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Torna a nuova vita il giardino segreto cinquecentesco italiano

Il giardino di cui vi stiamo per parlare è uno dei più suggestivi e amati del nostro Paese e anzi, del pianeta intero: persino il New York Times lo ha definito “il più bello e il più romantico del mondo”. Famoso ed emozionante, custodisce nelle sue immediate vicinanze una piccola perla antica, che purtroppo è rimasta per molto tempo dimenticata. Si tratta di un meraviglioso giardino cinquecentesco, che a breve tornerà a nuova vita.

L’Hortus Conclusus a due passi dal Giardino di Ninfa

Ci troviamo presso il fiabesco Giardino di Ninfa, un vero e proprio monumento naturale della Repubblica Italiana che sorge a Cisterna di Latina. Iniziato da Gelasio Caetani nel 1921, nell’area della scomparsa cittadina medievale di Ninfa, di cui oggi rimangono diversi ruderi, è uno splendido esempio di poesia e architettura medievale con oltre 1300 specie di piante, tra cui 19 varietà di magnolia, betulle, iris acquatici e aceri giapponesi.

Riaperto quest’anno il giorno 16 marzo, attualmente le visite sono in programma nei fine settimana e nelle festività del 1 maggio, 2 giugno e 15 agosto, fino al 3 novembre; dal 19 luglio all’11 agosto – quando l’apertura comprenderà anche il venerdì –  previste soltanto al tramonto.

Nelle immediate vicinanze di Ninfa la famiglia Caetani fece realizzare l’Hortus Conclusus, un magnifica area verde decorata con una fontana ottagonale al centro e da vasche e ninfei. In principio venne utilizzato come orto, poi vi vennero piantati degli agrumi fino a diventare inaccessibile ai visitatori, e purtroppo per molto tempo. Ma le cose oggi stanno per cambiare, tanto che si punta ad aprirlo alle visite a partire dall’anno prossimo.

Il restauro

Come riporta La Repubblica, l’Hortus Conclusus di Ninfa subirà un profondo restauro grazie ai fondi del Pnrr e della Fondazione Roffredo Caetani che gestisce il bene. Ma non solo, perché sempre nel 2025 anche altri beni, che si fanno spazio nei pressi del Giardino storico, verranno resi fruibili tramite un raddoppio del percorso di visita.

Il progetto, chiamato “Giardino di Ninfa: dalla memoria del passato alla nuova resilienza e sostenibilità”, prevede l’utilizzo di due milioni di euro di fondi Pnrr, più 200mila euro messi a disposizione dalla Fondazione.

I lavori sono già iniziati e non riguardano il Giardino che, anche durante questa primavera, può essere visitato in tutto il suo splendore e senza eventualmente incontrare cantieri aperti.

Verrà sottoposta a un grande restauro anche “Francis”, la vecchia turbina dell’azienda tedesca Voith, in funzione dal 1908 fino a pochi anni fa, che sorge vicina agli antichi mulini. Al contempo, verrà realizzata anche una nuova centrale per alimentare Ninfa con l’energia prodotta dal suo fiume.

Ma non solo, perché questi lavori faranno sì che l’area diventi persino più sostenibile: l’Hortus Conclusus verrà dotato di un impianto di irrigazione intelligente, che sarà perfettamente in grado di fornire ad ogni pianta l’acqua necessaria nei tempi e nei modi più opportuni.

Verrà poi installato un piezometro e realizzato un sistema di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, con lo scopo di dare vita a un centro studi internazionale sulle acque.

Insomma, molto probabilmente nel 2025 il prezioso Hortus Conclusus diventerà una meravigliosa attrazione (e anche sostenibile) per tutti i visitatori.

Di Admin

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