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Questa birreria ha subito un incantesimo: ora è una foresta natalizia

C’è qualcosa di magico che sta succedendo intorno a noi, proprio adesso che il calendario segna l’arrivo imminente di dicembre. Luci scintillanti, alberi maestosi, strade, quartieri e città addobbate a festa e poi, ancora, installazioni luminose, decorazioni sontuose e profumi inebrianti che si diffondono nell’aria: è il miracolo di Natale che prende vita.

È questo il momento perfetto per organizzare viaggi inediti e straordinari, quelli che ci conducono in tutte quelle destinazioni che durante il periodo dell’Avvento si trasformano in una favola natalizia. I luoghi da raggiungere sono davvero tantissimi, eppure non c’è bisogno di allontanarsi poi così tanto dall’Italia perché anche il nostro Paese si sta trasformando in un regno incantato.

È successo a Lagundo, in provincia di Bolzano, dove una fabbrica di birra ha subito un incantesimo ed è stata trasformata in una Foresta Natalizia invitando cittadini e viaggiatori a perdersi e immergersi nella suggestiva atmosfera dell’Avvento.

La fabbrica della birra Forst si trasforma nella Foresta di Natale

Il nostro viaggio di oggi ci conduce a Lagundo, un piccolo comune italiano di circa 5.000 abitanti situato nella provincia di Bolzano, in Trentino-Alto Adige. La città, situata a pochi chilometri di distanza da Merano, è incastonata in una scenografia naturale di immensa bellezza caratterizzata che alterna i paesaggi alpini ai frutteti e ai vigneti che si estendono fino all’orizzonte. Da qui è possibile anche raggiungere il Parco Naturale Gruppo di Tessa, una destinazione imprescindibile per tutti gli amanti della natura e delle attività outdoor.

Lagundo è celebre anche per ospitare la sede della Forst, la fabbrica di birra più grande d’Italia situata nella frazione di Foresta a un’altitudine di 350 metri e fondata nel 1857. Ed è proprio qui che oggi vogliamo recarci insieme a voi per vivere una favola natalizia pensata per sognatori di ogni età.

A partire dalla fine di novembre, e per tutto dicembre, la birreria è stata trasformata nella Foresta Natalizia per permettere a tutti gli amanti del Natale di perdersi e immergersi nell’autentica e suggestiva atmosfera dell’Avvento.

Lagundo, la Foresta Natalizia nella sede sede della borra Forst

Fonte: Ufficio Stampa

Lagundo, la Foresta Natalizia nella sede sede della birra Forst

La magica Foresta Natalizia: date e appuntamenti imperdibili

Come per magia, la fabbrica della birra Forst è stata trasformata in una fiaba di Natale. Grazie all’evento Foresta Natalizia, giunto alla sua decima edizione, i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo potranno scoprire e riscoprire le tradizioni dell’Avvento immersi in una location unica e suggestiva.

Ad attendervi ci saranno caminetti scoppiettanti, casette di legno gastronomiche, una pista di pattinaggio e l’imponente Fienile della birreria che ospita una mostra di solidarietà. Non mancano, ovviamente, mercati contadini con prodotti agricoli e artigianali del territorio, una mostra di presepi e una stalla con le pecore.

Nella Foresta Natalizia non sarete mai soli. Passeggiando tra luci e decorazioni potrete incontrare i Krampus, i diavoli delle Alpi, insieme a San Nicola. Aguzzate bene la vista, però, perché tra le casette di legno e il mercato si nasconde anche Babbo Natale insieme ai suoi elfi. È a lui che potrete sussurrare i vostri desideri.

La magica Foresta Natalizia resterà aperta fino a domenica 7 gennaio 2024. Resterà chiusa, invece, il 27 e il 28 novembre, l’11, il 12, il 18, il 19 e il 24 dicembre.

La fabbrica della birra italiana si è trasformata in un regno di Natale

Fonte: Ufficio Stampa

La fabbrica della birra italiana si è trasformata nel regno di Natale

 

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La Graciosa, l’isola delle Canarie priva di strade asfaltate

A solo mezz’ora da Lanzarote, nello scenario insuperabile delle Canarie, tranquilla, piccola e senza strade asfaltate né inquinamento, si trova La Graciosa, un nome una garanzia, un paradiso terrestre perfetto per chi è in cerca di assoluto relax, solitudine e di un ritrovato e rigenerante legame con la natura.

Qui tutto invita al riposo, alla calma, a godersi il clima eccezionale in ogni momento dell’anno, a prendere il sole sulla morbida sabbia dopo un tuffo in acque cristalline, a degustare il meglio della cucina caraibica e a scoprire senza fretta ogni angolo a piedi oppure in bicicletta.

La Graciosa, un eden da sogno

Non si tratta di una meta da “turismo di massa” bensì di un luogo ameno e protetto che attende i viaggiatori che amano il silenzio, la pace e che vogliono poter camminare anche a piedi nudi e visitare una spiaggia differente al giorno.

Sì perché la Graciosa, la meno conosciuta dell’arcipelago, è un vero e proprio eden balneare dove è impossibile dimenticare il costume da bagno, e le spiagge solitarie e selvagge, di sabbia candida, dorata oppure di roccia vulcanica e lambite da un eccezionale mare turchese, sono la sua attrazione principale.

A seconda del periodo, alcune sono più frequentate e altre meno, venendo incontro alle singole preferenze ma tutte vantano meravigliosi fondali che fanno la felicità degli appassionati di snorkeling grazie alla variegata e ricca presenza di flora e fauna nonché di paesaggi vulcanici sottomarini plasmati da tunnel e grotte.

E poi è davvero straordinario partire alla scoperta dei 29 chilometri quadrati dell’isola sulle due ruote, il modo migliore per esplorarla grazie a un turismo lento e a un mezzo di trasporto amico dell’ambiente, perfettamente in linea con l’ambiente protetto: le poche strade e i sentieri conducono, attraverso il paesaggio esotico, al cospetto di scorci impagabili.

Ma anche gli escursionisti e gli amanti del trekking possono trascorrere ore piacevoli percorrendo i quattro itinerari principali che svelano spiagge favolose e i maggiori punti d’interesse dell’isola: una passeggiata al tramonto è qualcosa che non si può dimenticare.

Infine, vale davvero la pena di ammirare La Graciosa dal mare prenotando un’escursione in barca e navigando in acque calme vicino alla costa: su un moderno catamarano, con il pranzo incluso, la tiepida carezza del sole e quella rinfrescante della brezza, lo sguardo si perde lungo la spiaggia la Cocina, la spiaggia Montaña Amarilla e gli isolotti disabitati dell’Arcipelago Chinijo.

La sorprendente ricchezza naturale dell’arcipelago protetto

Siamo in un paradiso terrestre, lo abbiamo detto: e, a riprova di ciò, la Graciosa è parte della Riserva Marina dell’Arcipelago Chinijo, la riserva marina più grande in Europa con i suoi 70.700 ettari.

Realizzata nel 1995 per assicurare una gestione sostenibile della pesca, vanta un ambiente marino tra i più ricchi e vari delle Canarie dal punto di vista biologico dove, finora, sono state catalogate ben 304 specie di macroalghe.

Le risorse delle limpide acque attirano moltissimi uccelli marini tra cui la berta maggiore (l’esemplare più diffuso) e, tra le specie più rare e a rischio, l’uccello delle tempeste facciabianca, il falco della Regina e il falco pescatore.

Altro punto forte della riserva è la reintroduzione della foca monaca, oggi in serio pericolo di estinzione a livello mondiale.

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A bordo di un treno storico per raggiungere i Krampus

Viaggiare è un’arte che arricchisce l’anima e la mente, spingendole a esplorare territori e orizzonti sconosciuti. Ogni viaggio è un’avventura che incanta con panorami mozzafiato, sapori inediti e profumi avvolgenti.

Ma viaggiare è anche, e soprattutto, un’esperienza che ci permette di fare un salto nel passato, immergendoci nel tessuto storico e culturale di un luogo. Una delle tradizioni più affascinanti e misteriose del nostro Paese si trova in Friuli-Venezia Giulia, al confine con Austria e Slovenia: la sfilata dei Krampus di Tarvisio.

Quest’antica usanza, di origine germanica, vede come protagonisti i Krampus appunto, figure demoniache che, nella notte del 5 dicembre, in occasione della festa di San Nicolò, scendono dalle montagne per punire i bambini “monelli”. La sfilata, con i suoi costumi e maschere terrificanti, rappresenta uno spettacolo imperdibile che attira visitatori provenienti da tutto il mondo.

Quest’anno avrai l’opportunità di ammirarla a bordo di un treno d’epoca degli anni ’30. Un’esperienza unica che combina il fascino della storia con l’emozione di un passato millenario.

Il fascino ancestrale dei Krampus

Krampus

Fonte: iStock

Maschere dei Krampus, Tarvisio

È nella notte, quando il silenzio avvolge le strade e le luci della città si affievoliscono, che la tradizione prende vita nelle valli di Tarvisio. Un suono lontano, un brivido nell’aria, e poi l’apparizione: i Krampus, figure mitiche e spaventose si materializzano dal buio per invadere le vie del centro.

Accompagnando San Nicolò, figura di bontà e saggezza, nelle sue visite di casa in casa, i Krampus non sono lì per incutere paura, ma per preservare la tradizione e il rispetto. Mentre San Nicolò porta amore e gioia ai bambini con dolcetti e piccoli regali, le maschere creano un’atmosfera di mistero e meraviglia, muovendosi all’unisono.

Ma quando il sole tramonta completamente, San Nicolò scompare misteriosamente, lasciando i Krampus senza controllo. A questo punto, la parata prende una piega differente. I personaggi esprimono liberamente la loro natura selvaggia, creando uno spettacolo di suoni e colori che affascina e spaventa allo stesso tempo. Questo antico rito, ricco di simbolismi e mistero, segna la transizione dal giorno alla notte, dal bene al male.

Il mattino seguente, però, al momento del risveglio, i bimbi si trovano sul davanzale di una finestra un delizioso Krampus di pane dolce.

È un gesto simbolico, un ricordo tangibile dell’avventura della notte precedente. Ma è anche un promemoria per i più piccoli: un invito a riflettere sulle loro azioni, a cercare di essere buoni e rispettosi, proprio come San Nicolò.

Il treno dei Krampus: un viaggio emozionante tra Trieste e Tarvisio

Per giungere alla suggestiva località della Valcanale, i visitatori avranno l’opportunità unica di vivere un’esperienza imperdibile viaggiando a bordo di un treno storico.

Il 5 dicembre, il Treno dei Krampus parte dalla stazione di Trieste alle 11.45. Durante il tragitto, il convoglio fa tappa a Monfalcone, Gorizia, Udine, offrendo ai passeggeri la possibilità di ammirare le meraviglie del Friuli-Venezia Giulia. Il costo del biglietto? Solo 5€ per gli adulti e 2,5€ per i ragazzi dai 4 ai 12 anni.

Non perdere l’opportunità di salire a bordo. Per ulteriori informazioni, ti suggeriamo di visitare il sito ufficiale.

Tarvisio

Fonte: iStock

Paesaggio notturno di Tarvisio

 

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Da questo giardino puoi ammirare la più bella cartolina d’inverno

L’inverno, con la sua aria frizzante, ha il dono di trasformare i paesaggi in vere e proprie cartoline viventi. Questa stagione, spesso associata al freddo e alla quiete, è capace di vestire i luoghi che amiamo con un abito nuovo, tenero e affascinante.

Le strade, gli alberi, le case, tutto sembra avere un aspetto diverso, quasi incantato. La neve, con il suo splendore, avvolge tutto con delicatezza, regalando un tocco fiabesco alla realtà circostante.

Oggi, il nostro viaggio ci conduce nel cuore della Svizzera, nella suggestiva città di Berna. Questa perla, incastonata tra le montagne, merita di essere visitata in ogni periodo dell’anno, ma è d’inverno che rivela un fascino unico e indimenticabile, trasformandosi in uno scenario da favola.

Più precisamente, c’è un luogo che possiede una bellezza veramente speciale: il Rosengarten. Durante la fredda stagione, infatti, questo Giardino delle Rose diventa un paesaggio incantato. Gli alberi coperti di neve sembrano dormire sotto un soffice piumone bianco, in attesa della primavera. E mentre camminate lungo i sentieri innevati, con lo sfondo della città, vi sembrerà di entrare in un mondo di pura poesia.

Rosengarten: incanto e meraviglia nel cuore di Berna

Rosengarten Berna

Fonte: iStock

Rosengarten, Berna

Il Rosengarten, conosciuto anche come Giardino delle Rose, si erge imponente su una collina dominante nel centro storico di Berna. Questa meravigliosa attrazione attira una moltitudine di visitatori, appassionati di natura, storia e cultura.

Inizialmente utilizzato come cimitero, è stato trasformato in un incantevole giardino pubblico nel 1913 e, da allora, è diventato un luogo di grande importanza per i bernesi.

Questo parco è famoso per essere un rifugio romantico per gli innamorati e un punto di ritrovo ideale per trascorrere il tempo libero. L’atmosfera tranquilla e pacifica del giardino, unita alla sua eccezionale varietà di fiori, crea un’oasi di serenità lontano dal caos della vita urbana. Da qui è possibile ammirare una vista mozzafiato sul centro storico, dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO, mettendo in risalto la maestosa cattedrale di Berna e il suggestivo fiume Aare.

Passeggiando tra i sentieri del Rosengarten, si può incappare in una sorpresa che tocca il cuore e la mente: la statua di bronzo di Albert Einstein, seduto placidamente su una panchina. Einstein, che ha chiamato Berna la sua casa dal 1902 al 1909, sembra quasi in attesa di condividere una conversazione silenziosa o uno sguardo complice con i passanti. L’immagine dello scienziato, immerso nei suoi pensieri, è un promemoria tangibile del suo legame con la città e del suo contributo inestimabile all’umanità.

Accanto a questo luogo di contemplazione, il Rosengarten ospita anche il Lesengarten, un giardino dedicato alla lettura. Quest’area verde, attentamente curata e mantenuta, fornisce un ambiente tranquillo e rilassato per chiunque desideri immergersi in un buon libro.

Il Rosengarten d’inverno: una magia tra le dolomiti

Durante i mesi invernali, il Rosengarten si trasforma in un paradiso elegante e tranquillo, lontano dalla frenesia delle folle estive.

Una volta arrivati, lasciatevi incantare dalla vista spettacolare sulla città di Berna. E se durante l’estate si presenta con il suo caratteristico colore rosa che riflette i raggi del sole al tramonto, offrendo un panorama unico e mozzafiato, diventa ancora più magico quando è avvolto dalla candida neve bianca.

Le case storiche, le strade acciottolate, il fiume che serpeggia dolcemente attraverso la città, tutto sembra disegnato per comporre un quadro perfetto. Quando il candore copre i tetti con un manto bianco e soffice, il paesaggio diventa davvero una splendida cartolina.

Infine, non potete concludere il vostro viaggio a Berna senza fare tappa al ristorante Rosengarten. Da metà ottobre a fine febbraio, infatti, la veranda della fonduta diventa il luogo perfetto per gustare specialità culinarie irresistibili.

ristorante Rosengarten

Fonte: iStock

Ristorante Rosengarten, Berna
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Abu Dhabi effetto wow: un fascino che conquista tutti

È un fascino che conquista tutti quello di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, una meta ideale per vivere una vacanza al caldo eccezionale dimenticando i rigori dell’inverno.

Dai panorami mozzafiato disegnati dalle dune del deserto, parchi, montagne e spiagge, ai magnifici palazzi fino alle fortezze costiere passando per un ampia gamma di esperienze uniche nel loro genere, non manca proprio nulla per vivere giornate divertenti, emozionanti e avventurose.

Infatti, qualsiasi itinerario si scelga di seguire, ad Abu Dhabi “l’effetto wow” è assicurato.

Il Jebel Hafit Desert Park

A soli 90 minuti in auto dalla capitale, imperdibile è il Jebel Hafit Desert Park, dalla ricca storia e dai paesaggi incredibili, la lussureggiante “città giardino” di nove chilometri alla base della scoscesa montagna Jebel Hafit, la vetta più alta di Abu Dhabi da cui si gode di una vista a dir poco spettacolare, in particolare al tramonto.

Durante la visita, adatta anche a famiglie con bambini, è possibile esplorarne tutta la meraviglia a piedi, in mountain bike, a cavallo oppure sul dorso dei cammelli, e scoprire gli affascinanti resti archeologici che ne raccontano la storia a partire dagli 8000 anni fa del Neolitico e dalle tombe di Jebel Hafit di 5.000 anni scavate nel 1959 su richiesta di Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan, padre fondatore degli Emirati Arabi Uniti.

Il Louvre Abu Dhabi

Tra i simboli dell’Emirato, il Louvre Abu Dhabi è il primo museo universale della regione ed è già di per sé un’opera d’arte: lo svettante tetto a cupola si ispira alle tradizionali foglie di palma ricoperte di paglia ed è costituito da 7.850 stelle singole ripetute in varie dimensioni e angolazioni, che formano un effetto “pioggia di luce” quando i raggi del sole lo illuminano.

Esplora i legami tra le civiltà del mondo durante i secoli e rivela storie di connessioni culturali: le sue gallerie ospitano opere di importanza storica e culturale di livello internazionale e non manca anche una sezione dedicata ai più piccoli.

L’esclusivo Liwa Nights

Il Liwa Nights, esclusivo rifugio glamping nel deserto, offre l’occasione irripetibile di sperimentare la vera cultura beduina soggiornando in uno scenario mozzafiato che ha fatto da sfondo a moltissimi film tra cui Star Wars: Il Risveglio della Forza.

Presso la magica Oasi di Liwa è anche possibile provare il quad, fare un safari o cavalcare un cammello sulle dune, prima di trascorrere la serata a osservare le stelle sotto un limpido cielo invernale.

L’iconico Emirates Palace Mandarin Oriental

L’iconico Emirates Palace Mandarin Oriental è impreziosito da decorazioni con foglia d’oro e marmo e vanta quasi 1.000 lampadari in cristallo Swarovski.

La Emirates Palace Spa è pensata per prendersi cura di se stessi e riacquistare un senso di equilibrio e serenità: dalle tradizionali sale hammam dotate di vasche idromassaggio, alle sale vapore fino a una caleidoscopica grotta riscaldata in marmo e ghiaccio, offre esperienze luxury esclusive completate dalla pluripremiata “esperienza dell’oro“, che include un massaggio su tutto il corpo e un trattamento viso all’oro 24 carati.

Qasr Al Hosn, il monumento vivente

Impossibile non conoscere da vicino lo storico forte Qasr Al Hosn, “monumento vivente” della nazione che racconta appieno la storia di Abu Dhabi.

Situato nel cuore della città, incorpora la struttura più antica dell’isola, una torre di guardia in corallo e pietra marina edificata alla fine del XVIII secolo, e custodisce anche la Casa degli Artigiani, che celebra il patrimonio emiratino e la sua secolare tradizione artigiana.

La Grande Moschea dello Sceicco Zayed e il Qasr Al Watan

La Grande Moschea dello Sceicco Zayed è una delle più grandi meraviglie architettoniche della capitale, con le opere d’arte a mosaico in marmo, le piscine e le colonne incastonate di ametista e diaspro mentre il Qasr Al Watan è il palazzo presidenziale che invita a scoprire la ricca eredità di conoscenza e tradizione che ha plasmato il cammino degli Emirati, un’icona dello skyline cittadino.

Il SeaWorld Abu Dhabi

Infine, il SeaWorld Abu Dhabi è un parco a tema marino di nuova generazione che svela la profonda connessione tra la vita sulla terra e gli oceani.

Offre esperienze coinvolgenti per tutta la famiglia grazie a otto sezioni tematiche, con incontri ravvicinati con gli animali, emozionanti giostre, intrattenimento, nonché ristorazione e shopping senza pari.

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Scoperta una storica strada percorsa dagli antichi romani

È una scoperta straordinaria e inaspettata quella avvenuta in Scozia, durante gli scavi presso un’abitazione privata, l’Old Cottage Inn del XIVV secolo, a pochi chilometri dal centro della cittadina di Stirling, in passato capitale scozzese.

Il giardino dell’antica locanda per mandriani, infatti, ha restituito una strada romana costruita ben 2000 anni fa dall’esercito capitanato dal generale Giulio Agricola.

Una strada del I secolo d.C. nel giardino di casa

L’archeologo Murray Cook ha organizzato uno scavo “esplorativo” nel giardino della signora Jennifer Ure come parte della formazione per studenti locali e volontari e si è ritrovato dinanzi “la strada più importante della storia scozzese” dove “hanno camminato Wallace e Bruce, per non parlare dei Romani, dei Pitti e dei Vichinghi“.

Grande è stata la sorpresa anche di Ure che vive nel cottage con il marito e i due figli: “È sorprendente pensare che personaggi del calibro di Guglielmo il Conquistatore e Re Enrico VIII abbiano attraversato il luogo in cui si trova ora il nostro giardino, non molte persone possono dirlo” ha infatti commentato.

La strada lastricata, viva testimonianza dell‘espansione di Roma fino alla Caledonia abitata dalle bellicose tribù dei Pitti, fu realizzata dalle legioni del generale Giulio Agricola per il movimento delle truppe, il commercio e la comunicazione tra le varie zone dell’Impero: in origine, avrebbe dovuto collegarsi a un guado che attraversava il fiume Forth agevolando la marcia dei soldati.

La scoperta, che ha suscitato entusiasmo tra gli appassionati di storia e gli studiosi, mostra anche come i Romani avessero un controllo notevole del territorio che si estendeva ben oltre il Vallo di Adriano e che avessero una presenza stabile in Scozia invece di incursioni temporanee (aspetto che emerge anche dalla sistemazione di grandi pietre per dare vita a una base solida e duratura).

In più, sono stati rinvenuti reperti quali monete, armi e utensili, che possono fornire a loro volta dettagli importanti sulle attività commerciali e sulla vita quotidiana dei Romani in Scozia nonché sulla datazione precisa della strada.

Per la sua posizione strategica, fu utilizzata nei secoli successivi dagli imperatori Antonino Pio e Settimio Severo (nel II-III secolo d.C.) nel corso delle loro campagne militari in territorio scozzese e rappresentò un vero e proprio crocevia significativo per la storia del Paese: a sud, infatti, si dirigeva verso Falkirk, cittadina a metà strada tra Edimburgo e Glasgow, per poi arrivare in Inghilterra, mentre a nord percorreva il tortuoso territorio montuoso delle Highlands.

Durante il Medioevo e il Rinascimento su di essa si posarono i passi di personaggi chiave del passato britannico: Guglielmo il Conquistatore, MacBeth di Scozia, Oliver Cromwell, Enrico VIII, William Wallace e Robert The Bruce.

Le parole di soddisfazione dello scopritore Murray Cook

Queste sono state le parole alla BBC dell’archeologo dello Stirling Council che ha intrapreso gli scavi: “Una scoperta straordinaria. Camminare letteralmente dove sono passati Wallace e Bruce, senza dimenticare i Romani, i Pitti e i Vichinghi, è stupefacente“. E ha poi aggiunto: “La strada cessò di essere manutenuta dopo che i romani se ne andarono, quindi divenne una cavità erosa e ciò che abbiamo trovato è la superficie erosa della strada. Prima di questo ritrovamento, non era mai stato chiaro dove passasse“.

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Isola di Saona, un luogo dalle spiagge immacolate

Se per voi il paradiso ha l’immagine di candide e soffici spiagge immacolate, orlate da palme, accarezzate da onde di un colore intenso che va dal verde smeraldo al turchese e immerse in una natura ancora selvaggia, esiste un luogo che lo rappresenta appieno: è l’Isola di Saona, una delle più apprezzate delle Antille, in Repubblica Dominicana.

Nella zona di Bayahibe, a metà strada tra Punta Cana e Santo Domingo, conta soltanto un piccolo villaggio con circa 500 residenti e nessuna struttura ricettiva: ciò le ha permesso di conservare intatta la sua bellezza che non può fare a meno di incantare durante un’emozionante escursione di una giornata.

Isola di Saona, l’Eden è qui

Chiamata in origine Andamay dagli indiani Taino che la colonizzarono, venne raggiunta nel 1494 da Cristoforo Colombo che la ribattezzò “Bella Savonese” per rendere omaggio al grande navigatore e amico Michele da Cuneo che, in viaggio con lui durante la seconda esplorazione alla volta del Nuovo Mondo, consigliò di ripararsi sulle ancora misteriose sponde dell’isola per fuggire a una forte tempesta.

Il nome deriva, quindi, dalla città ligure di Savona (con cui è gemellata) per poi trasformarsi più tardi in “Saona”.

Parte del Parco Nazionale dell’Est, è zona protetta dal 1975, un santuario per numerose specie di uccelli, di pesci e per le tartarughe marine (è presente un centro di accoglienza dove incontrare i piccoli che nascono sull’isola).

Saona è la meta perfetta per godersi ogni attimo: una visita al bosco di mangrovie, lo snorkeling per ammirare gli incantevoli e bassissimi fondali del mare tropicale, il sapore della frutta esotica e poi, certo, le lunghe e spettacolari spiagge che sono vere e proprie piscine naturali come Playa del Gato e Canto de La Playa, quest’ultima così abbagliante da assomigliare a un dipinto.

Ma non è tutto.

L’Isola di Saona ospita anche il grazioso villaggio di Mano Juan, abitato da pescatori, l’unico centro vero e proprio, con le case in legno color pastello e un’atmosfera fuori dal tempo, che si può sperimentare soltanto qui: oltre a un mercatino tipico di prodotti artigianali, piccoli negozi e bar da cui si diffonde musica caraibica, spicca la spiaggia più estesa di tutte con fondali talmente trasparenti che consentono di scorgere delicati esemplari di stelle marine con grandi bande rossastre.

Come arrivare a Saona e quando andare

Saona è una meraviglia raggiungibile via mare grazie a moltissimi tour organizzati da Punta Cana, Bayahibe, Juan Dolio, Boca Chica e Bavaro.

Il viaggio avviene con catamarani che possono accogliere dalle 40 alle 50 persone e che arrivano a destinazione in circa mezz’ora: le escursioni sono prenotabili presso tutti i tour operator e gli alberghi della zona e di solito partono al mattino presto per sfruttare il più possibile la giornata a disposizione.

Per quanto riguarda, invece, il periodo migliore per intraprendere questo “viaggio della vita”, consideriamo che il tempo in Repubblica Dominicana è buono in particolare nei mesi di febbraio, marzo e aprile senza escludere anche gennaio, novembre e dicembre.

Da evitare i mesi più piovosi ovvero maggio, luglio e agosto.

In fatto di temperature, rimangono piuttosto elevate durante tutto l’anno anche se la carezza dei venti nordorientali dona un piacevole refrigerio.

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Il resort più bello del mondo è una casa sull’albero nella foresta

Il termine eco-sostenibilità è diventata ormai una priorità, un principio fondamentale che sta guidando l’evoluzione di diversi settori, uno di questi è sicuramente il turismo.

Sempre più strutture alberghiere, infatti, stanno adottando politiche ecocompatibili, cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale e di promuovere un turismo più responsabile.

Tra tutte le nazioni del mondo, c’è un Paese che si distingue come uno dei leader indiscussi in termini di sostenibilità ambientale: il Giappone. L’attenzione per l’ambiente, infatti, è radicata nella sua cultura e nelle sue tradizioni. Il profondo rispetto per la natura, intrinseco nella filosofia Shinto e nel concetto di “mottainai” (che esprime disprezzo per lo spreco), ha plasmato la visione di questa nazione sull’uso efficiente delle risorse e la conservazione della biodiversità.

Oggi ci troviamo a Okinawa, un arcipelago di isole tropicali nel sud del Giappone, noto per la sua bellezza naturale mozzafiato e la sua ricca cultura. Più precisamente, siamo nel Parco Nazionale di Yambaru, una riserva naturale che ospita il Treeful Treehouse, un resort sostenibile che offre un’esperienza senza eguali per immergersi completamente nella natura.

Treeful Treehouse: un’oasi di sostenibilità nel cuore di Okinawa

Treeful Treehouse

Fonte: Treeful Treehouse Sustainable Resort

Treeful Treehouse Resort, Parco Nazionale di Yambaru, Okinawa

Nel cuore lussureggiante del Parco Nazionale di Yambaru a Okinawa, troverai una meraviglia di sostenibilità, il Treeful Treehouse. Questo resort è un vero tributo all’ambiente e alla natura, un luogo in cui l’eco-design si fonde con la bellezza selvaggia dell’isola.

Progettato con un profondo rispetto per l’ambiente circostante, ogni dettaglio del riflette l’amore e l’impegno per la salvaguardia della flora e della fauna locali. Qui, il lusso non è ostentato, ma si trova nel silenzio della foresta, nel design armonioso delle case sugli alberi e nell’esperienza autentica di vivere a stretto contatto con la vegetazione.

In questa struttura innovativa la sostenibilità non è solo un concetto astratto, ma un vero e proprio stile di vita. Infatti, l’energia viene generata da pannelli solari a zero emissioni, che catturano la luce del sole per alimentare ogni angolo del resort, eliminando completamente l’utilizzo di combustibili fossili.

Inoltre, la produzione di energia in loco non solo alimenta le case sull’albero, ma contribuisce anche a creare un ambiente più pulito e salubre. E quando si tratta di manutenzione, il Treeful Treehouse si affida alla natura stessa. Le capre del luogo hanno il compito di tosare il prato, eliminando la necessità di un tosaerba e aggiungendo un tocco di charme rurale all’intera esperienza.

Ogni dettaglio è stato concepito per farti sentire parte di un ecosistema più grande, un mondo in cui l’uomo e la natura possono coesistere in armonia, proteggendo il nostro pianeta per le generazioni future.

Yambaru: il cuore verde di Okinawa

Il Parco Nazionale di Yambaru, istituito nel 2016, è davvero un tesoro nascosto situato nella parte settentrionale dell’isola principale di Okinawa. Questa splendida area abbraccia i pittoreschi villaggi di Kunigami, Ōgimi e Higashi, insieme alle acque circostanti, offrendo un rifugio davvero unico per una sorprendente varietà di flora e fauna selvatica.

Nel 2021 è stato riconosciuto come quinto Patrimonio Naturale dell’Umanità del Giappone, un prezioso riconoscimento che testimonia l’importanza ecologica della regione e il suo ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità.

Inoltre, qui è possibile partecipare a emozionanti tour guidati con esperti locali per esplorare la meravigliosa foresta. Le guide, grazie alla loro conoscenza approfondita del territorio e alla passione per la natura, trasformeranno ogni itinerario in un’avventura indimenticabile. Ti sveleranno i segreti nascosti della zona, insieme alle sue creature rare e alle piante endemiche, accompagnandoti con affascinanti racconti sulla vita selvaggia di Yanbaru.

Treeful Treehouse

Fonte: Treeful Treehouse Sustainable Resort

Treeful Treehouse Resort, Parco Nazionale di Yambaru, Okinawa
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L’Italia si accende di magia: le installazioni scintillanti da non perdere

Il Natale è un periodo dell’anno che porta con sé un’atmosfera di pura magia. Eppure, non è solo l’arrivo delle feste che fa battere forte il cuore, ma è la meravigliosa scenografia che lo precede a renderlo ancora più speciale.

Le città si trasformano in scenari da favola, vestite di luci scintillanti che incantano lo sguardo. C’è qualcosa di incredibilmente emozionante nel vedere la propria città risplendere sotto il cielo invernale. Le strade si animano di mille colori e le piazze si illuminano in un modo mai visto prima. Ogni angolo diventa un universo luminoso, creando un’atmosfera che cattura il cuore e sussurra storie di speranza e amore.

Da Nord a Sud, l’Italia brilla sotto il manto stellato dell’inverno, offrendo panorami da sogno e atmosfere uniche. Oggi, abbiamo selezionato per te alcune delle destinazioni più suggestive che, durante il periodo natalizio, si accendono di una magia unica, rendendo il viaggio ancora più indimenticabile.

Luci d’artista: incanto e meraviglia nelle strade di Torino e Salerno

Anche quest’anno, la città di Torino si trasforma in un palcoscenico incantato, pronto ad accogliere la ventiseiesima edizione delle Luci d’Artista, la celebrazione che riempie le strade e le piazze del capoluogo piemontese con la magia e la meraviglia delle luminarie artistiche. Un evento imperdibile che durerà fino al 14 gennaio 2024.

Questa nuova edizione promette di essere ricca di sorprese e novità. Fra tutte, brilla la nuova opera firmata dal grande artista Giovanni Anselmo. L’installazione si chiama “Orizzonti“: quattro luci blu, ognuna portante il nome di un punto cardinale: Nord, Est, Sud e Ovest. È un’opera che ci parla di connessioni, di legami invisibili che ci legano al mondo. Ci invita a guardare oltre, a esplorare nuovi orizzonti e a sognare.

Ma anche a Salerno, le Luci d’Artista sono un evento molto atteso, non solo dai salernitani, ma anche dai numerosi turisti che vengono attratti dal fascino delle luci e arrivano in città per ammirare questo spettacolo straordinario. Dal 24 novembre 2023 al 21 gennaio 2024, Salerno si trasformerà in una destinazione magica, una festa di colori e luci che rende il periodo delle feste ancora più speciale.

Quest’anno, le luminarie si ispirano al tema “Fiabe, Aurora e il Giardino Incantato“, offrendo ai visitatori quattro percorsi tematici: Mito, Sogno, Tempo e Luce. Ogni percorso offre una prospettiva unica sulla narrazione e sull’arte, invitando i visitatori a immergersi in un mondo di storie e simboli illuminati. Una miriade di luci che, giorno dopo giorno, a partire dalle 17:00, trasformano la città in un vero e proprio capolavoro all’aperto.

luci d'artista torino

Fonte: Getty Inages

Luci d’Artista a Torino

Trame di Luce: incantesimi luminosi a Monza e Roma

Durante questo periodo, ci sono altre due città che diventano le affascinanti cornici di una celebrazione straordinaria, unendo luce e arte in un evento spettacolare che incanta e meraviglia: Roma e Monza.

Infatti, nel suggestivo contesto dei giardini storici della Villa Reale di Monza e l’incantevole Orto Botanico di Roma, si apre un universo di magia attraverso un’emozionante mostra di light art, Trame di Luce.

Il percorso inizia attraversando i portali luminosi, ognuno segna un passaggio verso una nuova avventura.  In questo luogo incantato, ti ritroverai faccia a faccia con creature magiche, ti imbatterai in sorprendenti animazioni 3D ed effetti speciali che daranno vita ai tuoi sogni più incredibili.

E cosa c’è di meglio che concludere questa esperienza degustando delle squisite prelibatezze nell’area ristoro Luci di Gusto? Ogni boccone rappresenta un tributo alla tradizione culinaria locale e viene preparato con grande passione e maestria, per regalarti un’esperienza indimenticabile.

Luminosa magia al Magic Light Festival 2023 di Cernobbio

Quest’anno, l’amata manifestazione natalizia Città dei Balocchi si trasferisce da Como a Cernobbio, portando con sé un’atmosfera incantata che farà brillare di luci e colori il Parco di Villa Erba.

Dal 7 dicembre, infatti, con l’accensione del Magic Light Festival, questa destinazione si trasformerà in un regno fatato, popolato da installazioni natalizie e personaggi fiabeschi.

E non è tutto, perché nel giorno dell’Immacolata, l’atmosfera festosa si diffonderà ancora di più con l’accensione dell’albero di Natale di Villa Bernasconi e le affascinanti illuminazioni del Borgo. Un’esplosione di luci che trasformeranno Cernobbio in un villaggio natalizio da favola.

Ma il vero protagonista sarà lo spettacolo di videomapping che colorerà la torre di Villa Erba di tante sfumature colorate. Un’esperienza straordinaria, capace di catturare l’immaginazione e trasportare grandi e piccini in un mondo magico, dove le storie prendono vita sulle note delle melodie di Natale.

Green Line di Firenze 2023: innovazione e sostenibilità nel cuore del Rinascimento

Anche Firenze, con la sua storia millenaria e i suoi angoli incantati, si prepara a vestirsi di luci e colori per accogliere le festività natalizie. Un’atmosfera magica avvolgerà le strade, piazze e monumenti della città dall’8 dicembre al 7 gennaio, trasformando il capoluogo toscano in un vero e proprio spettacolo all’aperto.

L’evento, ormai alla sua ottava edizione, illuminerà i monumenti più belli della città, trasformando l’atmosfera natalizia in una vera e propria opera d’arte, creando un contrasto affascinante tra l’antico e il moderno.

Al centro di tutto, il festival di luci Green Line, un evento che promette di illuminare il cuore della città con un tripudio di colori eco-sostenibili, in linea con l’attenzione alla sostenibilità che distingue la città di Firenze.

Gli edifici storici saranno “dipinti” con meravigliose e suggestive luci, creando un magico gioco di ombre e riflessi che lascerà senza fiato.

E poi gli alberi di Natale, simboli per eccellenza delle festività, vengono abbelliti con cura e passione in ogni angolo della città, dai quartieri più centrali alle periferie. Inoltre, i concerti nelle piazze accoglieranno il nuovo anno, riempiendo l’aria di musica e festa. Insomma, la città si prepara a salutare il 2023 in grande stile, con un Capodanno che promette di essere indimenticabile.

Infine, non mancheranno spettacoli pensati appositamente per i più piccoli. I personaggi più amati, come Babbo Natale, gli elfi e le Befane acrobatiche, si caleranno dai palazzi del centro, danzando nel cielo stellato di Firenze e regalando momenti di pura felicità e meraviglia.

Per ottenere dettagli più accurati e aggiornati su ogni evento, ti invitiamo a consultare il sito ufficiale correlato.

Non resta che lasciarsi avvolgere dallo spirito delle feste e immergersi in questa meravigliosa avventura, tra luci, suoni e colori.

Natale Firenze

Fonte: iStock

Il Natale illuminato a Firenze
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