Categorie
itinerari lago Posti incredibili Viaggi

La panchina vista lago più romantica del mondo

Può una panchina trasformarsi in una destinazione di viaggio ed essere lei stessa il motivo per il quale si sceglie di raggiungere una determinata destinazione? La risposta è sì, e probabilmente lo sanno bene tutti quelli che proprio nei piccoli dettagli incontrati lungo il tragitto hanno riscoperto il significato più autentico dell’avventura.

Panchine, dicevamo. Come quella che si affaccia sul meraviglioso e suggestivo lago di Bled e che, siamo certi, non ha bisogno di presentazioni. Una panchina che può essere raggiunta con un po’ di allenamento e un pizzico di fatica, ma che restituisce il panorama più incantato di sempre. Quello da fotografare, da contemplare e da osservare, per lasciarsi meravigliare.

Meraviglioso è il lago di Bled

Incastonato tra suggestive montagne, e situato nella zona nord ovest della Slovenia, il lago di Bled è uno dei luoghi più raggiunti e fotografati dai viaggiatori di tutto il mondo, la cui popolarità è conseguenza diretta della sua bellezza. Raggiungibile in un paio d’ore di auto da Trieste, e poco distante da Lubiana, questo luogo incantato fa da cornice agli scatti più magici degli avventurieri che partono alla scoperta di questo territorio.

Le acque cristalline nelle quali si specchiano le montagne verdi, dove campeggia al centro di tutto l’isolotto, rendono l’atmosfera di Bled sognante e favolistica, perfetta per weekend romantici e ma anche per viaggi rigeneranti e rilassanti. Proprio nei pressi del lago, infatti, ci sono le terme più celebri di tutto il territorio che hanno trasformato la sponda occidentale in uno dei paradisi termali più apprezzati di sempre.

Tantissimi sono poi i percorsi naturalistici che si snodato attorno al lago e che permettono di raggiungere altezze che garantiscono la visione dei scorci più belli di sempre. Ed è proprio qui, su queste alture, che possiamo vivere un’esperienza suggestiva e straordinaria.

Come arrivare alla panchina vista lago che celebra la bellezza

Sono tante le fotografie che popolano i feed di Instagram e di altri social network che immortalano una delle visioni più belle del lago di Bled. Ed è proprio in queste che spesso ritroviamo quella panchina in legno che ci invita a sederci per contemplare il meraviglioso territorio che si palesa davanti ai nostri occhi.

Per raggiungerla è necessario camminare, salire e inerpicarsi per i tanti sentieri nel bosco. Ma l’arrivo vale la fatica perché è da questa altezza che è possibile ammirare uno degli scenari naturali più belli del Paese e probabilmente dell’Europa intera.

Tra i numerosi sentieri escursionistici, ce n’è uno che una volta imboccato porta a quello che è il belvedere più magico di sempre. Stiamo parlando del percorso che passa per la Mala Osojnica, 685 metri , e arriva fino alla Velika Osojnica situata a un’altezza di 756 metri.

In circa un’ora di cammino è possibile avere l’accesso esclusivo alla visione di tutto il lago di Bled circondato dalle maestose Alpi. Lo spettacolo potrà sembrarvi familiare e non è un caso, il panorama davanti ai vostri occhi, infatti, è uno dei più iconici del territorio.

È qui che trovate una suggestiva e semplice panchina di legno dove fermarvi per riposarvi, e per assaporare ogni sensazione provata davanti al meraviglioso spettacolo.

panchina sul lago di Bled

panchina sul lago di Bled

Categorie
Borghi Ghiacciai itinerari culturali Monumenti Posti incredibili Tirolo Trentino Alto Adige Viaggi

Nel cuore di questo ghiacciaio esiste un palazzo incantato

Esistono luoghi, in ogni parte del globo, che ci ricordano che il mondo che abitiamo è un posto meraviglioso. Sono le opere architettoniche e quelle scultoree costruite dall’uomo alle quali si affiancano anche tutti quei capolavori che portano la firma di Madre Natura. Come quel ghiacciaio in Tirolo che nasconde nelle viscere della terra il suo tesoro più prezioso.

Ci troviamo nella conosciuta e suggestiva Zillertal, la più grande delle valli della Inntal nel Tirolo Austriaco. È qui che, immerso in cento sfumature di un blu quasi surreale che fanno da contrasto alle bianche trasparenze del ghiaccio, si trova un regno incantato. Un palazzo di 15 metri che si nasconde all’interno di un ghiacciaio.

Tirolo: il regno di Frozen in un ghiacciaio

Il Natur Eis Palast, letteralmente Palazzo naturale di ghiaccio, si trova all’interno del ghiacciaio dell’Hintertux, già meta prediletta di tutti gli amanti degli sport invernali. La porta di accesso per questo viaggio straordinario si trova a 3.250 metri di altitudine, da qui è possibile entrare all’interno di una grotta e attraversare questo magico e suggestivo universo di ghiaccio.

Viaggio all'interno del ghiacciaio di Hintertux

Viaggio all’interno del ghiacciaio di Hintertux

Un palazzo che è un vero e proprio capolavoro unico al mondo e porta la firma di Madre Natura. Si è formato a seguito di una profonda crepa all’interno del ghiacciaio Hintertux, la stessa che oggi ci permette di entrare nel suo ventre. Un labirinto che si snoda a una profondità di circa 25 metri sotto le piste da scii presenti sul territorio e che offre delle visioni straordinarie e idilliache.

Ci sono le camere di cristallo che, come il nome stesso suggerisce, sono contraddistinte dalla presenza di cristalli di ghiaccio che sono in eterna mutazione, c’è la camera del vestibolo glaciale, il fiume, i laghi e le cascate ghiacciate. Tutto qui sotto assume i contorni favolistici di una realtà surreale, quella di un regno gelato tutto da scoprire.

Natur Eis Palast: tutte le attività

Entrare all’interno del Palazzo naturale di ghiaccio nel Tirolo austriaco è un’esperienza straordinaria da fare almeno una volta nella vita in solitudine, in coppia o con la famiglia. Questo regno magico è aperto tutto l’anno e consente di vivere un’esperienza al di fuori dall’ordinario.

Viaggio all'interno del ghiacciaio di Hintertux

Viaggio all’interno del ghiacciaio di Hintertux

La visita si svolge in totale sicurezza con tanto di casco e cintura e inizia attraversando una sala d’ingresso immersa in questo azzurro quasi mistico. Dopo di che si prosegue per le sale di ghiaccio, il laghetto e una cappella illuminata da luci rosse fino ad arrivare al cuore di questo regno: palazzo alto 15 metri.

Si può scegliere di visitare il ventre di ghiacciaio a piedi, seguendo il percorso e attraversando i cunicoli tra incanti giochi di ombre e luci, oppure vivere un’avventura al di fuori dall’ordinario. Il palazzo, infatti, è visitabile anche con un gommone che naviga sul piccolo fiume che attraversa gli interni di Hintertux, in alternativa – e per i più allenati – è possibile anche remare sul corso d’acqua sopra uno Stand Up Paddle.

I più temerari, infine, possono scegliere di attraversare il crepaccio a nuoto e provare il brivido di fare il bagno in un ghiacciaio. La temperatura è da brividi, raggiunge infatti i -0,2 gradi sotto lo zero. Ma se avete una certa preparazione sportiva, tanta audacia e un pizzico di follia, una visita nel palazzo naturale di ghiaccio può trasformarsi in un’avventura indimenticabile.

Viaggio all'interno del ghiacciaio di Hintertux

Viaggio all’interno del ghiacciaio di Hintertux

Categorie
colline itinerari culturali luoghi misteriosi Monumenti Posti incredibili Viaggi

Il palazzo misterioso nel quale puoi attraversare l’inferno di Dante

C’è un luogo intriso di fascino, mistero, suggestione e un pizzico di magia che è da sempre in cima alla delle destinazioni da raggiungere e da esplorare. E il motivo è facilmente intuibile dato che Sintra, la località portoghese situata tra le colline della Serra de Sintra, è una vera meraviglia. Qui, sul cielo limpido, si staglia dolcemente il Palacio Nacional da Pena situato suuna sporgenza rocciosa su una delle colline più alte del territorio, un palazzo che per colori, forme e linee rimanda inevitabilmente a quell’immaginario favolistico della nostra memoria infantile.

Dall’alto, l’edificio, domina su tutto il territorio rendendo superlativo, ma non è certo l’unica tappa di un itinerario fatto di fascino e magia, di simboli apparentemente indecifrabili, di una suggestione ai limiti tra la realtà e la fantasia.

Alla scoperta della Quinta da Regaleira

Non lontano dai punti d’interesse più conosciuti e frequentati di Sintra, troviamo anche la Quinta da Regaleira, un palazzo dai lineamenti maestosi circondato da 4 ettari di lussureggianti giardini, all’interno dei quali si snodano laghetti, fontane, sculture e grotte. Conosciuto anche con il nome Palácio da Regaleira, l’edificio è stato costruito i primi anni del 1900 per volontà del collezionista ed entomologo Antonio Augusto Carvalho Monteiro, e porta la firma dell’architetto italiano Luigi Manini.

Quinta da Regaleira

Quinta da Regaleira

La bellezza rara e fuori dall’ordinario dell’intera tenuta ha fatto meritare alla Quinta da Regaleira un posto d’onore all’interno della lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1995. Ma non è solo quell’affascinante architettura che fonde gli stili tardo gotico e rinascimentale, e neanche quei simboli apparentemente indecifrabili che affondano le origini nel mondo esoterico e alchemico, ma è l’intero complesso a rappresentare una sorta di viaggio iniziatico per la rinascita.

La meravigliosa Cappella della Santissima Trinità, la Loggia e la Fontana dell’Ibis e quella dell’Abbondanza, le grotte e poi ancora la torre circolare sulla quale salire per poter contemplare la tenuta nel suo insieme e tutta Sintra: Quinta da Regaleira è meravigliosa in ogni suo angolo.

Eppure c’è qualcosa che attira qui cittadini e viaggiatori da tutto il mondo, ed è la presenza di due pozzi, in corrispondenza delle torri, nelle quali scendere per affrontare il percorso di rinascita, per attraversare i 9 gironi dell’inferno dantesco.

Quinta da Regaleira

Quinta da Regaleira

L’inferno di Dante a Sintra

Sono due i pozzi all’interno della Quinta da Regaleira, quello iniziatico e quello incompleto. Il primo, nello specifico, è caratterizzato da una spirale che conduce i visitatori verso il fondo, a una profondità di 30 metri, attraversando 9 piani. Un numero che non è di certo un caso perché fa riferimento alla Divina Commedia. Il collegamento con i 9 gironi dell’inferno dantesco è inevitabile, così come lo è quello ai 9 cieli concetrici dell’opera del sommo poeta.

Scendere in questa torre invertita che squarcia il terreno, fino alle sue viscere per poi risalire, è un’esperienza che simboleggia la morte e poi la rinascita. Ad avvallare la metafora che si nasconde dietro al pozzo, c’è anche un mosaico posto sul fondo che rappresenta la bussola e la croce templare.

Ne emerge quindi un complesso che, nella sua totalità, era finalizzato a dei riti di iniziazione che si concludevano proprio in quel pozzo, in quella spirale che conduceva le persone verso il fondo e poi verso la risalita.

Il significato allegorico dei due pozzi, e soprattutto di quello iniziatico, sembra il pezzo di puzzle mancante per una comprensione totale di tutto il complesso che ancora oggi conserva misteri mai risolti e un fascino straordinario che attira qui ogni giorno migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

Pozzo iniziatico, Quinta da Regaleira

Pozzo iniziatico, Quinta da Regaleira

Categorie
hotel Posti incredibili Viaggi

Dormire in un hotel di lusso in mezzo al nulla

C’era una volta, neanche tanto tempo fa, un faro meraviglioso situato su un’isola remota al largo della costa occidentale della Svezia. Fondamentale, ma solitaria, l’esperienza del guardiano di Hamneskär, dato che quel piccolo lembo di terra appartenente all’arcipelago di Bohuslän, era disabitato. C’è oggi quello stesso faro che è diventato un hotel di lusso dove vivere un’esperienza fuori dall’ordinario.

La storia del faro diventato hotel

A circa 40 minuti di navigazione dalla terra ferma è possibile raggiungere la piccola e suggestiva isola di Hamneskär situata in mare aperto. Una terra, questa, considerata invivibile per gli essere umani a causa dei suoi pericolosi scogli e dei numerosi naufragi che si sono susseguiti negli anni.

L’unico edificio sull’isola, costruito nel 1868 e automatizzato nel 1964, era il Pater Noster, un faro in ferro progettato dall’ingegnere Nils Gustaf von Heidenstam. Una vita breve, quella della lighthouse, che nel 1977 venne sostituita da quella di Hätteberget posta in mare aperto.

Il destino del faro dell’isola di Hamneskär sembrava ormai segnato, ma un gruppo di imprenditori ha deciso di cambiare, inaspettatamente, le sue sorti. Ristrutturato e riportato al suo design originale, l’alloggio del guardiano è stato trasformata in un hotel di lusso in mare aperto.

La struttura, dotata anche di un ristorante e una caffetteria, permette ai viaggiatori di vivere un’esperienza all’insegna della pace e della tranquillità, un’avventura dove è possibile ritrovare una connessione quasi primordiale con la natura. Intorno all’isola, infatti, solo chilometri di mare che si estendono verso l’infinito, lì dove l’acqua e il cielo si toccano, si fondono e si confondono.

Il Pater Noster Hotel, che ha mantenuto la struttura e il nome originale, è raggiungibile solo in elicottero e in gommone dalle città di Marstrand o Göteborg.

Pater Noster Hotel: benvenuti nella casa all’orizzonte

La ristrutturazione, firmata dall’agenzia di design Stylt Trampoli, ha trasformato il vecchio faro in un edificio di lusso con un arredamento che pone al centro di tutto la lunga e infinita storia d’amore tra l’isola e il mare. Ci sono mobili vintage, oggetti d’arte e vecchie fotografie del tempo che ricreano un’esperienza sospesa nel tempo e nello spazio. Così, grazie ai suoi interni ricercati e ai suoi esterni naturali, il Pater Noster Hotel regala un’esperienza unica e straordinaria.

Dal vecchio faro di Hamneskär sono state ricavate 9 camere, l’hotel può arrivare a 18 persone. La tranquillità e la pace sono garantite sempre, così come lo sono la connessione con la natura più autentica e primordiale. Durante l’estate gli ospiti possono restare all’aperto fino a notte fonda, così da contemplare il meraviglioso cielo stellato che riflette sul mare e lo fa brillare.

Di giorno, invece, è possibile rinfrescarsi in acqua, oppure restare sulla terra e ammirare il panorama circostante immersi in una delle due vasche idromassaggio della struttura con acqua di mare riscaldata.

Un luogo perfetto che per tutte le persone che sentono l’esigenza di scappare dal caos e dal disordine dei giorni, di ritrovarsi e di rigenerarsi attraverso la visione di panorami che lasciano col fiato sospeso. La natura incontaminata e il mare selvaggio sono la cornice perfetta di questa casa sull’orizzonte.

Ma quanto costa alloggiare qui? Il prezzo di una camera doppia del Pater Noster Hotel si aggira sui 620 euro a persona con la formula pensione completa.

Pater Noster Hotel

Pater Noster Hotel

Categorie
faro panorami Posti incredibili Viaggi

Dormire in un faro sulla costa scozzese: l’esperienza da sogno

Immerso in un paesaggio idilliaco dove natura selvaggia e tradizioni antiche convivono da secoli, esiste un alloggio da sogno, un luogo di partenza e di arrivo per tutti gli avventurieri in grado di caratterizzare in maniera univoca l’intera esperienza di viaggio. Si tratta di un faro che affaccia direttamente dove è possibile osservare l’infinito, quel punto esatto in cui i confini tra cielo e mare si annullano, dove la notte fa capolino una dolce ninna nanna che accompagna i sogni degli ospiti.

Ci troviamo all’interno del Lighthouse Point, l’ex alloggio del guardiano del faro, con viste mozzafiato sul mare e su tutto il territorio di Argyll e Bute. Il faro, inaugurato nel 1812, è stato adibito oggi a cottage di lusso che offre tutti i comfort ai viaggiatori, ma soprattutto permette di rigenerarsi e ritrovare le energie al primo sguardo vero il panorama circostante.

Dormire in un faro in Scozia

Gli alloggi sono diventati sempre più importanti per la scelta delle destinazioni dei nostri viaggi, perché è loro il compito di trasformare le esperienze, di renderle ancora più uniche e straordinarie. Così, negli ultimi tempi, nuove e inedite proposte si sono affiancate agli hotel e alle tradizionali strutture ricettive. Tra queste anche i fari.

Possiamo quindi partire alla scoperta delle meravigliose, selvagge e suggestive coste scozzesi e alloggiare all’interno di un faro situato ad Argyll e Bute, la regione della costa occidentale della Scozia, che confina con le Highland, conosciuta per la sua selvaggia bellezza.

L’alloggio, poi, è dotato di tutti i confort. Dalla zona notte con letto king size alla zona living con veranda. Non manca, ovviamente, una cucina completamente attrezzata.

È qui che è possibile staccare da tutto e da tutti, ritirarsi negli interni accoglienti e da quelli godere delle ampie viste sull’oceano che bagnano la contea di Argyll. Un rifugio perfetto per chi è alla ricerca di pace e tranquillità, di una nuova e straordinaria connessione con la natura autentica e primordiale.

Alla pace e alla calma si aggiunge anche un’esperienza di gusto. Il Lighthouse Point, infatti, è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta delle più celebri distillerie di whisky del mondo, situate proprio nei villaggi e nelle città di questa regione.

Argyll e Bute: cosa vedere e cosa fare

Il faro, prenotabile su Airbnb, è situato nei pressi del piccolo villaggio di Innellan. Qui potrete sperimentare uno stile di vita di altri tempi all’insegna della tranquillità e passare serate spensierate all’interno dell’unico pub della zona. A circa 7 km, invece, troviamo la turistica e animata città di Dunoon, perfetto punto di partenza per raggiungere Glasgow o gli altri punti di interesse nei dintorni come le pittoresche isole che caratterizzano tutto il territorio.

La bellezza di questo territorio permette di creare un itinerario personalizzato che vede la natura assoluta protagonista. Da Innellan si può partire alla scoperta di Argyll e Bute, della sua campagna e del suo litorale, luoghi che ospitano e preservano una fauna incredibile. Altrettanti sono i sentieri escursionistici e le gire fuori porta per andare a scoprire le meraviglie del territorio.

Dormire in un faro in Scozia

Dormire in un faro in Scozia

Categorie
itinerari culturali Posti incredibili Viaggi

Le bianche falesie che hanno ispirato gli artisti del mondo

Victor Hugo l’ha definita “La più bella architettura che ci sia” e in effetti la scogliera di Étretat è meravigliosa. Rappresentato proprio da lui nel suo Carnet de Voyage del 1835, quel luogo che sembra sospeso nel tempo e nello spazio ha ispirato, per secoli, artisti provenienti da ogni dove alla stregua di una musa.

Per ammirare la scogliera in tutta la sua bellezza dobbiamo recarci in Normandia, nella Senna Marittima, in quel comune francese che si affaccia sul Canale della Manica. Étretat, col tempo, è diventata un vero e proprio punto di riferimento di viaggiatori, scrittori, artisti e fotografi, nonché meta più popolare della Costa d’Alabastro. È qui che si trovano le scogliere meravigliose che dal mare si innalzano verso il cielo, le cui forme sono così suggestive da ispirare storie, misteri e leggende, capolavori d’arte.

Étretat, le spettacolari scogliere della Normandia

La Manneporte, la Courtine o l’Aiguille, le falesie della Costa d’Alabastro sono tutte meravigliose, alcune meno popolari, altre protagoniste assolute di quadri moderni e fotografie contemporanee, ma magiche in maniera unica. Insieme formano una delle più belle architetture naturale del mondo intero.

La loro forma singolare è un invito a lasciarsi suggestionare. Si possono contemplare da una barca in mare, o dalla spiaggia, lasciandosi catturare da quello spettacolo maestoso. Oppure si può sfidare la forza di gravità e salire in cima attraversando sentieri verticali che portano sulle falesie, e da lì ammirare il mare e le spiagge, uno spettacolo unico al mondo.

Una bellezza selvaggia e autentica preservata ieri e oggi, dalla quale neanche Maurice Leblanc era rimasto immune, proprio lui che qui che ha creato il suo Arsène Lupin, il ladro gentiluomo al quale sono stati dedicati film e cartoni che hanno appassionato intere generazioni.

Non è stato l’unico, s’intende, perché qui scrittori, pittori e illustratori si sono recati per immortalare il panorama e la magica atmosfera a suon di pennellate. Il primo, di cui si hanno testimonianze, è stato proprio Victor Hugo, seguito poi da Delacroix e infine Monet che di questo posto si era innamorato.

Étretat: le falesie nei quadri dei pittori

Descrivere l’incanto delle falesie a parole è un’impresa ardua, per questo gli artisti hanno utilizzato i pennelli e i colori per raccontare ciò che le parole da sole non potevano spiegare. Quell’abbagliante biancore delle falesie della Costa d’Alabastro hanno rapito lo sguardo di Eugène Delacroix che attraverso delle rappresentazioni in acquerello ha provato a far conoscere la bellezza di un luogo che in lui creava una miriade di suggestioni. Le rovine di un’antica città, a queste lui le paragonava.

Mentre Gustave Courbet, con il suo realismo, ha immortalato prima l’arco naturale della Porte d’Aval, in un paesaggio romantico ed eterno, e poi il lato d’Amont, con quel piccolo arco di chiusura ripreso dopo il temporale.

Diverse, invece, le raffigurazioni di Étretat firmate da Claude Monet. Le sue pennellate hanno raccontato la porta d’Amont, quella d’Aval e poi la Manneportle in diversi momenti della giornata e delle stagioni. Lui le ha percorse in lungo e in largo e così le ha raccontate, attraverso i cambiamenti della luce e i movimenti del mare regalandoci degli scorci sorprendenti e unici.

Le Falesie di Étretat

Le Falesie di Étretat

Categorie
Posti incredibili Viaggi

L’alveare roccioso creato da un gigante

Tra gli incantevoli e maestosi paesaggio irlandesi, tra scogliere che si affacciano sulle onde, distese di verde e casette romantiche e sperdute, c’è un capolavoro della natura. Stiamo parlando delle Giant’s Causeway, le distese rocciose chiamate anche il Selciato del Gigante o strada del Gigante. Una conformazione naturale, tanto precisa e sorprendente da sembrare una scultura. In assoluto uno dei luoghi più magici e originali d’Irlanda.

Il Selciato del Gigante ricorda una sorta di grande alveare, una struttura perfetta, proporzionata e armoniosa. Uno spettacolo mozzafiato che ha una storia affascinante che risale alla notte dei tempi. Pare che 60 milioni di anni fa, le potenti spinte che allontanavano il Nord America e l’Europa aprirono una fessura nella crosta terrestre sul margine occidentale di quella che ora è la Gran Bretagna. Dalla fessura eruttò basalto fuso che in seguito, raffreddato e solidificato, si ritirò, dividendosi in migliaia di colonne a simmetria regolare.

Giant’s Causeway l'alevare roccioso creato da un gigante

Le pietre laviche che formano the Giant’s Causeway

La Strada del Gigante è composta così da più di 40.000 antichissime colonne di pietra vulcanica esagonali che emergono dal mare formando stranissime composizioni sulla costa. L’intera conformazione è battuta dal vento e dalle onde che s’infrangono rumorose dando vita a un quadro poetico e infinitamente emozionante. Questo magnifico spettacolo della natura è talmente suggestivo e unico nel suo genere, al punto da essere dichiarato Patrimonio dell’Unesco dal 1986.

La conformazione rocciosa Giant’s Causeway è situata sulla costa nord est irlandese a circa 3 km a nord della cittadina di Bushmills, nella contea di Antrim in Irlanda del Nord. Una tappa naturalistica facilmente raggiungibile da Dublino in sole 3 ore di auto oppure da Belfast in 1 ora di auto soltanto. Ma uno dei modi più piacevoli e tradizionali per raggiungere la Strada del Gigante è quello di prendere il treno a vapore da Bushmills.

giant's causeway il selciato del gigante

Il Selciato del Gigante al tramonto

Da sempre l’uomo ha cercato di spiegare le meraviglie della natura con racconti e leggende. Un luogo così affascinante non poteva che fare sorgere dubbi e domande negli uomini che si trovavano ad ammirare una creazione così perfetta e ben costruita. Così il mistero stimolò la fantasia e nacquero leggende e storie.

Una leggenda narra che il guerriero gigante dell’Ulster Fionn Mc Cumhaill si fosse innamorato perdutamente di una gigantessa scozzese dell’isola di Staffa e per raggiungerla avesse costruito con le sue possenti mani una strada di pietra per poterla corteggiare ogni giorno. Solo l’amore poteva spiegare un’opera così meravigliosa e riuscita.

Un’altra storia invece racconta una versione alternativa. Il gigante irlandese Fionn Mc Cumhaill un giorno, dopo aver ricevuto insulti dal suo rivale scozzese Benandonner. Così costruì un sentiero per raggiungere la Scozia, che fu poi distrutto da Benandonner stesso. Ciò che rimase è proprio la Giant’s Causeway.

La strada del gigante in irlanda

Giant’s Causeway durante una giornata di sole

Un luogo da visitare assolutamente durante un viaggio in Irlanda. La tappa perfetta per gli amanti della natura e delle escursioni, capace di incantare ogni spettatore. La natura ci dimostra sempre quanto sia grandiosa e perfetta, capace di creare paesaggi e luoghi che nemmeno il miglior architetto potrebbe immaginare.

Categorie
Europa Irlanda Posti incredibili Viaggi

Questo lago in Irlanda sembra una pinta di Guinness

Il Lago Tay – Lough Tay – è uno dei luoghi più fotografati in Irlanda. Si trova nella contea di Wicklow e, in uno scenario a dir poco fiabesco, circondato dalle verdi montagne, è un’icona irlandese di cui pochi hanno sentito parlare.

Il lago è alimentato dal fiume Cloghoge che crea un bacino di acqua blu profondo dove è stata creata anche una deliziosa spiaggia di sabbia bianchissima. Creata artificialmente, ebbene sì, perché la sabbia è stata importata qui da altrove.

La storia del Guinness Lake

E a farlo è stata la famiglia Guinness, quella della famosa birra irlandese, che possiede una proprietà su buona parte del lago. E la forma del lago quasi perfettamente circolare con la striscia bianca di sabbia fa sì che, a ben guardarlo, il lago assuma la forma di una pinta di Guinness. Motivo per cui è soprannominato Guinness Lake.

Ma la ragione non è soltanto questa. Per produrre la birra, infatti, viene usata proprio l’acqua di questo lago.

Per ammirare il Lough Tay nella sua forma così originale e godersi la vista delle montagne Wicklow, le cui cime più elevate sono quelle del monte Djouce, 725 metri, e del Luggala, 595 metri, con le sue bianche scogliere, bisogna salire in cima alla Military Road.

La Guinness Estate

L’accesso al lago è limitato in quanto gran parte di esso si trova all’interno della Luggala Estate, meglio conosciuta come “Guinness Estate“, un terreno di 2mila ettari in un’area protetta. Un tempo questa terra apparteneva alla famiglia La Touche, fondatori della Bank of Ireland. Furono loro alla fine del 1700 a costruire il Luggala Castle, una riserva di caccia sul modello della Strawberry Hill House di Londra. Nel 1937, Ernest Guinness acquistò l’intera proprietà e la donò come regalo di nozze alla figlia Oonagh.

Il castello ha ospitato molte celebrity, da Mick Jagger ai Beatles a Michael Jackson e vi sono stati girati diversi film storici famosi, come “Excalibur” nel 1981, “Braveheart” nel ’95) e “King Arthur” nel 2004. Pur essendo una proprietà privata, i visitatori che vengono a fare trekking nel Wicklow Mountains National Park sono autorizzati a passare, nel rispetto della privacy e del luogo.

irlanda-contea-Wicklow

Lough Tay , il “Guinness Lake” nella Contea di Wicklow in Irlanda

Categorie
Posti incredibili Viaggi

Il villaggio che è rinato grazie ai colori dall’arcobaleno

Rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto, questi sono i colori dell’arcobaleno, quel fenomeno ottico atmosferico che si manifesta davanti ai nostri occhi quando la luce del sole attraversa le gocce d’acqua. E in qualsiasi parte del mondo questo si manifesta ci fa sempre sognare.

Sono gli stessi colori che ritroviamo in ogni cosa della nostra vita, tra le strade e i quartieri delle città che visitiamo quando siamo in viaggio, gli stessi da quali ci lasciamo suggestionare ogni volta. Ma c’è un luogo che, più di tutti, ha fatto suoi questi colori per sancire la sua rinascita.

Ci troviamo a Taiwan, e più precisamente a Taichung, nella regione centro-occidentale dell’isola. È qui che è stato realizzato il Rainbow Village, un’opera d’arte vivente nella quale perdersi e immergersi che ha permesso a questo territorio di rinascere. Ecco la sua storia.

Rainbow Village in Taiwan

Rainbow Village in Taiwan

Storia del villaggio arcobaleno

Il villaggio di Taichung è un tripudio di colori, un omaggio alla bellezza, una celebrazione della vita. Gli edifici, le strade e i muri che caratterizzano questo luogo sono stati ridipinti con nuance vivaci, brillanti e cangianti diversi anni fa dando vita al Rainbow Village.

Una scelta, questa, che non ha solo trasformato il villaggio in un’opera d’arte, ma lo ha anche salvato dalla sua distruzione. Quando nel 2007 l’ex militare e abitante del posto Huang Yong-fu venne a sapere che la sua casa, così come tutte quelle dell’area, sarebbe stata demolita, sentì di dover fare qualcosa. Il villaggio, che precedentemente era stato un complesso di case destinate ai militari, era morente. Qui, infatti, vivevano appena 11 persone.

Così il governo di Taiwan prese la decisione di demolire quel territorio per realizzare un nuovo villaggio residenziale. Ma Huang Yong-fu, che allora aveva 84 anni, in qualche modo precedette le intenzioni del governo e fu lui stesso a ridare una nuova vita a Taichung, anche se in maniera inedita e sorprendente.

Iniziò a dipingere ogni cosa: le strade, i muri, le case abbandonate e poi anche i mobili ai loro interni. Tutto ciò che era materiale si trasformò per sua mano in un arcobaleno fatto di bellezza e speranza. Non ci volle poi molto affinché, quel villaggio colorato, venne notato anche dagli abitanti delle cittadine vicine.

Così, nel 2010, venne inaugurata una campagna di protesta per impedire la demolizione. Una richiesta accettata dal governo che sancì la nascita del Rainbow Village.

Rainbow Village in Taiwan

Rainbow Village in Taiwan

Rainbow Village: cosa vedere nel villaggio colorato di Taiwan

Nel 2014, il villaggio di Taichung si è trasformato in un parco pubblico da scoprire, nonché in uno dei luoghi più instagrammabili del Paese e del mondo intero. Huang Yong-fu ha continuato invece a vivere nella sua vecchia casa, che ora è il fulcro del Raimbow Village, insieme a sua moglie.

L’uomo che ha salvato Taichung, e al villaggio a restituito una nuova vita, è acclamato come una celebrità. Tutti lo conoscono come il Nonno Arcobaleno. Del resto è suo il merito di aver trasformato un ex villaggio militare una meraviglia del mondo, un luogo dove arte e colore incantano e attirano migliaia di viaggiatori da tutto il mondo.

Dopo la creazione del villaggio, il governo ha istituito la Rainbow Cultural and Creative Co. un’associazione che si occupa del restauro e della conservazione dei murales.

Rainbow Village in Taiwan

Rainbow Village in Taiwan

Categorie
cattedrali Posti incredibili turismo religioso Viaggi

Questa cattedrale è il più grande capolavoro architettonico di Madre Natura

Quando il sole tramonta, e con i suoi raggi infuocati abbraccia le case, le strade, i laghi e i mari delle città del mondo intero, lo spettacolo idilliaco che possiamo osservare ci ricorda che la Terra che abitiamo è un luogo meraviglioso che dobbiamo esplorare e proteggere.

Così succede, che da qualche parte nel mondo, le tinte infuocate del tramonto incontrano una roccia sedimentaria dal colore rosso che per forme e dimensioni ricorda un capolavoro architettonico progettato dall’uomo. E la Cathedral Rock è davvero un’opera d’arte, ma a firmarla è stata la natura.

Viaggio a Sedona per scoprire la cattedrale di Madre Natura

Ci troviamo a Sedona, una cittadina situata nel deserto dell’Arizona circondata da un panorama straordinario e quasi surreale. Rilievi di roccia rossa, canyon scoscesi e pini che si snodano in foreste selvagge e incontaminate circondano il centro urbano celebre per la sua vivace scena artistica, per i centri benessere e per le gallerie d’arte.

Ma è proprio appena fuori dal nucleo pulsante della città che è possibile assistere alla meraviglia. Dalle periferie, infatti, si snodano numerosi sentieri che conducono verso la Red Rock Country, una città appena fuori dalla città, dove a farla da padrone è la natura.

Vallate, canyon, massi rocciosi da scalare per godere della visione di panorami unici. E poi, ancora, il cielo notturno, uno dei più belli del mondo, quello che grazie all’assenza di inquinamento luminoso ci consente di rifletterci nelle stelle che qui, sono più brillanti che mai. E in questa meravigliosa scenografia, domina maestosamente Cathedral Rock, uno dei più suggestivi capolavori architettonici di Madre Natura.

Cathedral Rock: come arrivare alla cattedrale di roccia

Cathedral Rock è una formazione rocciosa di arenaria che, per dorme e dimensioni, ricorda un maestoso edificio architettonico. Proprio il suo aspetto, estremamente scenografico e suggestivo, rende la cattedrale di roccia uno dei luoghi più fotografati dell’intera Arizona.

Situata nei pressi della Foresta Nazionale di Coconino, e con un’altezza superiore ai 1500 metri, Cathedral Rock domina l’intero paesaggio di Sedona e il suo skyline. Il suo cospetto è una tappa obbligatoria per tutte le persone che scelgono di raggiungere la città. I cittadini locali considerano questo masso una vera e propria fonte di energia, per questo una volta raggiunta la cima il consiglio è quello di fermarsi a meditare o a contemplare in silenzio tutto il panorama circostante.

Arrivare a Cathedral Rock è semplicissimo. A Sedona ci sono diversi parcheggi dove lasciare l’auto, dai quali si snodano numerosi sentieri, anche di facile percorrenza e quindi adatti a tutta la famiglia, che conducono al suo cospetto e poi fino alla cima. Nei dintorni è possibile ammirare anche i canyon e le altre formazioni di arenaria che caratterizzano il territorio come la vallata selvaggia e incontaminata Boynton Canyon Trail o la scenografica Bell Rock.

Il momento migliore per visitare la cattedrale di roccia è sicuramente quello che precede il tramonto. Quando la roccia di arenaria brilla sotto i raggi infuocati del sole la magia ha inizio.

Cathedral Rock

Cathedral Rock, la cattedrale di roccia a Sedona