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Come arrivare all’aeroporto di Bari da Lecce

Arrivare all‘aeroporto internazionale di Bari (o Aeroporto Karol Wojtyła) da Lecce, nonostante la notevole distanza (170 chilometri), è più facile di quanto si possa pensare. Di solito coloro che abitano nella splendida città del Salento utilizzano l’aeroporto di Brindisi per viaggiare, ma alcuni voli partono esclusivamente dall’aerostazione di Bari. D’altronde si tratta del dodicesimo aeroporto italiano per traffico passeggeri, con circa 4 milioni di persone che vi transitano ogni anno. Al primo posto di questa speciale classifica troviamo ovviamente l’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, seguito da Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio.

Come detto, se dovete arrivare all’aeroporto di Bari (che si trova a dodici chilometri dal centro cittadino, in Viale Enzo Ferrari) da Lecce non preoccupatevi, ci sono numerose alternative fra le quali scegliere. Vediamole una per una.

Affittare un’auto

Se preferite viaggiare per conto vostro senza dover dipendere dagli orari dei mezzi pubblici potete decidere di affittare un’auto. In circa un’ora e trenta minuti riuscirete a coprire la distanza e ad arrivare all’aeroporto di Bari da Lecce. La Statale 16 Adriatica che unisce i due capoluoghi di provincia è a scorrimento veloce e in alcuni tratti ha il limite di velocità imposto a 110 chilometri orari.

Esiste anche la possibilità di noleggiare un’auto con conducente.

Noleggiare una navetta privata

Per chi ama la comodità e muoversi senza dover sottostare agli orari dei mezzi e trasportare valigie e bagagli, esiste anche la possibilità di noleggiare una navetta privata grazie a cui raggiungere l’aeroporto di Bari Palese in poco meno di un’ora.

In questo caso, si usufruisce anche di un efficiente servizio di trasporto bagagli e si può concordare l’orario di partenza e di arrivo dell’autista per il proprio viaggio esclusivo.

Servirsi del treno

Un’alternativa per chi predilige, invece, spostarsi con i mezzi pubblici consiste nel prendere il treno dalla stazione di Lecce e raggiungere la stazione di Bari Centrale in un’ora e 27 minuti. I treni viaggiano circa uno ogni ora.

Una volta arrivati alla stazione di Bari, occorre effettuare il cambio con autobus (servizio urbano linea n.16) oppure con le apposite navette e collegamenti aeroportuali che conducono infine a destinazione, ovvero allo scalo aeroportuale di Bari.

Utilizzare il servizio di Bla Bla Car

Un’altra modalità interessante (che unisce la comodità dell’auto con il risparmio) per arrivare da Lecce all’Aeroporto internazionale di Bari è usufruire del servizio di car pooling offerto da Bla Bla Car consultando la piattaforma (anche da App) e verificando quali passaggi sono disponibili per il giorno prescelto in quella particolare tratta.

Raggiungere Bari da Lecce in auto condivisa consente di risparmiare e trovare la soluzione più comoda tra le tante offerte di passaggio di quella che è la rete di trasporto più grande al mondo.

Scegliere Flixbus

Ancora, seppur i tempi di percorrenza si allunghino, c’è anche la possibilità di viaggiare con Flixbus per andare da Lecce a Bari e poi servirsi dei bus navetta che collegano la città con il suo aeroporto (ad esempio, come accennato in precedenza, dalla Stazione Centrale di Bari parte l’autobus di linea urbano n.16 oltre ad appositi bus navetta per i collegamenti aeroportuali).

Il viaggio con Flixbus ha una durata di 4 ore e 10 minuti e prevede il cambio a Taranto (durata del cambio 1 ora e 25 minuti): si parte da Piazza Carmelo Bene a Lecce per scendere, dopo un’ora e mezza, al Terminal Cimino di Taranto.

Da qui, dopo poco più di un’ora, il capolinea è Via Capruzzi a Bari.

Considerare il collegamento via aeroporto di Brindisi

Come detto, nonostante la distanza, non mancano assolutamente le possibilità per spostarsi dalla “Firenze del Sud” fino all’aeroporto barese e, tra queste, vi è anche il collegamento bus da Lecce all’aeroporto di Brindisi (mezz’ora) e, da qui, fino all’aeroporto di Bari in un’ora e 30 minuti.

Sono disponibili 4/5 ore giornaliere.

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Via Francigena del Sud: slow travel per scoprire il meridione

Zaino in spalla! L’esperienza di viaggio diventa lenta e si fa camminando, un passo dopo l’altro, nel vero spirito dello slow travel. I camminatori aumentano ogni anno, un segno evidente che l’escursionismo in grado di unire benessere fisico e interiore con la voglia di riscoprire il territorio italiano è un bisogno condiviso.

In questo contesto, i percorsi di pellegrinaggio della Via Francigena del Sud, sempre più apprezzati anche da viaggiatori solitari e dai non religiosi, offrono la possibilità di avventurarsi in zone meno conosciute dell’Italia, ma ricche di bellezze culturali, storiche e naturali. Se la Via Francigena del Medioevo univa Canterbury e Roma, proseguendo fino a Gerusalemme attraversando l’Italia da nord a sud, quella specifica del sud collega Roma alla Puglia con tappa finale nel bellissimo borgo di Santa Maria di Leuca.

Attraversando campi di grano, antiche vie consolari, ulivi, borghi medievali, aree archeologiche, naturalistiche e castelli, i 930 km della Via Francigena del Sud offrono un viaggio imperdibile alla scoperta della cultura e delle tradizioni del sud Italia. 45 tappe da percorrere a piedi, come da tradizione, o in bici, tra Lazio, Campania e Puglia.

Lungotevere a Roma

Fonte: 123rf

Lungotevere Vaticano a Roma

La Via Francigena del Sud: la storia e informazioni utili

Il cammino, riconosciuto come «Itinerario culturale del consiglio d’Europa», nasce come estensione della Via Francigena classica. Oltrepassando San Pietro si prosegue verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terra Santa. La Via Francigena del Sud ripercorre un itinerario cristiano, l’Itinerarium Burdigalense, racchiuso in un racconto del 333 d.C. e scritto da un anonimo pellegrino durante il viaggio da Burdigala, l’attuale Bordeaux, fino a Gerusalemme.

Nel racconto è presente il viaggio di ritorno del devoto che, dopo aver raggiunto la Terra Santa attraverso la Via Balcanica, sbarca a Otranto e risale la Penisola percorrendo l’antica Via Appia Traiana.

Quando percorrerla

Il Sud Italia è caratterizzato generalmente da un clima temperato, anche se in estate le temperature possono alzarsi in modo considerevole. Può essere percorsa tutto l’anno, contribuendo a un turismo fuori stagione che valorizza determinate zone solitamente molto affollate nei mesi estivi. I periodi da evitare saranno quindi quelli più caldi, come luglio e agosto, e quelli più freddi, soprattutto sulle tratte che percorrono l’Appennino e il Gargano, dove le temperature sono più rigide e potrebbero esserci eventuali nevicate alle quote più alte.

Le tappe della Via Francigena del Sud

Credenti o laici, sulla Via Francigena del Sud camminano uomini e donne per le ragioni più disparate o semplicemente perché spinti da una irrefrenabile voglia di scoperta e benessere. Ma quali sono le tappe? Di seguito forniamo una panoramica delle tratte per ogni regione, consigliandovi di approfondire nei siti ufficiali per avere maggiori informazioni su mappe, luoghi dove dormire e fare sosta.

Via Francigena del Sud nel Lazio

Come i pellegrini di mille anni fa, la Via Francigena del Sud comincia da Roma e dalla via Appia Antica. Lasciandosi alle spalle San Pietro e le rovine della civiltà imperiale si intraprende un percorso che, attraversando il Parco Regionale dei Castelli Romani, i laghi di Nemi e Albano, conduce a Velletri, al borgo medievale di Sermoneta e all’abbazia di Fossanova.

Dopo aver ritrovato il passato dell’antica Roma a Terracina si raggiunge il golfo di Gaeta e Formia, dove si comincia a percepire lo spirito della Campania. Arrivati a Minturno infatti, antica città-porto che ancora oggi conserva un’atmosfera suggestiva, il percorso si addentra nel Casertano.

Via Francigena del Sud in Campania

Il tratto campano è lungo circa 250 km e attraversa le provincie di Caserta, Benevento e Avellino. Dalla città romana di Sessa Aurunca si arriva a Teano, culla dell’Unità d’Italia perché teatro dello storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II. Da qui si percorrono le tappe a Statigliano e Alife fino a Telese Terme e giungendo infine all’arco di Traiano di Benevento. Da qui, la strada prosegue verso l’entroterra raggiungendo Buonalbergo, nel cuore della valle del Miscano, e attraversando il confine con la Puglia.

Via Francigena del Sud in Puglia

L’ultimo tratto, il più lungo, è quello che taglia in due questa splendida regione: tra le tappe più affascinanti spicca Canosa di Puglia, da dove parte un sentiero circondato di ulivi che conduce ad Adria. Nei pressi di Bari, la strada torna ad affacciarsi sul mare e prosegue diritta verso Brindisi e Lecce. Una delle ultime tappe è Otranto, da dove troviamo il percorso che finalmente porta a Santa Maria di Leuca.

Percorsi lungo la Via Francigena del Sud per chi ha pochi giorni

Per alcuni sono spirituali o religiosi, altri sono attirati soprattutto dalla storia, dalla cultura e dai paesaggi naturali, in entrambi i casi non è necessario percorrere le tappe tutte assieme per vivere un’esperienza soddisfacente e rigenerante. Per chi ha pochi giorni e vuole trascorrerli alla scoperta della Via Francigena del Sud, è possibile suddividerla in piccole tappe tematiche perfette per un weekend o dai 5 ai 10 giorni di cammino.

Gli amanti del mare fuori stagione possono intraprendere la tratta da Brindisi a Santa Maria di Leuca per godersi la cultura gastronomica e le architetture barocche del Salento, percorribile in una settimana circa. Se invece è la sete di storia a condurre gli escursionisti sulla Via Francigena del Sud, il percorso da Roma a Velletri regala luoghi suggestivi: dal Parco Regionale dell’Appia Antica a Castel Gandolfo, fino ai laghi Albano e Nemi.

Per chi vuole scoprire una Campania inedita, invece, la tratta da Sessa Aurunca a Troia conquisterà i camminatori con un’esperienza di 10 giorni tra borghi, castelli, vallate e vestigia romane.

Santa Maria di Leuca

Fonte: iStock

Vista del porto a Santa Maria di Leuca