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Santo Stefano di Sessanio: la piccola perla d’Abruzzo

Immerso tra le maestose vette del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, Santo Stefano di Sessanio è uno dei Borghi più belli d’Italia. Il piccolo paesino, posizionato a 1250 metri di altezza, si erge come una gemma preziosa nel cuore dell’Abruzzo. Sembra che qui il tempo si sia fermato. Le sue strade acciottolate ad alta quota e la Torre Medicea che domina il paesaggio fanno di questa piccola cittadina, di appena 114 abitanti, una perla da scoprire. Il piccolo borgo arroccato, dove regna il silenzio e un’atmosfera incantata, è inoltre un simbolo di eccezionale recupero del territorio perché ospita un raro e raffinato esempio di albergo diffuso tra le sue vecchie case abbandonate a causa dello spopolamento.

Il paese è anche famoso come produttore di una qualità rara e antica di lenticchie che viene coltivata solo nelle aride terre di alta montagna tra i 1200 e i 1450 metri. La storia, le bellezze, la cultura culinaria e le attrazioni di Santo Stefano di Sessanio meritano di sicuro un weekend di esplorazione dedicato.

Santo Stefano di Sessanio (foto 123RF)

Santo Stefano di Sessanio: tra i borghi più belli d’Italia

Nel cuore delle maestose montagne abruzzesi, avvolto dal silenzio e dall’atmosfera magica delle alture, si erge Santo Stefano di Sessanio, una perla tra i borghi storici d’Italia. Questo antico borgo, insignito del prestigioso titolo di “Uno dei Borghi più Belli d’Italia“, è, tra i monumenti dell’uomo, forse il più suggestivo dell’intero Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

Il piccolo paese arroccato è una testimonianza vivente del ricco patrimonio culturale e ambientale dell’Abruzzo. Le sue stradine lastricate, le case di pietra e il panorama mozzafiato, fanno di Santo Stefano di Sessanio un vero e proprio gioiello architettonico. Costruito in calcare bianco, questo borgo medievale porta con sé le tracce della sua illustre storia, essendo stato un tempo feudo della potente famiglia Medici di Firenze. Qui, tra le vie acciottolate e le antiche mura, si respira un’atmosfera unica, dove la natura selvaggia e incontaminata si fonde con la storia millenaria del borgo.

Santo Stefano di Sessanio (foto 123RF)

Le origini e la storia di Santo Stefano di Sessanio

Il nome “Sessanio” affonda le sue radici nella storia antica dell’Italia, derivando probabilmente da una correzione di “Sextantio”, piccolo insediamento romano situato nelle vicinanze dell’attuale borgo. Si dice che questo insediamento fosse distante sei miglia da un importante villaggio romano, evidenziando già all’epoca la sua posizione strategica.
Le prime notizie certe dell’esistenza del borgo fortificato di Santo Stefano di Sessanio risalgono al 1308. In quel periodo, si assiste alla formazione del vasto dominio feudale della Baronia di Carapelle, di cui Santo Stefano diventa un importante centro confinante con il Contado aquilano, sotto il controllo della Signoria di Firenze.

L’Era dei Medici e il Fiorente Commercio della Lana

Tra il 1579 e il 1743 Santo Stefano raggiunge il suo massimo splendore come base operativa della Signoria di Firenze nelle mani della potente famiglia de’ I Medici per il fiorente commercio della lana “carfagna”. La lana, prodotta qui e lavorata in Toscana, veniva esportata in tutta Europa, contribuendo alla prosperità economica del luogo.

Declino e Trasformazioni

Tuttavia, con l’avvento del Regno di Napoli nel 1810, il territorio della Baronia venne diviso in cinque comuni, tra cui Santo Stefano. La fine dell’attività millenaria della transumanza, causata dalla privatizzazione delle terre del Tavoliere delle Puglie, segna l’inizio di un periodo di decadenza per il borgo. L’emigrazione diventa un fenomeno diffuso, causando una significativa riduzione della popolazione e portando a una progressiva perdita di vitalità del centro abitato. Oggi Santo Stefano di Sessanio continua a essere un luogo che incanta e affascina, testimone di un passato glorioso e di una promettente rinascita nel presente.

Santo Stefano di Sessanio tra le montagne

Fonte: iStock

Una veduta di Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo

Sextantio, un albergo diffuso

Santo Stefano di Sessanio non è solo un monumento storico, è anche un esempio straordinario di recupero del territorio. Abbandonato a causa dell’emigrazione che aveva causato in 100 anni uno spopolamento del 90%, il borgo è stato riportato in vita grazie al progetto di Daniele Kihlgren. L’imprenditore meneghino ha trasformato le antiche case in un raro e raffinato esempio di albergo diffuso: Sextantio, ispirato al nome di origine del borgo. Ogni angolo di Santo Stefano di Sessanio è una testimonianza della dedizione e dell’amore con cui è stato restaurato, conservando intatta la sua bellezza architettonica e il suo fascino storico.

Le principali attrazioni di Santo Stefano di Sessanio

Interamente costruito in pietra calcarea bianca, il borgo conserva l’incanto del tempo che sembra essersi fermato. Le sue antiche case, con le coperture realizzate con coppi, offrono uno spettacolo armonioso e suggestivo. Da ogni angolo, lo sguardo si perde tra le eleganti linee dei loggiati, i portali ad arco decorati e le finestre finemente lavorate, testimonianze della raffinata civiltà che qui ha lasciato il suo segno.

Un Viaggio tra Arte e Storia

Le strade di Santo Stefano di Sessanio, percorribili solo a piedi, sono un vero e proprio viaggio nel tempo. Dall’erta scalinata che costeggia la Chiesa di Maria in Ruvo, risalente al XIII-XIV secolo, ai tortuosi selciati che si insinuano tra le abitazioni, ogni passo rivela un nuovo tesoro di storia e di bellezza. Si possono ammirare le abitazioni quattrocentesche, come la Casa del Capitano, e la Torre Medicea risalente al Trecento, dalla cui sommità si gode di un panorama mozzafiato che abbraccia le valli circostanti fino alle catene montuose della Maiella e del Sirente.

Gli edifici del borgo, appartenenti al dominio dei Medici, raccontano storie di eleganza e raffinatezza. Le bifore meravigliose, le mensole dei balconi finemente decorate e gli stemmi della Signoria di Firenze che svettano sulle porte d’ingresso sono solo alcune delle testimonianze di questa straordinaria eredità.

Scorcio della Torre medicea a Santo Stefano di Sessanio

Fonte: iStock

Uno dei monumenti più iconici di Santo Stefano di Sessanio

Luoghi di Culto e Spiritualità

Le chiese di Santo Stefano Protomartire e della Madonna del Lago sono testimonianze di fede e devozione che si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante, regalando momenti di contemplazione e serenità a chi le visita.

La cultura culinaria di Santo Stefano di Sessanio

Non è solo per la sua bellezza architettonica e il paesaggio mozzafiato che Santo Stefano di Sessanio è rinomato. Il borgo è anche famoso per le sue prelibatezze gastronomiche, tra cui spiccano le rinomate lenticchie. Le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, coltivate con metodi biologici da generazioni, rappresentano una rarità e un’eccellenza culinaria unica. Queste piccole gemme marroni, dal sapore intenso e dalla superficie rugosa e striata, crescono solo nei terreni aridi delle alte montagne, tra i 1200 e i 1450 metri di altitudine. Celebrate in tutta Italia per il loro gusto inconfondibile, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio rappresentano non solo un tesoro gastronomico, ma anche un simbolo della tradizione e dell’autenticità culinaria dell’Abruzzo.

Tra i vicoli di Santo Stefano di Sessanio

Fonte: iStock

Tra le strade di Santo Stefano di Sessanio