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Visto per l’Armenia: regole e cosa sapere prima di richiederlo

L’Armenia è una terra ricca di paesaggi mozzafiato e dalla cultura millenaria, ogni anno sono sempre di più i turisti che la scelgono come destinazione e sono costantemente in aumento anche i viaggiatori d’affari. Se state pianificando un viaggio, che sia per studio, per lavoro o per vacanza in questo Paese così affascinante, scoprirete come sia fondamentale conoscere le regole, le modalità e la validità del Visto per l’Armenia in una guida che fornirà dettagliatamente tutto ciò che vi serve sapere.

Requisiti per ottenere il Visto verso l’Armenia

La necessità di ottenere un visto per entrare in Armenia che sia per lavoro, studio o vacanza dipende dalla vostra nazionalità; in alcuni Paesi di residenza si può entrare in Armenia senza Visto per soggiorni brevi mentre in altri Paesi serve richiederlo con anticipo, vi segnaliamo una panoramica delle principali categorie. I cittadini di alcuni Paesi tra cui molti stati dell’ex Unione Sovietica, l’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia possono entrare in Armenia senza Visto fino ad un massimo di 180 giorni in un periodo entro i 365 giorni. I cittadini di altri Paesi inclusi quelli in Africa, in Asia e in alcune parti del Medio Oriente devono ottenere un Visto prima dell’arrivo, anche richiedendolo on line attraverso il sistema eVisa dell’Armenia.

Tipologie di Visto per entrare in Armenia

L’Armenia offre diverse tipologie di Visto a seconda della tipologia di viaggio, che voi siate turisti e vogliate scoprire il Paese per un brevissimo tempo, o che siate studenti e vi serva per studio o ancora per coloro che si recano nel Paese per motivi di lavoro e affari oppure che scegliate di visitare l’Armenia per rivedere amici e/o famiglia. Il Visto turistico sarà utile a quanti sceglieranno di visitare il Paese per  un brevissimo lasso di tempo, il Visto d’affari è utile per coloro che si recano in Armenia per affari e/o lavoro, il Visto per studio è indispensabile per gli studenti che scelgono di proseguire gli studi in una istituzione armena e il Visto per visita privata tornerà indispensabile per quanti necessitano di visitare amici o famiglia in Armenia.

Modalità di richiesta del Visto per entrare in Armenia

Il metodo più semplice per richiedere e ottenere un Visto per l’Armenia e la capitale Yerevan è tramite il sistema eVista, il processo per ottenerlo è intuitivo inoltre può essere completato totalmente on line. Questi i passaggi:

  • Accedere al sito ufficiale: servirà visitare il sito ufficiale del governo armeno per l’eVista.
  • Compilare il modulo: una volta eseguito l’accesso al sito ufficiale del governo armeno, basterà inserire i propri dati personali, i dettagli del passaporto e le informazioni sul perché del viaggio in Armenia.
  • Caricare i documenti: vi verrà richiesto di caricare una scansione del passaporto e una fotografia recente, siate preparati.
  • Pagare la tassa: arrivati a questo punto, dovrete pagare la tassa del Visto utilizzando una carta di credito o altro metodo di pagamento sempre elettronico.
  • Ricezione del Visto: effettuate tutte le richieste ed approvata la domanda del Visto, riceverete il Visto elettronico via mail, stampatene una copia da mostrare all’arrivo in Armenia.

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Documenti obbligatori per entrare in Armenia

Richiesta del Visto per entrare in Armenia attraverso l’Ambasciata

Per quanti preferiscono o necessitano del Visto tradizionale, è possibile farne richiesta presso l’Ambasciata o il Consolato Armeno del proprio Paese. Tenete presente che questa modalità di richiesta solitamente richiede più tempo rispetto all’eVista, inoltre comporta anche la presentazione di documenti cartacei, i passaggi includono:

  • Prenotare l’appuntamento: dovrete contattare l’Ambasciata o il Consolato e ottenere di fissare un appuntamento personale.
  • Compilazione di moduli: dovrete scaricare e compilare il modulo di richiesta Visto disponibile sul sito web dell’Ambasciata o del Consolato.
  • Raccolta documenti: preso appuntamento e scaricato e compilato il modulo, portate con voi il passaporto, una o più fotografie recenti, la prova di fondi economici sufficienti e ogni altro documento richiesto dal sito ufficiale.
  • Pagamento della tassa: come per l’eVista dovrete pagare una tassa, direttamente all’Ambasciata o al Consolato.
  • Presentare la domanda: effettuati tutti questi passaggi, presentate la vostra domanda con tutti i documenti in ordine e il pagamento effettuato all’Ambasciata o al Consolato.
  • Approvazione del Visto: ora non vi resta che attendere l’elaborazione e l’approvazione della vostra domanda, solitamente ci vogliono alcune settimane, tenetene conto se avete fretta.

Validità ed eventuale estensione del Visto per entrare in Armenia

Ora avete il vostro Visto per entrare in Armenia, che sia per studio, per lavoro o per vacanza non dimenticate che il Visto non è illimitato, la sua durata e l’eventuale estensione sono importanti. A seconda del tipo di Visto richiesto, sappiate che il Visto turistico permette un soggiorno fino a 120 giorni con la probabile estensione di ulteriori 60 giorni. Il Visto d’affari può consentire un soggiorno variabile solitamente di 120 giorni, non oltre i 180 giorni annui. il Visto per studi vede la sua durata dipendentemente dalla durata del corso di studi, con estensioni possibili sempre in base alle esigenze accademiche. Il Visto per la visita privata infine, è simile a quella per il Visto turistico, ma può variare in base alle circostanze della visita in caso ad esempio di malattie gravi.

Visto in Armenia cosa sapere

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Visto in Armenia quali regole e limiti ha

Estensione del Visto per entrare in Armenia

Se desiderate prolungare il vostro soggiorno in Armenia, dovrete obbligatoriamente richiedere l’estensione del vostro Visto; per farlo presentate richiesta presso il Dipartimento di passaporti e visite del Ministero dell’Interno Armeno. Ricordatevi che è importante richiederne l’estensione prima della scadenza del Visto originale, questi sono i documenti che vi serviranno:

  • Modulo di richiesta: dovrete compilarlo con i dettagli sul perché del soggiorno e la motivazione della richiesta di prolungamento.
  • Passaporto: insieme al modulo vi servirà ovviamente il passaporto che dovrà essere valido per tutta la durata del soggiorno.
  • Prova di fondi economici: dovrete dimostrare di avere risorse finanziarie sufficienti per coprire il periodo di soggiorno aggiuntivo. A seconda del motivo della richiesta potrebbero richiedervi altri documenti, siate preparati.

Attenzione alle regole e alle restrizioni per entrare in Armenia

Ora avete tutte le informazioni necessarie per fare richiesta del Visto per entrare in Armenia, ma ricordatevi sempre che per ogni Paese che si visita, che sia per lavoro, studio o altro, è importantissimo conoscere e rispettare le regole e le eventuali restrizioni per evitare problemi legali e garantirvi un soggiorno senza complicazioni: non superate le date del soggiorno se non per cause di forza maggiore senza aver ottenuto l’estensione, assicuratevi di svolgere solo le attività consentite dal Visto ottenuto, ovunque andiate, assicuratevi sempre di avere con voi i documenti di supporto come il passaporto e una copia del Visto.

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La Moschea Blu di Erevan, informazioni e curiosità

La più grande moschea di Erevan, la Moschea Blu, è un antico complesso, situato nel pieno centro cittadino, che si estende su una superficie di 7000 mila metri quadrati. All’inizio del XX secolo era una delle sette moschee funzionanti della capitale armena. Oggi, oltre ad essere uno dei simboli della città e una delle attrazioni maggiormente visitate dai turisti, rappresenta una delle più antiche strutture esistenti nel centro di Erevan e l’edificio più significativo del periodo iraniano della città. Quella della comunità armena-iraniana è una presenza molto forte in tutto il Paese e la capitale Erevan non fa eccezione, in particolare nel distretto di Arabkir, uno dei dodici che compongono la città.

Storia e funzioni della Moschea Blu di Erevat

ingresso Moschea Blu Erevan

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L’ingresso della Moschea Blu di Erevan

La grande Moschea Blu di Erevan, nota anche come Gok Jami, è una moschea sciita del XVIII secolo, commissionata da Huseyn Ali Khan, il sovrano del Khanato di Erivan. Fu costruita nel 1760 e si trova nel centro della città, sul viale Mashtots. La moschea ha una pianta rettangolare, un minareto, che un tempo era il punto più alto di Erevan (24 m), celle, strutture adiacenti e un cortile di 71 x 47 metri, con una vasca in pietra. Gli ingressi, le cupole e il minareto sono rivestiti con piastrelle decorative in maiolica blu, rossi e verdi. Il minareto nella parte sud-orientale della moschea è l’unico superstite dei quattro originariamente esistenti della moschea (alti 25 metri), tre dei quali furono demoliti dopo il 1945. Ci sono 28 padiglioni, una biblioteca a nord, una sala principale con cupola a sud e un cortile.
Durante gli anni nei quali l’Armenia faceva parte dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, la Moschea Blu è stata sì preservata dall’opera di ricostruzione della città e restaurata nel periodo 1940-1972, ma è stata trasformata, nel 1931, nel Museo della Città di Erevan, poi in un planetario, mentre per anni ha ospitato anche il Museo della Natura Armena.
Visitare la Moschea Blu è possibile e l’ingresso è gratuito. Devi solo ricordare togliere le scarpe per entrare e che alle donne è richiesto di indossare degli abiti che coprano interamente il corpo.

I rapporti tra Armeni e Iran

Erevan è diventata ufficialmente la capitale della Prima Repubblica Armena indipendente il 28 maggio 1918. Un’investitura celebrata con una rapida crescita edilizia e demografica. In quegli anni apparvero nuove strade, viali, edifici e piazze. La popolazione stessa di Erevan crebbe moltissimo in quel periodo, anche grazie al forte afflusso di ritorno di emigranti armeni. Negli ultimi 100 anni, infatti, la popolazione di Erevan è aumentata di quasi 10 volte, superando oggi il milione di persone, con un’età media molto bassa. Non a caso Erevan si definisce la più giovanile delle più antiche capitali del mondo. Prendendo come punto di riferimento per la fondazione della capitale armena la fortezza di Erebuni, Erevan sarebbe di fatto più antica di Roma di ben 29 anni. Nonostante questo, è una città moderna e tutta da scoprire, il cui aspetto attuale si è formato solo a metà del XX secolo, durante l’epoca sovietica, ma la città è insita nel carattere e nello spirito armeno.
Gli abitanti di Erevan parlano principalmente il dialetto locale, una parte significativa del quale è la lingua armena classica. L’influenza di prestiti dal persiano e dal russo è ancora rintracciabile, il che è naturale, dati gli anni trascorsi nell’U.R.S.S. e della secolare coesistenza e convivenza di popoli d’origine diversa al suo interno.

Dopo il crollo del Muro di Berlino e il disfacimento dell’Unione Sovietica, Erevan è diventata l’attuale capitale della Terza Repubblica Indipendente d’Armenia e da quel momento sono ripresi i rapporti diplomatici con il vicino Iran.
Nel 1994-1998 fu proprio il governo iraniano a finanziare la ristrutturazione dell’imponente Moschea Blu, convertendola nel Complesso Culturale dell’Iran, punto di riferimento per la comunità iraniana dell’Armenia. Oltre alle funzioni e alle cerimonie religiose, oggi vi si tengono corsi di lingua persiana e vengono ospitate serate letterarie in cui si leggono e si commentano i classici della poesia persiana.
Le relazioni diplomatiche e i rapporti tra Armenia e Iran – oggi ottimi, come conferma il crescente flusso di turisti iraniani nella capitale armena – sono riprese ufficialmente solo nel febbraio 1992, un anno e mezzo dopo la dichiarazione d’indipendenza della prima dal blocco sovietico. Bisogna ricordare anche come durante le guerre ottomano-persiane, durate oltre due secoli, dal 1513 al 1735, Erevan fu sottoposta a ben 14 diverse dominazioni. L’Armenia occidentale cadde in mani ottomane, mentre l’Armenia orientale rimase parte dell’Iran safavide.

Decorazioni del minareto della Moschea Blu di Erevan

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Decorazioni sul minareto della Moschea Blu di Erevan

Tornando a epoche più vicine alla nostra, i rapporti tra Armenia e Iran, dopo settant’anni di gelo della dominazione sovietica, sono ripresi e proseguono con quella consuetudine che ha sempre contraddistinto la storia millenaria dei due popoli confinanti. Una delle ragioni che oggi porta così tanti iraniani ad Erevan, è la possibilità di sfuggire alle limitazioni imposte al proprio Paese dalle sanzioni internazionali.
E l’Armenia rappresenta una meta sicuramente più economica rispetto ad altri Paesi amici come gli Emirati Arabi o la Turchia. Inoltre, gli iraniani ottengono facilmente il visto al loro ingresso nel Paese e non hanno bisogno di fare alcuna richiesta preventiva. Non si tratta di una questione banale. Viaggiare o spostarsi all’estero per studiare, anche per quanti possono permetterselo, mette gli iraniani nella condizione di affrontare lunghe trafile burocratiche mentre il visto per l’Armenia viene loro concesso direttamente al momento dell’attraversamento del confine o in aeroporto. Molti, dunque, sono quelli che scelgono l’Armenia come meta di passaggio per poter richiedere visti o permessi alle ambasciate che non hanno una rappresentanza diplomatica, per diversi motivi, a Teheran. Un’altra ragione che porta tanti iraniani a Erevan è la possibilità di affrontare gli esami internazionali di inglese necessari per poter emigrare in Paesi anglosassoni come l’Australia o il Canada.

Oltre la Moschea Blu, perché visitare Erevat

C’è naturalmente più di un motivo, per iraniani e non solo, per visitare Erevat, e i suoi dintorni, oltre alla Moschea Blu. Si tratta di una città dal fascino indiscutibile e dalle caratteristiche geografiche che la rendono unica, in particolare per la presenza del biblico Monte Ararat, su sui si apre una vista meravigliosa. Per gli armeni l’Ararat non è solo un miracolo della natura. Ha un significato misterioso. Sant’Ararat è il custode del Paese, il custode dell’idea, il custode degli obiettivi e dei sogni. Nei momenti di felicità, la montagna sorride alla città e nei giorni difficili la protegge. Con il suo miracoloso potere attrattivo, il Monte Ararat unisce tutti gli armeni che vivono in patria e nel mondo.

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Dove dormire a Erevan, i quartieri migliori per l’hotel

Scegliere l’Armenia, e in particolare la Erevan, vuol dire immergersi in un’atmosfera decisamente particolare e originale. La capitale del Paese è un’antica città, non lontana dal confine con la vicina Turchia, completamente circondata da montagne. Leggenda vuole che il suo nome derivi addirittura da un’esclamazione di Noè, quando, dopo aver deposto l’Arca alle pendici del monte Ararat per il ritiro delle acque, avrebbe gridato «Yerevats!» («è apparso!»)

Si tratta di una destinazione dove è consigliabile dormire almeno un paio di notti per avere la possibilità di conoscerne meglio l’anima, andando con calma alla scoperta dei suoi quartieri. L’unicità di Erevan, abitata oggi da circa un milione e trecentomila abitanti, ti catturerà. Le cicatrici di un passato tragico, in particolare per il genocidio armeno del secolo scorso, sono inevitabilmente delle ferite ancora aperte per la popolazione e la città conserva, ben visibili, le tracce della sua appartenenza all’Unione Sovietica, ma è proiettata al futuro e ricca di progetti interessanti. In più, l’età media della popolazione di Erevan è davvero molto bassa, il che la rende una meta interessante anche per chi ha voglia di sperimentare una vibrante vita notturna. Erevan si vanta di essere la più giovanile tra le antiche capitali del mondo, oltre che una delle più sicure.

I quartieri di Erevan: dove dormire per visitare la città

La capitale armena è una metropoli che dal 2000 in poi ha conosciuto un grande sviluppo urbano. Questo ha portato alla demolizione di diverse strutture storiche e alla costruzione di nuovi edifici, spesso in sostituzione di quelli risalenti all’epoca sovietica. Un rinnovamento necessario per andare incontro alle nuove esigenze abitative, per la richiesta di case di dimensioni maggiori e miglior confort, che hanno fatto propendere per nuovi palazzi a sviluppo verticale. Questo ha comportato una modifica sostanziale, e non indolore, nel tessuto e nello skyline cittadino.

Il modo migliore per conoscere Erevan e i cambiamenti da cui è stata interessata negli ultimi anni è quello di muoversi a piedi. Le principali attrazioni turistiche e mete di interesse si trovano infatti a breve distanza l’una dall’altra, permettendoti di camminare e immergerti totalmente nella sua atmosfera, dalla geometria delle sue strade, dai suoi giardini e dal suo stupefacente tufo rosa. La città offre una moltitudine di alloggi per tutti i gusti e tutte le tasche, dalle soluzioni più lussuose a quelle davvero a buon mercato.

Dormire nel centro di Erevan

Scegliere di dormire in un hotel nel centro (Kentron) di Erevan renderà molto semplice la tua visita alla città, anche nel caso in cui ti stancassi di camminare e volessi fare affidamento sui mezzi pubblici, autobus o metropolitana che sia. Conosciuto anche come Kaghak, il centro cittadino ha una caratteristica forma circolare, all’interno della quale spiccano le attrazioni turistiche più popolari le due piazze principali. Si tratta di Piazza della Repubblica, dalle dimensioni maggiori, e di Piazza della Libertà, facilmente riconoscibile perché vi si affaccia il Teatro dell’Opera, una delle attrazioni dell’area.
Negli anni dell’URSS, Piazza della Repubblica era intitolata a Lenin, la cui statua è stata smantellata nel 1991. Si tratta del punto di partenza ideale per la visita degli edifici principali di Erevan come il Museo storico dell’Armenia, quello del Governo della Repubblica d’Armenia, dell’Ufficio Postale centrale della Repubblica d’Armenia, dell’Hotel Marriott Armenia, degli ex Ministeri degli Affari esteri e dell’Energia. Li riconoscerai facilmente perché sono costruiti in tufo rosa e giallo in stile neoclassico con ampio uso di motivi armeni.
In Piazza della Repubblica si trova anche l’orologio principale di Erevan, sulla torre dell’edificio governativo. Installato nel 1941, ha subito un solo intervento di restauro, nel 2001, quando le parti meccaniche sono state sostituite da quelle elettroniche.
La piazza è celebre per le sue colorate fontane sonore, che contribuiscono a renderla è uno dei luoghi di intrattenimento preferiti. Vi si tengono spesso concerti all’aperto, che di solito si concludono con magnifici fuochi d’artificio. Ogni anno in Piazza della Repubblica viene eretto il più grande albero di Natale della Repubblica e si festeggia la notte di Capodanno.

Dormire a Kanaker, il quartiere collinare

Da Piazza della Repubblica parte la moderna via Abovyan, una delle principali strade di Erevan, che raggiunge il quartiere collinare di Kanaker. È la strada più affollata della capitale sia di giorno che di sera, e un luogo ideale per incontri, shopping, passeggiate e attività ricreative. Alla fine del XX secolo, via Abovyan rappresentava un centro politico, economico e culturale particolarmente vivace, sede dei più importanti hotel cittadini. Uno degli edifici principali di questa strada è quello dove si trova il ristorante Vostan: in origine il palazzo apparteneva ad un importante uomo d’affari e benefattore armeno. Nel 1920, da uno dei balconi della sua residenza, il Partito Bolscevico annunciò l’instaurazione del potere sovietico in Armenia. Dormire a Kanaker significa allontanarsi un po’ dal centro ma anche dal caos, e godere di una vista insolita sulla città.

Trovare un hotel nel quartiere Kond, il cuore antico di Erevan

Se desideri conoscere il vero cuore di Erevan, quello più autentico, scegli di dormire al Kond. Si trova immediatamente fuori dal Kentron, nella zona Ovest. È il quartiere più rappresentativo di ciò che oggi rimane dell’antica Erevan, prima che la città cominciasse a mutare il suo aspetto. Dello storico quartiere impressionano le stradine strette e le case costruite in pietra così vicine le une dalle altre da creare un tortuoso labirinto. Si tratta certamente di un’area molto interessante da esplorare, in una sorta di viaggio nel tempo attraverso murales colorati, caffè, ristoranti e negozi d’arte. Scegliere un hotel in questo quartiere ti farà certamente sentire maggiormente parte del tessuto cittadino e della sua storia. Non è un’area a vocazione turistica e viene spesso ignorata dalle guide ma si tratta di una delle zone più affascinanti e autentiche di Erevan.

Come risparmiare: dormire in periferia

Come capita spesso anche altrove, la periferia di Erevan è caratterizzata da quartieri dormitorio, dove finiscono i viaggiatori che preferiscono trovare alloggi a buon prezzo. Tra questi c’è il quartiere di Bangladesh, costruito in epoca sovietica. Deve il suo nome proprio al fatto di essere lontano dal centro, defilato come il Paese asiatico da cui prende il nome. Oggi vi si trova il più grande bazar all’aperto di Erevan. Alloggiare a Bangladesh ti consentirà di risparmiare ma devi mettere in conto lunghi tempi di trasporto per arrivare in centro. Se proprio dovessi scegliere di dormire in un quartiere periferico, trova un hotel nel quartiere dell’amicizia, Brekamutyun (significa proprio amicizia), servito dalla metropolitana. Qui ha sede un grande bazar coperto. Un’altra opzione potrebbe essere quella del distretto di Nor Nork. Nulla di particolare da segnalare rispetto a questo quartiere ma tra i condomìni prefabbricati di chiara origine sovietica, ti troverai già in direzione di due escursioni nei dintorni di Erevan molto popolari, quelle al Tempio di Garni e al monastero di Geghard.

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Lago Sevan in Armenia: la guida completa per ogni stagione

Conosciuto come “il mare d’Armenia”, il lago Sevan è un gioiello naturale incastonato tra le maestose montagne di questo Paese. Un meraviglioso specchio d’acqua circondato da uno splendido contesto naturale che incanta visitatori da tutto il mondo e che è stato insignito del titolo di patrimonio nazionale insieme alla capitale Yerevan e agli altri monasteri di questa zona. Con una superficie all’incirca di 1.250 chilometri quadrati, è uno dei laghi d’alta quota più grandi al mondo e rappresenta una delle attrazioni più suggestive del Paese. Situato a un’altitudine di circa 1.900 metri sul livello del mare, il lago non solo offre viste panoramiche mozzafiato, ma anche un’ampia gamma di attività che lo rendono una destinazione ideale in ogni stagione dell’anno. In questo articolo abbiamo raccolto tutto ciò che devi sapere su cosa vedere e quando andare al lago Sevan per una panoramica completa, stagione dopo stagione.

Cosa vedere al lago Sevan in Estate

L’estate, da giugno ad agosto, è forse il periodo ideale per visitare il lago Sevan grazie alle temperature calde che rendono il clima perfetto per le attività all’aperto. Durante questi mesi, il lago diventa una popolare destinazione turistica per nuotare, fare windsurf e altre attività acquatiche. Negli ultimi decenni, infatti, il lago Sevan ha subito un forte abbassamento delle proprie acque che ha portato all’emersione di numerose spiagge che sono oggi meta di turisti ed escursionisti. L’Armenia non ha sbocchi sul mare, pertanto il lago Sevan diventa tappa per visitatori e locals durante l’estate anche grazie alla temperatura dell’acqua che raggiunge il giusto livello da permettere la balneazione (circa 20°C). Quali sono, quindi, le principali attività da fare al lago Sevan durante il periodo estivo? Ecco alcuni spunti:

  • Nuoto e sport acquatici: le acque limpide del lago sono ideali per nuotare, fare kayak e windsurf. Vi sono diversi punti lungo il lago dove è possibile affittare l’attrezzatura necessaria o, per chi non avesse voglia di cimentarsi in attività sportive, per potersi rilassare in una delle diverse spiagge che costeggiano questo specchio d’acqua.
  • Escursionismo: ci sono moltissimi sentieri che circondano il lago percorribili in bici o a piedi e adatti a tutti i livelli di difficoltà, offrendo viste davvero spettacolari.
  • Cucina locale: lungo la riva del lago sono presenti molti ristoranti dove è possibile assaggiare i piatti tipici della cucina armena. 
  • Visite culturali: il lago Sevan e l’Armenia in generale offrono una ricca esperienza culturale grazie alla lunga e travagliata storia del popolo armeno. Dai famosi monasteri in prossimità del lago al cimitero di Noraduzs, fino al più triste Memoriale di Tsitsernakaberd a Yerevan che ricorda il genocidio che subito questo popolo.

Vale la pena spendere qualche parola in più sul Memoriale di Tsitsernakaberd – a circa un’ora e 15 minuti di macchina dal lago e situato nella capitale del Paese – che ricorda un capitolo fondamentale della storia armena: il genocidio avvenuto fra il 1915 e il 1916 da parte dell’impero ottomano, una tristissima pagina di storia che sancì la morte di circa 1,5 milioni di persone. Se sei interessato ad approfondire la cultura e la storia armena, questa è sicuramente una tappa che non puoi perderti. 

Quando andare al Lago Sevan: primavera e autunno

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Un suggestivo tramonto sul lago Sevan in autunno

La primavera e l’autunno sono stagioni incantevoli per visitare il lago Sevan. Infatti, grazie alle temperature miti, in primavera i prati intorno al lago si riempiono di fiori colorati, creando un’atmosfera vivace e rigenerante. Come spesso accade con l’autunno, invece, il paesaggio si trasforma grazie a foglie e piante che cambiano tonalità, permettendo di ammirare una tavolozza di colori caldi e accoglienti. Ecco tutte le migliori attività da fare al lago Sevan in questo periodo dell’anno: 

  • Escursioni e passeggiate: questi periodi offrono condizioni ideali per esplorare i numerosi sentieri che circondano il lago, con temperature piacevoli e meno turisti rispetto al periodo estivo. I percorsi escursionistici offrono viste mozzafiato sui paesaggi fioriti in primavera e sui colori autunnali nel periodo che va da settembre e ottobre. 
  • Visite culturali: la minor affluenza turistica permette maggior tranquillità nell’esplorare i monasteri storici situati nei dintorni del lago come Sevanavank, Hayravank e Khor Virap. Questi luoghi sacri offrono una pace e una tranquillità uniche, perfette per una visita contemplativa. A circa 40 minuti di auto dalla penisola di Sevan è possibile visitare il cimitero medievale di Noraduz che ospita la più grande collezione di khachkar al mondo, con pietre che risalgono al X secolo. 
  • Mercati locali: in primavera e autunno, i mercati di Sevan Town sono meno affollati e offrono una vasta gamma di prodotti locali, artigianato e souvenir. È il momento ideale per scoprire la cultura locale e interagire con gli abitanti del posto​.

Il Lago Sevan in inverno

L’inverno è la stagione dove il lago Sevan è meno frequentato dai turisti, anche a causa delle rigide condizioni climatiche che caratterizzano questa zona, con la neve che può ricoprire il suolo per buona parte del periodo invernale. Nonostante ciò, il paesaggio innevato rende il lago e le zone limitrofe una meta suggestiva che offre viste spettacolari da togliere il fiato. Le attività che si possono fare al lago Sevan nella stagione invernale sono diverse: 

  • Pesca sul ghiaccio: si tratta probabilmente dell’attività più popolare e suggestiva. Il lago si ghiaccia parzialmente ed è possibile pescare attraverso piccoli fori creati ad hoc nel lastrone di ghiaccio. Sedersi sul lago con una tazza di caffè caldo in mano e aspettando che i pesci abbocchino, è un’esperienza da non lasciarsi sfuggire.
  • Escursioni sulla neve: è possibile esplorare i dintorni del lago e delle montagne circostanti muniti di ciaspole e attrezzatura sportiva di vario genere. I paesaggi innevati offrono una quiete e bellezza senza pari.
  • Fotografia paesaggistica: le viste innevate del lago e delle montagne circostanti regalano scenografie spettacolari e fotografie uniche. Il contrasto fra il bianco candido della neve e il blu dell’acqua del lago è un qualcosa di talmente unico da lasciare a bocca aperta anche il più esperto dei fotografi. 
  • Visite ai monasteri: come per le stagioni estive e primaverili/autunnali, è possibile visitare i monasteri i quali mantengono – e forse amplificano – il loro fascino nella stagione invernale. La neve aggiunge infatti un tocco magico a questi siti storici, rendendoli ancora più suggestivi. 

Il lago Sevan è, dunque, una destinazione che ha tanto da offrire a chiunque e in ogni stagione dell’anno. Che tu stia cercando avventure all’aperto, esplorazioni culturali o un luogo tranquillo per rilassarti, il lago Sevan è il posto che fa per te. Dalle acque limpide e profonde ideali per sport acquatici in estate, ai paesaggi fioriti in primavera, fino alla quiete delle escursioni autunnali e alle magiche viste invernali, il lago incanta e sorprende, offrendo l’opportunità di immergersi nella natura e nella storia dell’Armenia, rendendolo una meta imperdibile nel tuo viaggio in questo Paese.

 

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Alla scoperta di Khor Virap: perla preziosa dell’Armenia

Sogni un viaggio in Armenia? Nel tuo itinerario non può assolutamente mancare una tappa a Khor Virap, il cuore spirituale di questa splendida regione del mondo. Situato nella provincia di Ararat, a circa 30 chilometri dalla capitale Yerevan è uno dei luoghi più iconici e visitati d’Armenia anche grazie alla posizione privilegiata che offre una vista panoramica mozzafiato sul Monte Ararat il quale, con le sue creste innevate, domina maestosamente l’intero paesaggio. In questo articolo troverai tutte le informazioni che ti servono su cosa vedere e cosa fare a Khor Virap, per scoprire al meglio questo gioiello nel cuore dell’Armenia.

Khor Virap: storia e significato del nome

Khor Virap è una città fortificata di circa 400 abitanti la cui storia affonda le proprie radici in tempi antichissimi, quando nel I e nel II secolo a.C, veniva utilizzata come prigione reale durante il regno di re Artaxias. Il sito è famoso, oltre che per la vista sul monte Ararat, per il suo monastero. Il nome della città significa letteralmente “pozzo profondo” e prende questo epiteto dal luogo di prigionia di San Gregorio – fondatore della Chiesa Apostolica Armena – che venne recluso in un sotterraneo per circa 14 anni. Proprio grazie al fascino di questa storia leggendaria, Khor Virap è diventata un luogo di culto e pellegrinaggio per i fedeli e una meta d’interesse per visitatori che arrivano da ogni angolo del mondo. La sua storia è profondamente legata alla nascita e alla diffusione del cristianesimo in Armenia, storia che culmina nella conversione di Re Tiridate III e nella proclamazione del cristianesimo come religione di stato nel 301 d.C.

 

Cosa fare e cosa vedere a Khor Virap

Per scoprire Khor Virap in tutto il suo splendore l’ideale è prendersi una giornata intera per visitare le sue attrazioni, i suoi luoghi di interesse e, perché no, le meraviglie che offrono i suoi dintorni. In diversi momenti dell’anno è facile incontrare a Khor Virap qualche evento culturale o speciale occasione di festa, opportunità che arricchiranno la tua esperienza di viaggio regalandoti ricordi unici che porterai nel cuore ogni volta in cui penserai a questa piccola gemma nel cuore dell’Armenia. Scopriamo insieme quattro cose da fare e da vedere a Khor Virap.

Esplorare il Monastero di Khor Virap

Monastero Khor Virap

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L’antichissimo Monastero di Khor Virap in Armenia

Il Monastero è, senza dubbio, il punto di interesse principale per chi visita Khor Virap. Ma non solo: essendo anche uno dei siti storici più antichi del Paese, e visitabile in un solo giorno, è una meta molto gettonata per gite fuori porta anche per chi sceglie come unica meta di viaggio in Armenia la capitale Yerevan. Il monastero risale al VII secolo e la sua architettura è un tipico esempio di stile ecclesiastico armeno, con una chiesa principale al centro circondata da altre cappelle o edifici minori. A causa di vari fattori il sito, nel tempo, ha subito numerose ricostruzioni e restauri mantenendo tuttavia invariato il suo fascino antico. La chiesa principale, dedicata a San Gregorio l’Illuminatore, è un vero spettacolo con forme e volumi semplici ma maestosi: gli archi a tutto sesto e le pietre di tufo vulcanico rosso che caratterizzano molti edifici religiosi armeni, arricchiscono l’edificio di una bellezza senza eguali. Attraverso un’angusta scala in metallo, i visitatori possono scendere nel pozzo profondo e vedere il luogo dove la leggenda vuole che San Gregorio venne tenuto prigioniero. Un’esperienza che conferisce una connessione tangibile alla storia e alla spiritualità del postp ma non adatta a tutti: per raggiungere il sotterraneo, infatti, bisogna scendere di circa sei metri sotto terra, attraverso la scalinata stretta e scivolosa. Nel complesso monastico si svolgono frequentemente eventi religiosi, pellegrinaggi e celebrazioni offrendo ai visitatori l’opportunità unica di immergersi nelle tradizioni e nella devozione della comunità locale.

Ammirare la maestosità del Monte Ararat

Khor Virap sorge ai piedi del Monte Ararat, considerato un simbolo nazionale e spirituale dell’Armenia. Proprio per la sua posizione peculiare, il monastero è uno dei migliori punti panoramici per poter godere della bellezza mozzafiato del Monte, il quale, nonostante si trovi geopoliticamente in territorio Turco, mantiene una forte presenza che domina anche il paesaggio del territorio armeno. Le sue creste innevate offrono uno spettacolo unico, specialmente all’alba e al tramonto quando vengono dolcemente accarezzate dai raggi del sole offrendo uno scenario meraviglioso, una vera chicca per gli amanti della fotografia. 

Esplorare i vigneti e degustare i vini locali

Per chi è appassionato di enogastronomia, tra le cose da fare a Khor Virap c’è sicuramente una visita guidata con degustazione in una delle tante cantine della zona. Questa regione, infatti, è rinomata per i suoi vigneti che si affacciano sul Monte Ararat la cui produzione di vino è un’attività tipica dell’Armenia sin dai tempi antichi. Addirittura, secondo le scritture bibliche, fu proprio in queste zone che venne piantata la prima pianta di vite proprio da Noè una volta sbarcato dalla sua Arca quando terminò il diluvio. Il consiglio è quello di prenotare un tour per scoprire in prima persona la ricchezza enologica di queste zone e degustare alcuni dei migliori vini armeni.

Scoprire i dintorni di Khor Virap

I dintorni di Khor Virap, caratterizzati da vasti vigneti, panorami montani e campi coltivati sono perfetti per organizzare escursioni e passeggiate e per scoprire, en-plein-air, le meraviglie del territorio tra cui, a pochi chilometri di distanza, il Lago Sevan, uno dei laghi d’acqua dolce più grandi al mondo circondato da montagne pittoresche e panorami mozzafiato. 

Khor Virap: quando andare?

Vigneti Khor Virap

Fonte: iStock

I vigneti di Khor Virap ai piedi del Monte Ararat

I periodi migliori per visitare il sito monastico di Khor Virap sono la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e il paesaggio è particolarmente pittoresco. 

  • Primavera: la natura si risveglia e la valle dell’Ararat si veste di colori vivaci. I campi intorno al monastero sono punteggiati di fiori selvatici e, per gli appassionati di fotografia, questo è anche un ottimo periodo per realizzare scatti incredibili, grazie alla luce chiara e ai cieli tersi che creano uno sfondo perfetto sia per il monastero che per il Monte Ararat.
  • Autunno: l’autunno è un altro periodo ideale per visitare Khor Virap. Le temperature tornano a essere più miti dopo il caldo estivo e il paesaggio si tinge di tonalità dorate e rosse grazie al foliage. Questo è anche il periodo della vendemmia nella valle dell’Ararat, quindi potrete assaporare i frutti freschi della regione e partecipare a degustazioni di vino locale. 

Tre consigli per il tuo viaggio a Khor Virap

Dopo averti raccontato cosa vedere e cosa fare a Khor Virap, è il momento di scoprire alcuni consigli utili per programmare al meglio il tuo viaggio in questa piccola città fortificata dell’Armenia settentrionale.

  • Abbigliamento comodo: indossa abiti confortevoli e, se hai in previsione di fare qualche escursione in mezzo alla natura, ricordati le scarpe da trekking: il terreno in queste zone può essere irregolare e scosceso. Se visiti Khor Virap in estate, non dimenticare cappello e protezione solare (le temperature possono essere molto alte). Se, invece, organizzi la tua visita in inverno, preparati con abiti caldi e vestiti a strati.
  • Macchina fotografica sempre alla mano: come hai visto, una delle peculiarità di questo luogo è la splendida scenografia che si apre agli occhi dei visitatori. Non puoi assolutamente perdere l’occasione di immortalare un paesaggio così incredibile e creare, con le tue stesse mani, un souvenir memorabile che sorprenderà tutti quelli a cui racconterai questo viaggio.
  • Ricordati che sei in un luogo sacro: stai visitando un sito religioso, dunque il rispetto per le usanze, le tradizioni e per il luogo stesso è fondamentale. 

Molto di più di una semplice destinazione turistica, Khor Virap è un luogo intriso di storia, cultura e spiritualità, che cattura l’immaginazione e il cuore di chiunque abbia la fortuna di visitarlo. Con le sue attrazioni affascinanti e i suoi paesaggi mozzafiato, questa gemma nascosta dell’Armenia saprà sorprenderti a prescindere da cosa deciderai di vedere o fare grazie alla sua straordinaria bellezza.