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Questa “spiaggia rotta” offre una delle visioni più belle del mondo

Immagina un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le acque cristalline si mescolano con un’atmosfera selvaggia e rigogliosa. Un territorio incontaminato, lontano dal turismo di massa, dove la natura regna sovrana. Benvenuto a Nusa Penida, un’isola indonesiana che ti farà innamorare al primo sguardo, perfetta per coloro che cercano di riconnettersi con la natura e vivere un’esperienza autentica e profondamente emotiva in una terra dal fascino primordiale

Situata a soli 20 chilometri dalla frenetica Bali, Nusa Penida è un’oasi di pace e bellezza, un rifugio per chi cerca una pausa dalla routine quotidiana e un luogo dove passare le vacanze all’insegna del vero relax. Le sue spiagge bianche e incontaminate, le scogliere mozzafiato e i fondali marini sono solo alcune delle meraviglie che vi attendono in questo angolo di paradiso.

Alla scoperta della “spiaggia rotta” dell’Indonesia

La "spiaggia rotta", Indonesia

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La “spiaggia rotta” di Nusa Penida a Bali, Indonesia

Pasih Uug Beach, nota anche come Broken Beach o “spiaggia rotta”, deve il suo nome alla sua particolare conformazione geologica. Nel corso dei millenni, l’erosione causata dalle onde del mare e dai venti ha scavato un’enorme apertura a forma di arco nella roccia calcarea che caratterizza quest’area dell’isola di Nusa Penida.

Questo fenomeno ha portato alla creazione di un anfiteatro naturale che si affaccia sull’Oceano Indiano, dando l’illusione di una spiaggia “rotta” o separata dal resto dell’isola, fatta di sabbia bianca e acque cristalline al suo interno.

Un luogo dove lo sguardo si perde tra i colori e le forme di una natura sorprendente e incontaminata. Il suono delle onde che si infrangono dolcemente sulla sabbia bianca e il profumo dell’oceano si fondono tra loro regalando un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Oltre alla sua particolare struttura geologica, Broken Beach è un luogo di grande importanza ecologica. La sua posizione isolata e la relativa inaccessibilità hanno favorito lo sviluppo di un ecosistema fragile e ricco di biodiversità. La barriera corallina che circonda la spiaggia è l’habitat di numerose specie marine, tra cui pesci colorati e tartarughe.

È possibile raggiungere la “spiaggia rotta” prendendo un traghetto da Bali. Una volta lì, il suggerimento è quello di noleggiare uno scooter o un’automobile per esplorare l’isola in autonomia. In alternativa, sono disponibili diversi tour organizzati che includono una visita alla “spiaggia rotta” e ad altri luoghi di interesse sull’isola.

Le spiagge più belle di Nusa Penida

Oltre a Pasih Uug Beach, Nusa Penida vanta una varietà di altre spiagge paradisiache che meritano di essere esplorate. Una delle più emozionanti è senza dubbio Kelingking Beach. Situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, questa spiaggia è famosa per la sua imponente formazione rocciosa a forma di T-Rex che si estende verso l’Oceano Indiano. Il panorama offerto da questo capolavoro naturale è davvero unico e affascinante.

Per gli appassionati di snorkeling o diving, un must-see dell’isola è la spiaggia di Crystal Bay. Grazie alla sua posizione privilegiata e all’incredibile barriera corallina che la circonda, questa baia offre un’esperienza subacquea indimenticabile e piena di emozioni.

Circondata da palme e vegetazione rigogliosa, crea un ambiente tropicale idilliaco. Inoltre, le sue acque trasparenti e calde sono l’habitat ideale per un’infinità di specie marine, tra cui tartarughe, murene, pesci e il raro Mola, un gigante gentile che può raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Nusa Penida è anche la patria di altre spiagge straordinarie e suggestive, come Atuh Beach e Diamond Beach, entrambe caratterizzate da panorami da sogno e un’atmosfera di pace assoluta.

E infine c’è Suwehan Beach, meno conosciuta ma ugualmente incantevole, un angolo di paradiso nascosto che offre tranquillità e relax senza pari. La spiaggia è circondata da alte scogliere e acque cristalline, ideali per nuotare e rilassarsi.

Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa, questa piccola isola indonesiana è il posto che fa per voi. Nusa Penida è un tesoro di bellezze naturali e paesaggi da sogno che attendono solo di essere scoperti.

Kelingking Beach a Nusa Penida, Indonesia

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Kelingking Beach, isola di Nusa Penida, Indonesia
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Le Isole Incoronate della Croazia sono le regine del mare

Il paradiso all’improvviso: è questo il sentimento che prevale nel viaggiatore nel momento in sui si trova al cospetto delle Isole Incoronate della Croazia. Un prezioso arcipelago che si fa spazio tra le limpide acque del Mar Adriatico e dove svettano questi meravigliosi fazzoletti di terra che possono essere definite le regine del mare.

Dove si trovano le Isole Incoronate

Le affascinanti Isole Incoronate si ergono in tutta la loro autenticità di fronte alla Dalmazia, a 15 miglia nautiche a ovest di Sebenico e 15 a sud di Zara. Composto da 147 tra isole, isolotti e grossi scogli, l’arcipelago si trova proprio a sud-est dell’isola Lunga – in croato Dugi Otok -, della quale sono la naturale continuazione.

Data la loro indiscutibile bellezza, sono persino conosciute come “la Polinesia dell’Adriatico” e sono la meta più indicata per i viaggiatori che hanno voglia di luoghi tranquilli, dove a regnare in maniera indiscussa sono la pace e la natura più vera.

Come arrivare e come visitare le isole

Prima di scoprire quali sono le attività che si possono fare presso le Isole Incoronate e le varie attrazioni che ci sono da vedere, è necessario essere a conoscenza di alcune informazioni che riguardano il come arrivare, in che modo visitarle e dove eventualmente soggiornare in questi angoli di paradiso.

Isole Incoronate, cosa sapere

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Veduta delle Isole Incoronate

Le Isole Incoronate sono immerse in un’area protetta, ciò vuol dire che nessuna di esse è dotata di aeroporto. Per arrivarci è infatti necessario partecipare a delle visite guidate che possono essere effettuate esclusivamente tramite imbarcazioni registrate per il trasporto passeggeri, e che quindi hanno ottenuto un’autorizzazione apposita dal Parco. In alternativa si può optare per il soggiorno di alcuni giorni, ma in questo caso dovete tenere bene a mente alcune informazioni.

Innanzitutto le isole non dispongono di hotel. Per i viaggiatori ci sono però delle case private che vengono affittate a prezzi alquanto elevati in 16 diverse località: Stiniva, Statival, Lupeska, Tomasovac – Suha punta, Sipnate, Lucica, Kravljacica, Striznja, Vruje, Gujak, Opat, Smokica, Ravni Zakan, Lavsa, Piskera – Vela Panitula, Anica on Levrnaka, Podbižanj, e Koromasna. Inoltre è proibito campeggiare al di fuori delle aree designate, ossia Ravno, Zakan e Levrnaka.

Per quanto riguarda le visite, è bene essere a conoscenza che le immersioni subacquee al di fuori di gruppi organizzati e approvati sono proibite. Alla luce di tutto ciò viene spontaneo domandarsi: cosa si può fare quindi presso le Isole Incoronate?

Cosa visitare

Partiamo dal presupposto che se deciderete di organizzare una vista presso le Isole Incoronate, che in lingua locale si chiamano Kornati, da lì a breve vi ritroverete in paradiso. L’arcipelago si caratterizza, infatti, per la presenza di impressionanti rocce che raggiungono altezze di 60-80 metri fuori dall’acqua, e più di 100 metri negli abissi.

Mastodontiche falesie, promontori e grotte si affacciano su un Adriatico più bello che mai, mentre di fronte a voi si apre un paesaggio che sembra non essere di questo pianeta.

Paesaggio isole Kornati

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Il paesaggio delle Isole Incoronate

Oltre a bagni indimenticabili e relax in spiagge che paiono essere dipinte da favolosi pittori, da queste parti è possibile osservare numerosi animali, più di 800 specie di piante, moltissimi uccelli come falchi pellegrini, gufi reali e sparvieri e, soprattutto, passeggiare tra la vegetazione.

Questi piccoli atolli sono infatti pregni di punti panoramici e belvedere naturali che possono essere scovati intraprendendo numerosi sentieri. In più, si possono gustare diverse delizie locali grazie a circa 20 ristoranti.

Ma non è finita qui perché, passo dopo passo, si può anche arrivare al cospetto della brulla isola di Piskera dove si fa spazio una chiesetta costruita dai pescatori. Poi ancora a Kornat, l’isola con la maggiore estensione di tutto l’arcipelago, in cui cerca di toccare il cielo la chiesetta della Madonna di Tarac, costruita nel Medioevo sui resti di basilica paleocristiana.

In sostanza una gita o un soggiorno presso le Isole Incoronate si fa per scoprire dei paradisi terrestri totalmente intatti, per lasciarsi andare alla pace, per cospargersi di natura selvaggia e per tuffarsi in un mare magnifico: sono i luoghi ideali per rimettersi al mondo, per creare un completo distacco dalla vita quotidiana.

Le spiagge da non perdere

Non stiamo scherzando: il mare che offre l’arcipelago delle Incoronate è il più bello di tutta la Croazia (e non solo). Una delle spiagge più affascinante è la Baia Telascica che sorge nella parte meridionale dell’Isola Dugi Otok. È una sorta di porto naturale protetto dai venti e dalle correnti dell’Adriatico che sfoggia tre zone separate da strettoie e fondali in cui vanno a riprodursi numerose specie marine. Tra le altre cose, proprio qui si sviluppa persino un lago salato.

Baia Telascica, Isole Icoronate

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I colori della Baia Telascica

Altrettanto affascinante è la Baia Saharun, una spiaggia sabbiosa situata sempre sull’Isola Dugi Otok. Un mare azzurro e cristallino invita ad immergersi e grazie al suo incredibile fascino è stata spesso elencata tra le “più belle baie del mondo”.

Poi ancora Ravni Zakan, un piccolo isolotto da raggiungere esclusivamente via mare che è un vero e proprio paradiso di natura incontaminata lambito da acque cristalline.

Non meno affascinante è Baia Opat, situata sull’isola Kornat. Dotata di molto spazio, è un piccolo angolo paradisiaco del Mar Adriatico che offre tutto il necessario per trascorrere una giornata di stupore.

Molto bella è anche l’Isola di Rava che si fa amare per la sua costa molto frastagliata e ricca di baie: ce ne sono persino tredici. L’habitat ideale di tartarughe di mare, delfini e stelle marine. Inoltre, secondo una leggenda, proprio qui si trova il centro del mondo, un buco enorme nella terra in cui in un tempo lontano sorgeva una pianta di gelso.

Meravigliosa è anche la Baia di Lernaka situata sull’isola omonima. Con ben 117 metri sopra il livello del mare, regala la vista migliore di tutta la zona. Dalla parte opposta vale la pena fare un salto anche presso la Spiaggia di Lojena, accarezzata da un mare cristallino e incorniciata da un panorama emozionante.

Informazioni utili

Per visitare nella migliore maniera possibile le Isole Incoronate è necessario tenere a mente alcune informazioni, oltre a quelle che vi abbiamo già dato. Se è vero che sono un paradiso di natura selvaggia, incontaminata, primitiva, è altrettanto reale che sono isole private e che per questo bisogna comportarsi come ospiti educati.

Inoltre, non esistono negozi e i sub autonomi con regolare qualificazione o patentino possono effettuare immersioni in autonomia presso 9 zone: Kornat (Opat – Tanka Prisliga), Samograd, Okljuc, Mala Panitula, Vela Panitula, Rasip, Kasela, Mana, Borovnik.

Infine, non è possibile portare sabbia o altro ed è proibito disturbare in qualsiasi maniera gli organismi marini.

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I viaggiatori confermano: questa è una delle spiagge più belle del mondo

Esistono luoghi che sono così belli che non si possono descrivere, ma solo vivere. Posti che per forme, lineamenti e colori assomigliano a tutti quegli scenari che popolano da sempre i nostri sogni, ma che sono reali e per questo ancora più straordinari. L’arcipelago hawaiano è uno di questi.

Le isole che lo compongono sono le più isolate del mondo, distano infatti 4.000 chilometri dalla costa americana, e sono completamente circondate dalle acque azzurre e cristalline dell’Oceano Pacifico. I motivi per raggiungerle, e per visitare questo eden terrestre, sono tantissimi e tutti sono destinati a lasciare senza fiato.

Questi lembi di terra di origine vulcanica, infatti, ospitano paesaggi selvaggi caratterizzati da scogliere, foreste tropicali, cascate e natura lussureggiante. Un discorso a parte meritano le spiagge, tra le quali spiccano quelle di sabbia bianca e dorata, rossa, nera e verde. Ed è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi oggi, di quella che è considerata una delle spiagge più belle del mondo e che ha capeggiato la lista dei Best of the Best Beaches di Tripadvisor. Pronti a partire?

Tra le meraviglie dell’Isola di Maui

Il nostro viaggio di oggi ci conduce al cospetto di un’isola straordinaria, di un paradiso terrestre che merita di essere raggiunto e visitato da tutti almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di Maui, l’isola dell’arcipelago hawaiano che ospita il Parco Nazionale Haleakala, proprio quello in cui si trovano alcune delle meraviglie naturalistiche più sensazionali del pianeta.

L’isola vanta oltre 30 miglia di spiagge, tra le quali sono annoverate le più belle del pianeta. Tappa imprescindibile degli amanti della natura è Kapalua, una distesa di sabbia dalle sfumature oro caratterizzata da una forma a mezza luna. Ma non è l’unica, sull’isola infatti troviamo anche Kaanapali Beach, quella che è considerata la spiaggia più bella degli Stati Uniti dai viaggiatori.

Un primato che non stupisce così tanto in realtà: basta guardare alcune delle fotografie che ritraggono questa distesa di sabbia per potersi immergere idealmente in quello che è uno scenario incantato.

Kaanapali Beach: la spiaggia più bella d’America

Meta prediletta degli amanti della natura e del mare, Kaanapali Beach è una delle spiagge più belle del mondo, sicuramente la più apprezzata tra i viaggiatori che esplorano gli Stati Uniti. Caratterizzata da una sabbia finissima e dorata, questa distesa delle meraviglie è bagnata da acque turchesi e cristalline che trasformano lo scenario in un vero e proprio paradiso terrestre.

Lungo la passeggiata che costeggia la spiaggia sono presenti hotel, negozi di lusso e ristoranti che consentono ai viaggiatori di trascorrere giornate con una vista mozzafiato. Non mancano, ovviamente, filari di palme ombreggianti che restituiscono la caratteristica atmosfera tropicale.

Immancabili, poi, sono gli sport acquatici. Kaanapali Beach è perfetta per tutti gli amanti delle immersioni, dello snorkeling e del surf che vogliono praticare queste attività in uno scenario da sogno con montagne lussureggianti che fanno da sfondo. La spiaggia è anche il perfetto punto di partenza per intraprendere dei trekking straordinari che permettono di ammirare alcuni dei luoghi più iconici e strabilianti dell’isola di Maui.

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Agios Georgios beach, per un’estate in Grecia da sogno

La Grecia è un sogno balneare e, per trascorrere l’estate qui, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta: il mare è cristallino, le spiagge sono da cartolina e i panorami lasciano davvero senza fiato.

Tra tutte queste meraviglie, merita un approfondimento Agios Georgios beach, a una trentina di chilometri a sud ovest dalla città di Corfù.

Si tratta di una spettacolare baia nel paese di Agios Georgios, una delle zone più vivaci dell’isola, con ben 10 chilometri di spiagge attrezzate e spettacolari.

Agios Georgios, tra le spiagge più belle di Corfù

Se Corfù è un incanto, Agios Georgios beach non è assolutamente da meno e la sua bellezza si preannuncia già durante il viaggio per raggiungerla, lungo una strada che costeggia paesini tipici immersi in un paesaggio naturale lussureggiante tra frutteti, uliveti e mandorli.

Scendendo dalla collina di Pagi, ecco la baia che corre con il paese alle spalle, con tutti i servizi per i turisti tra cui strutture ricettive per il soggiorno.

Siamo nel pieno contatto con la natura, in un’oasi di tranquillità adatta a tutti, anche alle famiglie con bambini.

Le due sabbiose sono tutte da esplorare, mentre la morbida sabbia dorata invita a rilassarsi sotto il sole senza più pensieri.

E il mare? Qui è cristallino e trasparente a dir poco, con i fondali che digradano con dolcezza.

La spiaggia è inoltre dotata di ogni comfort: lettini, ombrelloni, docce, bar, il piccolo porticciolo per chi desidera noleggiare un barca e andare alla scoperta delle incantevoli baie nelle vicinanze, e stabilimenti attrezzati per praticare sport acquatici tra cui la moto d’acqua, il windsurf e le escursioni subacquee, con l’opportunità di seguire corsi appositi tenuti da istruttori esperti.

I fondali e le grotte pullulano di vegetazione e fauna marina, un must per lo snorkeling.

Paradiso per il relax e i giochi dei più piccoli durante il giorno, la sera si trasforma nel luogo ideale per i giovani e gli amanti della movida.

In più, nei pressi del litorale troviamo taverne dove assaporare le specialità della cucina greca tra cui ottimo pesce fresco, e non mancano negozi per andare a caccia di souvenir e regali, e market per la spesa quotidiana (lungo la strada principale che porta al paese).

Oltre a bagni di sole e tuffi nelle acque limpidissime, non perdetevi una piacevole passeggiata lungo il litorale per ammirare un panorama difficile da descrivere a parole, un’escursione in giornata alle isole Paxi e Antipaxi, e la scoperta della vicina spiaggia di Issos, ventilata e lunghissima, cui si arriva facilmente a piedi dal marciapiede su cui si affacciano bar e ristoranti alla moda: nei pressi di Isso beach, oasi di natura è poi la riserva del Lago di Korission.

Come raggiungere la spiaggia

Come accennato, l’arenile si trova ad appena 30 chilometri dalla città di Corfù, il che significa circa un’ora di auto dall’aeroporto e dalla capitale.

Inoltre, è ben collegata con le linee di autobus che offrono svariate corse fino a tarda sera, distanziate di un’ora una dall’altra.

La strada costiera che la delimita, dove è anche comodo parcheggiare l’automobile, dona una visione favolosa che lascia a bocca aperta: il felice contrasto del verde della fitta vegetazione con il blu del mare non si dimentica.

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Cosa vedere ad Arenzano, dalla spiaggia al centro cittadino

Arenzano è una splendida cittadina incastonata tra il mare e l’Appennino, ad appena una ventina di chilometri da Genova e altrettanti da Savona, a un passo dalla magnifica area naturale del Parco del Beigua, porta della Riviera Ligure di Levante.

Non è la classica “destinazione balneare”, è molto di più: vanta un centro storico unico nel suo genere, con le vie e le case che si arrampicano dal lungomare alla collina, un parco polmone verde che è un’autentica oasi di relax e di refrigerio durante l’estate, un Santuario polo di fede e pellegrinaggio, eleganti ville e palazzi tipici liguri, testimoni di un fulgido passato, e un esotico e variopinto simbolo, i pavoni in libertà, “cittadini” a tutti gli effetti.

Scopriamo le mete più interessanti e le attrazioni da non perdere ad Arenzano,  dall suggestivo centro storico fino alla spiaggia.

Il Parco e la Villa Negrotto Cambiaso

Villa Negrotto Cambiaso Arenzano

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Villa Negrotto Cambiaso

Il primo incontro con Arenzano, a breve distanza dalla stazione ferroviaria, è il Parco di Villa Negrotto Cambiaso, oasi verdeggiante dove incontrare i pavoni e ammirarli in tutta la loro bellezza: abituati all’incontro con le persone, sono ormai parte integrante della cittadina e rimangono tranquilli a farsi fotografare.

Il parco apre alla scoperta di Arenzano, punto privilegiato per fare piacevoli passeggiate tra prati, agrumeto e immensi alberi che assomigliano alle sequoie americane, sostare all’ombra, praticare sport all’aria aperta e assistere a mostre ed eventi che vengono organizzati durante l’anno.

Fulcro del parco è Villa Negrotto Cambiaso, oggi sede del Municipio, risalente al 1558 a opera del marchese Tobia Pallavicino. Nel 1880, la marchesa Luisa Pallavicino rinnovò la struttura dell’elegante dimora e, oltre a conferirle l’aspetto di una fortezza, decise di dare vita a un parco all’inglese con serra di vetro in stile liberty e svariate terrazze panoramiche che ricordano le mura di difesa medievali.

Non mancano due laghetti dove nuotano pesci, tartarughe, anatre e oche: insomma, un’autentica meraviglia.

Il centro storico del borgo marinaro

Il cuore di Arenzano è il suo centro storico, l’antico borgo marinaro, che si inerpica verso il Beigua e si contraddistingue per la peculiarità di essere, appunto, “in salita”.

Si estende da Via Bocca, area pedonale aggiunta negli anni Sessanta laddove sorgeva la vecchia ferrovia, fino al pittoresco pozzo di Piazza Colombo ed è un intricato labirinto di stradine lastricate, piazzette, caruggi liguri animati su cui si affacciano focaccerie, negozi di lusso, ristoranti, gelaterie e i caratteristici palazzi dalle facciate color pastello impreziositi da meridiane, edicole, stemmi nobiliari, mascheroni di terracotta, eco di Genova e di un passato fiorente.

Angoli che rimangono impressi sono, oltre a Piazza Colombo con il suo pozzo, Piazza Chiossone (o Nastrè), la zona degli antichi lavatoi, e Piazza XXV Aprile su cui svetta il Palazzo Sant’Antonio, antico oratorio del XIII secolo, oggi sede della Biblioteca.

Il lungomare e la spiaggia

Arenzano è anche lungomare e porticciolo turistico: appena usciti dal parco (o dal centro storico) ecco la veduta del mare e della spiaggia centrale, che lasciano già intravedere il capoluogo ligure.

È una piacevole camminata ombreggiata, suddivisa in

  • Lungomare Olanda, tratto di arenili dai ciottoli grigi, sassolini e sabbia con una porzione di spiaggia libera in prossimità del Circolo Velico che volta le spalle al Parco di Villa Figoli des Geneys, in vero stile genovese, che ispirò a Carducci la lirica “In una villa”.
    La villa e il suo parco plasmato da favolosi viali con magnolie, sempreverdi e palme sono il fulcro degli eventi estivi di Arenzano.
  • Lungomare Stati Uniti, ultimo tratto di spiaggia vicino al Porto, ad accesso libero con le barche che ondeggiano attorno alla banchina.

Di sicuro impatto anche il tratto di costa più selvaggio, al di sotto della Ciclabile e Passeggiata Pedonale del Lungomare De Andrè, dove si susseguono raccolte spiagge libere e calette che permettono di godere di un’atmosfera tranquilla e di vedute che rigenerano.

Il Santuario del Bambino Gesù di Praga

Santuario Gesù Bambino di Praga Arenzano

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Santuario Gesù Bambino di Praga

Altro simbolo di Arenzano, che rende la cittadina ligure meta di fede e pellegrinaggio, è il Santuario del Bambino Gesù di Praga, testimone di un forte sentimento devozionale al Bambino di Praga, uno dei luoghi religiosi più frequentati della regione, preceduto da un’ampia scalinata e piazzale da cui si può ammirare uno scorcio invidiabile che arriva fino al mare.

Il Santuario risale al 1904 ma la storia di devozione inizia nel 1628 quando i Carmelitani Scalzi di Arenzano ricevettero in dono dalla principessa Polissena Lobkowitz di Praga una piccola statua in cera di Gesù Bambino di Praga.

Oltre alla ricchezza dell’interno, la chiesa custodisce anche un meraviglioso Presepe in Ceramica perenne, aperto tutto l’anno, frutto di tre anni di lavoro di Eliseo Salino di Albisola, con oltre 300 statue che trovano posto nell’emozionante cornice di una grotta ricostruita con stalattiti e stalagmiti in gesso e juta con la rievocazione di significative scene bibliche: una voce narrante accompagna i visitatori nel percorso e il tipico paesaggio ligure con l’Appennino dona un tocca unico al tutto.

Alle spalle del Santuario, uno sguardo anche alla Torre dei Saraceni, edificata nel XVI secolo a protezione delle incursioni saracene dopo quella avvenuta nel 1559, capeggiata da Amoret Rais.

La Chiesa dei Santi Nazario e Celso

Chiesa di spicco in città è la Parrocchiale intitolata ai Santi Nazario e Celso, eretta sui resti di un antico monastero dedicato al monaco irlandese San Colombano e ricostruita dopo un grave crollo nel Settecento, un magnifico esempio di architettura barocca in Liguria.

Da vedere, al suo interno, l’affresco della cupola, capolavoro di Ernesto Massiglio che seppe replicare al meglio l’opera andata perduta nel ’44 di Francesco Semino.

Il Parco del Beigua

Appena fuori dal centro, gli amanti della natura troveranno ad attenderli la meravigliosa cornice naturalistica del Parco del Beigua, notevole area protetta dove l’ecosistema dei boschi appenninici si sviluppa in completa autonomia e sicurezza.

Sono numerosi i percorsi per trekking ed escursioni tra gli alberi secolari e la natura incontaminata di questo angolo di Liguria e non mancano i percorsi dedicati per un’avventura in mountain bike.

Tappa da non perdere sono poi i Centri visita dedicati all’educazione ambientale e all’ornitologia che permettono di conoscere nei dettagli la flora e la fauna del territorio, con una particolare attenzione alla didattica per i più piccoli.

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Seneghe, la Sardegna più autentica è la meta ideale per l’estate 2023

Alle falde del Montiferru, un massiccio di origine vulcanica che domina la provincia di Oristano, sorge un borgo incastonato tra mare e natura e che, a conti fatti, si rivela la meta ideale per l’estate del 2023.

Il grazioso paese in questione si chiama Seneghe, un luogo che sembra rimasto fermo nel tempo e che ancora oggi conserva fiero tutte le sue tradizioni. Tra le varie tradizioni che possiede spicca per eccellenza quella legata all’olio extravergine di oliva, eccezionale prodotto che viene ben valorizzato e tutelato.

La meta perfetta per chi ama il buon cibo

Non si può dire di conoscere per bene una destinazione finché non se ne è assaggiato il cibo. La buona notizia è che Seneghe si rivela la meta ideale per l’estate del 2023 persino per i buongustai.

Il motivo? È conosciuta anche come la Città dell’Olio, un prodotto di vera eccellenza che nel corso degli anni gli ha permesso di ottenere “l’Ercole olivario“, il massimo premio nazionale per la produzione di olio alimentare.

Ma non c’è da sorprendersi: sono infatti 200 gli ettari destinati ad oltre 60.000 ulivi per produrre questa eccellenza locale. La bontà e la genuinità dell’olio di queste terre consentono di tenere annualmente il Concorso Montiferru, un premio nazionale indirizzato all’olio extravergine di oliva e suddiviso in due sessioni: la prima ha luogo a marzo, mentre la seconda a dicembre.

Ma gioie per il palato sono garantite anche agli amanti dei sapori più dolci: Seneghe è un borgo noto anche per la produzione del miele. Altre eccellenze legate alla gastronomia sono le carni del ‘bue rosso’ e il formaggio casizolu.

Meritano però una menzione speciale anche i manufatti in legno, pietra e ferro, gli strumenti musicali e gli abiti tradizionali.

Seneghe, un centro storico a pochi km dal mare

Seneghe presenta un prezioso centro storico in cui ammirare diversi monumenti ed edifici di particolare interesse. Tra questi non si può non nominare la chiesa più importante del borgo che è dedicata a Santa Maria De Sa Rosa.

Degna di nota è l’ex Parrocchia dell’Immacolata Concezione con la sua cupola alta 36 metri. Poi la Piazza dei Balli, cuore pulsante del borgo, i pozzi, le fontane e i suggestivi vicoli che gli regalano un’atmosfera incantata.

Ma Seneghe non è solo un caratteristico borgo, è anche un perfetto punto di partenza per raggiungere alcune delle spiagge più belle della Sardegna.

La costa più vicina a Seneghe è quella del territorio di Oristano e del Sinis, dove la sensazione che si vive è di essere stati catapultati in paradiso.

A diciannove chilometri circa c’è S’Archittu, un luogo dai profili magici, vero e proprio simbolo della poetica maestria della natura nel mettere al mondo capolavori. Si tratta di una lunga scogliera bianca che abbraccia una graziosa e minuta spiaggia dove d’un tratto si apre un arco che è frutto dall’azione erosiva secolare di diversi agenti atmosferici. Un vero e proprio monumento naturale, alto circa 15 metri, che si impreziosisce particolarmente durante il tramonto, momento in cui il sole decide di calare proprio sotto lo stesso arco.

Circa venticinque chilometri separano Seneghe da un altro gioiello della zona: la Spiaggia Su Pallosu che ha una particolarità più unica che rara, è completamente dedicata ai gatti grazie alla presenza di una dolcissima colonia felina. Parliamo di un sottile lembo di terra puntellato di sabbia dorata e di qualche ciottolo che prende vita in una piccola insenatura che si immerge in un mare limpido e cristallino con fondale sabbioso e poco profondo.

Poi ancora la Spiaggia Sa Rocca Tunda che si trova a poco più di venti chilometri dal borgo. Un luogo che possiamo definire un’oasi di relax grazie alla sua sabbia grigio tenue, le acque cristalline e le morbide dune che vi sorgono alle spalle.

Ma la vera perla si trova ad appena venti chilometri dal borgo: la Spiaggia Is Arenas, un angolo ornato di boschi e dove svettano, fiere, dune sabbiose che sono tra le più estese di tutta Italia. Una sorta di deserto, quindi, impreziosito dai boschi e in grado di evocare potenti emozioni, di quelle che difficilmente si dimenticano.

Nuraghe e tombe dei giganti, i misteri di Seneghe

Centro storico incantevole, mare a dir poco divino e anche tanta storia condita di misteri che rende Seneghe la meta ideale per coloro che alla spiaggia vogliono alternare un po’ di cultura.

Nuraghe e tombe dei giganti costellano questo prezioso territorio, tanto da essere meta di vari itinerari archeologici.

Tra le tombe di Giganti, maestosi monumenti sepolcrali risalenti all’epoca nuragica, meritano certamente una visita quelle di “Serrelizzos” e “s’Omo de sas zanas“, mentre tra le nuraghe, ovvero antiche costruzioni in pietra di forma troncoconica, non si possono non citare quella ‘a corridoio’ “Narba“, il quadrilobato “Zinzimureddos“, il trilobato “Campu” e i monotorre “Lande e Littu“.

Tra tutti questi reperti c’è sicuramente uno che, più degli altri, lascia il segno nel curioso visitatore: la maestosa reggia quadrilobata di “Mesu Maiore“, una costruzione che ancora oggi ha l’onore di raggiungere un’altezza di più di dieci metri.

Infine, sappiate che Seneghe è il posto più opportuno per chi, dopo il mare, i vicoli del centro, la preziosa archeologia e il buon cibo, vuole rifugiarsi in mezzo alla natura: sorge all’interno di un paesaggio che si rivela ideale per le escursioni.

A Seneghe non manca davvero niente, una meta che merita assolutamente un viaggio in questa estate 2023.

In collaborazione con Camera di Commercio di Cagliari e Oristano

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Porto San Giorgio, la cittadina sul mare delle Marche che è un sogno

Lungo la costa adriatica, ci sono tante splendide località di mare dove trascorrere le vacanze: una assolutamente da scoprire è Porto San Giorgio, piccola cittadina marchigiana, che in estate accoglie numerosi turisti sulle sue bellissime spiagge. Ma non si tratta solamente di una meta a vocazione balneare, visto che il suo centro storico è un vero gioiellino tutto da esplorare. Vediamo insieme quali sono le sue meraviglie.

Cosa vedere a Porto San Giorgio

La storia di Porto San Giorgio affonda le sue radici in un lontano passato: nell’antichità era considerato semplicemente lo sbocco sul mare della città di Fermo, e impiegò molto tempo per ottenere la sua autonomia. Nacque come villaggio marinaro, e secondo la leggenda il suo nome sarebbe un omaggio a San Giorgio: tanti secoli fa, alcuni pescatori si imbatterono in una pericolosissima tempesta al largo delle coste dell’Adriatico, e riuscirono a salvarsi solamente grazie all’intercessione del santo, apparso loro come un miracolo.

Oggi non è certo la pesca a dare da mangiare agli abitanti di Porto San Giorgio, bensì il turismo e l’industria manifatturiera. Tuttavia, la cittadina vanta ancora un porto molto suggestivo, tra i principali della regione: è stato inaugurato attorno alla metà degli anni ’80, e può accogliere quasi 800 imbarcazioni. Se lungo la fascia costiera si alternano quartieri residenziali e strutture turistiche, alle sue spalle – dove iniziano le colline – si può ammirare il centro storico del paese. Uno dei monumenti più belli è Rocca Tiepolo, eretta nel ‘200 dal veneziano Lorenzo Tiepolo.

Di forma quadrangolare, la rocca è stata recentemente ristrutturata e viene utilizzata per ospitare numerose manifestazioni culturali. Accanto ad essa, si può visitare la Chiesa di San Giorgio: costruita nel 1830, non è mai stata interamente completata. Davanti alla sua facciata doveva infatti ergersi un portico con colonne doriche, con vista sulla splendida Fontana della Democrazia. Quest’ultima, commissionata ad Alfonso Bernardini, è formata da una vasca in travertino sormontata da una figura femminile che tiene in mano un melograno e delle spighe di grano.

Porto San Giorgio, le spiagge più belle

Con circa 6 km di litorale, Porto San Giorgio è una delle mete balneari più apprezzate delle Marche. Le sue spiagge sabbiose sono il fiore all’occhiello della città: collegate da un bel lungomare su cui si affacciano hotel, negozietti e ristoranti, sono un vero e proprio richiamo turistico. Ci sono tratti di spiaggia libera e altri occupati da stabilimenti attrezzati, così da andare incontro a tutte le esigenze. Non a caso, l’intero tratto costiero, da nord a sud, è pluripremiato con il prestigioso riconoscimento della FEE, la Bandiera Blu.

E non solo: sin dal 2010, le spiagge di Porto San Giorgio hanno ottenuto la Bandiera Verde, assegnata dai pediatri italiani alle migliori località a misura di bimbi. Oltre all’arenile sabbioso, ci sono infatti fondali che digradano dolcemente e scogli frangiflutti che mitigano le correnti dell’Adriatico, offrendo un mare perfetto per le vacanze di famiglia, dove i più piccini possono giocare in tutta tranquillità (ma sempre sotto l’occhio attento di mamma e papà). Da non perdere, in estate, la Festa del Mare che si tiene il 14 agosto sulla spiaggia: pesce fritto e accompagnamento musicale intrattengono sino a notte inoltrata, quando uno spettacolo pirotecnico illumina il cielo stellato.

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Caro spiagge: quali sono le più care d’Italia quest’estate

Si preannuncia un’estate piuttosto onerosa per i vacanzieri che vorranno godersi sole e mare sulle spiagge italiane, in particolar modo nei lidi più esclusivi, oramai accessibili solo ai più ricchi, con postazioni che superano i 1.000 euro al giorno. È quanto emerge da una ricerca del Codacons sui costi di lettini, ombrelloni, sdraio, gazebi e servizi vari sui litorali. Ecco quali sono le spiagge più care d’Italia.

Quanto costa andare in uno stabilimento medio quest’anno

L’estate di quest’anno è la più cara di tutti i tempi. Stando a quanto spiega il Codacons, questa estate molti stabilimenti balneari hanno apportato modifiche ai propri listini applicando rincari delle tariffe al pubblico per numerosi beni e servizi. Quelle giornaliere per ombrelloni, lettini e sdraio registrano incrementi medi del +10%/+15% in tutta Italia con punte del +25% rispetto allo scorso anno. I gestori stessi hanno parlato di aumenti “inevitabili”, generati dai maggiori costi a loro carico.

Facendo qualche esempio, volendo affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend, in uno stabilimento medio, si andrebbero a spendere questa estate tra i 30 e i 35 euro al giorno. Le tariffe sono estremamente diversificate sul territorio: si va dai 40 euro in media di Viareggio o Riccione, agli 80 euro di Gallipoli, passando per i 60 euro di alcune località della Sardegna, ma si arriva facilmente a 120 euro al giorno nelle strutture di livello più alto.

Anche consumare cibi e bevande presso i lidi costerà più caro, con rincari medi tra il +5% e il +10% sul 2022, dai menu dei ristoranti in spiaggia a bevande e gelati. Quindi, considerata la spesa per l’affitto di 1 ombrellone e 2 lettini, consumazioni presso i lidi, parcheggio e carburante, una famiglia con due bambini spenderà quest’anno mediamente tra i 100 e i 110 euro per una giornata al mare, con un aggravio medio del +13,4% sul 2022.

Caro-spiaggia: quale lido si aggiudica il record questa estate

Se quella che abbiamo appena visto è la situazione per gli stabilimenti di medio livello, il quadro cambia completamente per chi vuole usufruire di strutture esclusive situate nelle più prestigiose località di mare italiane. In base alla ricerca condotta dal Codacons, il record del caro-spiaggia spetta quest’anno al Salento, tra le mete estive più gettonate, dove per un gazebo si può arrivare a spendere ad agosto 1.010 euro al giorno se si sceglie l’opzione “rimborsabile”, che consente di cancellare la prenotazione entro 30 giorni dalla data prescelta. Scopriamo, quindi, la top ten delle spiagge più costose dell’estate 2023, in base ai prezzi di noleggio giornaliero ad agosto.

La classifica delle spiagge più costose

  1. “Le Cinque Vele Beach Club” di Marina di Pescoluse (Lecce): gazebo con tavolino, 4 lettini, teli da mare e aperitivo, 1.010 euro rimborsabile, 960 euro non rimborsabile.
  2. “Twiga” di Forte dei Marmi: tenda araba con sofa, 2 letti king size, 2 lettini standard, 1 sedia regista e 1 tavolino, 600 euro.
  3. Hotel Excelsior Lido di Venezia: capanna con lettino, materasso, cuscino, 2 sedie a sdraio con cuscini, 1 tavolo, 4 sedie pieghevoli, 3 teli da spiaggia, 515 euro.
  4. Augustus Hotel di Forte dei Marmi: tenda deluxe con 1 letto queen size, 2 lettini, sdraio e casseforti, 500 euro; Nikki Beach Costa Smeralda: Iconic Beach bed con 1 bottiglia a scelta tra magnum di vino rosé oppure Champagne 75 cl, 500 euro.
  5. Hotel Romazzino Costa Smeralda: 1 sdraio e ombrellone, 200 euro a persona.
  6. Eco del mare di Lerici: cabina deluxe con ombrellone, 2 lettini e 2 teli mare, 352 euro.
  7. Lido Pettolecchia di Savelletri: gazebo fino a 4 persone, 300 euro.
  8. Des Bains di Venezia: gazebo con 4 sedie, tavolo, 1 lettino con materassino, 2 sdraio, 230 euro.
  9. Phi Beach di Baja Sardinia: lettino, telo, drink, frutta, acqua e pranzo, 180 euro a persona.
  10. “Capri Beach Club Da Luigi”: ingresso con lettino o sedia a sdraio 100 euro a persona (inclusa consumazione al ristorante). Ombrellone +15 euro, cabina +20 euro, telo +10 euro.
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La spiaggia più bella del mondo è una distesa di nuvole bagnata dal mare

Le meraviglie che si snodano nel mondo, le stesse che ci invitano a esplorarlo in lungo e in largo, ci confermano che i paradisi terrestri esistono, e sono mozzafiato. Lembi di terra dall’incredibile bellezza, spiagge di sabbia bianca e finissima, acque turchesi e cristalline che riflettono i colori del cielo si palesano davanti agli occhi degli avventurieri come un sogno proibito, ma che invece è reale e per questo ancora più straordinario.

Sono diverse le destinazioni di questo genere che popolano le travel wish list dei viaggiatori, quelle che si configurano come viaggi destinati a cambiare la propria vita. Si tratta di luoghi che per forme, colori e lineamenti, sembrano usciti dall’immaginario onirico perché è così tanta la loro bellezza da farli sembrare surreali.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi. In un paradiso terrestre che si presenta davanti allo sguardo dei viaggiatori come una distesa di nuvole bagnata dal mare. Si tratta della Whitehaven Beach in Australia e noi non abbiamo dubbi: è questa la spiaggia più bella del mondo. Pronti a partire?

La spiaggia più bella del mondo è un sogno a occhi aperti

Per conoscere uno dei luoghi più belli del pianeta, dobbiamo recarci dall’altra parte del mondo. Un viaggio lungo, è vero, ma che ci consente di ammirare una delle visioni più sbalorditive del pianeta. La nostra avventura comincia nel Queensland, in Australia, e più precisamente sull’isola di Whitsunday.

Sull’isola più grande del gruppo omonimo, raggiungibile in barca, in idrovolante o in elicottero, si trova una delle spiagge più belle del mondo. Si tratta della Whitehaven Beach, il quale nome non è altro che un preludio alla visione mozzafiato alla quale si ha accesso una volta giunti qui.

La spiaggia è caratterizzata da migliaia di granelli di sabbia bianchi che si illuminano al sole e che compongono una distesa paradisiaca che si snoda per ben 7 chilometri. Tutto intorno una foresta lussureggiante protegge questo scrigno delle meraviglie mentre le acque turchesi e cristalline, caratterizzate da infinite sfumature d’azzurro, si perdono all’orizzonte, delineando così lo scenario di uno degli ultimi paradisi sulla terra.

Una distesa di nuvole bagnata dall’oceano

Raccontare Whitehaven Beach con l’ausilio delle sole parole sembra una missione impossibile. Questa spiaggia, infatti, è così bella che non si può descrivere, ma solo vivere. Si tratta di una tappa imperdibile per tutti coloro che hanno intenzione di visitare l’Australia e che vogliono toccare con mano la grande bellezza di Madre Natura.

Per raggiungere il punto più panoramico di questo lembo di terra, premiato più volte per la sua bellezza e per la qualità delle sue acque, è necessario attraversare la foresta tropicale e tutte le meraviglie in queste conservate. Una volta raggiunte le alture è possibile ammirare un panorama che lascia senza fiato: distese di nuvole bianche circondate da infinite sfumature d’azzurro.

La peculiarità di questa spiaggia paradisiaca è data dalla sua sabbia, caratterizzata da un bianco brillante e scintillante, composta per il 98% da silice pura. Secondo gli esperti la spiaggia è stata creata proprio dai sedimenti delle rocce locali, che contengono silice, trasportate qui dalle correnti marine nel corso di milioni di anni.

Una volta arrivati fin qui, non vi resta che mettervi comodi e ammirare il panorama circostante in tutta la sua bellezza. E se volete vivere un’esperienza davvero indimenticabile, allora, non perdete l’occasione di pernottare all’interno di uno dei camping del territorio per dormire sotto un manto stellato e risvegliarvi con la vista sulla spiaggia più bella del mondo.

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Sul Cammino di Celestino V, 500 km da Roma al Gargano

Dal cuore dell’Abruzzo fino al mare” e, presto, entro il Giubileo del 2025, dalla Capitale fino a Vieste, sul Gargano: lo storico Cammino di Celestino V alla Maiella si fa grande e si trasforma, passo passo, in un cammino sul modello di Compostela, sacro itinerario ricco di spiritualità e suggestioni sulle tracce del Papa eremita.

Il progetto, in via di sviluppo, prende il nome di “Cammino grande di Celestino“, un percorso di ben 570 chilometri, 37 tappe e 65 Comuni.

Da Roma a Vieste, il nuovo cammino spirituale del Mediterraneo

I tempi sono maturi per il Parco Nazionale della Majella per immaginare e dare vita a un ampliamento dell’apprezzato e conosciuto Cammino di Celestino, che si snoda lungo la rete sentieristica ufficiale del Parco, dall’Aquila a Ortona.

Lo sguardo, infatti, volge avanti, al tracciato che unirà la Via Francigena alla Puglia, passando per l’Abruzzo e il Molise e inglobando i Patrimoni UNESCO del Global Geopark Maiella, della Perdonanza Celestiniana e della Transumanza nonché otto aree naturali protette.

Sarà un percorso grandioso che toccherà Castel Gandolfo, Subiaco, L’Aquila, Fontecchio, Sulmona, Caramanico Terme, Serramonacesca, Ortona, Vasto, Serracapriola e infine Vieste dove Celestino V, dopo la rinuncia al soglio pontificio, inseguito dagli uomini del nuovo Papa Bonifacio VIII, aveva intenzione di imbarcarsi per la Dalmazia.

Il Cammino di Celestino, nel cuore dell’Abruzzo

Nel 2018, nacque il tracciato originario del Cammino, voluto dal Parco della Majella per raccontare le vicende del vecchio eremita Pietro Angelerio e far conoscere al mondo i preziosi eremi rupestri in cui si ritirò nella sua lunga vita, prima di essere chiamato a diventare Papa.

Un cammino di 90 chilometri in sei tappe, da Sulmona in provincia dell’Aquila fino a Serramonacesca in provincia di Pescara, che ricalca i sentieri (il più delle volte semplici mulattiere) probabilmente utilizzati da Pietro per spostarsi da un eremo all’altro nella magnificenza della natura abruzzese.

La partenza avviene dalla Badia Celestiniana di Sulmona, tocca i comuni di Pacentro, Roccacaramanico, Caramanico, Decontra, Roccamorice, Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello e Serramonacesca, consentendo di visitare sette eremi rupestri, due abbazie, un sito con tombe rupestri e due siti archeologici prima di arrivare all’Abbazia di San Liberatore a Maiella a Serramonacesca.

Il 22 giugno 2022, presso la splendida cattedrale di Santo Spirito nella Badia Morronese, è arrivato l’annuncio ufficiale della piena operatività delle nuove tappe che vanno dall’Aquila a Sulmona e da Serramonacesca a Ortona.

225 chilometri che collegano il cuore dell’Abruzzo al Mare Adriatico passando per luoghi a dir poco straordinari: dalla Basilica di Collemaggio, dove Pietro fu incoronato Papa, lungo la valle dell’Aterno, tra antichi borghi e siti storici, toccando gli abitati di Stiffe, Campana, Fontecchio, Beffi, Castelvecchio Subequo e Raiano, fino alla Valle Peligna e alla maestosa Maiella; da qui prosegue poi tra gli eremi e i santuari della Montagna Madre fino al litorale di Ortona.

In particolare, gli ultimi tre giorni corrispondono con i passi del Cammino di San Tommaso, fino alla Cattedrale dell’apostolo a Ortona e, con un ultimo sforzo, al Castello Aragonese e al mare.

Dal Castello, una scalinata consente di raggiungere la pista ciclabile della Via verde della Costa dei Trabocchi che scende, seguendo il tracciato della vecchia ferrovia adriatica, fino a Vasto.