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Questo bizzarro museo vale da solo un viaggio a Lisbona

Cosa ci spinge a metterci in viaggio e a esplorare il mondo in lungo e in largo? A volte lo facciamo perché ispirati dai racconti degli altri viaggiatori, altre volte per assecondare il desiderio di perderci e immergerci in paesaggi da cartolina. Ma lo facciamo anche per raggiungere i luoghi iconici, i monumenti artistici e architettonici, e per scoprire le tradizioni e le usanze di popolazioni vicine e lontane.

Ci mettiamo in viaggio anche per andare alla scoperta della cultura di una determinata destinazione, quella conservata, protetta e valorizzata all’interno di musei, alcuni dei quali si sono trasformati negli anni in vere e proprie attrazioni turistiche. Scrigni delle meraviglie che, da soli, valgono un intero viaggio.

Ed è proprio di un museo che vogliamo parlarvi, di uno dei più insoliti, bizzarri e particolari che abbiamo mai visto. Si tratta del Centro Interpretativo da História do Bacalhau che, come il nome stesso suggerisce, celebra il baccalà. Curiosi di scoprirlo? Preparate i bagagli: si vola a Lisbona.

Bentornati a Lisbona

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in una città che non smette mai di incantare, stiamo parlando di Lisbona. Affascinante, colorata, superlativa: la capitale del Portogallo, che sorge sulla costa e si estende su un territorio collinare, è una delle mete predilette di viaggiatori e turisti provenienti da ogni parte del mondo. Le cose da fare e da vedere qui sono così tante che non basta un solo viaggio per scoprirle tutte.

I vicoli della città vecchia e le case dalle tinte pastello, il fiume Tago sovrastato dall’iconico ponte 25 de Abril, il Museo Nazionale Azulejo, dedicato all’arte delle piastrelle in ceramiche: queste sono solo alcune delle attrazioni imperdibili in città, alle quali poi si aggiungono tutte le prelibatezze gastronomiche che appartengono alla tradizione locale e che meritano di essere assaporate.

Ma al di là dei luoghi più frequentati dai viaggiatori, che si estendono fino alle spiagge atlantiche situate al di fuori del nucleo urbano, esiste un’attrazione davvero particolare, sicuramente unica. Si tratta di un museo che celebra il baccalà e che racconta la storia del simbolo della cucina portoghese.

Il museo che celebra il baccalà

Sono molti i viaggiatori che raggiungono Lisbona per assaporare la ricca tradizione gastronomica che appartiene alla città. È proprio nella capitale del Portogallo, infatti, che è possibile assaggiare i pasteis de nata, dolci caratteristici che da sempre rispondono alle esigenze dei palati più sopraffini.

I pasticcini di pasta sfoglia, però, non sono gli unici a deliziare i sensi di chi arriva fin qua giù. Per gli amanti del salato, infatti, ci sono tantissime proposte a base di pesce, e soprattutto di “bacalhau”, che è l’emblema della tradizione culinaria locale.

È proprio al baccalà che è stato dedicato il Centro Interpretativo da História do Bacalhau situato nel Lisboa Story Centre, il museo interattivo dedicato all’intera storia di Lisbona. Uno spazio davvero inedito che permette a tutti i visitatori di fare un viaggio attraverso il tempo per scoprire le origini, le tradizioni e l’evoluzione di quello che è riconosciuto come simbolo della gastronomia di un Paese intero.

Una volta entrati all’interno dell’edificio, gli ospiti sono invitati a intraprendere un viaggio ideale attraverso le testimonianze e le storie dei marinai e dei pescatori che sono arrivati fino in capo al mondo per pescare questo esemplare, e portarlo in tavola con ricette che sono diventate iconiche.

Non è tutto però, all’interno del Centro Interpretativo da História do Bacalhau, infatti, è stato creato anche uno spazio dedicato allo shopping culinario. Questo vuol dire che i visitatori – prima di andare via – possono acquistare porzioni di baccalà fresco o secco, e in diverse lavorazioni, e fare un viaggio nella cultura portoghese attraverso il sapore.

Bacalhau

Fonte: iStock

Bacalhau di Lisbona
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Questo ristorante storico è stato trasformato in un museo

Organizzare un viaggio in Spagna è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione. Lo è perché il Paese intero ospita un patrimonio culturale, artistico e naturale di immensa bellezza che varia e si differenzia a ogni chilometro percorso. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, e non basta certo un solo viaggio per scoprirle tutte.

Dalla capitale Madrid, che ospita il Palazzo Reale e il Museo del Prado, a Barcellona, dove è possibile ammirare le suggestive opere di Antoni Gaudí, passando per Segovia e per il suo castello medievale e perdendosi tra i paesi bianchi dell’Andalusia: questi sono solo alcuni degli itinerari che vi permetteranno di scoprire i meravigliosi territori che si snodano nel Paese.

A questi, poi, se ne aggiunge un altro. Si tratta di una tappa inedita e straordinaria, un’esperienza che unisce l’arte e il gusto in un unico luogo. Sì perché in Spagna, e più precisamente a Cala Montjoi, quello che è un ristorante storico, caratteristico e tradizionale, è stato trasformato in un museo. Pronti a partire?

Il ristorante-museo sulla Costa Brava

Il nostro viaggio di oggi ci conduce al cospetto di uno dei territori più affascinanti, suggestivi e popolari di tutta la Spagna, stiamo parlando di Costa Brava, un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti delle spiagge e della natura. Proprio qui, e più precisamente a Cala Montjoi, nel Parco Naturale di Cap de Creus, esiste un locale che è un vero e proprio punto di riferimento per tutto il territorio, per i cittadini e per i viaggiatori.

Stiamo parlando di elBulli1846, un ristorante situato a nord di Girona, la cui storia è anticipata nel suo nome. Il numero 1846, infatti, fa riferimento ai piatti che sono stati preparati e offerti dal locale sin dalla sua inaugurazione. Gastronomia e innovazione hanno sempre contraddistinto il menu del ristorante che è un vero e proprio omaggio al territorio e alle tradizioni spagnole.

elBulli1846 non soddisfa solo il palato, anche se questo motivo, da solo, basterebbe per raggiungere il celebre ristorante. Il locale, infatti, è stato trasformato in un museo, il primo al mondo di questo genere. Con oltre 60 installazioni artistiche, concettuali e audiovisive, questo tempio del gusto si prepara ad accogliere viaggiatori di tutto il mondo per permettere loro di vivere un viaggio sensoriale e straordinario nella gastronomia.

elBulli1846, installazioni esterne

Fonte: elBulli1846/PepoSegura

elBulli1846, installazioni esterne

elBulli1846: il primo ristorante a trasformarsi in un museo

Sono oltre 4.000 i metri quadrati sui quali si snoda il museo, incorniciato dalla natura straordinaria e suggestiva del Parco Naturale del Cap de Creus. Qui, i visitatori potranno perdersi e immergersi in 69 installazioni artistiche, concettuali e audiovisive che permettono di addentrarsi in un viaggio inedito e sensazionale tra tradizione e innovazione.

Gli ospiti potranno interagire con le opere d’arte, entrare idealmente nel concept della ristorazione di elBulli1846 in un paesaggio mozzafiato, dove tutto viene integrato in maniera armoniosa. Alla fine del percorso, inoltre, le persone potranno entrare all’interno di elBulliDNA, un’installazione a forma di una grotta, inserita tra le bellezze naturalistiche di Cap de Creus, dove – attraverso laboratori – verranno svelati tutti i progetti del ristorante dell’ultimo ventennio. Sarà possibile, inoltre, visitare l’edificio storico del ristorante, quello dove elBulli ha avuto sede per 50 anni.

L’appuntamento, con questa inedita e straordinaria avventura, è previsto questa estate. Il museo, infatti, resterà aperto dal 15 giugno al 16 settembre.

elBulli1846, installazioni esterne

Fonte: elBulli1846/PepoSegura

elBulli1846, installazioni esterne
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Musei di Firenze: quali visitare assolutamente

Firenze è il capoluogo della Toscana, ma è anche una delle più importanti culle della cultura italiana. Nel corso dei secoli, questa città ha mantenuto il proprio fascino attirando milioni di turisti da tutto il mondo ogni anno. Stiamo parlando di un luogo magico e ricco di sorprese, una città d’arte che vanta un immenso patrimonio culturale e architettonico, il quale ne mette in risalto il fascino e l’importanza nel corso della storia. Meta turistica tra le più apprezzate d’Italia, merita assolutamente una visita in qualsiasi periodo dell’anno, da soli o in coppia, con i bambini o con gli amici.

La città di Firenze è particolarmente nota per essere la culla del Rinascimento italiano, un vero e proprio museo all’aperto: i monumenti e gli antichi palazzi sono a portata di bicicletta o, più semplicemente, di rilassanti passeggiate. Oggigiorno, questa meta è considerata la capitale dell’arte: secondo l’UNESCO, proprio qui è racchiuso il 60% delle bellezze artistiche di tutta Italia, un dato semplicemente incredibile. Dal XIII al XVI secolo, Firenze ha fatto da sfondo al lavoro di grandissimi artisti italiani come Michelangelo, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Filippo Brunelleschi, che qui hanno concepito alcune delle loro splendide opere.

Ovviamente, il ricco patrimonio fiorentino è custodito non soltanto open air – basti pensare alle tantissime architetture meravigliose che caratterizzano il suo centro storico. La città è ricca di musei, alcuni famosissimi come gli Uffizi, altri decisamente meno conosciuti, soprattutto dai turisti. Eppure, ognuno di loro ha un fascino speciale che merita attenzione: scopriamo quali sono i più bei musei di Firenze, da visitare il prima possibile per immergersi nelle atmosfere incredibili di questa città-gioiello tra le migliori d’Italia.

Musei di Firenze: arte e cultura tutta da scoprire

Firenze

Fonte: iStock

Il centro storico di Firenze

Gli storici palazzi e le antiche piazze di Firenze, nel corso del Rinascimento, sono diventati veri e propri musei a cielo aperto: in Piazza della Signoria, per esempio, sono state installate maestose statue e fontane. Le chiese, i palazzi, le basiliche ed i musei cittadini, poi, sono il vero e proprio tesoro di Firenze, catturando l’interesse e la curiosità di milioni di visitatori. Sicuramente il museo più famoso è quello degli Uffizi, il quale ospita opere di Leonardo da Vinci, Botticelli, Rubens e Tiziano. Altre importanti istituzioni sono il Museo Archeologico di Firenze, Museo del Novecento, Museo Galileo e molti altri.

Ogni anno la città di Firenze attira milioni di visitatori in quanto centro culturale di grande importanza: periodicamente vengono organizzate interessanti esibizioni e feste d’arte. Nei mesi estivi le piazze cittadine offrono intrattenimenti ogni sera con rinfreschi e visite agli edifici circostanti. Le altre stagioni, ad ogni modo, non sono da meno se consideriamo che i più importanti teatri di Firenze portano in città tantissimi turisti grazie ai balletti, le opere e gli spettacoli; in più le principali vie di Firenze sono gremite di mostre, concerti, esposizioni. Il capoluogo toscano, dunque, fonde arte e cultura con l’obiettivo di creare ogni volta qualcosa di nuovo ed interessante visto che la città offre infinite possibilità di conoscere le opere d’arte ed architettoniche più importanti del nostro Paese.

Museo Archeologico Nazionale di Firenze

Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze è uno fra i più importanti d’Italia e si colloca all’interno di un fenomeno di portata europea: la nascita dei musei in qualità di istituzioni statali legate alla formazione delle nazioni moderne. Questo museo raccoglie i più importanti scavi toscani, così come alcuni reperti etruschi e romani provenienti da Umbria e Lazio. Il Museo Archeologico Nazionale ospita cinque diverse sezioni: quella etrusca, romana, greca, egizia e numismatica. Gli appassionati di storia non potranno certo perdersi la Chimera d’Arezzo, un importante pezzo della civiltà etrusca: si tratta di un plastico bronzo raffigurante la mitica fiera leonina restaurata da Francesco Carradori, il quale ricostruì la coda serpentina che mordeva la testa di capra. Buona parte dei reperti di questa sezione riguarda la cultura funeraria, in particolare i sarcofagi e le urnette.

Fra le opere più interessanti della sezione romana troviamo alcuni bronzi antichi come, per esempio, il Treboniamo Gallo, risalente al III secolo. La sezione greca, invece, ospita una serie di antiche ceramiche provenienti da tombe etrusche e da collezioni private. La sezione egizia è seconda solo al Museo Egizio di Torino e ospita reperti provenienti dalle attività quotidiane dell’antico Egitto: oggetti in tessuto, legno e osso. Fra le opere più interessanti a amirare, possiamo trovare i modelli di due servitori, la macinatrice di grano e la donna che fa la birra risalenti all’antico regno. Infine, la sezione numismatica contiene importanti ed antiche raccolte numismatiche italiane.

Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli

Fonte: iStock | Ph. Ondrej Bucek

Il Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli è il parco più famoso della città di Firenze. Si tratta di un giardino storico connesso al Forte di Belvedere e che ospita ogni anno oltre 800.000 visitatori. I giardini furono costruiti, originariamente, dai Medici: inizialmente avevano un’impostazione di stile tardo-rinascimentale, la quale venne poi modificata dalla costruzione di nuove porzioni con impostazioni differenti. Il giardino è caratterizzato da imponenti statue ed edifici come la settecentesca Kaffeehaus, che permette di godere di un panorama mozzafiato della città. Il giardino ha quattro ingressi pubblici e dal 2017 il circuito museale comprende anche il Museo degli argenti, la Galleria del Costume, il Museo delle porcellane e il Giardino Bardini.

Museo Galileo di Firenze

Il Museo Galileo di Firenze è uno degli imperdibili della città e si trova in Piazza dei Giudici. Questo museo ha sede presso Palazzo Castellani, un’antica fortificazione costruita sulla sponda destra dell’Arno. Il Museo Galileo si è dotato negli ultimi anni di laboratorio multimediale atto alla produzione di applicazioni interattive, online e offline, per la divulgazione della cultura. Una parte molto importante di questo ente museale è sicuramente la biblioteca, la quale è situata al terzo piano: essa conserva un gran numero di opere appartenenti ai fondi antichi. Particolarmente interessante è il fondo Mediceo-Lorenese che comprende testi scientifici inerenti alle scienze fisico-matematiche.

Villa Bardini

Villa Bardini è situata sulla costa San Giorgio, a Firenze. È un importante centro espositivo che ospita mostre temporanee, il Museo Capucci ed il Museo Annigoni. Originariamente, questo palazzo era la famosa Villa Manadora, la quale fu costruita nella prima metà del Seicento per opera di Gherardo Silvani, importante architetto dell’epoca. Dopo diversi anni di abbandono, l’attuale Villa Bardini è stata ristrutturata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e riaperta al pubblico nel 2006 con una serie di interessanti esposizioni. Villa Bardini conta con circa sessanta stanze, un numero comprensivo anche di sale e saloni, oltre agli uffici e gli spazi dedicati a conferenze e convegni.

Casa di Dante a Firenze

La Casa di Dante

Fonte: iStock | Ph. Sergio Delle Vedove

La Casa di Dante

La Casa di Dante è un museo storico di Firenze, suddiviso in tre piani che raccontano le vicende di vita più importanti del poeta. Presso questo museo di Firenze è possibile partecipare a diversi itinerari per conoscere meglio la vita del Sommo poeta e la Firenze antica: le proposte comprendono visite guidate e tour della città sulle tracce di Dante Alighieri. L’edificio originale venne costruito prima del 1265, anno in cui nacque Dante e ad oggi ha come scopo fondamentale quello di diffondere la cultura e la conoscenza della vita e delle opere dell’autore. Il museo si articola in tre piani, ognuno dei quali tratta di una tematica diversa che illustra la vita del poeta: la sua vita amorosa, l’esilio, la vita politica.

Galleria degli Uffizi e cappelle medicee

La Galleria degli Uffizi di Firenze fa parte del complesso museale conosciuto come le Gallerie degli Uffizi e comprendente le collezioni di Palazzo Pitti ed il Giardino dei Boboli. Questo famoso museo fiorentino ospita svariate collezioni ed opere d’arte di grande valore provenienti dalla famiglia dei Medici, tra le quali spicca una serie di opere religiose derivate dalla soppressione di monasteri e conventi tra il XVIII ed il XIX secolo. La Galleria degli Uffizi vi riserverà splendide sorprese: godetevi una rilassante passeggiata varcando la Sala dei Primitivi o attraversate la famosa sala del Quattrocento lasciandovi catapultare nel passato. Fra tutti gli sguardi dei dipinti presenti all’interno della galleria, sarà proprio quello di un frate carmelitano a catturare la vostra attenzione; coglierete, poi, l’infinita bellezza della “Lippina”, capolavoro del noto Filippo Lippi.

Non perdetevi le straordinarie opere di Sandro Botticelli, fra le quali “La nascita di Venere” e “L’allegoria della Primavera”, simboli della pittura italiana. Ma vi consigliamo anche una visita alle sale che ospitano le opere del grande Michelangelo, di Raffaello, Tiziano e Correggio: rimarrete stupiti dalla grandiosità di queste bellezze artistiche. Nel Museo Statale di Firenze, inoltre, sono le famose cappelle medicee, costruite dall’omonima famiglia e oggi bellezza artistica del capoluogo toscano. Questi ambienti sono stati costruiti tra il XVI e XVII secolo in qualità di estensione della basilica brunelleschiana allo scopo di elogiare l’omonima famiglia.

Museo Novecento di Firenze e Palazzo Davanzati

Palazzo Davanzati

Fonte: iStock | Ph. VvoeVale

Palazzo Davanzati

Il Museo del Novecento di Firenze è situato in Piazza S. Maria Novella ed è interamente dedicato all’arte italiana del XX secolo: sono presenti circa 300 opere distribuite in quindici ambienti. Il museo presenta collezioni permanenti, mostre temporanee e progetti speciali che animano particolarmente le attività dell’ente museale stesso; a questi si aggiunge anche la ricca offerta del dipartimento di mediazione culturale, il quale organizza regolarmente incontri educativi, laboratori e visite guidate per grandi e piccini.

Da non perdere è il famoso Palazzo Davanzati, notevole esempio di architettura residenziale fiorentina del Trecento. Nel suo complesso, questo antico palazzo, è la testimonianza del passaggio da casa-torre medievale a residenza rinascimentale: gli ambienti sono molto suggestivi, a cominciare dal cortile interno dotato di un pozzo a muro privato. Le sale di Palazzo Davanzati sono riccamente affrescate, in particolare la Sala dei Pappagalli, molto colorata e suggestiva, così come la Sala dei Pavoni; quest’ultima conserva la Madonna col bambino di Brunelleschi.

Galleria dell’Accademia di Firenze

Per ultima, ma non meno importante, vogliamo ricordare la Galleria dell’Accademia di Firenze. Si tratta di un museo molto apprezzato dai visitatori ed espone il maggior numero di sculture del noto Michelangelo. La visita a questa galleria potrà essere spunto per diverse riflessioni complementari, in grado di soddisfare passioni per la musica, l’arte, la botanica e le varie tecniche pittoriche. Il museo vi accoglierà nella maestosa Sala del Colosso, la quale oggi ospita il modello preparatorio di Giambologna per il ratto delle Sabine, importante esempio di scultura cinquecentesca. Lasciatevi poi conquistare dai meravigliosi dipinti di Lippi, Bronzino e Ghirlandaio: selezionare le opere più importanti è una mossa molto delicata, soprattutto se consideriamo il calibro degli artisti di cui parliamo.

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Amanti del design e dell’arredamento: non perdetevi questo museo

Da 80 anni nelle case di tantissime persone di tutto il mondo, con pezzi di design e arredamento che, nel tempo, sono diventati veri e propri complementi cult. Stiamo parlando di Ikea, marchio fondato in Svezia nel 1943, che coniuga le linee essenziali dell’arredamento nordico, con le ultime tendenze per la casa e le tante anime che può esprimere lo spazio domestico.

E, per gli amanti del design e dell’arredamento, che stanno programmando una vacanza in Svezia, c’è un’interessante novità. Infatti, all’interno dell’Ikea Museum sono state allestite due nuove aree espositive che sono un vero e proprio viaggio all’interno della storia del brand.

La struttura è stata aperta nel 2016 e ospita la mostra permanente intitolata La storia di Ikea: passato, presente e futuro, i due spazi realizzati per gli 80 anni del marchio sono: Ikea Through the Ages e Hej Ingvar!.

Il museo che racconta la storia di Ikea: dove si trova e perché è imperdibile

Difficile entrare in una casa e non trovare almeno un pezzo Ikea, perché nei suoi 80 anni di storia il brand ha dato vita a complementi di arredamento e mobili davvero iconici. Difficile, anche, per chi ama il design, non conoscere questo marchio che è partito dalla Svezia per poi prendere piede in tutto il mondo.

Se si sta programmando una vacanza in Svezia, e si vuole approfondire la storia del brand, allora bisogna segnare in agenda l’apertura di due nuovi spazi espostivi all’interno dell’Ikea Museum che si trova ad Älmhult. Si tratta di una tappa imperdibile per una vacanza nella zona, perché si trova all’interno dell’edificio originale del primo negozio, la cui apertura è datata 1958.

Uno spazio che trasuda la storia del marchio, all’interno del quale ammirare la mostra suddivisa in quattro aree tematiche: Le nostre origini, Design democratico, Hej Ingvar! e Ikea Through the Age. Le ultime due sono state predisposte proprio per celebrare gli 80 anni di Ikea. All’interno della struttura vi sono anche un negozio e un ristorante.

Un'immagine del nuovo allestimento dell'Ikea Museum

Fonte: Ufficio Stampa Ikea

Uno scorcio del nuovo allestimento dell’Ikea Museum

I due allestimenti per celebrare gli 80 anni del brand

Ottant’anni e non sentirli. Era il 1943 quando Ingvar Kamprad iniziò a vendere penne e fiammiferi nella regione dello Småland, che si trova nel sud della Svezia. Da allora, come si suole dire, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, trasformando Ikea in un marchio conosciuto a livello globale.
E visitare l’allestimento Ikea Through the Ages è come intraprendere un viaggio alla scoperta della sua storia, mostrando come si sia trasformata nel tempo, influenzando e lasciandosi influenzare.

“La maggior parte delle persone è entrata in contatto con Ikea nel corso della vita – ha spiegato Mats Nilsson, curatore della mostra -. Molti di noi, fin dall’infanzia, sono cresciuti con i mobili, i tessili, le lampade e tanti altri articoli d’arredamento di Ikea. Poter rappresentare una piccola parte di questa realtà, accanto agli alti e ai bassi dello sviluppo dell’azienda, è stata un’esperienza straordinariamente formativa e piacevole. Speriamo e crediamo che la maggior parte dei visitatori riconosceranno tanti prodotti e forse troveranno anche qualche sorpresa qua e là”.

L’uomo dietro a Ikea ha un nome e un cognome: si tratta di Ingvar Kamprad e la seconda esposizione è dedicata proprio a lui e alla sua vita, grazie a una serie di interviste inedite a ex dipendenti, persone che hanno fatto parte della storia del marchio e amici. “Con questa mostra abbiamo scelto di raccontare Ingvar Kamprad e il suo modo deciso e non convenzionale di fare business e dirigere l’azienda – ha spiegato Anna Sandberg Falk, curatrice della mostra -. Oltre all’impegno e al coraggio, Kamprad ha sempre dimostrato grande attenzione per le persone attorno a lui. Vogliamo enfatizzare la personalità, la creatività e la forza trainante che hanno posto le basi per la creazione della principale azienda di arredamento del mondo”.

Il secondo allestimento si intitola Hej Ingvar!. Entrambi sono aperti al pubblico a partire dal 15 giugno. Ed è anche una buona occasione per visitare Älmhult ed immergersi nell’atmosfera svedese e di uno dei suoi brand più noti in tutto il mondo.

Ikea Museum, parte del nuovo allestimento

Fonte: Ufficio Stampa Ikea

Ikea Museum, un’immagine del nuovo allestimento per gli 80 anni del brand
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Il momento migliore per una vacanza in Emilia

In previsione dell’estate, non c’è luogo migliore dove andare se non in quella terra che ha subìto molti danni per via delle condizioni meteorologiche: l’Emilia-Romagna. Da sempre una Regione che ha moltissimo da offrire, dalle bellezze culturali ai paesaggi naturali fino all’ottima tavola.

Per chi decide di trascorrere una vacanza in Emilia, sono in arrivo tantissime offerte e riduzioni nei principali musei, hotel e ristoranti di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Tutte città che sono facilmente e velocemente raggiungibili in treno. Per questo motivo, chi viaggia con Trenitalia in Emilia, fino al 31 agosto ha diritto a tutta una serie di facility che sicuramente rendono una vacanza più piacevole e abbordabile.

Musei scontati

Nei weekend sono previste riduzioni e agevolazioni sul biglietto d’ingresso nei musei e per le visite guidate, su presentazione del biglietto delle Frecce. I musei convenzionati sono a Parma la Camera di San Paolo, il Polo museale Piazza Duomo, Battistero, Museo Diocesano, Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Complesso monumentale della Pilotta e il Teatro Regio.

A Reggio Emilia si avrà uno sconto per la visita guidata della Collezione Maramotti, mentre a Piacenza si avrà diritto allo sconto per visitare il Museo della Cattedrale, ai Musei Civici di Palazzo Farnese e alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi.

Hotel convenzionati

Ai possessori dei biglietti delle Frecce, le strutture alberghiere convenzionate di Parma, Piacenza e Reggio Emilia applicheranno una riduzione del 15%, su prenotazioni dirette, per soggiorni di due notti nel weekend (da venerdì a domenica).

Tour ed escursioni

Per chi avesse tempo, c’è la possibilità di prendere parte a esperienze a prezzi agevolati. A Parma c’è la possibilità di fare un tour della Food Valley, mentre il Comune di Parma propone un Parma City Tour, che comprende una piacevole passeggiata tra vie e i vicoli della città in compagnia di una guida turistica per ammirare i luoghi più suggestivi e affascinanti del centro storico e conoscere cosa rende Parma così speciale. A Reggio Emilia ci sono offerte sui pacchetti di Itinere, mentre a Piacenza si può fare un tour guidato della città.

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Questa città italiana sta per trasformarsi in un museo a cielo aperto

La primavera, si sa, è un vero e proprio invito a scoprire e riscoprire il mondo che abitiamo che, con il risveglio della natura, si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo incredibile destinato a lasciare senza fiato. È questo il periodo migliore per organizzare viaggi nelle città, nei Paesi e nei borghi che fioriscono e meravigliano con colori e profumi inebrianti che pullulano in ogni dove. Ma è anche l’occasione perfetta per andare alla scoperta dei luoghi più sorprendenti del BelPaese.

Se avete in mente di organizzare un viaggio in Italia tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, allora, vi diamo un motivo in più per raggiungere Padova. La pittoresca città veneta, celebre in tutto il mondo per gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, per la grande Basilica di Sant’Antonio e per le eleganti caffetterie che si snodano in tutto il centro urbano, si sta preparando a stupire cittadini e viaggiatori.

A partire dal 20 maggio, e fino al 4 giugno, Padova ospiterà la Biennale di Street Art “Super Walls”, una colorata kermesse internazionale che incanterà tutti gli amanti dell’arte e della cultura. Grazie ai capolavori visivi che popoleranno le strade e le facciate degli edifici, la città italiana si trasformerà in un museo a cielo aperto. Quale occasione migliore, se non questa, per riscoprire le bellezze del luogo?

Biennale di Street Art: Padova diventa un museo a cielo aperto

Sono 31 gli street artist coinvolti nella biennale che tingerà di meraviglia la città veneta, le sue strade e i suoi quartieri. Gli artisti, provenienti dall’Italia, dalla Francia, dalla Germania, dalla Spagna e dall’Olanda sono già al lavoro per realizzare più di 40 murales che si snoderanno nella città di Padova e nei comuni limitrofi. Non saranno da soli, insieme a loro anche i giovani studenti del Liceo Artistico Modigliani di Padova che realizzeranno un’opera con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale.

Il tema scelto per la terza edizione di Super Walls, la manifestazione che dal 2019 utilizza l’arte di strada come strumento per valorizzare il paesaggio urbano, è il rispetto. Gli artisti coinvolti nella kermesse sono stati invitati a fornire, attraverso il talento e la creatività, la loro personale visione di questo concetto.

C’è chi ha scelto di utilizzare questa occasione per tornare su tematiche relative alla tutela dell’ambiente, chi invece ha trasformato in arte i concetti di rispetto per le donne, per sé stessi, per i bambini e per la diversità. Non è mancato neanche chi ha scelto di riflettere sul fair play sportivo, argomento che assume ulteriore valore nell’anno in cui Padova è Città Europea dello Sport.

Medianeras, Azienda Ospedale Università, Padova

Fonte: Ufficio Stampa

Medianeras, Azienda Ospedale Università, Padova

Super Walls: un percorso delle meraviglie

L’appuntamento da segnare in agenda, per intraprendere questo percorso delle meraviglie a Padova, e dintorni, è il 20 maggio, giorno in cui sarà inaugurata la Biennale di Street Art “Super Walls” giunta alla sua terza edizione.

I murales saranno praticamente ovunque: sarà possibile osservarli sulle pareti dello Stadio Euganeo, del Palaindoor, del Palantenore di Piazza Azzurri d’Italia all’Arcella e del Palagozzano in Piazza Gardellin alla Guizza. Non solo strutture sportive, però, i capolavori di street art stanno colorando i muri di tantissimi edifici: ospedali, supermarket, scuole, strutture pubbliche e private.

L’evento, promosso dal Comune di Padova e dall’Associazione Culturale CIMI, permetterà a un parterre di artisti celebri nel panorama nazionale di esprimersi attraverso la street art e ti trasformare la città veneta in un museo a cielo aperto. Non solo Padova, però, la Biennale tingerà di meraviglia anche i comuni di Albignasego, Abano Terme, Campodarsego, Cittadella, Este, Fontaniva, Legnaro, Limena, Mestrino, Rubano, San Giorgio delle Pertiche e Selvazzano Dentro.

Axe, Alí Supermercati, Tombelle di Saonara (PD)

Fonte: Ufficio Stampa

Axe, Alí Supermercati, Tombelle di Saonara (PD)
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Il museo di Renzo Piano è stato inaugurato: è un sogno

Le acque scintillanti, le squame dei pesci che riflettono la luce e la storia che sembra riecheggiare nelle forme che ricordano le navi: sono alcune delle suggestioni che regala l’edificio realizzato da Renzo Piano Building Workshop a Istanbul, che ora è diventato uno spazio museale da sogno.

Il nuovo Istanbul Modern si sviluppa su oltre 10.500 metri quadrati ed è pensato per ospitare mostre temporanee, programmi educativi interdisciplinari, proiezioni di film e una vasta collezione d’arte accessibile al pubblico.

Istanbul Modern, riempirsi di meraviglia nello spazio di Renzo Piano

Realizzato nel 2004, l’Istanbul Modern ha cambiato casa e l’ha trovata in uno spazio che colma gli occhi di meraviglia e che porta la firma di uno degli architetti più noti al mondo: Renzo Piano. Una struttura che, come accade spesso con quelle dell’architetto genovese, riesce a inserirsi naturalmente nel contesto e a raccontarlo in maniera straordinaria.

Infatti, se si guarda l’edificio, non possono sfuggire le suggestioni del luogo in cui è stato costruito. Il design prende ispirazione dalle acque del Bosforo, restituendo un gioco di luce che ammalia i visitatori già dall’esterno, mentre il profilo ricorda le navi che per millenni hanno attraccato in questo luogo di confine tra Asia ed Europa. E infine la facciata, che restituisce alla vista il scintillio delle squame dei pesci quando riflettono la luce solare.

In questa struttura, la prima che l’architetto genovese ha realizzato in Türkiye, ha trovato casa l’Istanbul Modern il primo museo di arte moderna e contemporanea del Paese: la sua vasta collezione d’arte copre il periodo che va dal 1945 a oggi grazie a opere di artisti internazionali che riflettono la creatività artistica di Türkiye e hanno svolto un ruolo attivo nella trasformazione globale dell’arte.

Gli esterni muse di Renzo Piano

Fonte: Istanbul Modern, foto Cemal Emden

Il muse di Renzo Piano visto dall’esterno

Il museo di Renzo Piano, alla scoperta degli spazi

Spazi dedicati all’arte, all’incontro, agli eventi: questo è il museo di Renzo Piano. Dopo la meraviglia che regalano gli esterni dell’edificio, che si collocano alla perfezione nel contesto circostante, muoversi al suo interno restituisce la vera vocazione dell’edificio, inteso come spazio polivalente aperto ad arte e incontro.

Al piano terra, che sembra far parte del lungomare grazie alla vista diretta sull’esterno, si trovano la biblioteca del museo, spazi educativi ed eventi, touchscreen digitali, una caffetteria e un negozio. Ad accogliere i visitatori c’è il False Ceiling di Richard Wentworth, una delle iconiche installazioni permanenti dell’ex edificio. E nella scalinata centrale si può ammirare l’installazione site specific in tre parti di Olafur Eliasson: Il tuo viaggio inaspettato.

Al primo piano si trovano la galleria fotografica, la galleria pop-up, gli spazi per eventi, le aule didattiche e il ristorante dell’Istanbul Modern. Da una terrazza all’aperto si può godere di una vista spettacolare sul Bosforo e sulla Penisola Storica.

Al secondo piano, invece, trova la sua collocazione la galleria della collezione permanente del museo e la principale galleria di mostre temporanee. A completare gli spazi un auditorium da 156 posti e una terrazza panoramica che regala ai visitatori una scenografia impareggiabile grazie alla vista a 360 gradi del Bosforo e della città.

La vista dalla terrazza del muse di Renzo Piano

Fonte: Istanbul Modern, foto Cemal Emden

La vista dal muse di Renzo Piano

Il museo di Renzo Piano, dove si trova

La posizione dell’edificio è sensazionale ed è la stessa del suo predecessore: si trova a Karaköy, uno dei quartieri più storici di Istanbul, dove il Bosforo incontra il Corno d’oro. Si affaccia verso il mare, sul Bosforo e sulla Penisola Storica, in quel luogo che per migliaia di anni è stato un crocevia fondamentale che ha unito Istanbul con altri centri di commercio e cultura in tutto il mondo.

Nei pressi dell’edificio si trovano altri punti di interesse, che vale la pena visitare in occasione di una vacanza a Istanbul: la Torre dell’Orologio di Tophane, per esempio, il Complesso Kılıç Ali Paşa di Mimar Sinan, la Fontana di Tophane, la Moschea di Nusretiye e il Padiglione di Tophane.

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Se siete amanti dei cani dovete visitare questo imperdibile museo

Siete amanti degli animali, in particolare dei nostri amici a quattro zampe? Avete mai voluto saperne di più su di loro e fare un viaggio nella loro storia? Se è così, vi consigliamo di visitare il “Museo del bassotto” (Dackelmuseum), in Germania. Situato nella pittoresca città di Passau, in una vecchia rimessa per carrozze degli inizi del XIX secolo, questo museo è dedicato esclusivamente ai bassotti e alla loro storia.

Il progetto nasce dall’idea di Josef Küblbeck e di Oliver Storz, che hanno lasciato il loro lavoro di fioristi per dedicarsi completamente alla loro passione per questa razza canina. Il museo ha aperto le porte nel 2018 ed è diventato un’attrazione imperdibile per gli amanti dei cani di tutto il mondo.

Entrando qui i visitatori avranno l’opportunità di imparare tutto sulla storia del bassotto, dalle sue origini alla selezione genetica, fino ai giorni nostri. Molte di queste opere risalgono al XIX secolo, quando i bassotti iniziarono a comparire per le strade della Germania, e le sculture ed i dipinti che raffigurano queste adorabili creature ne celebrano la popolarità che li ha resi protagonisti nel corso dei secoli.

Alla scoperta di esposizioni uniche e divertenti

Josef Küblbeck e Oliver Storz, Museo del bassotto

Fonte: IPA

Josef Küblbeck e Oliver Storz, fondatori del Museo del bassotto

Il Dackelmuseum è una struttura unica nel suo genere, dedicata all’esposizione di diversi tipi di bassotto provenienti da tutto il mondo. Nelle sue sale si possono ammirare esemplari rari e affascinanti come il bassotto nano tedesco, il bassotto a gambe corte, il bassotto a pelo lungo e molti altri ancora.

Il museo si prefigge lo scopo di promuovere la conoscenza di questa razza canina e di fornire informazioni sulla sua origine e peculiarità. Ogni esemplare esposto viene presentato con una scheda descrittiva dettagliata, che illustra le caratteristiche fisiche e comportamentali della specie.

All’interno della struttura avrete la possibilità di osservare opere d’arte e documenti storici, fotografie e sculture provenienti da collezioni private e mostre pubbliche. Potrete, inoltre, esplorare una serie di affascinanti attrazioni, tra cui opere interattive come una casetta per bassotti a grandezza naturale e una presentazione audiovisiva della storia e dello sviluppo dei bassotti. Il museo offre anche programmi educativi per adulti e bambini, che vanno dalle conferenze sull’allevamento alle lezioni cinofile.

Insomma, per tutti gli appassionati di questa razza canina (e non solo), il Museo del bassotto è sicuramente una tappa obbligata che vi permetterà di scoprire uno dei luoghi più incantevoli della Germania, la Baviera.

Passau, alla scoperta della Bavaria tra storia e modernità

Il Museo del bassotto è solo una delle tante attrazioni di questa località così affascinante. Se siete alla ricerca di un’esperienza indimenticabile nella Baviera meridionale, Passau vi conquisterà con la sua affascinante bellezza, lasciandovi senza fiato.

Circondata da rive maestose del fiume Danubio, la città offre una combinazione di storia e modernità. Passeggiando tra le sue strade, potrete ammirare l’architettura antica degli imponenti edifici, tra cui la Cattedrale di San Stefano, l’Antico Municipio e la Chiesa dei Domenicani. Mentre ci si avventura tra i vicoli e le caratteristiche abitazioni, non si può non rimanere affascinati dalla sontuosità storica del suo Duomo e dai dettagli curati del Museo Oberhaus che racconta la storia della città.

La Baviera è senza dubbio e una delle mete turistiche più gettonate in Europa, ricca di luoghi che sono diventati dei veri e propri monumenti del patrimonio culturale del nostro continente. In particolare, non perdete alcune delle attrazioni più famose della regione, dal bellissimo Castello di Neuschwanstein al celebre Oktoberfest di Monaco.

Le maestose montagne che formano uno sfondo mozzafiato, i magnifici castelli che sembrano usciti da un racconto di fiabe, i laghi cristallini e le pittoresche cittadine raccontano la storia di una regione ricca di tradizioni e cultura. Insomma, visitare il Museo del bassotto vi darà l’opportunità non solo di apprezzare il rapporto secolare che esiste tra gli esseri umani e questi amati animali domestici, ma anche di ammirare la bellezza di una regione straordinaria come la Baviera.

Non resta molto altro da fare se non iniziare a pianificare il vostro viaggio e scoprire uno dei musei più singolari della Germania, ma attenzione: una volta visitato questo incantevole territorio, sarà difficile andarsene!

La città di Passau

Fonte: iStock

Passau, Germania
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Idee di Viaggio itinerari culturali musei Viaggi

Questo bunker nucleare è diventato un museo: ecco come visitarlo

L’ingresso è nascosto tra gli alberi che popolano una fitta foresta e la sua estensione, quella appena visibile in superficie, prosegue sottoterra. Stiamo parlando di un bunker nucleare, costruito durante gli anni della Guerra Fredda e adibito a rifugio per la Regina e il membri del Governo, che oggi è diventato un museo. Si tratta del REGAN Vest del Danish Cold War Museum e per visitarlo dobbiamo recarci in Danimarca e più precisamente nello Jutland settentrionale. Pronti a partire?

Un nuovo museo in Danimarca

Il nostro viaggio di oggi ci conduce di nuovo in Danimarca, nel Paese scandinavo che da sempre affascina e attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Le cose da fare e da vedere qui, lo sappiamo, sono tantissime, a partire dall’immancabile visita alla città di Odense, luogo di nascita dello scrittore Hans Christian Andersen, e passando per Copenhagen, la meravigliosa capitale che ospita il parco divertimenti Tivoli e l’iconica statua della Sirenetta.

Ma al di là delle celebri attrazioni che ogni anno attirano migliaia di turisti, la Danimarca conserva un importante patrimonio naturalistico, storico e culturale che si snoda in ogni parte del territorio e che vale davvero la pena conoscere.

Oggi, per esempio, ci spostiamo nello Jutland settentrionale, per andare alla scoperta di Skørping, un ex comune danese ora accorpato alle città di Nørager e Støvring, che preserva una delle aree naturalistiche più affascinanti del Paese. Non è un caso che questo territorio, con gli anni, sia diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti della natura.

Tutto merito delle colline verdeggianti e dei boschi lussureggianti che delineano in maniera incantata il paesaggio e che invitano a vivere e condividere esperienze outdoor tra scenari incontaminati.

Raggiungere Skørping adesso, inoltre, permette ai viaggiatori anche di fare un tuffo nel passato all’interno di un museo inaugurato lo scorso febbraio. Non si tratta di un museo qualunque, ma di un bunker sotterraneo costruito negli anni ’60 nel pieno della Guerra Fredda.

REGAN Vest: l’ex bunker nucleare ora è un museo

Inaugurato a Skørping il 13 febbraio del 2023, l’ex bunker antiatomico fa parte del circuito del Nordjyske Museer, il Museo storico dello Jutland settentrionale, e compone il Danish Cold War Museum. La promessa è quella di permettere ai viaggiatori di toccare con mano il passato attraversando le atmosfere di un tempo.

Il bunker, infatti, è stato riportato alle sue origini, così come è successo per la villa di mattoni gialli situata nelle immediate vicinanze che era la casa dell’Ingegnere Capo, il cui compito era quello di supervisionare il rifugio. La dimora è stata ristrutturata e arredata in stile vintage, ed è diventata parte dell’esperienza museale.

Il Museo della Guerra Fredda di Skørping si snoda su un terreno di oltre 5.000 metri quadrati e comprende un centro visite e diversi edifici, situati in superficie, adibiti a esposizioni temporanee e una mostra che attraversa gli anni della Guerra Fredda. L’esperienza più suggestiva, ovviamente, è quella che permette ai visitatori di attraversare REGAN Vest, il bunker sotterraneo nascosto tra gli alberi della foresta e riportato alle sue origini.

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Curiosità itinerari culturali musei Viaggi

In questo museo puoi vivere un’esperienza “sottosopra”

L’arte è dinamica e in continuo movimento, nel corso dei secoli gli stili si sono susseguiti rispecchiando anche le esigenze del pubblico. Il luogo ideale per ammirare le grandi opere è senza dubbio il museo che a sua volta si è evoluto e ha cercato di rimanere al passo con i tempi trasformandosi. Accanto ai classici luoghi in cui ammirare i capolavori ci sono edifici che hanno abbracciato il concetto di arte sensoriale. Sì, perché ammirare un’opera vuol dire anche viverla in pieno e divertirsi e questo è il concetto che sta dietro al Museo del sottosopra a Yantai.

Il museo in cui tutto è sottosopra

In Cina, nella provincia dello Shandong e nello specifico nella città di Yantai gli amanti delle foto e dei selfie non vedranno l’ora di visitare il Museo del sottosopra. Ma di cosa si tratta? Il museo ha la caratteristica di avere al suo interno stanze con i mobili montati al contrario pronti a diventare i protagonisti di immagini bizzarre. Infatti basta scattare la foto, capovolgerla e in un attimo vi troverete a testa in giù o allungati sulle pareti per un effetto davvero realistico.

Yantai e il Museo del sottosopra

Fonte: Ipa

Uno scatto all’interno del Museo del sottosopra

Quello che caratterizza il museo è che si tratta della ricostruzione di un appartamento con le differenti stanze. Potete ad esempio reggervi in equilibrio con un dito sul letto, oppure passeggiare direttamente sul soffitto della camera da letto. I modi per realizzare foto divertenti e fuori dal comune non mancano, ad esempio potete far credere di stare per cadere nella tromba delle scale o essere provetti equilibristi rimanendo in bilico sulla bicicletta. Un’esperienza di sicuro curiosa e assolutamente da provare.

I musei fuori dal comune in giro per il mondo

Il Museo del sottosopra di Yantai non è l’unico al mondo di questo genere e non bisogna andare molto lontano per vivere un’esperienza simile. In Europa a pochi chilometri da noi, in Olanda ad Amsterdam ospita The Upside Down che ha lo stesso concept di quello di Yantai con qualche caratteristica in più. Qui le stanze oltre a rappresentare gli interni di una casa come la sala reale, offrono la possibilità di vivere un’esperienza immersiva nel vero senso della parola. All’interno di The Upside Down, c’è una piscina con palline di plastica trasparenti che si illuminano in base al colore preferito in cui immergersi e fare un tuffo particolare. Per chi sogna una vita da star e lo stile dei ricchi, invece, all’interno del museo c’è la riproduzione di un jet privato tutto rosa.

Museo del sottosopra a Yantai in Cina
Un divertente scatto all’interno del museo

Non solo sottosopra, i musei possono diventare un luogo in cui giocare e sperimentare illusioni ottiche e per farlo basta rimanere in Italia. A Roma, infatti, c’è il Museo delle Illusioni il luogo in cui è possibile fare nuove esperienze per tutte le età. Oltre alla Stanza del Sottosopra, ci si potrà liberare della forza di gravità all’interno della Stanza dell’Infinito o vivere un’esperienza divertente e insolita all’interno del Vortex Tunnel, in cui tutti i sensi verranno ingannati.

Di sicuro questi musei così particolari sono l’occasione giusta per concedersi qualche momento di svago e leggerezza e vivere l’arte a 360°.