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In questo Paese è appena avvenuta una scoperta clamorosa

Non si finisce mai di scoprire, ma il rinvenimento che è da poco avvenuto in un Paese europeo particolarmente ricco di storia si può veramente definire clamoroso.

Grecia, scoperta una statua di Ercole risalente all’epoca romana

Ci troviamo in Grecia e, più precisamente, nell’antica località di Filippi che è situata al Nord del Paese. Proprio qui è stata scoperta una statua di Ercole risalente all’epoca romana, II secolo dopo Cristo. Ma in verità non è finita qui. Nei pressi della scultura, infatti, è stato rinvenuto anche un edificio sontuosamente decorato. Di questo si pensa che fosse un ninfeo con una grande fontana.

Gli scavi sono stati effettuati da un gruppo dell’Università Aristotele insieme alla direttrice dell’indagine, la professoressa Natalia Poulos; e ai collaboratori, il professore assistente Anastasios Tantsis e il professore emerito Aristotele Menzos.

L’importanza di questa statua

A sorprendere particolarmente di questo monumento da poco rinvenuto sono le dimensioni, ben maggiori del giovane Ercole. Sul capo aveva una corona di foglie di vite trattenuta nella parte posteriore da un nastro le cui estremità terminano sulle spalle.

A confermare che fosse proprio Ercole sono stati i frammenti di una clava riportati alla luce e la pelle di leone nella mano sinistra. Secondo i risultati degli scavi, questa scultura di Ercole ornava un edificio che risalirebbe all’VIII/IX secolo d.C. Molto probabilmente un ninfeo che dominava il lato orientale di una delle vie principali della città.

Natalia Poulos, a tal proposito, ha dichiarato: “Questo ritrovamento dimostra il modo in cui gli spazi pubblici erano decorati nelle importanti città dell’Impero bizantino, tra cui Filippi”. Gli scavi proseguiranno l’anno prossimo.

Il sito archeologico di Filippi

Non è una scoperta da sottovalutare in quanto il sito archeologico di Filippi è una vera perla della Grecia. Non è un caso che sia anche patrimonio UNESCO. Vi basti pensare che a livello storico è un vero e proprio gioiello per la sua completezza.

Tramite i resti che lo impreziosiscono è idealmente possibile attraversare un tratto di evoluzione locale che va dal periodo ellenistico al tardo bizantino. Nel corso della sua plurisecolare storia, la città legò il suo nome con figure e avvenimenti storici che plasmarono il mondo occidentale.

Quello di Filippi è un ricco e suggestivo passato arrivato ad oggi grazie ai monumenti pregevolmente conservati. Da queste parti gli scavi archeologici iniziarοno durante l’estate dеl 1914, per poi essere interrotti a causa della Prima Guerra Mondiale.

Ripresero poi nel 1920 е, fino аl 1937, vennero riportati alla luce un antico teatro, il foro, le basiliche A e B, le terme e lе mura. Al termine della Seconda Guerra Mondiale furono istituiti ulteriori scavi grazie ai quali gli archeologi hanno ritrovato il quartiere vescovile e lа сhiеsa ottagonale, grandi residenze private, unа nuova basilica vicino al museo e altre duе nella necropoli a est della città.

Oggi, invece, a emergere è stata una statua di Ercole e quello che si pensa possa essere un ninfeo, ulteriori resti che vanno ad arricchire il patrimonio di un sito archeologico che si distingue per essere un vero capolavoro. Non resta che attendere l’anno prossimo per saperne ancora di più.

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Vacanze in Grecia, il divertimento è per tutta la famiglia

Gli ingredienti di un’indimenticabile vacanza in famiglia? Una bella spiaggia per giocare con le onde e con la sabbia, un luogo sconosciuto da scoprire insieme e tante piccole avventure da trasformare in nuovi, dolcissimi ricordi. Un viaggio in Grecia offre tutto questo e molto altro ancora.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la penisola ellenica non è una meta ideale solo per chi cerca relax, tradizione enogastronomica e vita notturna. Le idee suggerite dall’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo sono capaci di entusiasmare sia gli adulti sia i bambini. Interessano anche le piccole isole che sembrano uscite da una cartolina. Si va dalle attività all’aria aperta fino a villaggi medievali e meraviglie naturali da esplorare, senza dimenticare ovviamente gli immancabili bagni nel mare cristallino. Il risultato è assicurato: un’esperienza divertente e rigenerante per grandi e piccoli.

All’avventura tra le dune di sabbia e i laghi salati di Lemnos

Non c’è vacanza al mare che si rispetti senza i giochi tra i castelli di sabbia. I migliori si fanno sicuramente a Lemnos. L’isola nell’Egeo settentrionale, fuori dalle rotte più turistiche, oltre a un antico castello popolato da cervi e ai tipici villaggi tradizionali ospita un’impressionante distesa di dune di sabbia dorata che si estende per ben 70mila metri quadri. Difficile trovare qualcosa di simile in tutto il resto della Grecia! Un’altra rarità dell’isola sono i laghi salati Alyki, Hortarolimni e Asprolimni, il luogo ideale per una passeggiata nella natura e per osservare gli uccelli migratori.

A Rodi c’è il tour in kayak lungo la via dei pirati

A Rodi l’avventura è dietro l’angolo. La città vecchia sembra uscita da un romanzo con dame e cavalieri e ci si potrebbe quasi aspettare che dal mare spunti da un momento all’altro un galeone con l’inconfondibile bandiera nera. In effetti, una delle esperienze che si possono fare sull’isola è un tour in kayak sulla via dei pirati. Oltre a scoprire da un punto di vista insolito alcune delle spiagge più belle di Rodi, durante la gita si nuota, si fa snorkeling e si imparano tutti i segreti sulla storia e la fauna di questa terra.

Piccoli e grandi esploratori nella foresta pietrificata di Lesbo

A Lesbo, per la gioia di grandi e piccoli, è d’obbligo svestire momentaneamente i panni del turista e indossare quelli dell’esploratore. La destinazione? La straordinaria foresta pietrificata. Si tratta di una delle gemme nascoste dell’isola nell’Egeo nord-orientale, che pure ospita spiagge magnifiche, terme e antiche cittadine. Soprannominata “la Pompei del mondo vegetale”, la foresta è rimasta cristallizzata dopo una pioggia di cenere vulcanica caduta 20 milioni di anni fa. Sul posto ci sono diversi sentieri escursionistici e anche il Museo di storia naturale, da visitare con la guida esperta di uno dei geologi del posto.

A Chios si visitano castelli e villaggi medievali 

La deliziosa e accogliente isola di Chios è famosa soprattutto per la mastiha (o mastice), la resina estratta dal lentisco che si usa per aromatizzare dolci e alcolici. Questo ingrediente storicamente è stato centrale per la società e l’economia di molti villaggi medievali che oggi sono patrimonio Unesco: visitarli è come fare un indimenticabile tuffo nel passato tra castelli bizantini, torri fortificate e vicoli acciottolati. Il villaggio di Olymbi, inoltre, sorge vicino a una grotta con impressionanti stalagmiti e stalattiti.

Le gioiose sagre di paese e le terme di Ikaria

Ikaria, nell’Egeo del nord, conquista i grandi con lo stile di vita lento e i piccoli con le spiagge perfette per tuffi e giochi. Tutti, però, saranno conquistanti dalla musica, dai balli e dalle golosità delle sagre locali: ogni villaggio ne ha una e ad agosto gli appuntamenti sono il 6 a Raches, il 15 a Langadàs, Monokambi e Akamatra, il 17 a Karavostamo e il 27 a Maratho. E se dopo tante avventure si sente il bisogno di po’ di riposo, bisogna sapere che Ikaria è benedetta dalla presenza di otto sorgenti termali e vari centri benessere.

In collaborazione con Ente Nazionale Ellenico per il Turismo

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Benvenuti nella città greca dove non sembra di stare in Grecia

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Grecia in qualsiasi periodo dell’anno. Del resto le cose da fare e da vedere sono tantissime: le acque turchesi e cristalline che circondano tutto intorno le isole, i siti archeologici, storici e leggendari, e le tradizioni meravigliose che si tramando da secoli. La verità è che questo Paese non smette mai di stupire, affascinare e incantare i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Eppure c’è un luogo qui che non ha nulla a che fare con quegli scenari da cartolina che ben conosciamo. Qui non ci sono le casette bianche o le cupole blu che tanto ci piace fotografare, non ci sono neanche le stradine acciottolate dove si affacciano botteghe, ristorantini e piccole chiese. Qui non c’è neanche il mare.

Eppure Ioànnina, così insolita e diversa, è una città straordinaria che merita di essere scoperta. Un luogo lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa che conserva una storia incredibile che vive e sopravvive in quelle ricchissime testimonianze che caratterizzano le strade e i quartieri, tutto il territorio. Pronti a partire?

Benvenuti a Ioànnina

Un viaggio a Ioànnina si traduce in un’esperienza al di fuori dell’ordinario, un’avventura sicuramente insolita che non assomiglia a nessun’altra. Questa città, immersa nella Grecia Continentale, ha una storia affascinante, seducente e suggestiva legata indissolubilmente alla figura di un eccentrico sovrano e dell’Impero Ottomano.

Lontano dalle Isole Cicladi, che distano da Ioànnina migliaia di chilometri, e dalla capitale del Paese, questa città non offre un’esperienza standardizzata come quelle che troviamo negli altri luoghi turistici, ma offre un itinerario storico e culturale, affascinante e seducente che ci catapulta in un mondo lontano e diverso da quello che conosciamo.

La città, come abbiamo anticipato, non è bagnata dal mare, ma sorge sulle rive del lago Pamvotida che crea uno scenario quasi fiabesco. Capoluogo della regione dell’Epiro, Ioànnina è circondata tutto intorno dalla natura che regna sovrana. L’azzurro delle acque lascia il posto al verde lussureggiante e selvaggio che si alterna a canyon, ai fiumi e ai laghi.

E a proposito di fiumi, da qui è possibile andare alla scoperta dell’Acheronte, il corso d’acqua che nella mitologia greca veniva attraversato da Caronte per trasportare le anime dei morti dell’aldilà.

Rovine della biblioteca ottomana, Ioànnina

Fonte: iStock

Rovine della biblioteca ottomana, Ioànnina

Cosa fare e cosa vedere

Ioànnina è legata indissolubilmente alla figura di Alì Pascià Tepeleni, politico e militare albanese che creò, tra Grecia e Albania, un regno quasi indipendente dall’Impero Ottomano. La sua fama era così tanta che furono molti i personaggi illustri che giungevano a corte, tra cui anche Napoleone. La sua figura è descritta anche nel romanzo Il conte di Montecristo.

Sotto il suo controllo Ioànnina conobbe il massimo del suo splendore, ma tanto era il potere del sovrano che il sultano Mahmud II decise di stroncare la sua ascesa. Ali Pascià fu così ucciso e la sua testa consegnata al sultano. I resti del suo corpo, oggi, sono conservati in città. A lui è dedicato anche un Museo sul vicino isolotto di Nissi.

La storia, suggestiva e anche un po’ tragica, ci porta quindi nel cuore di Ioànnina che oggi pulsa ancora all’interno della cerchia muraria. È qui che sono ospitati tutta una serie di tesori del passato come le rovine della biblioteca ottomana, l’antica sinagoga e le case storiche che sono state trasformate in boutique hotel.

Tutto intorno, invece, è possibile ammirare visioni straordinarie che offrono prospettive sul passato e sul presente. E a proposito di scorci meravigliosi, imperdibile è il lago Pamvotida che caratterizza l’intero panorama della città.

Il lago, che affonda le sue origini in oltre 20000 anni fa, offre degli scorci fiabeschi e incredibili che si possono ammirare passeggiando tra le strade che lo circondano. Lo stesso lago, però, si può anche attraversare per raggiungere la piccola isola di Nissi che ospita alcune dei monasteri bizantini più belli del territorio.

Moschea Fethiye, tomba di Ali Pasha. Ioànnina

Fonte: iStock

Moschea Fethiye, tomba di Ali Pasha. Ioànnina
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L’isola più cool della Grecia (grazie alla Ferragni)

È considerata la “Capri della Grecia” ed è una vera perla, talmente bella da essere stata scelta dalla Queen delle influencer per trascorrevi una vacanza con gli amici. Stiamo parlando di Chiara Ferragni, ovviamente.

L’imprenditrice digitale, come ama definirsi lei stessa, ha appena lasciato l’isola dopo alcuni giorni di spensierata vacanza tra bagni di sole, gite in barca, balletti al tramonto e grosse e grasse mangiate di specialità greche.

L’isola che ha ospitato la Ferragni e il gruppo di amici più stretti è Hydra (o Idra), nel Golfo di Saronico, un luogo molto amato dagli ateniesi più chic, ricca di hotel di charme – come il Mandraki Beach Resort, un boutique hotel 5 stelle che ha ospitato il gruppetto – e con un mare da fare invidia.

Perché andare a Hydra

Non è certo la meta del divertimento, anche se di relax ne troverete a non finire. Parliamo piuttosto di piccoli cortili e di boutique di buon gusto, di un’architettura che fa sognare con le sue bouganville che ricordano, in parte, i paesaggi della splendida Santorini, ma con quel tocco di classe in più.

Qui si annoverano ospiti quali Henry Miller, Leonard Cohen e Jannis Kounellis che ne hanno scelto le bellezze per avere qui una seconda dimora.

A Hydra tutto è raggiungibile a piedi. L’isola misura solo 20 chilometri per 6 di larghezza. Un piccolo paradiso, quasi privato. Eppure, si dice che l’isola possieda una chiesa per ogni giorno dell’anno. Si contano ben 300 chiese in soli 50 chilometri quadrati.

Una delle caratteristiche dell’isola è che vi è una totale assenza di auto e, per spostarsi, si usano principalmente gli asini. Tutti questi particolari fanno di Hydra un’isola dove godere di un soggiorno all’insegna del relax.

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Fonte: 123rf

Gli asini di Hydra

Vi è un unico centro abitato, situato sulla costa Nord-occidentale costituito da diverse cittadine pittoresche. Una è Hydra, omonima dell’isola e suo capoluogo, caratterizzata da casette bianche disposte intorno a quello che è il porto che collega l’isola ad Atene. I due cannoni alle estremità furono usati un tempo per difendersi dai pirati.

La Hydra storica

Hydra però non è solo divertimento, ma anche storia. Le prime tracce di insediamenti risalgono all’era del neolitico, passando per altri importanti periodi, come quello della guerra d’Indipendenza. Alcuni reperti di rilevanza bellica possono essere ammirati nel museo Bizantino ed Ecclesiastico e quello Storico, entrambi nella cittadina di Hydra. Nel secondo, oltre che dipinti di personaggi ed eroi storici, si possono trovare antiche armi da fuoco e riproduzioni di navi in miniatura.

Da non perdere, anche la visita di alcuni monasteri, non lontani dal capoluogo. I più importanti sono quello del profeta Elias, dove all’epoca vennero imprigionati diversi eroi della guerra d’Indipendenza greca, e quelli di Sant’Eupraxia e Palion Kalograion. Nella parte meridionale, invece, vi sono il Monastero della Vergine Maria di Zoubras e quello di San Nicola, appartenenti rispettivamente al XIX e XVII secolo.

Le spiagge di Hydra

Ovviamente, Hydra è caratterizzata anche da splendide spiagge, estremamente affollate nel mese di agosto, ma piacevoli durante il resto del periodo estivo. Le più belle sono Spilla, una spiaggia rocciosa con acque scure e una splendida visuale sulla baia, e Hydronetta, una spiaggia di ciottoli dove è situato anche un famoso cocktail bar.

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Fonte: 123rf

Ville e mare da sogno a Hydra

Come raggiungere Hydra

Il modo più semplice per vivere il ritmo slow di Hydra è senza dubbio l’aliscafo (quello della Ferragni s’è rotto in mezzo al mare, ma di solito non accade). Con solo un’ora e mezzo dal Pireo si arriva in questa piccola perla, silenziosa quanto bella.

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La Grecia in treno, alla scoperta della penisola ellenica

Meta estiva per eccellenza, la Grecia è sempre affollata da turisti provenienti da ogni angolo del globo: le sue spiagge fantastiche e la movida notturna attirano migliaia di persone, alla scoperta di località che sembrano uscite da una cartolina. Ma c’è anche un lato più misterioso e affascinante di questo Paese, quello fatto di storia e cultura, affondando le sue radici in un passato antichissimo. E ora possiamo andare ad esplorarlo in treno, approfittando di un nuovo itinerario veloce che attraversa gran parte della penisola ellenica regalandoci panorami da favola.

Nasce Hellenic Train, un viaggio mozzafiato

È italiana l’iniziativa che ha portato in Grecia un nuovo modo di scoprire il territorio. Ferrovie dello Stato ha infatti acquistato qualche anno fa Trainose, la società ellenica che si occupa di trasporto ferroviario, ma solo negli ultimi mesi ci ha investito le sue forze per un progetto davvero interessante. Innanzitutto, il nome: oggi la società si chiama Hellenic Train, e da pochissimo ha dato il via alla tratta Atene-Salonicco che mira ad un obiettivo di più ampio respiro.

Questo itinerario punta non solo ad offrire una nuova alternativa ai turisti, bensì anche ad incentivare viaggi sempre più sostenibili. Negli ultimi anni, il treno è diventato un mezzo di trasporto sempre più rivalutato: proprio come tanto tempo fa, con i grandi e lussuosissimi treni (come il celebre Orient Express) che affrontavano viaggi impervi in tutto il mondo, i passeggeri tornano ad apprezzare una mobilità lenta che permette di godere appieno delle meraviglie del paesaggio.

FS vuole dunque spingere i turisti a scegliere il treno come alternativa più suggestiva e decisamente più ecologica rispetto all’aereo, sebbene un po’ più lenta. In un periodo storico in cui finalmente si fa molta più attenzione alla tutela dell’ambiente, questa iniziativa non può che essere accolta calorosamente – come tante altre simili di cui la Grecia si fa sostenitrice, come ad esempio le vacanze circolari. Senza contare, poi, che il treno offre un’esperienza molto più curiosa ed interessante per i viaggiatori.

Atene-Salonicco, la nuova tratta in treno

Lo scorso 15 maggio 2022 è stata inaugurata la nuova tratta Atene-Salonicco, che collega la capitale ellenica con una delle principali città del Paese. FS ha deciso di utilizzare gli Etr 470, elettrotreni che trovano impiego anche in Italia e in Svizzera, e che sono dunque ampiamente collaudati. Ciascuno di essi può trasportare oltre 600 passeggeri, in un viaggio all’insegna del comfort. Nove carrozze, divise tra prima classe e classe economica, un ristorante e un’area bar a bordo: c’è davvero tutto ciò di cui si può avere bisogno per un’esperienza fantastica.

D’altra parte, il percorso non è poi così lungo. Da Atene a Salonicco (e viceversa) ci sono quasi 500 km, che l’Etr 470 può percorrere in meno di 4 ore: l’unica tappa intermedia è Larissa, splendida città più che millenaria con alle spalle un florido passato e origini pre-elleniche di cui si trovano ancora incantevoli testimonianze. Questa è l’occasione perfetta per andare alla scoperta della Grecia più antica, partendo dalle meraviglie archeologiche di Atene – famosissime in tutto il mondo – per arrivare alle architetture più affascinanti di Salonicco, assolutamente tutte da ammirare.

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Bahamas? No, Grecia! Benvenuti in paradiso

Le meraviglie del mondo che appartengono alla nostra terra ci spingono ad affrontare viaggi lunghissimi che ci portano anche dall’altra parte del mondo.

Sono i deserti, gli immensi parchi e tutte le opere straordinarie create da Madre Natura, ma anche i gioielli architettonici e iconici che sono diventati i simboli di città, paesi e nazioni. Ci sono anche i paradisi terrestri, quelli che sono così belli e perfetti da non sembrare neanche reali.

Eppure questi luoghi esistono davvero e sono straordinari. Ma non si trovano solo a distanza di migliaia di chilometri da noi, sperduti da qualche parte nell’oceano, ma anche in luoghi molto più vicini, anche se ancora sconosciuti. Come Lichadonisia, l’arcipelago paradisiaco della Grecia che vi lascerà senza fiato.

Benvenuti a Lichadonisia

Bahamas, Hawaii o Seychelles? Difficile a prima vista indovinare in quale meraviglioso arcipelago del mondo ci troviamo. Eppure, anche se le fotografie ci trasportano inevitabilmente in paradisi lontani, questo luogo incantato si trova in Europa, a soli 200 chilometri da Atene.

Lichadonisia chiamato anche Lichades è un arcipelago composto da sette piccole isole disabitate situate nel golfo di Eubea. Probabilmente il suo nome è sconosciuto a molti e in effetti questo gruppo di isole paradisiache non fa parte di quegli itinerari battuti dal turismo di massa. E forse e propria grazie a questo che è riuscito a mantenere la sua perfezione onirica e surreale.

Le acque turchesi bagnano quei lembi di terra caratterizzati da spiagge bianche e fini e natura lussureggiante: la visione, da ogni punto di vista, è sublime. Così come straordinaria è l’acqua trasparente e cristallina attraverso la quale è possibile ammirare fondali pieni di meraviglie.

Sotto le acque del mare che bagna Manolia, una delle sette isolette che compone l’arcipelago, si trova il relitto di una nave tedesca affondata proprio durante la Seconda Guerra Mondiale.

E a proposito delle isole di Lichadonisia, oltre a Manolia troviamo anche Limani, Vorias, Vagia, Steno, Strongyli e Mikri. Intorno a queste emergono dall’acqua tanti piccoli scogli che rendono il panorama ancora più suggestivo.

L’arcipelago greco si è formato a seguito di un grande terremoto verificatosi nel 426 a.C., ma c’è anche un’altra versione della storia, estremamente affascinante e magica, che riguarda la nascita di queste sette isole.

Secondo la leggenda, infatti, il nome dell’arcipelago è da attribuire a Licha, il servo di Ercole che fece indossare all’eroe greco una tunica velenosa per ordine di Dihanièra, sua moglie, convinta del tradimento del suo amato. Quando l’eroe greco si rese conto dell’inganno scaglio Licha in mare e dai brandelli del suo corpo nacquero le sette isole di Lichadonisia.

Lichadonisia

Fonte: iStock

Lichadonisia

Come raggiungere questo paradiso terrestre

Le foto dell’arcipelago di Lichadonisia fanno innamorare, ma sappiamo bene che nonostante la bellezza restituita da queste istantanee, nulla è paragonabile alla loro stessa vista. Scopriamo insieme come raggiungere questo paradiso terrestre.

Le isole dell’arcipelago sono sconosciute, ma anche difficilmente accessibili. Purtroppo, infatti, non esistono servizi di traghetti che collegano l’arcipelago alla terra ferma. Per raggiungere le isole è necessario andare con una barca, oppure prendere parte alle escursioni turistiche che vengono organizzate nei periodi di alta stagione e che partono dal porto di Agios Georgios o da quello di di Kamena Vourla.

Non esistono neanche hotel e strutture ricettive sull’arcipelago, quindi l’unico modo per esplorare questo paradiso terrestre è un’escursione in giornata. Ma è tutto così suggestivo che il viaggio vale assolutamente l’esperienza.

Kavos, Lichadonisia

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Kavos, Lichadonisia
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Il paradiso naturale che è l’antica dimora di Zeus

Esistono luoghi che sprigionano un’aura magica e che trasportano in una dimensione “altra”, sospesa nel tempo, custodi di un fascino leggendario: nel nord- est della Grecia, quella che fu l’antica dimora di Zeus e delle maggiori divinità greche, è uno di questi.

Stiamo parlando del Monte Olimpo, la montagna più alta del Paese, che raggiunge i 2917 metri sul livello del Mar Egeo con la cima Mytikas: le sue pendici sono disegnate da gole strette e boscose, ricche di cascate e grotte dove si pensava vivessero le divinità minori, mentre le 52 vette restano innevate per 8 mesi all’anno, spesso nascoste da una fitta coltre di nubi.

Alla scoperta della culla della mitologia greca

La vetta più alta e difficile della montagna, Mytikas, venne raggiunta per la prima volta nell’agosto del 1913 da un gruppo di alpinisti svizzeri, Frederic Boissonnas e Daniel Baud-Bovy, guidati dal greco Christos Kakkalos: da allora, circa 10.000 persone all’anno visitano il Monte Olimpo per scalare o fare escursioni, anche se pochissimi tentano le vette più alte, Mytikas appunto e Stefani (la dimora di Zeus).

Ma forse un asceta potrebbe aver scalato per primo la montagna: la Cappella del Profeta Elia, che svetta sulla vetta Prophitis Elias, fu costruita a un’altitudine di 2.800 metri nel XVI secolo ed è ritenuta la cappella più alta di tutto il mondo ortodosso.

Nel 1938 qui venne istituito il primo parco nazionale greco grazie alla straordinaria biodiversità della zona: si stima che vi siano ben 1.700 specie vegetali (il 25% di tutte quelle presenti in Grecia) oltre a 32 specie di mammiferi e 108 di uccelli.
Nel 1981 l’UNESCO ha classificato l’area del Monte Olimpo come Riserva della Biosfera.

olimpo

Monte Olimpo

Dove si trova l’antica dimora di Zeus e come raggiungerla

Il monte Olimpo svetta al confine tra le regioni della Tessaglia e della Macedonia: l’accesso più comodo alla montagna e ai suoi sentieri è dal villaggio turistico di Litochoro, a circa 418 chilometri a nord di Atene o 91 a sud-ovest di Salonicco.

  • Per chi si sposta in auto, la partenza ideale è da Salonicco, con poco più di tre ore di viaggio sulla A1, sulla strada a pedaggio E75 e sulla EO 13.
  • Con il treno, dalla stazione ferroviaria principale di Atene si arriva a Larissa e poi si prosegue per Litochoro: il villaggio turistico dista circa otto chilometri in taxi.
    La prima tappa del viaggio dura circa 5 ore mentre lo spostamento da Larissa a Litochoro soltanto 35 minuti.
    Se partite invece dalla stazione di Salonicco, il treno diretto impiega circa un’ora e dieci minuti per raggiungere Litochoro.
  • Il viaggio in autobus dalla stazione di Salonicco dura circa due ore e dieci minuti, inclusi i 50 minuti di attesa a Katerini.
    Da Atene invece ha una durata dalle sette ore e mezza alle otto ore e mezza, incluso lo scalo di 50 minuti a Katerini.

Cosa fare sul Monte Olimpo: escursionismo e arrampicate

Raggiungere il Monte Olimpo è un’occasione unica per ammirare panorami incredibili e praticare trekking, escursioni e arrampicate in un territorio che profuma di leggenda.

Un trekking completo dura dai due ai tre giorni e prevede il pernottamento in uno dei rifugi del Parco: i sentieri variano di difficoltà da III a VIII secondo gli standard internazionali dell’alpinismo.

Informazioni dettagliate per il trekking sull’Olimpo sono disponibili presso il Club di alpinismo greco (EOS) di Litochoros, dove trovare anche mappe e volantini con tutto ciò che è necessario sapere per affrontare in sicurezza i sentieri.

Chi non ha esperienza di alpinismo ma vuole comunque godersi la bellezza del monte leggendario, può affidarsi alle guide che offrono una varietà di percorsi per singoli e gruppi di diverse abilità, comprese le famiglie, e indicazioni utili su preparazione, attrezzatura e abbigliamento.

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Trekking sull’Olimpo

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Stop a tutte le restrizioni anche in questa meta da sogno

È una delle mete più ambite dell’estate, un paradiso di storia, cultura, mare dalle mille sfumature, spiagge da sogno e cibo sublime. Un Paese di cui è impossibile non innamorarsi e che ora, visto l’alto tasso di vaccinazione, ha deciso di rimuovere (a breve) la maggior parte delle restrizioni di viaggio legate la Covid.

Grecia: stop al Green Pass

Stando a quanto dichiarato dal ministro della Salute greco, Thanos Plevris, tutte le limitazioni vigenti in Grecia verranno eliminate nei prossimi due mesi e per tutto il periodo estivo.

In particolare, a partire dal giorno 1 maggio e fino al 31 agosto, non sarà più necessario presentare i certificati di vaccinazione o di guarigione della malattia o un test negativo (il Green Pass) al Covid per l’accesso ai luoghi chiusi, come bar e ristoranti. Ma non solo, la capacità di tutti i diversi locali tornerà al 100%.

Una decisione presa sulla base dei dati epidemiologici e sui suggerimenti degli esperti. È bene sapere, però, che i dettagli di tale scelta devono ancora essere precisati in un provvedimento normativo, che verrà adottato a ridosso di tale data.

Stando a quanto si apprende, il Green Pass da vaccinazione, guarigione o da test negativo rimarrà comunque obbligatorio per fare ingresso nel Paese. Allo stesso tempo, però, non è più richiesta la compilazione del PLF e non esiste più la possibilità di essere soggetti a un controllo a campione all’aeroporto eseguito con tampone rapido.

Rimangono comunque in vigore, in caso di positività al Covid sul territorio greco, le misure che prevedono un periodo di quarantena obbligatoria.

Stop anche alle mascherine, ma non ovunque

Dall’1 giugno, molto probabilmente, verrà eliminato anche l’obbligo di indossare le mascherine protettive al chiuso. Ma ci saranno alcune specifiche eccezioni poiché dovranno continuare a essere portate in luoghi specifici per tutta l’estate (e probabilmente anche oltre):

  • su tutti i mezzi di trasporto pubblico, quindi autobus, treni, navi al chiuso e aerei;
  • negli ospedali;
  • nelle case di riposo per tutelare i soggetti più a rischio.

In sostanza, la Grecia sta per lanciare un vero e proprio “liberi tutti”, ma solo per l’alta stagione. Molto probabilmente, infatti, le restrizioni torneranno in vigore a settembre, stando a quanto dichiarato dal ministro della Salute Thanos Plevris.

Questa mossa si rivela, quindi, l’occasione per risanare i bilanci del settore turistico, travolto dall’emergenza sanitaria. Una scelta comprensibile, soprattutto considerando che l’economia della Grecia dipende per circa il 20% dal turismo, settore che rappresenta un posto di lavoro su 5.

Tuttavia, non si può sottovalutare che questa nuova condizione porterà, presumibilmente, a un boom di prenotazioni con conseguenti nuovi picchi di contagi. Del resto, la pandemia ha dimostrato più volte come, abbassando i livelli di prevenzione e attenzione, il virus circoli più facilmente creando una crescita esponenziale dei contagi.

Ma la Grecia non è l’unico Paese in procinto di eliminare le restrizioni. Molte altre destinazioni europee lo hanno già fatto (potete leggere qui quali sono i Paesi in questione), così come altrettante mete extra Ue (qui l’approfondimento a tal proposito).

Se invece volete sapere quali regole rispettare al rientro in Italia dall’estero potete cliccare qui.

grecia stop green pass

Isola di Zante, Grecia

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Cambiano le regole per andare in Grecia

Alla Grecia, mancava solo l’abolizione del Plf come ultima misura anti Covid per tornare alla normalità. Ed è ciò che ha appena fatto. Dopo aver eliminato il tampone obbligatorio all’ingresso, dal prossimo 15 marzo, infatti, per viaggiare verso questo Paese tanto amato dagli italiani non sarà più necessario compilarlo prima di arrivare. Era l’ultimo requisito rimasto e anche quello è stato cancellato dalle autorità greche.

Cosa cambia per i viaggi in Grecia

Seguendo la raccomandazione del Comitato di esperti del ministero della Salute della Grecia, nessuno visitatore sarà più obbligato a compilare il modulo di localizzazione passeggeri. Saranno comunque controllati i certificati di vaccinazione.

Inutile dire che l’adozione di nuovi protocolli sanitari porta automaticamente la Grecia in testa alla concorrenza. Anche all’Italia, dove attualmente la compilazione del Plf per chi arriva dall’estero resta ancora obbligatoria.

Le misure che restano

Ciò non significa che con questa mossa la Grecia consideri liberi tutti! Restano ancora in vigore alcune misure, che però non influiscono affatto sulle vacanze di chi decide di andare in Grecia.

Gli alberghi e tutte le strutture ricettive turistiche che hanno più di 50 camere sono obbligati a instaurare una collaborazione con un medico o con una struttura sanitaria, che agisce secondo le indicazioni del ministero per il controllo del Covid che prevede la fornitura di guanti monouso al personale addetto alle pulizie e agli addetti all’area cucina, l’abolizione dell’uso dei guanti per i turisti durante il buffet. Resta obbligatorio l’uso del liquido disinfettante, la rimozione delle tovaglie usa e getta e l’abolizione della pulizia delle superfici con un dispositivo a vapore con temperatura superiore ai 70°C. Tutto questo sarà fatto come disinfezione, solo dopo un caso Covid confermato nella stanza.

Tutto pronto per andare in Grecia

Detto questo, non resta che scegliere la prossima meta greca dove andare, prenotare un volo (se ci seguite regolarmente vedete che pubblichiamo le offerte low cost non appena vengono lanciate) e un hotel o una camera in una casa privata. E non per forza d’estate. Chi desidera regalarsi un fine settimana prima delle vacanze estive può organizzare un “greekend” ad Atene o a Salonicco, per esempio, due mete perfette per la primavera.

Se, invece, v’immaginate già sdraiati sulla sabbia calda di una spiaggia delle Cicladi (o di altre isole greche) allora vi consigliamo di non indugiare e di puntare il dito sulla mappa scegliendo la vostra isola. Se cercate quelle meno note e quindi anche meno frequentate, ecco alcune dritte.

Le isole meno turistiche della Grecia

Tra le isole dove potrete trovare meno folle di turisti c’è Antipaxos, un angolo di paradiso nelle calme acque del Mar Ionio vicino a Corfù e al largo dell’Epiro continentale. Quest’isola è un’opera d’arte color pastello che richiama l’attenzione come una mitologica sirena. Si dice che il Dio del mare, Poseidone, la creò come nido d’amore per la futura moglie, la ninfa Anfitrite. Nessuna automobile, nessun rumore, nessuno stress. Qui sarete soli con il vostro asciugamano e le spiagge di ciottoli bianchi o di sabbia vellutata tutte per voi.

Altra meta è Lipsi, nel Mar Egeo, non è uno bensì 24 isolotti da sogno (e protetti) dove fuggire. Un piccolo arcipelago dove isolarsi ritrovandosi in spiaggia completamente soli, tra insenature nascoste e grotte incredibili.

E poi c’è una minuscola isola a pochi minuti dalle coste di Creta, nel Mar Libico, che si chiama Chryssi e che significa “oro”. Un piccolissimo paradiso con acque tropicali, dune di sabbia battute dal vento e una foresta protetta di ginepri. Per passare il tempo basta fare il giro dell’isola (solo 4 chilometri di circonferenza). Qui non servono troppi abiti né scarpe e neppure il cellulare. La vita su Chryssi è tornata alle origini: niente acqua corrente, niente ombra, niente servizi, solo la natura greca, in tutto il suo splendore.

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L’isola di Lipsi, nelMmar Egeo, in Grecia

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Tra divinità, natura e magia: l’isola nascosta della Grecia

Meravigliosa è la Grecia, già destinazione prediletta di viaggiatori e vacanzieri di tutto il mondo, con le sue isole e gli isolotti sparsi per il Mar Egeo e il Mar Ionio. Secondo l’ente del Turismo greco sono circa 6000 i lembi di terra che affiorano dal mare, e che conservano un patrimonio storico, culturale e naturale immenso.

Ed è proprio tra questi che c’è un’isola segreta, quasi nascosta alla stregua di un tesoro prezioso. Essa sorge nel mare Egeo settentrionale, a pochi chilometri dalla linea di confine con la terra di Turchia ed è meravigliosa.

Già meta frequentata dagli appassionati di archeologia, l’isola di Samotracia è celebre anche per la sua Nike, la scultura alata trovata proprio sull’altare dei Grandi Dei nel 1863 e ora esposta all’interno del museo del Louvre a Parigi. Ma è anche l’isola della natura selvaggia, degli scenari lussureggianti e delle cascate. Un’isola da scoprire per innamorarsi, ancora una volta, della Grecia.

Cascate di Samotracia

Cascate di Samotracia

Samotracia, l’isola del Mare Egeo

A Samotracia non ci sono le casette bianche con le finestre blu, non ci sono neanche tutti quei turisti a godere del clima da vacanza perfetta e della movida che le altre isole della Grecia offrono. Ci sono però i tetti rossi, le influenze turche e i balconi in legno che si affacciano dalle case in pietra. Ci sono i massicci montuosi che circondano le spiagge, quelle dalle quali è è possibile raggiungere i boschi e scoprire fiumi, laghi e cascate, piscine naturali all’interno delle quali rigenerarsi e meravigliarsi.

Un vero e proprio paradiso di serenità, un’oasi di pace che ha preso in presto dalla natura i suoi colori più belli per dipingere l’isola intera. Il verde e l’azzurro sono gli assoluti protagonisti di questo scenario incantato, come se gli antichi dei avessero plasmato questo luogo immaginandolo come una dimora paradisiaca in cui vivere eternamente.

Non ci sono locali notturni e discoteche, neanche nei villaggi più turistici. Ma la loro assenza è ripagata dai torrenti, dai fiumi e dalle cascate, dalla natura silenziosa che scandisce i ritmi nuovi del tempi, quelli che scorrono lentamente. Le spiagge sono poche, ma quelle che ci sono bastano a godere della grande bellezza dell’isola.

Samotracia

Samotracia

Cosa vedere e cosa fare a Samotracia

Negli ultimi anni Samotracia è stata scelta come meta di vacanza per un turismo alternativo, hippie e fuori dall’ordinario, ma anche come destinazione per scoprire il perfetto connubio esistente tra storia e natura. L’itinerari sull’isola comincia dal monte Fengari, dalla sua cima per ammirare tutto lo splendore del territorio, per poi scendere tra sentieri e canyon, vallate e gole.

È proprio percorrendo questi sentieri che si aprono davanti allo sguardo degli scenari da fiaba: sono le cascate e le piscine naturali che si trovano sui fiumi Arapis, Platia e Agistros. La più celebre, la cui fotografia è spesso utilizzata per raccontare la grande bellezza di Samotracia, è la cascata Gria Vathra. Qui il paesaggio è in continuo movimento tra salti d’acqua e fruscio delle foglie: uno spettacolo inebriante in cui immergersi e perdersi.

La vita cittadina, o meglio turistica, si svolge a Loutrá. È questo il punto di partenza per la gran parte dei viaggiatori che scelgono di scoprire l’isola. Nonostante la presenza dei turisti, però, la località mantiene la sua intatta atmosfera isolana, quella fatta di cose semplici come taverne, locali all’aperto e passeggiate tra la natura.

Imperdibile è anche Hora, il capoluogo dell’isola, nonché una pittoresca cittadina protetta naturalmente da due falesie che incorniciano una visione idilliaca. Ovviamente, immancabile, è una tappa al Santuario dei Grandi Dei, lì dove si trovano gli enigmi mai risolti, dove è conservato tutto il fascino di culti e riti antichissimi che sembrano fissare un legame eterno e indissolubile con l’isola greca.

Santuario dei Grandi Dei

Santuario dei Grandi Dei