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“Lolita Lobosco”: boom di turisti sui luoghi della fiction Tv

Quanto può contribuire allo sviluppo turistico di un luogo il fatto di essere mostrato al cinema o in Tv raggiungendo così un ampio pubblico lo dimostra il fatto che, secondo gli ultimi dati comunicati in occasione dell’ultima Borsa italiana del turismo che si è svolta a Milano, il 60% degli italiani sceglie la meta della propria vacanza dopo averla vista in un film, una fiction o una serie televisiva.

E il fatto che la città di Bari, location dove sono state girate le due stagioni della fiction con Luisa Ranieri “Le indagini di Lolita Lobosco” (la seconda si è appena conclusa su RAI1) sia stata presa d’assalto dai turisti desiderosi di prendere parte ai tour organizzati sui luoghi del celebre vicequestore ne è un’ulteriore conferma.

I nuovi tour guidati

Il tour guidato dura mezza giornata e porta i visitatori tra i vicoli di Bari Vecchia, sul lungomare e a scoprire di persona tutti i set resi celebri dalla fiction Tv, dalla casa dove vive Lolita o quella dove abita la madre alla Questura dove lavora fino alle scene dei crimini che deve risolvere.

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Fonte: ANSA

La casa della madre di Lolita Lobosco a Bari Vecchia

La Federazione Guide e Accompagnatori Turistici di Confcommercio Bari-Bat da deciso di organizzare tour guidati che partono da piazza del Ferrarese dove si trova l’Infopoint turistico portando i cineturisti alla scoperta dei luoghi più affascinanti dove è stata Lolita Lobosco.

Un ottimo modo per far visitare Bari anche in bassa stagione e attirare turisti, per il momento più che altro nazionali, ma un domani anche da ogni parte del mondo. Un po’ come è già accaduto in Sicilia dove, da anni ormai, si organizzano tour tutto l’anno sui luoghi del famoso Commissario Montalbano.

Le location della fiction

Con una guida, il tour delle location di Lolita Lobosco è sicuramente spiegato meglio, ma chi desidera visitare i luoghi visti in Tv può farlo anche in autonomia. Ecco quali sono le principali location.

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Fonte: iStock – Ph: e55evu

Il lungomare di Bari

Centralissima è l’abitazione di Lolita, all’ultimo piano di una bella palazzina in piazza dell’Odegitria, nella Bari Vecchia, dove sorge la Cattedrale romanica, proprio di fronte allo storico negozio di dolciumi di “Marnarid”, a due passi dal castello normanno-svevo. La vista dal suo terrazzino è mozzafiato.

Se l’edificio usato per la Questura di trova in realtà a Monopoli e non a Bari, per gli interni come set è stato scelto il Palazzo della Città metropolitana di Bari, sul lungomare Nazario Sauro, edificato in stile eclettico negli Anni ’30. Nel palazzo è ospitata la Pinacoteca.

Ed è proprio sul lungomare che Lolita ama fare jogging. Una passeggiata non deve quindi mancare, da qui si può ammirare la città in tutta la sua luce e la sua bellezza. Lolita lo percorre costeggiando alcuni luoghi simbolo della città, sia correndo sia a bordo della sua Bianchina rossa o di un’Ape Car, guidata da un vecchio amico di suo padre che fa il fruttivendolo.

Si scorgono così l’Albergo delle Nazioni, il Palazzo della Città metropolitana, quello della Terza Regione Aera, la Caserma Bergia dei Carabinieri, il Fortino e il Molo Sant’Antonio, il Barion, il Teatro Margherita, la Muraglia, la Fiera del Levante, Il Ponte Adriatico e la spiaggia detta “Pane e pomodoro“, dove di tanto in tanto Lolita si ferma a pensare ai casi da risolvere.

Le location fuori Bari

Ma ci sono luoghi usati come set per “Le indagini di Lolita Lobosco” che sono anche fuori città. Come la Questura, appunto. Gli esterni e il cortile interno sono quelli di Palazzo Palmieri, nel centro storico di Monopoli, un bellissimo esempio di Barocco di fine ‘700, che fa da cornice all’omonima piazza. L’ultimo esponente della famiglia Palmieri, il marchese Francesco Saverio, scomparso nel 1921, nominò erede universale la Congregazione di Carità e dispose che nel suo palazzo fossero ospitati un asilo e una scuola d’arti e mestieri. Oggi è chiuso al pubblico e viene utilizzato solo in rare occasioni per eventi e manifestazioni culturali.

Chi volesse può visitare l’Abbazia di San Vito Martire alle porte di Polignano a Mare, visto nel terzo episodio della prima stagione intitolato “Spaghetti all’assassina”, un edificio dall’architettura incredibilmente affascinante che ha sicuramente colpito lo sguardo del telespettatore.

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Fonte: Wikimedia Commons – Facquis

L’Abbazia di San Vito Martire a Polignano Mare

Di Admin

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