Nel nostro Paese abbiamo l’immensa fortuna di avere una zona ancora autentica, primordiale e, senza ombra di dubbio, bella da togliere il fiato. L’area in questione si chiama Val Zebrù ed è situata in Lombardia, e più precisamente in provincia di Sondrio, nell’incantevole cornice del Parco Nazionale dello Stelvio. E sapete una cosa? Essa può davvero essere definita la più caratteristica e speciale delle valli di uno dei più antichi parchi naturali italiani.
Perché la Val Zebrù è così speciale
Ma perché la Val Zebrù è così singolare rispetto alle altre valli di questa zona del nostro Paese? La questione è molto semplice: vanta una geologia molto peculiare in quanto qui prende vita l’incontro tra rocce metamorfiche e rocce sedimentarie. Ma non solo. Questa, infatti, è anche una delle aree del parco più ricche in assoluto di fauna.
In sostanza, sfoggia una natura incontaminata pregna di flora e fauna, tanto che da queste parti è facile avvistare animali come il gipeto e, soprattutto, i cervi. Qui, infatti, si può perfettamente ascoltare il potente bramito di questi teneri animali durante la loro stagione degli amori.
Cosa fare in Val Zebrù
La valle, in realtà, è piuttosto piccolina. È lunga, infatti, solo 12 chilometri, ma ciò non toglie che sia pazzesca e che meriti certamente una visita. Vi basti pensare che inizialmente può persino intimorire con i suoi aspri versanti ma, passo dopo passo, conquista il cuore dei suoi visitatori poiché si addolcisce con pascoli pianeggianti.
È il luogo ideale, quindi, per fare meravigliose passeggiate completamente immerse nella natura. D’estate, soprattutto, sono tanti i sentieri segnalati e attrezzati con panchine e tavoli panca in aree pic-nic e punti panoramici da cui lasciarsi soprendere.
A disposizione, inoltre, c’è anche un nutrito programma di escursioni guidate con esperti per conoscere e apprezzare meglio tutte le varietà naturalistiche, ambientali e faunistiche di questa zona italiana particolarmente selvaggia.
Uno dei maggiori punti d’interesse della Val Zerbù è senza ombra di dubbio il rifugio Quinto Alpini che si trova su un costone roccioso a ben 2.877 metri sul livello del mare, con una vista panoramica che toglie il fiato. Dal caratteristico tetto giallo, consente di osservare le colonie di stambecchi che popolano le pareti rocciose.
Nel corso degli anni è stato ristrutturato più volte e anche in seguito all’utilizzo delle truppe italiane come avamposto durante la Prima Guerra Mondiale. Oggigiorno, tuttavia, offre servizio bar e ristorante e 60 posti in camere da 6 a 12 posti.
Ma se volete fare qualcosa di diverso potete anche fermarvi a pranzare presso le suggestive baite di campo per poi proseguire fino alla Baita del Pastore accanto alla quale sorge anche una caratteristica malga. Anzi, molto probabilmente questa è la zona in cui la valle da il meglio di sé: un’ampia vallata tutta verde, con capre, vacche e pascoli vari, poi il rumore del torrente in sottofondo e la strada che procede in piano.
Il posto perfetto per fermarsi a riposare e ad ammirare le maestosità di questo luogo. Non resta che organizzarsi per correre alla scoperta di questa valle italiana davvero unica nel suo genere e assolutamente speciale.