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In Italia e all’estero con Trenitalia: le destinazioni da non perdere

Il treno è uno dei mezzi di trasporto più sostenibili che esistano e, fare un viaggio a bordo dei suoi vagoni, permette di ammirare paesaggi eccezionali, mentre si viene coccolati dal personale e dai numerosi servizi a disposizione.

O almeno questo è quello che succede con Trenitalia, che per questo inverno ha preparato un programma davvero eccezionale e che ci permette di raggiungere con estrema facilità e convenienza tutta Italia, come anche scoprire alcuni splendidi Paesi d’Europa tra cui Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Olanda e Grecia. Vediamo insieme dove andare questo inverno a bordo dei treni di Trenitalia.

Come raggiungere le mete invernali e le città d’arte

Non stiamo scherzando: quest’inverno potrete raggiungere quasi tutti gli angoli di Italia. La principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario passeggeri, infatti, ha preparato una Winter Experience che lascerà senza fiato anche i viaggiatori più incalliti.

Potrete raggiungere mete di montagna in cui sembra di stare dentro una fiaba e scovare mercatini di Natale tradizionali per vivere appieno la magica atmosfera di questo periodo.

Con due Frecciarossa da Milano, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli per Oulx e Bardonecchia (Torino) avrete modo di trascorrere le vostre vacanze tra le maestose cime piemontesi, e con i FrecciaLink per la neve avrete persino l’occasione di arrivare nel cuore delle Dolomiti tra Cortina, la Val Gardena, la Val di Fassa, la Val di Fiemme e Madonna di Campiglio, grazie a 10 Frecciarossa e Frecciargento tra il Sud, Roma e Bolzano e due Frecciarossa da e per Milano.

Tante possibilità anche per chi vuole dirigersi in Trentino: durante la settimana sono previsti 10 Frecciarossa e Frecciargento tra Roma e Bolzano e due Frecciarossa da e per Milano.

I weekend in montagna saranno possibili anche con l’Intercity Torino-Genova che avrà una nuova fermata a Bardonecchia. E per quei luoghi dove il treno non arriva sono previsti oltre 100 servizi Link per le località sciistiche e di montagna, come ad esempio Alleghe e Cortina.

Al Sud, potrete scoprire tantissime destinazioni che in questo periodo sono ricche di eventi come il “Novello sotto il Castello” a Conversano; la Focara di Novoli; i villaggi di Babbo Natale a Martina Franca e Brindisi e il Presepe vivente a Tricase.

Tanti treni partiranno anche per chi vuole dedicarsi al Natale dell’Umbria, del Veneto e della Campania con Busitalia, che permetterà di arrivare anche a Perugia, Gubbio, Assisi, Terni, Orvieto, Piediluco, Lago Trasimeno, Bassano del Grappa e Salerno.

Ma non è finita qui, perché si potrà sfrecciare anche verso 150 mercatini di Natale, tra cui il Marché Vert Noël 2022 di Aosta, Govone/Asti, Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, Levico, Cortina d’Ampezzo, Arezzo, Vetralla, i mercatini di Natale della Puglia (Bari, Alberobello, Locorotondo, Taranto, Mesagne, Ostuni, Lecce e Gallipoli) o le Luci d’Artista 2022/2023 di Salerno. Mentre con “PromoSvizzera” arriverete a scoprire i mercatini di Natale di questo splendido Paese a due passi dall’Italia.

E poi ancora le città d’arte: con la Winter Experience di Trenitalia Roma e Milano sono ancora più vicine grazie a 2 nuovi collegamenti in Frecciarossa, per un totale di 88 collegamenti giornalieri.

In arrivo due nuovi collegamenti in Frecciarossa anche tra Milano e Venezia. Chi vorrà potrà arrivare anche all’aeroporto di Fiumicino in Frecciarossa con collegamenti diretti da e per Napoli, Firenze, Bologna, Padova, Venezia.

Non manca l’attenzione per i collegamenti verso il Sud e verso la Calabria: confermati i Frecciarossa da Milano, Torino, Venezia e Roma che garantiranno oltre 8mila posti al giorno.

Nei periodi di ponti e festività ritorneranno persino i due collegamenti Frecciarossa notturni Milano-Reggio Calabria. Sempre in Calabria, poi, partirà un nuovo modello di offerta Regionale che prevede una maggior frequenza nell’area metropolitana della città, più treni tra Lamezia e Catanzaro Lido, più soluzioni dirette da e per Cosenza passanti per Paola e maggiori possibilità di interscambio.

Chi sceglierà di viaggiare di notte diretto in Sicilia potrà optare per i servizi letto Excelsior anche su Intercity Notte Milano–Siracusa, oltre che su Roma-Siracusa.

Moltissime altre città d’arte saranno a portata di mano grazie ai FrecciaLink con un collegamento andata e ritorno giornaliero sulla rotta Matera–Potenza–Salerno in connessione con le Frecce da e per Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli; Perugia-Assisi-Firenze in connessione con le Frecce da e per Bologna, Milano, Venezia.

Ferrovie del Sud Est, infine, conferma 47 link con treni Regionali e Frecce Trenitalia (Trullilink per Alberobello, Locorotondo e Martina Franca; Grottelink per le Grotte di Castellana e Salentolink per Gallipoli).

Insomma, non resta che correre sul sito di Trenitalia e acquistare il viaggio dei propri sogni.

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Come raggiungere Malpensa in auto o con i mezzi

L’aeroporto di Milano Malpensa è il principale aeroporto del nord Italia ed il secondo aeroporto nazionale per grandezza e numero di passeggeri, dietro solo a quello di Roma-Fiumicino.

Da lì partono ogni giorno numerosi voli nazionali e internazionali delle principali compagnie aeree sia di bandiera che low cost che collegano le principali capitali europee e città del mondo. È caratterizzato da due terminal, entrambi ben collegati ed è facilmente raggiungibile da tutte le città italiane.

Dove si trova l’aeroporto di Malpensa

L’aeroporto di Milano Malpensa si trova a circa 40 km a nord di Milano, nei comuni di Somma Lombardo e Ferno in provincia di Varese.

È il principale aeroporto della città e snodo centrale dei trasporti italiani ed europei. Per questo motivo i collegamenti quotidiani da e verso l’aeroporto meneghino sono molti, in modo da offrire un servizio di qualità.

Come arrivare a Milano Malpensa

È possibile raggiungerlo sia in auto che in taxi che con i mezzi pubblici, con collegamenti quotidiani non solo con la città di Milano ma anche con le principali città del nord Italia.

In auto

Se hai deciso di arrivare all’aeroporto di Milano Malpensa in auto, partendo da Milano o da altre città situate a Est e a Nord dell’aeroporto, devi percorrere l’autostrada A8/A9 sino all’uscita Busto Arsizio – Milano Malpensa, per poi immetterti sulla Strada Statale SS336 che collega Milano a Varese in direzione di Gallarate – Milano Malpensa.

Se parti Milano o località situate ad Ovest, devi percorrere invece l’autostrada A4 sino all’uscita di Marcallo Mesero per poi proseguire sulla SS336 dir in direzione Milano Malpensa.

In alternativa, per chi parte da Nord – Est è possibile raggiungere l’aeroporto mediante la nuova Autostrada Pedemontana Lombarda A36, per poi immettersi sulla A8 – SS336.

Una volta arrivati in aeroporto, è possibile parcheggiare in uno dei numerosi parcheggi a pagamento all’interno o nei pressi dell’aeroporto.

In treno

In alternativa è possibile raggiungere l’aeroporto di Malpensa in treno. Ogni giorno dalle stazioni di Milano Centrale e Milano Cadorna partono numerosi treni “Malpensa Express” che collegano in modo rapido ed in soli 35 minuti i due terminal dell’aeroporto di Milano Malpensa.

Il Malpensa Express è il collegamento diretto migliore per raggiungere l’aeroporto di Milano Malpensa, dando la possibilità di fare un biglietto combinato andata e ritorno prendibile fino a due ore dopo l’orario di prenotazione. Le corse del Malpensa Express sono garantite ogni mezz’ora e sono il modo più rapido e veloce per raggiungere l’aeroporto milanese. Hanno un costo di € 12,00 per tratta singola e € 22,00 per il biglietto di andata e ritorno.

In alternativa è possibile prendere la linea ferroviaria Trenord Milano-Gallarate.

In autobus

L’aeroporto di Milano può ancora essere raggiunto anche attraverso un efficiente servizio di autobus, offerto da diverse compagnie.

I collegamenti in autobus tra la Stazione Centrale di Milano e l’Aeroporto di Malpensa partono con una frequenza di 20 minuti e impiegano circa 60 minuti per raggiungere l’aeroporto.

Sono operati da quattro linee di bus: TerravisionMalpensa Bus Express (Autostradale), Malpensa Shuttle (Air Pullman) e Caronte oltre a diverse linee provenienti dalla Lombardia, dal Piemonte e anche dalla Svizzera.

Il Malpensa Bus Express e il Malpensa Shuttle partono dalla Stazione Centrale di Milano, Milano Lotto, Stadio San Siro e Fieramilanocity, arrivano al Terminal 1 dell’aeroporto e costa 10 euro, mentre lo Shuttle Air Pullman collega la città meneghina all’aeroporto anche dalla Stazione Cadorna, con biglietto intero di 10 euro.

Gli autobus Caronte e Terravision partono invece solo dalla stazione di Milano Centrale ed hanno anch’essi un costo di 10 euro a tratta.

Una volta giunti allo scalo, i viaggiatori possono usufruire di un servizio di navetta gratuita, per gli spostamenti tra i due terminal che costituiscono l’aeroporto di Malpensa. Il servizio è attivo tutto il giorno e ha una frequenza di 15 minuti circa.

In taxi

In alternativa è possibile arrivare all’aeroporto di Milano Malpensa in taxi con trasferimento privato. Il taxi è sicuramente il modo più comodo per arrivare all’aeroporto di Milano Malpensa senza doversi preoccupare del parcheggio, ma è anche il mezzo più caro. Da e per l’aeroporto partono diverse compagnie di taxi ad una tariffa fissa di € 104,00 per collegare la città di Milano.

In alternativa, è possibile optare per il servizio di noleggio auto.

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Alla scoperta delle antiche tradizioni dell’artigianato italiano: 8 meraviglie da conoscere

Il nostro è un Paese ricco di tradizioni e costumi, spesso molto diversi tra loro, alcuni sono emersi negli ultimi anni mentre altri, invece, si tramandano da secoli. Da nord a sud convivono dunque forme d’arte e di artigianato diventate oggi un vero e proprio simbolo identitario provinciale o regionale.

Proprio partendo da questa consapevolezza Campeggi.com, il portale leader in Italia per campeggi e villaggi vacanze, ha deciso di farci vivere l’esperienza di un viaggio unico che conduce alla scoperta di 8 meraviglie artigianali italiane.

La lavorazione del legno e la “coppa dell’amicizia” in Valle d’Aosta

Nella splendida cornice della Valle d’Aosta uno dei protagonisti in assoluto dell’artigianato è il legno, le cui tecniche di lavorazione e intaglio vengono tramandate da secoli.

La massima espressione di queste abilità emerge nella “coppa dell’amicizia”, un recipiente con coperchio caratterizzato da diversi beccucci e nel quale viene versata una bevanda locale a base di grappa e caffè.

Secondo la tradizione, durante i ritrovi tra amici la coppa viene passata di mano in mano in senso orario per far sì che ognuno possa bere da un beccuccio diverso. Lo scopo? Celebrare l’amicizia tra i commensali.

L’affascinante liuteria tradizionale cremonese

La liuteria cremonese è una delle forme di artigianato italiano più celebri del mondo. Vi basti pensare che è persino iscritta tra i Patrimoni Culturali Immateriali dell’UNESCO.

Essa risale 1539, quando Andrea Amati avviò la sua bottega aprendo così la strada ad altre famiglie come i Guarneri e gli Stradivari, che portarono avanti la tradizione per secoli.

Grazie a loro sono nati violini, violoncelli, viole e contrabbassi per alcuni dei più grandi maestri della musica come Paganini. Oggi la tradizione è più viva che mai grazie alla Scuola Internazionale di Liuteria e al Museo del Violino.

liuteria cremonese

Fonte: Pixabay

La liuteria cremonese

Volterra con la lavorazione dell’alabastro

In Toscana è viva ancora oggi la tradizione legata all’alabastro, una roccia che nasce con l’accumulo millenario di gesso o calcare. I primi in Italia a maneggiare con maestria questa materia furono gli etruschi, la cui eredità oggi vive tra le strade di Volterra, dove è possibile trovare uno degli alabastri più pregiati d’Europa.

Qui gli artigiani locali creano meraviglie che si possono ammirare e acquistare all’interno delle botteghe del centro storico, mentre la storia e l’antica tradizione sono raccontate all’interno dell’Ecomuseo dell’Alabastro.

Le splendide tovaglie perugine

Ci spostiamo poi a Perugia per scoprire delle tele di lino bianco arricchite con trame e figure in cotone blu tinto a indaco: le preziosissime tovaglie perugine.

Nate tra le strade della città tra Medioevo e Rinascimento, nel corso degli anni sono state apprezzate e commercializzate in tutta Europa.

Oggi la loro lunga tradizione è raccontata all’interno del Museo-Laboratorio nell’ex-chiesa di San Francesco delle Donne.

I timbri del pane di Matera

A Matera, fino agli anni Cinquanta, il pane si preparava sempre tra le mura domestiche ma veniva poi portato al forno cittadino per cuocerlo. Per distinguere le diverse pagnotte, le famiglie imprimevano sull’impasto, grazie a un timbro in legno, un simbolo riconoscibile anche da chi non sapeva né leggere né scrivere.

Una tradizione che è stata abbandonata, ma nonostante questo gli artigiani locali continuano a intagliare i timbri del pane come memoria storica cittadina.

Le pipe calabresi di Brognaturo

Non lontano da Vibo Valentia, in Calabria, sorge Brognaturo, un piccolo centro dove gli artigiani realizzano a mano piccole e preziosissime opere d’arte: le pipe.

Oggetti che sono un vero e proprio fiore all’occhiello dell’artigianato locale in quanto sono intagliati nella radica di Erica arborea, un legno particolarmente duro e caratterizzato da venature uniche nel loro genere.

pipe calabresi di Brognaturo

Fonte: Unsplash

Le Pipipe calabresi di Brognaturo

Le teste di moro siciliane

Ci sono poi le teste di moro, una delle massime espressioni dell’artigianato siciliano. Esse affondano le loro radici in un’antica leggenda: nella Palermo dell’anno 1000 viveva una fanciulla che amava trascorrere le giornate sul suo balcone a occuparsi delle sue piante.

Un giorno un principe passò di lì e i due si innamorarono, ma quando lui le confessò di avere moglie e figli, lei gli tagliò la testa per poi esporla sul balcone con una piantina di basilico sulla cima.

A quel punto i passanti, affascinati da quella che pensavano essere un’opera d’arte, chiesero agli artigiani locali di realizzare dei vasi simili in terracotta, dando così vita a una tradizione millenaria ancora viva nell’area di Caltagirone.

L’arte orafa sarda

La filigrana sarda è una lavorazione dell’oro e dell’argento che consiste nel modellare e nell’intrecciare filamenti di metallo estremamente sottili.

Oggi è uno dei maggiori esempi di artigianato in Sardegna, tanto da essere utilizzata per ornamenti e gioielli spesso legati alla tradizione e alle leggende dell’isola, come quella secondo la quale questa tecnica sarebbe in grado di attirare forze magiche e benigne.

filigrana sarda

Fonte: Wikimedia Commons

La filigrana sarda

Contenuto offerto da Campeggi.com

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Destinazioni New York Nord America Viaggi viaggiare

New York per viaggiatrici solitarie

La prima cosa che mi ha colpito quando sono arrivata a New York, durante il mio viaggio in solitaria, è stato il fumo che usciva dai tombini, proprio come quello che si vede nei film. E New York è proprio come viene descritta sul grande schermo: rumorosa, trafficata, attiva e brulicante di persone, ma allo stesso tempo affascinante, piena di vita e di storie da scoprire! È una città che non ha mezze misure: quando passeggi per le strade di Manhattan tutto intorno a te è così grande e imponente, le strade sono così piene di auto e di persone e tutti vanno alla velocità della luce. O la ami o la odi e io personalmente la amo. Visitare New York significa vedere con i propri occhi quello che i film e i libri raccontano e vivere esperienze uniche al mondo, realizzando magari qualche sogno nel cassetto.

Iniziamo da una domanda che mi fanno tutti.

Viaggiare da soli a New York è pericoloso?

È pericolosa come tutte le altre grandi città del mondo, non paricolarmente, ma ovviamente possono capitare inconvenienti, proprio come in tutte le grandi città del mondo. Secondo me la “pericolosità” non è legata all’essere o meno donna, è caotica, con moltissimi senza tetto, gente di passaggio, può capitare di imbattersi in situazioni poco piacevoli anche se si è un uomo di 1.90cm, quindi ragazze non preoccupatevi, siate vigili, con pochi oggetti di valore addosso e gli occhi aperti per godervi questa città così unica. Le preoccupazioni lasciamole a  casa, sulla bocca di chi preferisce tarparci le ali.

Come muoversi a New York:

Partiamo dal presupposto che New York è una città enorme, che sorge su un’area di circa 785 km² ed è divisa in 5 distretti: Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island. Le Street vanno da est a ovest, mentre le Avenue da nord a sud. La Broadway invece taglia diagonalmente il reticolato. La maggior parte del tempo passeggerete, la cosa che preferisco è arrivare in un quartiere in mentro e poi spulciarmelo tutto macinando chilometri a piedi. Mi raccomando le scarpe comode.

La metropolitana di New York è infatti il mezzo più comodo per visitare la città in lungo e in largo senza rimanere bloccati nel traffico cittadino. Come in tutte le grandi città bisogna sempre prestare la massima attenzione ai propri effetti personali e a non finire in zone poco raccomandabili, ma da donna e viaggiatrice in solitaria, non ho mai avuto la percezione di essere in pericolo. La metropolitana, che serve tutta la città 24 ore su 24, è molto frequentata nei tratti centrali e spesso presidiata da agenti di polizia. Ho trovato molto conveniente acquistare la MetroCard da 7 giorni con corse illimitate al costo di 34 dollari. Anche i famosi taxi gialli sono sempre disponibili e basta alzare una mano per prenderne uno al volo. 

Dove dormire a New York:

Il cuore pulsante di New York è sicuramente Manhattan e la maggior parte delle attrazioni principali della città si trova in questo distretto. Soggiornare a Manhattan ha costi abbastanza elevati, ma vi permette di muovervi in libertà e in tranquillità sia di giorno sia di sera. Per una camera di hotel considerate almeno 100 dollari a notte, mentre se volete risparmiare un po’ e incontrare altri viaggiatori in solitaria potete scegliere di dormire in ostello. Negli ultimi anni il numero di questo tipo di strutture è cresciuto notevolmente ed è migliorata anche la qualità dei servizi. Per la prenotazione affidatevi alle grandi piattaforme online, che hanno sempre prezzi concorrenziali e un buon numero di recensioni, che non vi farà trovare brutte sorprese al vostro arrivo. Altra opzione che mi piace molto è prendere un appartamento in affitto o anche una camera in casa con newyorkesi, sicuramente risparmiate e avrete un impatto culurale davvero unico. Per quanto rigarda la zona, io vi consiglio, se è la vostra prima volta di restare a Manhattan, se invece ci siete già stati di provare qualche quartiere al di là del fiume che vi farà vivere con una vibe molto più local la città. I miei preferiti sono Williamsburg e Brooklyn.

Come organizzare un viaggio in solitaria a New York

Per quanto riguarda i voli, New York è servita da due aeroporti per i voli internazionali: l’aeroporto JFK e quello di Newark nel New Jersey. Entrambi sono ben collegati a Manhattan, sia da taxi sia da treni espressi e non avrete difficoltà a raggiungere il vostro hotel. Per un taxi dall’aeroporto al centro città mettete in conto di spendere almeno 75 dollari, mentre il treno costa circa 10 dollari a cui va aggiunto il biglietto della metropolitana. Se arrivate a New York con un volo notturno, il consiglio è di prendere il taxi e di familiarizzare con la metropolitana nelle ore diurne.

Esperienze imperdibili a New York per una viaggiatrice solitaria

New York è talmente grande che una settimana di certo non basta, ma 6 o 7 giorni sono  un buon compromesso per visitare almeno le attrazioni principali della città e fare alcune esperienze indimenticabili. Ce n’è davvero per tutti i gusti: ogni viaggiatrice in solitaria potrà realizzare il suo sogno nel cassetto, che sia sorvolare il ponte di Brooklyn in elicottero o comprare un gioiello nel negozio originale di Tiffany & Co.

Queste sono le esperienze imperdibili che ho realizzato durante il mio viaggio in solitaria a New York:

  • Vedere la Statua della Libertà

Simbolo di New York, la Statua della Libertà è una di quelle attrazioni assolutamente da non perdere. Si trova su Liberty Island, un isolotto situato nella foce del fiume Hudson, raggiungibile facilmente da Battery Park (Lower Manhattan) in soli 15 minuti di traghetto. La compagnia Statue City Cruises è l’unica autorizzata a vendere questo tipo di escursione, sia in loco sia tramite il sito internet ufficiale. Il consiglio è di comprare i biglietti con un po’ di anticipo, soprattutto se si vuole salire fino in cima alla Statua, dentro la corona. Il biglietto di base costa 24 dollari e comprende il traghetto andata e ritorno per Liberty Island con una sosta intermedia a Ellis Island, dove si trova l’interessante Museo dell’Immigrazione. È compresa anche l’audioguida in italiano per entrambi i siti di interesse. Non è compresa invece la salita sulla Statua, che va aggiunta in fase di prenotazione con un supplemento di circa 25 dollari.

  • Attraversare il ponte di Brooklyn

Altro luogo iconico di New York è il Ponte di Brooklyn, assolutamente da percorrere a piedi per godersi il fantastico skyline di Manhattan. Il mio consiglio è di recarvi a Brooklyn in metropolitana, scendendo alla fermata di York St. Con una breve passeggiata vi troverete nel quartiere Dumbo, che si trova esattamente sotto i ponti di Manhattan e di Brooklyn. La vista dal molo è davvero spettacolare, uno dei miei posti preferiti di New York. Per salire sul ponte di Brooklyn usate l’accesso laterale che vi porta direttamente sulla passeggiata pedonale, rialzata rispetto alla carreggiata delle macchine. Il ponte è lungo poco meno di 2 km e si percorre con una piacevole passeggiata di circa 30 minuti in base a quante soste fotografiche vi fermerete a fare.

  • Assistere a un musical di Broadway

La Broadway è una lunghissima avenue che attraversa tutta Manhattan, ma per antonomasia è diventata simbolo del distretto dei teatri di New York. Questo quartiere ospita più di 40 teatri con sale enormi da centinaia di posti, oltre che cinema, case discografiche, ristoranti, hotel e negozi. Nel cuore di Broadway si trova anche la famosissima Times Square, nota per gli enormi schermi pubblicitari e per il celebre countdown che segna l’arrivo del nuovo anno. Proprio a Broadway, verso la metà dell’Ottocento, nacque il musical, un genere teatrale che mescola più tecniche espressive, come la recitazione, il canto e la danza. Nel corso di due secoli il musical americano è diventato uno dei generi più apprezzati e a Broadway è possibile assistere ad alcuni musical che sono passati alla storia per le loro musiche e i loro costumi. Solo per citarne alcuni: Cats, Hair, Il Re Leone e Jesus Christ Superstar. Durante il vostro viaggio in solitaria a New York, non perdete l’esperienza di assistere un musical a Broadway. I biglietti sono acquistabili su internet, nelle biglietterie dei teatri oppure presso il chiosco TKTS a Times Square, dove potete trovare i biglietti invenduti a un prezzo scontato.  

  • Ascoltare un coro Gospel ad Harlem

A proposito di musica, un’altra esperienza da fare è sicuramente assistere a uno spettacolo Gospel ad Harlem, il più celebre quartiere afroamericano di New York. I cori Gospel accompagnano la celebrazione della messa domenicale in molte chiese di Harlem, ma è difficile trovare parrocchie che ammettono i turisti. Il consiglio è quindi quello di prendere parte a un tour guidato, il mercoledì o la domenica, per avere la possibilità di scoprire la storia di Harlem e dei suoi abitanti e assistere a una messa cantata. I tour di Harlem sono diventati davvero molto famosi negli ultimi anni ed è obbligatorio prenotare in anticipo l’esperienza. Per chi non mastica l’inglese sono disponibili anche tour in italiano, che offrono sempre il trasferimento in bus dalle vie più centrali di New York.

  • Salire su un grattacielo a 300 metri di altezza

La prima cosa che viene in mente quando si pensa a New York è sicuramente il suo skyline, con i suoi enormi grattacieli che si innalzano da ogni angolo di Manhattan, facendoti sentire piccolo piccolo quando alzi lo sguardo al cielo per ammirare tutta la loro imponenza. A New York ci sono più di 6000 grattacieli, alcuni famosissimi e tra i più alti del mondo. Salire a più di 300 metri di altezza per ammirare la città da un punto di vista privilegiato è un’altra di quelle esperienze imperdibili durante un viaggio a New York. Le terrazze panoramiche di New York sono 4: Empire State Building, One World Trade Center, Top of the Rock e The Edge. L’Empire State Building è senza dubbio il grattacielo più famoso di New York, quello che compare nel film di King Kong ed è stato per anni il grattacielo più alto del mondo prima di venire superato nel 1973 dalle Torri Gemelle. Il One World Trade Center è stato inaugurato nel 2015 e si trova poco distante dal Memoriale dell’11 settembre. Il suo osservatorio si trova al 102° piano ed è molto tecnologico e ricco di effetti speciali. Il Top of the Rock invece si trova in cima al GE Building presso il Rockefeller Center, che nel periodo natalizio ospita il famoso albero di Natale e la pista di pattinaggio. Anche se non è l’osservatorio più alto (solo 259 metri), è sicuramente quello che offre una meravigliosa vista a 360° su Manhattan e su Central Park. Il nuovissimo The Edge si trova al 100° piano di Hudson Yards ed è la terrazza panoramica più alta dell’emisfero occidentale. Si tratta di una balconata sporgente a forma di triangolo, posta a un’altezza di ben 395 metri, con una sezione del pavimento fatta di vetro che dà la sensazione di camminare nel vuoto. Di certo non adatta a chi soffre di vertigini! Il costo del biglietto dei vari osservatori si aggira intorno ai 40 dollari, abbastanza caro, ma è un’esperienza che davvero merita, soprattutto al tramonto quando il cielo si colora di rosa e avvolge tutta la città con un’atmosfera unica al mondo. 

 

Queste sono solo alcune delle esperienze imperdibili da fare durante un viaggio in solitaria a New York, i sogni nel cassetto che ho voluto realizzare. Di certo un solo viaggio non basta per scoprirla tutta. New York è una città ricca e poliedrica che ti trascina con sé nel vortice delle emozioni che ti fa rivivere, le stesse dei film e libri che lì sono ambientati, e ti lascia quella sensazione di volerci tornare per continuare ad assaporare quell’atmosfera unica e speciale che solo a New York si può trovare.

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I mille volti di Marrakech, regina d’Africa

La città più trendy, più “europea” e capitale della movida del Marocco è la meta perfetta per trascorrere un weekend in ogni periodo dell’anno.

Sono tante le ragioni che attirano costantemente i turisti a Marrakech. C’è chi ama perdersi tra i vicoli stretti della Medina e chi è appassionato di musei, chi di shopping e chi di giardini arabeggianti, c’è chi ama il buon cibo e chi, invece, la vita notturna: qui ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere un weekend a poche ore di volo dall’Italia.

La Medina di Marrakech

La Medina è il cuore di Marrakech. Circondata da quasi 20 chilometri di mura medievali e Patrimonio dell’umanità Unesco, racchiude il centro storico della città.

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Fonte: @ONMT

Piazza Jemaa el-Fnaa a Marrakech

Molte delle attrazioni della città ruotano intorno alla celebre piazza Jemaa el-Fnaa che, a seconda dell’ora del giorno, cambia aspetto. Di giorno è soprattutto mercato, tra datteri e spezie il profumo è molto intenso; di pomeriggio si anima di incantatori di serpenti e decoratrici di henné mentre, la sera, diventa un gigantesco street food market.

Sulla piazza s’affacciano edifici le cui terrazze sono sempre affollate di gente, specie all’ora del tramonto per il particolare spettacolo della città color ocra che si può ammirare.

Da un lato della piazza si arriva alla Kutubiyya, la moschea più famosa di Marrakech, con a sua iconica torre, mentre dall’altra si raggiunge la Qasba, l’antica fortezza. Tutt’intorno si sviluppa, invece, il suq, un dedalo di vicoli pieni zeppi di botteghe che traboccano di stoffe, gioielli, babbucce, borse di paglia e ogni tipo di artigianato marocchino, ma anche di fake.

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Fonte: 123rf

La torre della Kutubiyya, la moschea più famosa a Marrakech

Merita una bella passeggiata lungo le mura per capire lo sviluppo della città nel corso dei secoli e per ammirare le splendide porte – ce ne sono venti – d’accesso alla Medina.

I palazzi marocchini

Tra i luoghi imperdibili di Marrakech c’è sicuramente il museo Dar El Bacha- Musée des Confluences, uno dei palazzi più rappresentativi dell’architettura marocchina in città. Un tempo dimora privata, poi trasformata in spazio espositivo, si sviluppa intorno a un tipico giardino arabo con piante d’agrumi e fontane e stanze rivestite di legno di cedro intagliato e maioliche decorate.

Altrettanto splendido è il palazzo che ospita la Madrasa di Ben Youssef, la scuola di religione che esiste nell’Islam. Quella di Marrakech è la più grande del Marocco. Commissionata dal sultano Abdallah al-Ghalib, risale al XVI secolo. Le sue 130 stanze riccamente decorate si sviluppano attorno a un grande giardino.

E poi c’è il Palazzo El Bahia, una delle opere architettoniche più importanti di Marrakech, costruito solo alla fine del XIX secolo ma con l’intento di creare l’edificio più impressionante di tutti. Oltre 150 stanze, cortili e giardini e l’harem delle quattro spose e delle 24 concubine di Abu Bou Ahmed.

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Fonte: @ONMT

Il Palazzo El Bahia a Marrakech

Moderno, ma in stile arabeggiante, è infine il museo dedicato a Yves Saint Laurent, un luogo non solo per i fashion addict ma per tutti. Proprio nel 2022 la maison francese ha celebrato i sessant’anni dalla fondazione. Lo stilista si trasferì a Marrakech insieme al compagno Pierre Bergé dove vissero a Villa Oasis (oggi museo), che comprendeva anche i famosi Jardin Majorelle, uno dei luoghi più Instagrammati della città. Nelle sale del museo sono esposti alcuni degli abiti più iconici di YSL che hanno fatto la storia della moda.

I giardini di Marrakech

I giardini del Marocco sono da sempre un esempio perfetto di armonia tra spazi verdi e architettura e tra uomo e natura. E, a Marrakech, ce ne sono alcuni che sono davvero meravigliosi. Piccoli gioielli nascosti tra le mura dei riad, delle case private e dei palazzi storici, sono oasi di pace dove ripararsi dal rumore del traffico intenso di auto e moto, dalle grida dei mercanti e dei venditori ambulanti e dalla folla che anima la città.

Oltre ai giardini che si trovano all’interno di Dar El Bacha, della Madrasa e di El Bahia ci sono quelli più famosi di tutti: i Giardini Majorelle. Tra la fitta vegetazione di questo giardino a due passi dal museo Yves Saint Laurent, dove i cactus crescono insieme al bambù e alle palme, si snodano sentieri che costeggiano laghetti, fontane, grandi vasi colorati ed edifici dalle tonalità fluo che ospitano il museo berbero, il caffè e lo shop. Qui ogni scorcio merita uno scatto, ecco perché è divenuto lo spot preferito degli influencer di tutto il mondo.

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Fonte: @ONMT

I famosi Giardini Majorelle

I riad da non perdere

Quelle che un tempo erano case private nella Medina, oggi sono state trasformate in riad, boutique hotel, locali e ristoranti. Edifici storici con cortili interni intorno ai quali, il più delle volte, si affacciano le stanze degli ospiti, con finestre che danno sul cortile trasformato in salotto, bar o addirittura piscina interna.

Alcuni hanno mantenuto un arredo tradizionale marocchino, fatto di legni intarsiati e lampade di ottone, come il Riad La clé d’or, mentre altri sono più contemporanei e più vicini ai gusti europei, come il Riad Infinity Sea & Spa che ha anche un hammam e un’area wellness.

La maggior parte dei riad ha ricavato sul tetto uno spazio lounge (quello del riad Maison MK ha la terrazza più alta di Marrakech dove cenare o prendere un aperitivo all’ora del tramonto), prendisole o ristorante, da sfruttare a qualunque ora per bere un tè, un cocktail o per prendere il sole nelle giornate non troppo calde e ammirare i tetti della Medina dall’alto.

La nightlife

A Marrakech non mancano di certo i divertimenti. Molti giovani marocchini arrivano da tutto il Paese solo per trascorrere le serate nei locali famosi per gli show e i dj set e ragazzi da tutta Europa si danno appuntamento qui solo per far festa.

Oltre alle migliaia di ristoranti e bar ricavati nei freschi cortili o sulle terrazze dei riad, dove provare la cucina tipica marocchina – come al Riad El Cadi – o contemporanea – come a Les Jardins du Lotus – ci sono innumerevoli locali elegantissimi, contemporanei e veri e propri templi del divertimento. Tra i più belli e frequentati c’è The Lotus Club.

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Guida di Praga, viaggio alla scoperta della capitale Repubblica Ceca

Praga è considerata una delle città più belle d’Europa. Attraversata dal fiume Moldava, la città si estende sulle due sponde del fiume offrendo un’architettura quasi uniforme e di grande impatto visivo, con molti monumenti e luoghi da visitare da un lato e dall’altro. Diversi sono i ponti che collegano i due lati della città ma il più importante per storia e bellezza è il Ponte Carlo.

L’atmosfera che si respira nelle vie del centro è unica, dai profumi dei dolci che vengono venduti nelle piazze, all’incantevole scenario dei palazzi, sino all’impatto fiabesco del suo castello.

Popolata tutto l’anno da milioni di visitatori, la città ha un’ottima organizzazione per il turismo, offrendo servizi per l’accoglienza, visite guidate, card per gli ingressi ai musei e per il trasporto pubblico. La realizzazione di ottimi hotel e centri convegni ha permesso di sviluppare il settore ricettivo attraverso l’organizzazione di eventi e fiere di richiamo internazionale.

Quando andare a Praga: clima e periodo migliore

A Praga il clima è continentale, con inverni piuttosto freddi e temperature estive miti. È dunque possibile trovare temperature piuttosto basse al mattino anche in primavera. Il periodo migliore per visitare la città è sicuramente la primavera inoltrata e l’estate ma se non si teme il freddo l’atmosfera natalizia è davvero affascinante.

Cosa vedere a Praga

Castello di Praga, Palazzo Reale e Cattedrale di San Vito: situato su un’area collinare svetta il Castello di Praga (Hradčany), meraviglioso e dal quale si domina tutta la città. Imponente l’ampia piazza che si apre entrando dalle mura e che permette di accedere agli ingressi per visitare le aree principali del castello ed i musei che ospita. Sul terzo cortile del Castello si trova il Palazzo Reale, che fu la casa dei reali boemi sino al XVI secolo. La visita del Palazzo è inclusa nei tour guidati del Castello. Nello stesso comprensorio del castello è presente la bellissima Cattedrale di San Vito (o Duomo di Praga), maestosa costruzione in stile gotico con le sue grandi vetrate dipinte ed il mosaico del Giudizio Universale.

Scendendo a piedi dal castello verso la città potrete ammirare scorci panoramici ed attraversare il quartiere di Hradčany con le sue case curate e variopinte; la strada è denominata Vicolo D’oro.

Ponte Carlo: con le sue bellissime torri e le sue splendide statue attraversa il fiume per 520 m, poggia su 16 piloni e la sua eccezionale larghezza, 10 m, consentiva il passaggio contemporaneo di quattro carrozze affiancate. Oggi, è un romantico posto dove i turisti possono passeggiare e dove gli innamorati possono lasciare un lucchetto in segno del loro passaggio. Il ponte collega la città vecchia con il caratteristico quartiere Malá Strana.

Piazza della Città Vecchia (o Piazza dell’Orologio): cuore pulsante del centro storico, circondata da palazzi storici, bar con tavolini all’aperto e bancarelle di dolci e souvenir, è famosa per l’imponente Palazzo del Municipio su cui spicca l’Orologio Astronomico.

Come arrivare a Praga

Praga è raggiungibile in auto dalle principali città del nord Italia attraversando l’Austria o la Slovenia.

Più veloce e comodo è il viaggio in aereo con collegamenti dai principali aeroporti italiani, sia con voli di linea che con voli low cost.

Come spostarsi a Praga

Per raggiungere il centro città dall’aeroporto potete scegliere tra taxi, bus navetta, e mezzi pubblici.

Sono presenti 3 linee di metropolitana (A, B, C), una vasta rete di bus e 22 linee di tram. I bus collegano anche le zone più periferiche al centro città. I bus 100 e 119 collegano l’aeroporto al centro città, con fermate strategiche nei pressi del centro e vicine alle fermate della metropolitana. Orari: dalle 5.30 alle 22.00 con partenza all’uscita del Terminal 1 dell’aeroporto.

Il biglietto per i mezzi pubblici è lo stesso per metro, bus e tram con durata di 90 minuti e può essere acquistato in aeroporto. Presso l’ufficio turistico della città sono disponibili card cumulative per l’utilizzo dei mezzi pubblici.

I bus navetta vanno prenotati e possono essere riservati privatamente o condivisi e vi condurranno direttamente al vostro hotel.

Dove dormire a Praga

A Praga è possibile soggiornare in hotel e B&B, ma numerosi sono anche i residence e gli appartamenti. Potrete scegliere tra il centro storico e le zone appena oltre quest’area, certamente raggiungere i maggiori punti di interesse è comunque agevole sia a piedi che con i mezzi pubblici, grazie a tre linee di metro e numerosi tram. La città di Praga non è eccessivamente estesa e gli spostamenti da un luogo all’altro non comportano lunghi trasferimenti.

Cosa mangiare a Praga

  • Veproknedlozelo: piatto di carne, canederli e crauti
  • Anatra: presente in molti piatti e cucinata in modi diversi
  • Le zuppe: prevalentemente cucinate con carne, sugo e verdure
  • Trdelnik o manicotto di Boemia: è il dolce più diffuso, venduto nelle piazze e nelle pasticcerie. Un rotolo di pasta dolce alla cannella, da consumare liscio o ripieno di crema o cioccolato

Documenti per viaggiare a Praga

La Repubblica Ceca fa parte dell’Unione Europea, dunque per andare a Praga è sufficiente la carta di identità, elettronica o cartacea, in corso di validità.

Praga informazioni turistiche

  • Valuta: CZK – Corona ceca
  • Lingua: ceco, slovacco
  • Fuso orario: stessa ora dell’Italia
  • Corrente elettrica: 220 V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata d’Italia, Nerudova 20 – Tel: 00420 233 080 111 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel: 112

 

Cosa vedere nei dintorni di Praga

 

 

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Berlino capitali europee Destinazioni Europa Fiume Germania itinerari culturali Monumenti Viaggi viaggiare

Guida di Berlino, viaggio alla scoperta della capitale della Germania

Attraversata dal fiume Sprea, Berlino è una delle città più grandi d’Europa, da quando, nel 1871, per volere di Guglielmo I, l’insieme di borghi e piccoli paesi che si trovavano lungo il fiume furono inclusi in un’unica città.

Da allora la città ha avuto una nuova vita, grande sviluppo economico, con la costruzione di palazzi e monumenti di utilità pubblica e istituzionale, numerose attività commerciali, la realizzazione di università e luoghi per artisti e musicisti.

Con la crisi economica e successivamente la Seconda guerra mondiale, Berlino visse periodi di forte degrado e distruzione, fu separata in due parti, rimanendo in parte capitale della Germania est e in parte città della Germania Ovest con grandi differenze di ripresa economica e stile di vita. Dalla caduta del muro di Berlino la città, di nuovo unita ha ripreso la sua identità ed oggi è una delle capitali più importanti, centro della politica e dell’economia, vitale, vivace, giovane e dedita all’arte e alla musica, alla ricerca e allo sviluppo.

Visitarla è un’esperienza interessante, sia dal punto di vista storico che culturale, viverla è conoscerne l’unicità.

Quando andare a Berlino: clima e periodo migliore

Il clima è continentale, con inverni freddi ed estati molto calde. I mesi primaverili e autunnali sono certamente miti ma le piogge non mancano.

Cosa vedere a Berlino

Berlino offre molte opportunità di visita, secondo le curiosità e preferenze dei visitatori. Qui di seguito vi segnaliamo i principali e più famosi punti di interesse.

East Side Gallery: è la più grande galleria di murales all’aperto, occupando oltre un chilometro del muro di Berlino. Dopo la caduta del muro numerosi artisti accorsero a dipingere le loro opere sulla parte restante, sul lato della ex Berlino Est. Sono murales che raffigurano la celebrazione della libertà, della gioia di una città riunita, e l’espressione dell’arte moderna. Tra le tante citiamo l’opera di Birgit Kinder, che ritrae un’auto Trabant, la più utilizzata nella Germania dell’est, che sfonda il muro.

Porta di Brandeburgo: è la porta più importante della città, in stile neoclassico, con decorazioni che raffigurano la mitologia greca. Si trova tra il viale Unter den Linden, e il parco Tiergarten e il Reichstag.

Palazzo del Reichstag: è il maestoso palazzo, sede storica del Parlamento tedesco. Con le sue numerose colonne e lo stile imperiale è oggi simbolo di Berlino ed è visitabile. Circondato da bellissimi giardini ed edifici moderni è meta di milioni di visitatori.

Isola dei musei: è una zona che racchiude i 5 musei principali di Berlino, realizzati nei primi decenni del 900 e situati su un’isola del fiume Sprea, in centro città. Sono l’Altes Museum, il neues Museum, Pergamonmuseums, Alte Nationalgalerie, e il Bodenmuseum.

Come arrivare a Berlino

Arrivare a Berlino dall’Italia è piuttosto facile. Via aerea con compagnie di linea e low cost che operano voli diretti dai principali aeroporti italiani, ma anche in treno e in auto, grazie agli ottimi collegamenti ferroviari e autostradali tedeschi.

Come spostarsi a Berlino

I mezzi pubblici a Berlino sono molto efficienti e presenti in ogni parte della città. In particolare, la metropolitana che vanta ben 9 linee (U-Bahn) e 15 di treni veloci (S-Bahn) integrati con le fermate della U-Bahn e collega la periferia al centro città. Dall’aeroporto le linee ferroviarie RE 7 e RB 14 collegano al centro città velocemente.

Molto utili ed efficienti anche i tram che permettono di spostarsi potendo anche ammirare la città. Anche nelle ore notturne ci sono servizi attivi di autobus. Online è possibile scaricare la mappa dei mezzi di trasporto.

Dove dormire a Berlino

Gli hotel a Berlino sono davvero molti. Molto diffusi anche i B&B e gli ostelli.

I collegamenti tra il centro città e la periferia sono ottimi e pertanto è possibile alloggiare anche in strutture non in pieno centro con ottimi servizi ed un rapporto qualità/prezzo perfetto.

Cosa mangiare a Berlino

  • Currywurst: Wurstel alla griglia con curry e patatine
  • Bretzel: pane intrecciato
  • Schnitzel: cotoletta
  • Berliner: bombolone ripieno di marmellata o crema o cioccolato
  • Eisbein: stinco di maiale

Documenti per viaggiare a Berlino

Berlino e la Germania sono parte dell’Unione Europea. Pertanto, è sufficiente la carta di identità valida per l’espatrio e in corso di validità. Parte dell’accordo per lo spazio aereo Schengen, permette ai passeggeri in arrivo dall’Italia di non dover effettuare il controllo documenti all’arrivo.

Berlino informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: tedesco
  • Fuso orario: stessa ora dell’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata d’Italia a Berlino, Hildebrandstraße 1 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel. 112

 

Cosa vedere nei dintorni di Berlino

 

 

I luoghi insoliti da vedere a Berlino

 

 

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Austria capitali europee Destinazioni Europa itinerari culturali Viaggi viaggiare Vienna

Guida di Vienna, viaggio alla scoperta della capitale dell’Austria

Sviluppata sulle rive del Danubio, Vienna è la capitale dell’Austria e vanta magnifici palazzi che mostrano tutta la sontuosità del periodo di dominio dell’impero austro-ungarico. Storie di principi e Regine, ancora oggi famosi per le loro gesta internazionali ma anche per la loro vita privata. Una su tutte la principessa Elisabetta di Baviera, più conosciuta come Sissi, la cui storia ha ispirato uno dei migliori film biografici degli anni 50.

Vienna, città contenuta ma capace di aprirsi a grandi spazi di verde e panorami mozzafiato, è idealmente collocata in un punto di congiunzione tra l’est e l’ovest dell’Europa e questo l’ha resa per secoli il punto di passaggio per scambi commerciali e incontri politici.

Il centro della città e racchiuso dentro il “ring” un’area circolare percorsa da un grande viale che divide il cuore di Vienna dalle zone poco più periferiche. Qui si possono ammirare i più importanti edifici storici come il Parlamento, la Borsa, il Palazzo di giustizia ma anche la Cattedrale di Santo Stefano, la chiesa di St. Michael e la statua di Mozart.

Quando andare a Vienna: clima

Il clima è continentale, con inverni molto freddi e nevicate abbondanti. I mesi primaverili sono più gradevoli ma freschi, in estate il clima è piacevole, anche se durante in giorno ci sono giornate estive anche molto afose.

Cosa vedere a Vienna

Prater: il Prater è il parco cittadino ma è anche il parco divertimenti pubblico. Al suo interno svetta la ruota panoramica ma anche numerose altre attrazioni come l’autodromo, il tiro a segno, le montagne russe e postazioni per esperienze ludiche classiche e avveniristiche. Un vero Luna Park con un’area verde dedicata al relax e alla natura. Si trova tra il Danubio e il canale interno del fiume, poco fuori dal centro città.

Palazzo/Catello di Schönbrunn: residenza estiva imperiale della Regina Maria Teresa, il castello ha origini medievali ed ha subito modifiche e cambiamenti nel corso dei secoli, sino a diventare uno dei migliori esempi di architettura barocca in Europa. Con più di 1400 stanze, arredamenti sontuosi e tesori da ammirare, suggeriamo la visita alla Saladegli Specchi nella quale si esibì Mozart bambino. Al di fuori del palazzo si estende un parco immerso in cui potrete fare una bella passeggiata, raggiungendo il punto più elevato che sovrasta il palazzo, con una vista davvero ampia anche sulla città.

Hofburg: è il palazzo della principessa Sissi, ex residenza imperiale di città, dove è possibile percorrere tutte le stanze ammirando arredamenti, allestimenti, oggetti ed abiti originali e ascoltando con l’audio guida (o con guida) la storia della sua vita. Al suo interno sono inoltre presenti aree espositive con oggetti e testimonianze dell’Impero asburgico.

Castello del Belvedere: le sue sale sono di grande interesse artistico, ospitano la Pinacoteca Nazionale con opere di artisti famosi come Klimt e il suo celeberrimo “Bacio”.

Come arrivare a Vienna

Vienna è ottimamente collegata con tutta l’Europa grazie al suo aeroporto internazionale ma è raggiungibile dalle città del nord Italia anche in auto o bus (da Milano in circa 9 ore) o treno.

Con il volo il tempo di percorrenza è molto breve. Una volta arrivati in aeroporto raggiungere il centro città è agevole utilizzando il servizio ferroviario diretto al centro, la metropolitana leggera o il bus. Naturalmente è possibile utilizzare anche un taxi.

Come spostarsi a Vienna

Metropolitana: 5 linee che collegano diversi punti della città, la periferia e l’aeroporto. Le linee sono attive dalle ore 05:00 del mattino alle 24:00. Durante la notte è attiva la linea dei bus. Dall’aeroporto di Vienna, è possibile raggiungere il centro città con il treno diretto dall’aeroporto, la linea S7 della metropolitana o il bus.

Bus e TRAM: 130 linee di bus e 28 di tram permettono di spostarsi da un luogo all’altro della città per visitare siti e monumenti anche fuori dal centro. I biglietti sono acquistabili singolarmente (ogni biglietto vale per una corsa) oppure con carnet o con la card viennese, rilasciata dall’ufficio turistico che include l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici. È attiva anche una app dedicata all’acquisto dei biglietti o della card nonché alle informazioni su itinerari ed orari.

Dove dormire a Vienna

Gli hotel a Vienna sono davvero molti. Dai B&B agli hotel 5 stelle lusso. Ci sono anche ostelli per i giovani con tariffe molto economiche. Nel centro storico, detto il “Ring”, ci sono hotel e appartamenti , che permettono di girare il centro a piedi. Per avere quotazioni inferiori è sufficiente uscire dal Ring anche senza allontanarsi troppo. Da quartiere dei Musei e proseguendo verso l’esterno della città è possibile trovare numerose sistemazioni con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Cosa mangiare a Vienna

  • Schnitzel: cotoletta alla viennese
  • Il tradizionale caffè con panna
  • Liptauer: crema di formaggio fresco e paprika con crostini
  • Beuschel: molto simile ai nostri gnocchi al ragù

Documenti per viaggiare a Vienna

Vienna, come tutta l’Austria è parte della comunità Europea: per entrare nel Paese per gli italiani è sufficiente la carta di identità in corso di validità. Vienna inoltre fa parte dell’area aeroportuale Schengen, dunque all’arrivo non viene richiesto il controllo dei documenti.

Vienna informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: tedesco
  • Fuso orario: stessa ora dell’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata d’Italia a Vienna, Rennweg 27 – Tel: 0043 01 712 51 21

 

Cosa vedere nei dintorni di Vienna

 

 

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capitali europee Destinazioni Europa Lituania Viaggi viaggiare Vilnius

Guida di Vilnius, viaggio alla scoperta della capitale della Lituania

Capitale della Lituania, situata a sud del Paese vicina al fiume Neris, Vilnius costituisce il terzo gioiello delle capitali baltiche insieme a Riga e Tallin. Castelli, case tipiche bianche dai tetti color mattone, monumenti in stile barocco e il centro storico medievale, fanno di questa città un luogo attraente e ricco di interesse.

Non solo l’aspetto artistico colpisce il visitatore ma anche l’atmosfera che si respira, grazie alle piazze, i numerosi tavolini dei bar all’aperto, l’ordine e la pulizia delle sue strade, il mix perfetto tra luoghi storici e negozi alla moda e locali di tendenza.

Un mix perfetto per trascorrere qualche giorno in città senza annoiarsi.

Certamente una passeggiata a piedi nel centro storico vi permetterà di ammirare i principali monumenti ed attrazioni. Se avete tempo potrete anche visitare i musei classici o contemporanei come il Museo Mo oppure passeggiare ai Giardini dei Bernardini. Potrete anche addentrarvi in alcuni luoghi di grande interesse come il distretto di Uzupio Res Publika, una minuscola amministrazione indipendente all’interno della città.

Cosa vedere a Vilnius

Vi segnaliamo anche due dei luoghi più visitati a Vilnius:

Cattedrale di Vilnius: per la precisione è la Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao di Vilnius, maestosa in neoclassico, fu riscostruita più volte a seguito di distruzioni e danneggiamenti dovuti a incendi e guerre. Nel grande piazzale della chiesa svetta una torre campanaria, che con la sua altezza di circa 60 metri domina la città e ne è un simbolo.

Palazzo dei sovrani: il suo nome in lituano è Valdovų rūmai ed è stata la residenza dei sovrani di Lituania per molte generazioni. Un castello in muratura, circondato dalle mura, con aspetto sontuoso ed imponente e visitabile anche all’interno, oggi utilizzato come museo.

Castello di Trakai: situato a circa mezz’ora di auto dal centro città, il Castello, situato su una piccola isola del lago Galvé, collegata da un ponte sull’acqua, è davvero un luogo meraviglioso sin dal primo impatto. Circondato da alberi e prati e poi dall’acqua. Uno scenario romantico ed una storia antica che narra di Re e disfatte. Da visitare certamente.

Chiesa di Sant’Anna: è una delle chiese più storiche della città, meravigliosa per la sua architettura ed i suoi interni. In stile tardo gotico è rimasta intatta e invariata per oltre cinque secoli. Molti personaggi storici sono passati da questa chiesa apprezzandone la bellezza. Si dice che Napoleone avrebbe voluto portarla a Parigi, in segno di ammirazione.

Come arrivare a Vilnius

Raggiungere Vilnius con voli diretti dall’Italia è facile grazie ai collegamenti di Ryan Air dai principali aeroporti italiani. Giunti in aeroporto, poco distante dal centro città, è presente un servizio di bus navetta che collega comodamente al centro città.

Come spostarsi a Vilnius

I mezzi pubblici in città sono costituiti da tram e bus molto efficienti e in grado di condurvi in ogni angolo della capitale, anche se il centro è visitabile facilmente a piedi.

Dall’aeroporto internazionale di Vilnius è possibile utilizzare i bus dedicati al collegamento con il centro città o il treno. Segnaliamo che vi sono anche alcuni aeroporti a circa 60/100 km dalla città; da verificare sempre durante l’acquisto del biglietto aereo l’aeroporto di arrivo.

Dove dormire a Vilnius

Oltre ai classici hotel, sono molto diffusi in B&B, gli ostelli e gli appartamenti in affitto, solitamente molto curati e di qualità. Questo permette di trovare una soluzione ottimale per tutti i budget. Vilnius è una città piuttosto piccola, dunque, anche se non si alloggia in pieno centro non è difficile muoversi a piedi o con i mezzi pubblici per raggiungere i principali luoghi di interesse.

Cosa mangiare a Vilnius

  • Vedarai: salsiccia di maiale e patate servito con verdure
  • Cepelinai: grossi ravioli di patate ripieni di carne, in salsa con funghi e pancetta
  • Skilandis: salame con spezie
  • Spurgos: palline di frittella con marmellata o formaggio simile alla nostra ricotta

Documenti per viaggiare a Vilnius

I cittadini dell’Italia possono entrare in Lituania senza il visto. Il documento richiesto è la Carta d’Identità o il Passaporto in corso di validità e con scadenza posteriore alla data di rientro.

Vilnius informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: lituano
  • Fuso orario: +1h rispetto all’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata italiana a Vilnius, Žvejų g.14A – Tel: 00370 5 2120620/21/22 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel: 112

 

Cosa vedere nei dintorni di Vilnius

 

 

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Destinazioni Viaggi

È davvero possibile percorrere la strada pedonale più lunga del mondo?

Scoprire territori sempre nuovi e “assaporare” ogni passo: chi ama viaggiare a piedi sa perfettamente che sono queste le due emozioni principali di ogni itinerario che rappresenta una sorta di piccola sfida con sé stessi. Si instaura un rapporto privilegiato con il sentiero che si percorre e si ha tutto il tempo per ammirare il più piccolo dettaglio. Che cosa potrebbe accadere se gli appassionati di questo tipo di viaggi sapessero che si possono visitare ben 16 paesi differenti con un solo itinerario? C’è chi ha dimostrato che questo viaggio così particolare è possibile: si tratta di utente di Reddit che ha pubblicato sul social network quello che è stato subito ribattezzato come il percorso pedonale più lungo del mondo.

Un percorso incredibile e unico

Il tragitto è stato reso pubblico da cbz3000, il nickname utilizzato da questa persona, ed è davvero sorprendente. L’intero percorso comprende città e Stati molto diversi, a partire dal Sudafrica con Città del Capo fino alla località russa di Magadan. L’intrigante itinerario, poi, comprende una tappa nel Canale di Suez, la Turchia, la zona centrale dell’Asia e la fredda ma affascinante Siberia. In totale si tratta proprio di 16 nazionali differenti e per raggiungere ogni meta non bisogna affidarsi ad aerei, treni o barche, sono sufficienti le comunissime strade e i ponti. Il percorso pedonale più lungo del mondo copre più di 23mila chilometri, una vera e propria manna dal cielo per chi non riesce a rinunciare a viaggi di questo tipo.

Sul web sono aumentati a dismisura i fan di questa interminabile passeggiata, con un utente dopo l’altro che si è detto pronto a partire. Si è subito capito, però, che non è un’impresa semplice. Anzitutto, per l’intero percorso servono ben 562 giorni, mentre il dislivello è di circa 123mila metri, il che equivale a dire che i viaggiatori devono essere disposti a salire e scendere dall’Everest per ben 13 volte.

Viaggio a piedi

Fonte: iStock

Scoprire nuovi posti viaggiando a piedi

Le difficoltà del tragitto pedonale più lungo del mondo

Il “mistero” è stato poi prontamente svelato. Il tragitto è molto popolare, però nessuno lo ha mai affrontato. Secondo gli esperti, è qualcosa di fattibile, ma per diventare realizzabile servirebbe molto altro. Entrerebbero infatti in ballo moltissimi fattori e chi ha proposto l’itinerario non ha tenuto conto di imprevisti ed eventuali ostacoli. Ma quali sono esattamente queste difficoltà? Per camminare in 16 paesi diversi sarebbero necessari tanti visti e permessi di ingresso, con requisiti che cambiano da confine a confine. Non vanno nemmeno trascurati gli sbalzi di temperatura e la necessità di avere un kit di sopravvivenza che attualmente non è mai stato predisposto perché impossibile. C’è chi ha sottolineato anche gli incontri con persone sconosciute e animali potenzialmente pericolosi, serpenti in primis. E che dire delle barriere linguistiche e della possibile carenza di acqua (per non parlare di quella sporca che si incontrerebbe sul tragitto)?

In poche parole è una missione impossibile, un “suicidio” come lo hanno definito molti utenti di Reddit. Le buone intenzioni c’erano di sicuro ma, come hanno spiegato gli esperti di viaggi, tracciare e immaginare un percorso su Google Maps non vuol dire automaticamente che si possa realizzare questa impresa. È vero che, come ricordavano i nostri avi, chi va piano, va sano e lontano, ma a volte bisognerebbe anche fare i conti con la realtà.

Itinerario nella natura

Fonte: iStock

Viaggiare a piedi per scoprire nuovi territori