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È stata scoperta una sfinge che sorride

L’Egitto, terra di antiche testimonianze di una civiltà lontanissima da noi, continua a regalarci sorprese: nelle ultime settimane, gli archeologi hanno portato alla luce una struttura d’epoca romana che conteneva qualcosa di unico. All’interno di una vasca, infatti, è stata ritrovata una sfinge che sorride. Di che cosa si tratta?

La nuova scoperta in Egitto

Nei giorni scorsi si è parlato moltissimo del tunnel segreto individuato all’interno della Piramide di Cheope, una scoperta che potrebbe finalmente condurci verso la tanto cercata (e finora mai trovata) tomba del faraone. Ma questo non distoglie l’attenzione da altri siti archeologici, dove continuano ad emergere reperti davvero curiosi e interessanti. È il caso del recente ritrovamento avvenuto nei pressi di Dendera, un’antica città egiziana famosa per il suo tempio d’epoca greco-romana dedicato alla dea Hathor.

Proprio nell’area a est del tempio, una missione guidata dall’ex Ministro delle Antichità Egiziano Mamdouh El Damaty ha portato alla luce una struttura romana realizzata su due livelli, utilizzando pietra calcarea e malta. Le prime ipotesi sulla presenza di qualcosa ancora nascosto sotto terra erano state formulate all’inizio dell’anno, quando gli archeologi hanno effettuato delle scansioni radar e delle scansioni magnetiche nei pressi del tempio. Gli scavi hanno quindi permesso di scoprire di che cosa si trattava.

Se i resti della struttura hanno subito affascinato gli esperti, ad attirare l’attenzione è stata soprattutto la vasca trovata nel livello inferiore: doveva essere un bacino di stoccaggio dell’acqua, realizzato con mattoni rossi ricoperti di ardesia e dotato di una scala per accedervi più facilmente. Secondo le prime analisi, sarebbe risalente al periodo bizantino. La vera sorpresa, però, è un’altra. Durante le operazioni di pulizia, all’interno della vasca è riemersa una sfinge che sorride: è un reperto preziosissimo.

Trovata una sfinge che sorride

La statua, costruita in pietra calcarea, rappresenta una sfinge davvero particolare. I tratti del volto appartengono probabilmente a Claudio, il quarto imperatore romano che ha regnato fino al 54 d.C. A sorprendere maggiormente sono i dettagli: la sfinge è stata raffigurata con indosso il Nemes, ovvero il tipico copricapo egiziano indossato dai faraoni a simboleggiare il loro potere. Sulla fronte della statua, inoltre, spicca un Uraeus, una decorazione a forma di serpente, anch’essa simbolo di sovranità. La particolarità più affascinante? Il lieve sorriso che compare sul volto della sfinge.

La scoperta è stata minuziosamente descritta sui profili social del Ministero delle Antichità Egiziano: “L’ispezione preliminare del volto della sfinge suggerisce che quest’ultima rappresenti l’imperatore romano Claudio. La statua è davvero bella, il viso presenta elementi realistici raffigurati in modo molto preciso. L’imperatore è rappresentato con il sorriso e due fossette laterali“. Inoltre, sul volto sono state trovate tracce di colorante giallo e rosso, mentre al di sotto della statua è stato rinvenuto un dipinto romano con geroglifici.

Perché la sfinge è stata trovata sul fondo della vasca? Gli archeologi ipotizzano che la statua sia stata originariamente situata sull’edificio d’epoca romana, come omaggio al grande imperatore. In seguito, durante l’età cristiana, sarebbe poi stata gettata in acqua e ricoperta poi di terra, una volta che il bacino è caduto in disuso. Ora gli esperti continueranno a cercare nei dintorni della struttura, nella speranza di trovare nuove testimonianze risalenti allo stesso periodo.

Di Admin

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