Nel cuore storico di Lecce una scoperta sorprendente sta riscrivendo la storia archeologica della città e delle trasformazioni avvenute di un periodo ancora poco conosciuto e documentato: quello compreso tra il collasso dell’Impero romano d’Occidente e l’instaurarsi della dominazione normanna, nell’alto medioevo.
Durante una campagna di scavi archeologici, infatti, è riemerso un kastron bizantino, che un tempo era una fortezza e centro politico cittadino.
Cosa è stato scoperto a Lecce
A giugno 2025 sono stati condotti degli scavi nell’area di Lecce compresa tra piazza Sant’Oronzo e via Alvino, a due passi dall’anfiteatro romano e dove già nell’anno precedente erano emersi reperti di epoca romana, tra cui parte della cavea, il muro anulare, i setti radiali e tre pilastri perimetrali.
Con la nuova campagna di archeologia urbana, condotta dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Brindisi Lecce e Taranto, in sinergia con il Comune di Lecce e grazie al finanziamento della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del ministero della Cultura, sono tornati alla luce altri dettagli straordinari: possenti strutture murarie larghe 3,7 metri e alte oltre 2 metri, poste a ridosso dell’anfiteatro e in particolare a nord di esso.

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Brindisi Lecce e Taranto
Nel corso dei mesi estivi del 2025 i ricercatori hanno indagato le strutture murarie emerse con gli scavi archeologici, giungendo a settembre a una conclusione affascinante: le mura rinvenute appartenevano a un’imponente opera di fortificazione realizzata in due momenti distinti e che apparentemente inglobava il preesistente edificio dell’anfiteatro, utilizzato per spettacoli di età romana.
Perché è importante e cosa significa
Grazie alle stratigrafie realizzate dai ricercatori, è stato possibile datare la realizzazione di questo sistema difensivo entro un lasso di tempo compreso tra il V e il VI secolo d.C.
La prima parte sarebbe stata costruita in un frangente storico particolarmente turbolento per Lecce, dal punto di vista politico e militare. Un’epoca in cui l’anfiteatro aveva ormai perso la sua funzione originaria a causa della progressiva diffusione del cristianesimo e come conseguenza del decreto di Onorio del 404 che vietava i ludi gladiatorii nelle arene.
Una massiccia torre a pianta circolare dal diametro di circa 12 metri sarebbe stata aggiunta in un secondo momento alle mura, sempre nel corso dell’alto medioevo.

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Brindisi Lecce e Taranto
Le evidenze suggeriscono quindi che in questa zona del centro storico fosse stata costruita un’articolata struttura difensiva che in età altomedievale era arrivata a inglobare anche l’anfiteatro, il più imponente edificio della Lecce romana, fino a formare a tutti gli effetti un kastron bizantino, ovvero la fortezza e centro politico di questa elegante e suggestiva città della Puglia.
Una scoperta che non smetterà di stupirci con ulteriori dettagli che arriveranno da ulteriori studi archeologici, e che getta nuova luce sulle trasformazioni che si sono succedute nel cuore pulsante di Lecce, oggi come nel passato più lontano, proprio in quel periodo ancora misterioso e fino ad oggi scarsamente documentato dalle testimonianze materiali.



