitte dei giganti plasmate dall’azione dell’acqua.

Foroglio, iconico villaggio alpino

Una sosta la merita ovviamente il villaggio alpino di Foroglio, con le case dal tetto e mura interamente in pietra nonché la chiesetta da cui scorgere il salto d’acqua.

Non mancano ristorante, negozio di artigianato e le torbe in pietra e legno, tipiche costruzioni adibite alla conservazione dei cereali come, ad esempio, la segale.

Esplorate ogni scorcio e ogni angolo senza fretta e avrete la sensazione di un viaggio indietro nel tempo, fino al Medioevo.

Come arrivare a Foroglio

Per raggiungere la Valle Bavona e la Cascata di Foroglio, occorre arrivare a Locarno e poi continuare in direzione Avegno/Vallemaggia.

Risalita la valle fino a Cevio, si prosegue percorrendo la Vallemaggia fino a Bignasco, la porta d’accesso alla Val Bavona: da qui, ancora avanti fino a svoltare in Via Bavona e attraversare le località Bavona e Ritorto, per poi giungere a Foroglio.

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Il miglior ramen del mondo si mangia qui. È stellato e costa solo 10 dollari

Viaggiare è un’avventura affascinante, un’opportunità per esplorare mondi sconosciuti, scoprire tradizioni antiche e assaporare sapori nuovi. È un’esperienza che ci arricchisce, che ci apre la mente e il cuore a culture diverse dalla nostra. E tra tutti, il Giappone si distingue come un tesoro di tradizioni secolari, soprattutto in ambito culinario.

La cucina giapponese è un vero e proprio patrimonio culturale, ricco di sapori intensi, ingredienti freschi e tecniche di cottura raffinate. È un universo di profumi, colori e gusti, un elegante equilibrio tra arte e tradizione, tra rispetto per la natura e ricerca della perfezione. Tra i tanti piatti che incarnano questa filosofia, il ramen occupa certamente un posto d’onore.

Nel cuore pulsante di Tokyo, tra le strade affollate di Ginza, sorge un’autentica perla gastronomico: il Ginza Hachigou, un ristorante guidato dallo chef stellato Yasushi Matsumura, un’oasi culinaria davvero unica nel suo genere. Qui, solo 70 fortunati hanno il privilegio di degustare il suo ramen prelibato, al modico costo di dieci dollari. Un vero e proprio viaggio sensoriale, un tuffo nella cultura giapponese.

Il ramen stellato da 10 dollari: una delizia che incanta i sensi

Tokyo
Tokyo, Giappone

Nato come street food, il ramen è diventato un simbolo della cucina giapponese, adorato e apprezzato in tutto il mondo. Questo piatto umile è intriso di storia e sapore, racchiusi nell’anima di un intero popolo e nella sua dedizione per l’eccellenza.

E ora, grazie a quest’iniziativa, i visitatori avranno l’opportunità incredibile di assaporare un capolavoro gastronomico ad un prezzo davvero accessibile. Lo chef Matsumura è un vero artista della cucina, un maestro che ha dedicato la sua vita alla creazione di menù raffinati e straordinari. Per 45 anni, le sue mani hanno sapientemente scolpito prelibatezze culinarie destinate a deliziare i palati più esigenti. Oggi la sua missione è portare il lusso della cucina di alta classe nelle mani della gente comune attraverso il piatto più umile e amato del Giappone, il ramen.

Ha impreziosito ogni ciotola con l’eleganza e la sofisticatezza delle tecniche culinarie francesi, ha creato noodles di soba speciali che sono un trionfo di texture e sapore, e ha dedicato 30 ore alla preparazione di un brodo ricco e aromatizzato fino alla perfezione. Non è solo un piatto, è un’esperienza che racconta la storia di un uomo e della sua passione per la cucina.

E così, ogni giorno, lunghe file di persone attendono fuori dal suo ristorante, ansiose di assaporare le sue creazioni. Non importa quanto tempo debbano aspettare, sanno che li attende un piatto esclusivo, un ramen che combina l’eleganza della cucina d’eccellenza con l’accessibilità del cibo di strada. E per questo, vale la pena attendere.

Il ramen: storia di una tradizione giapponese

Il ramen, con le sue tagliatelle di frumento immerse in un brodo ricco e saporito, è universalmente riconosciuto come uno dei piatti più emblematici della cucina giapponese. Tuttavia, quello che potrebbe sorprendere molti è che le radici di quest’amata pietanza sembrano affondare non nelle terre del Sol Levante, ma nel vibrante panorama dello street food cinese. Le tracce storiche ci riportano agli albori del Novecento, quando i chioschi che vendevano questa zuppa nutriente e gustosa erano una presenza comune tra le affollate strade di Canton e Shanghai.

Tutto ebbe inizio nel lontano 1910, quando il primissimo negozio specializzato nella preparazione del ramen aprì le sue porte a Yokohama. Ma fu solo nel 1958 che iniziò davvero a radicarsi come un comune pasto casalingo nella nazione.

Questo progresso culinario fu incentivato dall’invenzione delle tagliatelle istantanee da parte di Momofuku Ando, una svolta che ne rivoluzionò la preparazione e il consumo. Da allora, bastò un semplice gesto come aggiungere acqua bollente per poter gustare appieno questa prelibatezza.

Nei decenni successivi, la fama del ramen non rimase confinata alle coste del Giappone, ma si diffuse in tutto il mondo, trasformandosi in una delle prelibatezze più amate e apprezzate a livello globale.

Se state per intraprendere un viaggio nella terra del Sol Levante, assicuratevi di riservare un momento per sedervi in un autentico ristorante di ramen, immergetevi nell’atmosfera vibrante e gustatevi ogni singolo boccone di questo piatto tradizionale. Sarà, senza dubbio, uno dei momenti salienti del vostro viaggio.

Ramen

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Ramen, piatto tradizionale giapponese
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In Francia puoi percorrere un sentiero dai colori dell’oro

Immersa nel cuore vibrante della Francia, la Provenza è un tesoro di bellezza inesauribile e fascino senza tempo. Con i suoi vigneti rigogliosi e i campi di lavanda che si estendono all’orizzonte, è una terra che incanta l’anima al primo sguardo.

Nel cuore di questa regione magica sorge un incantevole villaggio che sembra uscito da una fiaba: Roussillon. Un borgo avvolto in sfumature colorate, dalla terra bruciata dal sole ai tetti coperti di tegole rosse, dai campi dorati di grano ai filari di cipressi verdi. Qui, le casette di pietra si arrampicano dolcemente sulla collina, creando un mosaico di colori che si trasformano con il passare delle stagioni.

Il nostro viaggio di oggi ci porta sul Sentiero delle Ocre, un percorso che si snoda tra le suggestive cave di ocra, un tempo frequentate da coraggiosi minatori, e che oggi offrono ai visitatori un’esperienza indimenticabile. I vivaci colori, che spaziano dal giallo delicato al rosso intenso, creano un paesaggio assolutamente sorprendente e quasi surreale. Un luogo che, una volta visitato, è difficile da dimenticare.

Alla scoperta di Roussillon: il Sentiero incantato delle Ocre

Sentiero delle Ocre

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Sentiero delle Ocre, Riussillion, Francia

Roussillon, un incantevole villaggio situato nella regione del Luberon in Francia, è riconosciuto come uno dei borghi più affascinanti e pittoreschi del Paese. Le sfumature calde delle rocce che lo circondano sono l’effetto di una ricca abbondanza di pigmenti d’ocra. Questo conferisce a Roussillon un aspetto distintivo e lo rende una destinazione dall’incredibile fascino culturale e artistico.

La leggenda narra che la terra sia diventata rossa a causa del sangue versato dalla bella Sirmonde, la quale, oppressa dal dolore per l’omicidio del suo amante commesso dal marito, si suicidò gettandosi dalle falesie. Questo racconto colora la storia del paese con toni drammatici e romantici. Tuttavia, la realtà dietro il caratteristico colore ocra del paesaggio è più concreta, ma non meno affascinante.

Infatti, questa regione ospitava un tempo la più grande cava d’ocra d’Europa. Quando è stata abbandonata, il tempo, le intemperie e l’erosione atmosferica hanno lavorato insieme per creare un paesaggio straordinario che sembra essere stato modellato dalla mano di uno scultore.

Il Sentiero delle Ocre si snoda tra le rocce vermiglie della Valle delle Fate e le imponenti falesie dei Giganti. Queste formazioni rocciose regalano forme uniche e particolari che catturano l’immaginazione.

Per esplorarle, sono disponibili due percorsi distinti: uno più breve di 30 minuti e un secondo più lungo, di circa un’ora, che conduce all’impressionante Selciato del Gigante. L’esperienza inizia con una scalinata che porta nel cuore di un’antica cava ormai in disuso, dove il rosso delle rocce si fonde con il verde degli alberi in un incredibile spettacolo di colori. Il sito, aperto al pubblico da metà febbraio a dicembre, permette di seguire le tracce naturali della terra, offrendo un accesso unico alla storia geologica del luogo.

Lungo i sentieri, i visitatori troveranno pannelli informativi che illustrano la formazione e l’estrazione dell’ocra, arricchendo la visita con un contesto educativo. Per godere appieno dell’esperienza, si consiglia di programmare la visita nelle ore mattutine o durante l’orario di pranzo, quando il sito è meno affollato.

Il Colorado Provenzale di Rustrel: il maestoso canyon dei camini delle fate

A soli 20 km da Roussillon, immerso nel cuore verde della natura, sorge un altro luogo di meraviglia e fascino incontenibili: Rustrel. Originariamente una cava di ocra, oggi questo luogo è conosciuto come il Colorado Provenzale, un canyon che colpisce per la sua grandiosità. Le sue formazioni rocciose, infatti, ricordano le sagome dei camini delle fate e creano un paesaggio incantevole.

Ogni angolo vibra di un’energia colorata e vivace che avvolge e affascina. Un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendo ai visitatori di connettersi profondamente con la natura e la sua ineguagliabile bellezza.

A differenza del Sentiero delle Ocre, che offre un percorso ben strutturato e facilmente accessibile a tutti grazie a scalette e passerelle, quest’area naturalistica si esplora attraverso una serie di sentieri escursionistici di varie lunghezze e gradi di difficoltà. Un’esperienza avventurosa e ricca di sfide, che richiede una certa preparazione fisica e un buon senso dell’orientamento. Nonostante questo, la bellezza mozzafiato dei paesaggi di Rustrel rende ogni sforzo assolutamente ripagato.

Colorado Provenzale

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Colorado Provenzale, Rustrel, Francia
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Similan Islands, paradiso orientale tutto da scoprire

L’ambiente subacqueo più bello e la vita marina più eclettica della barriera corallina della Thailandia sono di casa alle Similan Islands, considerate uno dei migliori paradisi al mondo per gli appassionati delle immersioni. Perle di granito, caratterizzate da candide spiagge, acque cristalline ricche di meraviglie e fitte foreste tropicali, dove ogni luogo è rimasto incontaminato. Scopriamole più da vicino.

Similan Islands, paradisi per le immersioni

Le Similan Islands sono state istituite come Parco Nazionale nel 1982. ‘Similan’ è una parola Yawi (un dialetto malese) che significa ‘nove’. Il parco, infatti, aveva originariamente nove isole numerate da 1 a 9, ma nel 1998 è stato ampliato per includere altre due gioielli remoti: Ko Tachai e Ko Bon. Sebbene ognuna abbia un nome, viene indicata solitamente con dei numeri. La maggior parte sono disabitate, ad eccezione di Koh Similan e Koh Miang.

L’arcipelago si trova nel Mare delle Andamane, a 60 km dal punto più vicino alla terraferma, che si trova a Khao Lak, nella provincia di Phang Nga. L’acqua limpidissima dell’Oceano Indiano bagna questi piccoli eden, donando loro le più belle spiagge e attrazioni sottomarine della Thailandia.

La grande varietà di fauna marina, Il fascino indescrivibile dei coralli, delle alcionarie e delle gorgonie a ventaglio, il tutto ben protetto dal parco nazionale, rende l’area uno tra i 10 siti di immersione più belli al mondo.

E lo sottolinea una delle attrazioni imperdibili, l’Elephant Head Rock, popolare tra gli appassionati di diving e snorkeling e tra i fotografi subacquei. Tre grandi massi emergono dal mare, regalando una straordinaria ricchezza di vita sottomarina, dalle foreste variopinte di coralli molli alle gorgonie che raggiungono proporzioni gigantesche, agli squali leopardo, tartarughe e banchi di pesci tropicali che hanno trovato casa negli anfratti delle barriere. Tuttavia, le correnti possono essere molto forti e spesso imprevedibili intorno alle rocce, il che rende il sito un luogo riservato ai subacquei esperti.

Gli spiriti più avventurosi che vogliono vedere da vicino lo squalo balena e il suo habitat naturale, non devono farsi sfuggire, invece, i centri snorkeling delle isole Bon e Tachai.

Come e quando visitare le Similan Islands

Il Parco Nazionale delle Isole Similan è chiuso da maggio a novembre, mentre il periodo ideale per visitarle va da dicembre ad aprile, quando non sono soggette ai monsoni che arrivano da circa metà maggio e durano fino a ottobre, portando mare mosso, nuvole, pioggia e umidità.

Purtroppo, dal 2018 non è più possibile alloggiare alle Similan, ma si può soggiornare nelle vicine Isole Surin, anch’esse annoverate tra le migliori mete per lo snorkeling in tutta la Thailandia. Potete comunque optare per una splendida crociera in barca, che vi darà l’occasione di esplorare meglio questo incredibile arcipelago. Tuttavia, è bene sapere che l’accesso è interdetto alle isole n° 1,2 e 3 per via delle tartarughe che vi depongono le uova.

L’accesso migliore è da Khao Lak, situata nella parte ovest della Baia di Phang Nga. Da qui vengono organizzate uscite giornaliere al parco con imbarcazioni veloci. Uno dei modi meno costosi per raggiungere le isole è raggiungendo Tap Lamu e qui noleggiare una barca dal molo.

Oltre allo snorkeling, le Isole Similan offrono anche avventurosi percorsi di trekking, come il Viewpoint Trail e il Sunset Point a Ko Miang – a tratti difficili da attraversare – che conducono a eccezionali punti panoramici. Diversi percorsi di trekking si possono trovare anche a Ko Similan: il più lungo è di circa 2,5 chilometri e percorre quasi interamente la foresta incontaminata dell’isola.

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Per la prima volta l’Italia vince un premio prestigiosissimo

Ne ha parlato tutto il mondo, perché la scoperta avvenuta nel nostro Paese nel 2022 è stata eccezionale, una di quelle cose che è difficile che si ripeta nel breve tempo. Ed ora a sugellare la sua importanza è anche un prestigioso premio che l’Italia vince per la prima volta, un riconoscimento che ci porta sul tetto del mondo per quanto riguarda le scoperte archeologiche avvenute lo scorso anno.

San Casciano dei Bagni vince l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”

Il premio in questione si chiama International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” e viene consegnato presso la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si svolge a Paestum da giovedì 2 a domenica 5 novembre, insieme a numerose e prestigiose iniziative, tra cui 150 tra conferenze e incontri, 20 laboratori e 600 relatori.

Per la la prima volta questo riconoscimento ambitissimo è stato affidato a una scoperta italiana: le 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana ritrovate a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, nel novembre dello scorso anno.

Le scoperte archeologiche avvenute nel 2022 arrivate in finale erano ben 5:

Ma a salire sul tetto del mondo per l’edizione 2023 dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, è stata per la prima volta una scoperta italiana, ovvero le 24 magnifiche statue di bronzo di epoca etrusca e romana riaffiorate dal fango a San Casciano dei Bagni.

Bronzi a San Casciano dei Bagni

Fonte: Servizio Associato Comunicazione – Unione Comuni Valdichiana Senese

Dettagli del ritrovamento

L’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”

Il premio, che si è meritatamente guadagnato il nostro Paese, è intitolato Khaled al-Asaad, un archeologo siriano che pagò con la sua stessa vita la difesa del patrimonio culturale. Il riconoscimento internazionale in suo onore è oggi affidato ai migliori ricercatori del mondo.

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in collaborazione con la rivista ‘Archeo’, dal 2015 dà il giusto tributo alle scoperte archeologiche tramite questo prestigioso premio, che viene decretato in collaborazione con testate archeologiche internazionali che sono media partner della Borsa e provenienti da tutta Europa.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavoro

La soddisfazione è davvero tanta in questo minuto borgo di nemmeno 2000 abitanti e lo si può intuire anche dalle parole della Sindaca, Agnese Carletti, riportate per mezzo di comunicato stampa: “Sono onorata di riceve questo premio in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, di quelle che mi hanno preceduto e della comunità sancascianese. Un ulteriore riconoscimento alla volontà di andare alla ricerca delle nostre radici che oggi ci porta addirittura a rappresentare l’Italia in un prestigioso contesto internazionale. Questo premio, che ci viene consegnato dal Vice Ministro degli Affari Esteri e dedicato a chi ha sacrificato la propria vita per salvare i beni archeologici e quindi la storia dei popoli dalla furia umana, rappresenta un momento di costruzione della società che vorremmo vivere, oggi più che mai, una società in cui la storia è conoscenza e la conoscenza è uno strumento di pace”.

Non meno felicità si può leggere nelle parole di Jacopo Tabolli, Direttore scientifico degli scavi, che ha affermato: “Sono molto onorato di ricevere questo premio a nome delle studentesse e degli studenti di archeologia che dall’Italia e da tutto il mondo ogni estate vengono a San Casciano dei Bagni a scavare con Emanuele Mariotti, con Ada Salvi e con me. Il nostro è un esperimento di archeologia civica dove tutela, ricerca, valorizzazione e fruizione coesistono e che ha fatto della comunicazione pubblica uno dei suoi tratti costitutivi. L’università per Stranieri di Siena che ha come missione la promozione del multiculturalismo e del plurilinguismo trova nelle acque calde del Bagno Grande di San Casciano una sintesi perfetta di un paesaggio dove l’accoglienza dello straniero, dell’altro, è incastonata nel bronzo”.

Ma del resto non c’è assolutamente da sorprendersi: l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato alle scoperte archeologiche e ai suoi archeologi. Professionisti che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano ogni giorno gli scavi archeologici in tutto il nostro Paese (e non solo), sia come appassionati studiosi del passato che da esperti che si mettono a servizio del territorio.

La fenomenale scoperta nel 2022 delle statue di bronzo a San Casciano dei Bagni

Le statue di bronzo riemerse dal fango a San Casciano dei Bagni risalgono a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I d.C.. Ciò vuol dire che sono state protette per 2.300 anni da questo particolare materiale e dall’acqua bollente delle vasche sacre del santuario votivo, insieme a monete, ex voto e iscrizioni latine ed etrusche.

Il santuario, con le sue piscine ribollenti, le terrazze digradanti, le fontane, gli altari, esisteva almeno dal III secolo a.C. e rimase attivo fino al V d.C., quando venne chiuso, senza però essere distrutto. All’epoca le vasche furono tappate con l’uso di pesanti colonne di pietra e le statue affidate all’acqua. Rimossa quell’antica copertura, è ritornato alla luce “il più grande deposito di statue dell’Italia antica”.

Le statue, cinque delle quali alte quasi un metro, sono ancora oggi perfettamente integre e si suppone che siano state realizzate da artigiani locali. L’eccezionale stato di conservazione, di cui sono dotate ancora oggi, è quasi sicuramente dovuto dell’acqua calda della sorgente che è riuscita a riportare ai giorni nostri anche delle importantissime iscrizioni in etrusco e latino, incise prima della loro realizzazione.

Disposte in parte sui rami di un enorme tronco d’albero fissato sul fondo della vasca, in molti casi ricoperte di iscrizioni, le statue come pure gli innumerevoli ex voto, arrivano dalle grandi famiglie del territorio dell’Etruria interna (dai Velimna di Perugia ai Marcni noti nell’agro chiusino e senese), esponenti delle élites del mondo etrusco e poi romano, proprietari terrieri, signorotti locali, classi agiate di Roma e perfino imperatori.

San Casciano dei Bagni, premiata la scoperta

Fonte: Servizio Associato Comunicazione – Unione Comuni Valdichiana Senese

San Casciano dei Bagni, il volto di una delle 24 statue