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Viaggi in Italia e all’estero, cosa cambia dall’1 maggio

Dall’1 maggio cambiano di nuovo le regole per i viaggi all’estero. Novità positive che snelliscono le procedure di controllo e anche gli arrivi degli stranieri sul territorio, come il rientro in Italia dei nostri concittadini. Buone nuove anche per quanto riguarda l’uso delle mascherine al chiuso e del Green Pass: l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Dall’1 maggio addio al dPLF

Il Digital Passenger Locator Form (dPLF) era stato introdotto nell’estate 2021 e aveva lo scopo di contenere tutte le informazioni necessarie per localizzare il viaggiatore in caso di contagio da Covid durante uno spostamento all’estero. Utilizzato in Italia e in molti altri Paesi d’Europa e del mondo, con la nuova Ordinanza in vigore fino al 31 maggio è stato abolito.

Un’abrogazione che arriva anche a seguito alla richiesta di annullamento da parte del Presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio Franco Gattinoni.

Le regole di viaggio dall’1 maggio

Abolizione del dPLF, ma proroga delle regole di viaggio già previste dall’Ordinanza 22 febbraio 2022 e 29 marzo 2022. In sostanza, chiunque voglia varcare i confini italiani deve essere in possesso di uno dei seguenti documenti:

  • vaccinazione completa con vaccino autorizzato dall’EMA, effettuata da meno di 9 mesi (Green Pass o certificazione equivalente per le autorità italiane);
  • vaccinazione completa con vaccino autorizzato dall’EMA e dose di richiamo (Green Pass o certificazione equivalente per le autorità italiane;
  • guarigione da Covid-19, da meno di 6 mesi (Green Pass o certificazione equivalente per le autorità italiane);
  • risultato negativo di un test molecolare condotto con tampone nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia, o test antigenico effettuato per mezzo di tampone nelle 48 ore prima di atterrate nel Belpaese.

In caso di mancata presentazione della certificazione richiesta, l’ingresso in Italia è possibile ma con obbligo di isolamento per un periodo di 5 giorni, al termine del quale è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone.

Le certificazioni possono essere esibite sia in formato digitale, sia cartaceo. I minori al di sotto dei 6 anni di età possono entrare in Italia senza ulteriori formalità e sono sempre esentati dall’obbligo di test molecolare o antigenico.

Le novità sulle mascherine al chiuso

A partire dall’1 maggio, e per il momento fino al 15 giugno, scattano ulteriori novità anche per quanto riguarda l’uso delle mascherine al chiuso. Nel dettaglio: nell’Ordinanza si legge che rimane “l’obbligo di mascherine FFP2 per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo“.

Ma non solo. L’obbligo di indossare dispositivi di protezione FFP2 rimane anche per accedere a mezzi di trasporto come aerei, navi, treni e autobus, così come nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

In tutti gli altri luoghi al chiuso che non abbiamo menzionato, non sarà quindi più necessario (dall’1 maggio e fino al 15 giugno, per il momento) indossare le mascherine.

Infine, non hanno l’obbligo di indossare la mascherina – come già accaduto in passato – i bambini di età inferiore ai 6 anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso di tali dispositivi di protezione, e le persone che devono comunicare con una persona con disabilità che non permette l’uso di mascherine.

È bene sapere, tuttavia, che viene caldamente raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.

Addio anche al Green Pass

L’ulteriore novità che arriva con questa Ordinanza è che, per il momento, non sarà più necessario utilizzare il Green Pass. In poche parole, in Italia termina l’era del distanziamento e delle restrizioni. Solo raccomandazioni e poche regole in bar, ristoranti, centri benessere e discoteche.

Il Green Pass non sarà più obbligatorio nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei negozi, nei bar e ristoranti, sui mezzi di trasporto, in mense e catering, cinema e teatri, a concerti, eventi sportivi, convegni e congressi, in centri benessere, centri culturali, sociali e ricreativi, concorsi, sale gioco, feste e discoteche.

Accesso libero ovunque, sia all’aperto che al chiuso, nei bar e ristoranti. Addio al distanziamento sociale ma solo all’aperto, chi preferirà stare al chiuso con l’aria condizionata troverà comunque i tavoli distanziati di un metro. Ritornano anche i buffet liberi in alberghi e ristoranti come nelle cerimonie dove – ma solo all’aperto – i tavoli potranno stare uno di fianco all’altro.

Niente Green Pass nemmeno per le discoteche dove si potrà tornare a consumare drink anche in piedi al banco, e non più esclusivamente seduti al tavolo. Tutti i locali, all’aperto o al chiuso, potranno lavorare a capienza piena e non sarà più obbligatorio, come anche per bar, ristoranti e altre attività, mantenere il registro delle presenze per 14 giorni.

Accesso libero per tutti anche nelle palestre e negli impianti al chiuso dove cade anche l’obbligo di distanziamento mentre si fa attività. Restano invece il metro di distanza o le postazioni alternate negli spogliatoi e nelle docce.

Gli sport saranno tutti consentiti, sia all’aperto, sia al chiuso, anche quelli di squadra e di contatto. Negli stabilimenti balneari si dà il bentornati a racchettoni e tamburelli, acquagym e beach volley.

Dall’1 maggio anche il bagno turco sarà di nuovo fruibile, con il solo obbligo di accesso contingentato secondo l’ampiezza.

Un vero e proprio ritorno alla normalità. Anche se, è bene sapere, il certificato verde non servirà più in Italia, nei fatti questo non cessa di esistere. Nella sua forma “base”, ossia vaccinazione, guarigione o tampone negativo, continuerà a essere fondamentale per i viaggi all’estero, ma non sarà più richiesto in Italia.

Quel che è certo è che, dal primo maggio, diremo addio al Green Pass rafforzato per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro. Ma non solo.

Dal 1° maggio decade anche l’obbligo di Green Pass base per accedere al luogo di lavoro, consumare in bar e ristoranti al chiuso, salire su aerei (conviene sempre prima consultare le regole di ogni compagnia aerea che sono diverse), treni, traghetti e pullman intra-regionali, partecipare a concorsi pubblici, accedere alle mense, andare allo stadio e assistere a spettacoli teatrali e concerti all’aperto. In tutti questi luoghi l’accesso diventa, finalmente e di nuovo, libero.

Di Admin

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