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Cosa vedere a Genova in un giorno: scorci, sapori e sogni liguri

Immaginate Genova come un pacco regalo da scartare piano piano, una città dalle infinite sfaccettature e dai mille volti che si rivela senza fretta, passo dopo passo e scorcio dopo scorcio: ogni vicolo cela un racconto, ogni palazzo custodisce un’eco di fasti antichi e lo sguardo si apre su un orizzonte inatteso tra mare e montagna.

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze: se a una prima occhiata vi potrebbe sembrare fredda, distante, quasi inaccessibile, è soltanto una maschera. Basta poco per cogliere il suo calore: un profumo che arriva da una friggitoria, un artigiano al lavoro dietro una vetrina polverosa, un gruppo di ragazzi che ridono in piazza. È allora che Genova si svela, e lo fa con l’eleganza di chi non ha bisogno di esagerare.

Se avete solo un giorno per conoscerla, lasciatevi guidare tra i suoi angoli più caratteristici e le meraviglie senza tempo.

Piazza De Ferrari, il cuore pulsante della città

È qui che Genova si mette in mostra, con tutta la sua energia. Piazza De Ferrari è il palcoscenico dei grandi eventi cittadini, dove la vita scorre sotto lo zampillo monumentale della fontana in bronzo.

Tutt’intorno, si affacciano il Teatro Carlo Felice, l’Accademia Ligustica di Belle Arti, Palazzo Ducale sede di mostre, il Palazzo della Regione e l’imponente Palazzo della Nuova Borsa, esempio straordinario dello stile Liberty genovese.

Porta Soprana e la casa di Cristoforo Colombo

Proseguendo il viaggio tra le meraviglie del centro di Genova in un giorno, non potete perdervi una delle testimonianze più rappresentative della città medievale: la suggestiva Porta Soprana che si staglia come una sentinella del Tempo. Le sue due torri gemelle in pietra, robuste e austere, sono ciò che rimane delle antiche mura cittadine, risalenti al IX–X secolo. Attraversarne l’arco è come varcare la soglia di un’epoca lontana, quando Genova era cinta da fortificazioni possenti per difendersi dagli assalti provenienti dal mare e dall’entroterra.

Ma non finisce qui. Appena sotto Porta Soprana, proprio dove inizia la dolce salita che conduce all’arco, si cela un’altra tappa ricca di leggenda e fascino: la casa di Cristoforo Colombo, piccola dimora in pietra ricostruita nel Settecento sui resti dell’originale andata distrutta, oggi una casa-museo dedicata allo scopritore del Nuovo Mondo.

Secondo la tradizione, proprio tra queste mura visse il giovane Colombo durante gli anni dell’infanzia. Passeggiare tra le sue stanze, affacciarsi alle piccole finestre, osservare gli oggetti e i documenti esposti, significa provare a immaginare i sogni, le ambizioni e le visioni che abitarono la mente di uno dei navigatori più celebri della Storia.

La Cattedrale di San Lorenzo, fede, arte e mistero

Duomo di Genova in Piazza San Lorenzo

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L’affascinante Cattedrale dedicata a San Lorenzo

Basta allontanarsi di pochi passi per trovarsi davanti alla facciata bicolore della Cattedrale di San Lorenzo, la chiesa più importante del capoluogo ligure. La sua bellezza è austera e magnetica, accentuata dai due leoni marmorei che sembrano vigilare in silenzio sulla città.

Edificata a partire dal 1098 su un precedente edificio paleocristiano, la cattedrale custodisce tesori che ne fanno un vero scrigno di arte e spiritualità. Al suo interno, la Cappella di San Giovanni Battista accoglie le ceneri del santo patrono, mentre il Museo del Tesoro e il Museo Diocesano offrono uno sguardo meravigliato tra affreschi, codici miniati e preziosi manufatti.

Il centro storico, l’anima autentica tra caruggi e botteghe

Genova in un giorno non si comprende davvero se non ci si addentra nel suo centro storico, uno dei più estesi e affascinanti d’Europa. Un dedalo di vicoli, i famosi caruggi, dove il passato e il presente si ritrovano in armonia: cioccolaterie d’altri tempi convivono con piccole sartorie artigianali, antiche drogherie vendono spezie dal profumo inebriante e le friggitorie animano l’aria con aromi irresistibili.

Passeggiare in questa zona della città è, senza dubbio, un’esperienza sensoriale.

Via Garibaldi e i Palazzi dei Rolli, eleganza e potere

Tra la Cattedrale e il centro storico si apre un varco nel tessuto medievale della città: Via Garibaldi, già Strada Nuova, su cui si affacciano i sontuosi Palazzi dei Rolli (Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi), un tempo dimore delle famiglie più influenti della Repubblica di Genova. Erano questi gli edifici destinati, per sorteggio, ad accogliere gli ospiti illustri in visita ufficiale.

Oggi sono Patrimonio UNESCO, ma più ancora sono simbolo del potere e del gusto genovese. Camminando senza fretta, l’occhio si perde tra decorazioni, stucchi e cortili che raccontano di epoche in cui Genova era padrona del mare e signora delle arti.

Sottoripa, il volto popolare del porto

Scendendo verso il mare, incontrerete i Portici di Sottoripa, il lungo porticato in passato area commerciale destinata a botteghe e mercanti, che conserva ancora oggi un carattere schietto e popolare.

Qui si respira l’anima del porto: tra pescherie che espongono il pescato del giorno, piccole friggitorie dove gustare fritti misti e farinata, e negozietti che vendono spezie, olive e conserve, Genova si mostra per quello che è, viva, genuina, travolgente.

Il Porto Antico, dove il mare incontra la cultura

Porto Antico di Genova con il Bigo

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L’inconfondibile Bigo spicca al Porto Antico di Genova

Rinnovato da Renzo Piano negli Anni Novanta, il Porto Antico è diventato uno dei simboli della Genova contemporanea, il waterfront da vivere, tra pontili, piazze, mostre e attrazioni.

È qui che spicca il celebre Acquario di Genova, il più grande d’Europa, con ben 71 vasche che ospitano squali, delfini, meduse, pinguini e migliaia di creature marine. Poco distante, la Biosfera assomiglia a una goccia sospesa sull’acqua, mentre il Bigo (l’ascensore panoramico che richiama le antiche gru portuali) dona una vista indimenticabile sul porto e sui tetti del centro storico. Il Galata Museo del Mare, il sottomarino Nazario Sauro e la riproduzione del galeone Neptune completano un percorso emozionante dedicato alla vocazione marinara genovese.

La Lanterna, simbolo della “Dominante dei mari”

Maestosa e solitaria, la Lanterna di Genova si erge da secoli come sentinella, testimone silenziosa del suo glorioso passato marinaro, l’anima stessa della “Superba”, il simbolo indiscusso della potenza commerciale e navale della Repubblica Marinara che dominava i mari.

Con ben 77 metri di altezza, è il faro più alto del Mediterraneo, e ancora oggi guida le navi verso il porto, e proietta la sua luce lontano, sul mare e sulla memoria. Edificata nel 1543 e ricostruita su una struttura ancora più antica, la Lanterna svetta su uno sperone roccioso che si raggiunge a piedi grazie a una suggestiva passeggiata pedonale, partendo dal parcheggio del Terminal Traghetti.

Una volta arrivati, si apre davanti a voi non solo la possibilità di salire i 172 scalini (sfida ripagata da un panorama incantevole) ma anche di scoprire la storia della città mediante le installazioni del Museo Multimediale della Lanterna, ospitato all’interno.

Boccadasse, poesia in riva al mare

E per finire, un salto a Boccadasse è quasi un dovere. Antico borgo marinaro, incastonato tra le pieghe della città, assomiglia a un dipinto: le case color pastello si riflettono sull’acqua, le barche ondeggiano placide sul bagnasciuga, i gabbiani volteggiano in cielo.

Si passeggia lungo la spiaggia, si assapora un gelato sulla piazzetta, ci si siede sul muretto a guardare il mare e si ascolta Genova raccontare la sua poesia.

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Amerigo Vespucci a Genova: il veliero dei sogni approda tra storia, mare e meraviglia

Dal 10 al 15 giugno 2025, l’Amerigo Vespucci – la celebre nave scuola della Marina Militare – approderà nel Porto Antico di Genova, penultima tappa del tour mondiale e del Tour Mediterraneo che si concluderà a La Spezia (tenete d’occhio l’apertura delle prenotazioni), dopo aver raggiunto 5 continenti, 30 Paesi, 35 porti e dopo aver percorso oltre 46mila miglia nautiche. Sei giorni da vivere nel Villaggio Italia, fra mostre, eventi culturali e visite gratuite a bordo su prenotazione. Un’occasione imperdibile per riscoprire Genova con occhi diversi, fra mare, storia e spettacolo. A questa importantisisma tappa si aggiunge anche lo show del passaggio delle Frecce Tricolori.

L’arrivo del Vespucci rappresenta un momento simbolico per la città e celebra il legame tra Genova e il mare. L’evento non è solo un’attrazione turistica, ma anche un’occasione per riflettere sulle eccellenze italiane nei settori della formazione navale, della cultura e dell’artigianato. Il Villaggio Italia sarà il centro pulsante delle attività con tanti eventi per celebrare e condividere il racconto dei due anni di tour mondiale di Nave Amerigo Vespucci.

Un luogo studiato per ogni fascia d’età, capace di unire divulgazione, spettacolo e orgoglio nazionale. Grazie alla partecipazione delle Forze Armate, delle istituzioni locali e dei cittadini, il Porto Antico si trasformerà per sei giorni in una vetrina internazionale. Un appuntamento da non perdere per vivere Genova in una veste unica e suggestiva.

Visite gratuite a bordo dell’Amerigo Vespucci

L’accesso all’Amerigo Vespucci è gratuito ma bisogna prenotarsi sul sito ufficiale. La registrazione è nominale e si può fare per un massimo di 4 persone.
L’esperienza a bordo consente di scoprire da vicino gli ambienti della nave scuola, tra cui il ponte di coperta, le sale di comando e gli spazi dedicati all’addestramento. Il personale della Marina Militare sarà pronto a raccontare la storia e le curiosità del veliero a tutti i visitatori che saliranno a bordo.

Questa è sicuramente un’occasione unica per adulti e bambini che potranno così vivere la magia della navigazione tradizionale. Dopo aver effettuato la registrazione, occorrerà presentarsi allo staff di accredito presso il Villaggio Italia con il QR code unico e i documenti di identità indicati in fase di prenotazione. L’accesso alla coda per la visita è consentito dai 15 minuti antecedenti a 15 minuti successivi all’orario prenotato. Consigliata calzatura comoda per la visita a bordo della nave. I giorni e gli orari disponibili sono i seguenti ma purtroppo le visite sono già sold out.

  • 11 giugno: 18:00–20:00
  • 12 giugno: 14:00–18:00
  • 13 giugno: 14:00–20:00
  • 14 giugno: 13:00–16:00 e 17:00–20:00

Il Villaggio Italia al Porto Antico

Nel cuore del Porto Antico, il Villaggio Italia accoglierà i visitatori, dalla mattina alla sera, con contenuti esclusivi e il racconto del tour mondiale della nave. Teatro di mostre e aree tematiche – dall’arte “MaMà Dots” alla rassegna “Donne d’Europa”, dalla mostra multimediale “Ocean Stories” alla mostra fotografica “Amerigo Vespucci on board!”, dalla presentazione della docufiction “Vespucci, il villaggio più lungo” alla mostra “Italia geniale – design enables” – il Villaggio sarà animato da eventi ogni giorno.

Sarà presente anche uno spazio espositivo dedicato ai partner istituzionali e culturali del tour, oltre a corner informativi e attività per le scuole. Un punto di riferimento dinamico e inclusivo, pensato per coinvolgere i cittadini e i turisti in un’esperienza immersiva. Sul sito ufficiale dell’Amerigo Vespucci è presente la mappa per orientarsi tra le varie aree del Villaggio.

Per arricchire questa esperienza ci saranno anche diverse esibizioni: dalla Banda Musicale della Marina Militare alla Fanfara 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, dalla Banda Musicale della Brigata Paracadutisti “Folgore” alle Frecce Tricolori.

Il programma (con le Frecce Tricolori)

Un fitto calendario scandisce i giorni al Villaggio Italia. Ogni giornata sarà arricchita da talk tematici, attività educative per bambini, laboratori creativi e momenti istituzionali. I temi trattati spazieranno dall’ambiente alla navigazione, dall’innovazione tecnologica alla storia delle Forze Armate italiane. Non mancheranno interventi di ospiti illustri, testimonial e rappresentanti delle istituzioni.

L’area eventi, dotata di sedute e schermi, permetterà ai visitatori di seguire le conferenze anche in modalità live streaming. Spazio anche all’enogastronomia ligure, con corner degustazione e prodotti tipici locali.

cerimonia inaugurazione amerigo vespucci

Fonte: Getty Images

L’Amerigo Vespucci approda al porto

Martedì 10 giugno, per celebrare l’arrivo dell’Amerigo Vespucci e la Giornata della Marina, le Frecce Tricolori sorvoleranno il cielo anche in presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la giornata si concluderà con uno spettacolo di droni.

  • Ore 9:15: ormeggio dell’Amerigo Vespucci nel Porto Antico di Genova,
  • cerimonia di apertura della Giornata della Marina presso ponte Parodi,
  • conferenza “Il turismo nautico come risorsa” a cura del Ministero del Turismo,
  • talk “Ansa presenta: Il Vespucci incontra le eccellenze del territorio”,
  • presentazione della docufiction “Vespucci, il viaggio più lungo”,
  • dalle ore 20:00 alle 22:30: cerimonia di chiusura del tour mondiale della nave a ponte Parodi, con la partecipazione di Serena Autieri, Veronica Maya e Antonella Clerici, esibizione di 250 musicisti dell’Orchestra Meravigliosa, coro del Teatro Carlo Felice, show di droni e spettacolo pirotecnico di chiusura.

“Il Vespucci incontra la cultura” – offerta museale

Grazie al progetto “Il Vespucci incontra la cultura”, promosso dal ministero della Cultura e da Difesa Servizi S.p.A., si tende a promuovere il patrimonio museale italiano dando la possibilità di esplorare i musei nazionali e i luoghi della cultura delle città visitate dalla Nave Scuola Amerigo Vespucci, con una speciale riduzione sul biglietto d’ingresso durante la sua permanenza.

A Genova sarà possibile visitare – previa prenotazione – Palazzo Reale e Palazzo Spinola. Dopo la prenotazione, tramite il sito ufficiale dell’Amerigo Vespucci, si riceverà un QR code da presentare alla biglietteria del museo per ottenere la tariffa ridotta. Il codice è valido per massimo 4 persone e non include la visita a bordo della nave.

A Genova, l’occasione è doppia: visitare uno dei velieri più affascinanti al mondo e riscoprire le meraviglie barocche dei palazzi storici cittadini. I musei coinvolti proporranno, per l’occasione, aperture straordinarie, visite guidate e percorsi tematici. La promozione rappresenta un’opportunità concreta per sostenere la cultura locale e ampliare l’esperienza turistica in città.

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Le spiagge di Santa Margherita Ligure sono un mix di lusso e meraviglia

La riviera di Levante della Liguria custodisce borghi autentici e speciali come Rapallo o Portofino, ma tra le zone più esclusive si conferma Santa Margherita che viene apprezzata da vip, e non solo, per i servizi e l’acqua pulitissima. Perla del Tigullio, ha numerosi stabilimenti balneari privati e litorali pubblici. Ecco quali sono le spiagge di Santa Margherita Ligure più belle da scoprire, alcune sono delle chicche che pochi conoscono.

Spiaggia di Paraggi

Chi trascorre una vacanza a Santa Margherita Ligure, nella zona del Tigullio, non può certo non trascorrere almeno una giornata nella spiaggia di Paraggi. Un vero e proprio mondo con la sua sabbia soffice e dorata e un mare che riflette le sfumature acquerello del verde smeraldo. Attorno una cornice di vegetazione mediterranea che ricorda quello che è il vero paesaggio ligure tipico.

Un motivo in più per visitarlo? Qui è immerso un relitto del 1917 ed è possibile nuotarci attorno. Ma non solo, i fondali sono ricchi di vita e con grande rispetto della natura si può fare snorkeling o organizzare immersioni per scoprire le meraviglie. Si tratta di una località chic non lontano da Portofino e spesso si trovano VIP che trascorrono proprio qui un momento di relax. Non lontana si raggiunge agilmente la caletta dell’eremo di Niasca: il nostro consiglio è di noleggiare un gommone per godersi tutte le insenature e gli angoli di pace di questa zona.

Spiaggia di Ghiaia

Un’alternativa gratuita e meno luxury è la spiaggia di Ghiaia a Santa Margherita Ligure. Si tratta di una spiaggia pubblica comunale lunga circa 250 metri e direttamente sul lungo mare di viale Andrea Doria. È un punto di riferimento per molti, tanto da essere baby-friendly con servizi su misura per famiglie e accessibile a persone con disabilità grazie alle passerelle che proseguono fino alla riva.

Il comfort non manca e nonostante si tratti di un litorale libero si possono noleggiare a pagamento. Qui non c’è sabbia fina ma piccoli ciottoli ma questo dà modo all’acqua di essere ancora più limpida e irresistibile.

Le migliori spiagge di Santa Margherita Ligure
Le spiagge di Santa Margherita Ligure da visitare

Spiaggia di Minaglia

Non lontano dal porto turistico di Santa Margherita Ligure è possibile raggiungere la spiaggia di Minaglia, un vero gioiello che qualcuno dice addirittura far concorrenza ai Caraibi per i suoi colori. Libera, ma attrezzata, offre un servizio di salvataggio con bagnino presente in alta stagione.

In più sono presenti campi da calcetto, kayak e tavole da sup a pagamento. Ristoranti e bar non mancano ed è proprio uno splendido luogo dove rilassarsi e fare sport outdoor a contatto con il mare.

Spiaggia Regina Elena

L’anima retrò della Liguria traspare tutto dalla spiaggia Regina Elena: lungo la riviera di Levante incastonata tra rocce e piccole insenature questa baia nascosta è fuori dai circuiti più battuti eppure è apprezzatissima.

Mixa sabbia e ciottoli dando una discesa graduale in acqua. Il paesaggio è rilassante e, oggettivamente, suggestivo. Si possono scattare splendide foto e non mancano stabilimenti attrezzati con ombrelloni, lettini, sdraio, tavole da SUP e tanto altro.

Scogliera Pagana

Chi ama il contatto con la natura potrà apprezzare la scogliera Pagana: piatta e tranquilla, è un ottimo luogo in cui prendere il sole. Siamo a Santa Margherita nella zona di confine con Rapallo e più precisamente nella frazione di San Michele dove il paesaggio cambia e si fa più rude, proprio come quello raccontato da Montale nelle sue poesie.

Non una vera spiaggia con stabilimenti ma un luogo con rocce e scogli a contatto diretto con il mare. Chi ama lo snorkeling e cerca privacy o tranquillità potrà apprezzarla in tutta la sua anima selvaggia.

Punta Pedale

Un mix equilibrato tra natura e mondanità: Punta Pedale è la spiaggia a due passi dal centro con stabilimento attrezzato. La baia è tranquilla, il mare pulitissimo e alterna tratti liberi con altri privati con noleggio di sdraio, lettini e ombrelloni a pagamento. Il fondale tende a diventare profondo ma digrada lentamente, tanto che viene scelto anche da famiglie con bambini.

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Via Postumia: 940 km lungo l’antica strada romana

La Via Postumia è uno storico cammino che attraversa tutta l’Italia settentrionale, collegando due importanti città costiere, Aquileia sul Mar Adriatico e Genova sul Mar Ligure. Nata come antica strada consolare romana, oggi rappresenta un suggestivo itinerario per escursionisti, pellegrini e appassionati di turismo lento, che desiderano immergersi nella storia, nella cultura e nella bellezza naturale del Nord Italia.

Le origini storiche della Via Postumia

La Via Postumia affonda le sue radici nell’epoca romana: fu costruita nel 148 a.C. dal console Spurio Postumio Albino con l’obiettivo di creare un collegamento strategico tra la costa tirrenica e quella adriatica dell’Italia settentrionale. Questa grande arteria stradale partiva da Genova, attraversava città importanti come Tortona, Piacenza, Cremona, Verona e giungeva fino ad Aquileia, nodo fondamentale per i commerci e le comunicazioni verso l’area danubiana e balcanica. La sua funzione era sia militare che commerciale, poiché permetteva di spostare truppe e merci con rapidità lungo l’asse settentrionale della penisola.

Nel tempo, la Via Postumia divenne anche un percorso di pellegrinaggio: collegando diverse vie minori e città sante, fu utilizzata dai viandanti diretti a Roma, a Santiago de Compostela e persino a Gerusalemme. Oggi, il cammino moderno riprende idealmente quel tracciato antico, trasformandolo in un itinerario a piedi che unisce luoghi ricchi di storia, spiritualità e paesaggi sorprendenti, mantenendo vivo lo spirito del viaggio lento e della connessione tra culture diverse.

Le tappe della Via Postumia

La Via Postumia è uno dei cammini più belli del Nord Italia ed anche tra i più lunghi e complessi. Si sviluppa attraverso ben 41 tappe consigliate a piedi, per oltre 900 chilometri di cammino che attraversano cinque regioni italiane: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria. Ecco l’elenco delle tappe:

  • Tappa 1, Aquileia – Joannis (20 km, +50 m, 4h30)
  • Tappa 2, Joannis – Carlino (26 km, +60 m, 6h)
  • Tappa 3, Carlino – Latisana (31 km, +70 m, 7h)
  • Tappa 4, Latisana – Concordia Sagittaria (25 km, +40 m, 5h30)
  • Tappa 5, Concordia Sagittaria – San Stino di Livenza (20 km, +35 m, 4h30)
  • Tappa 6, San Stino di Livenza – Salgareda (36 km, +80 m, 8h30)
  • Tappa 7, Salgareda – Musile di Piave (20 km, +25 m, 4h30)
  • Tappa 8, Musile di Piave – Portegrandi (18 km, +20 m, 4h)
  • Tappa 9, Portegrandi – Treviso (26 km, +60 m, 6h)
  • Tappa 10, Treviso – Badoere (15 km, +40 m, 3h30)
  • Tappa 11, Badoere – San Martino di Lupari (30 km, +90 m, 7h)
  • Tappa 12, San Martino di Lupari – Piazzola sul Brenta (23 km, +65 m, 5h)
  • Tappa 13, Piazzola sul Brenta – Quinto Vicentino (23 km, +50 m, 5h)
  • Tappa 14, Quinto Vicentino – Vicenza (15 km, +70 m, 3h30)
  • Tappa 15, Vicenza – Lonigo (30 km, +120 m, 7h)
  • Tappa 16, Lonigo – Zevio (30 km, +90 m, 6h45)
  • Tappa 17, Zevio – Verona (24 km, +60 m, 5h30)
  • Tappa 18, Verona – Pastrengo (24 km, +100 m, 5h30)
  • Tappa 19, Pastrengo – Peschiera del Garda (16 km, +80 m, 3h45)
  • Tappa 20, Peschiera del Garda – Volta Mantovana (21 km, +50 m, 4h45)
  • Tappa 21, Volta Mantovana – Rivalta sul Mincio (23 km, +40 m, 5h15)
  • Tappa 22, Rivalta sul Mincio – Mantova (14 km, +20 m, 3h)
  • Tappa 23, Mantova – Scorzarolo (26 km, +30 m, 5h45)
  • Tappa 24, Scorzarolo – San Martino dall’Argine (25 km, +35 m, 5h30)
  • Tappa 25, San Martino dall’Argine – Sabbioneta (15 km, +25 m, 3h15)
  • Tappa 26, Sabbioneta – Solarolo Monasterolo (35 km, +50 m, 8h)
  • Tappa 27, Solarolo Monasterolo – Cremona (33 km, +60 m, 7h30)
  • Tappa 28, Cremona – Roncarolo (25 km, +40 m, 5h30)
  • Tappa 29, Roncarolo – Piacenza (20 km, +50 m, 4h30)
  • Tappa 30, Piacenza – Castelnuovo Val Tidone (26 km, +180 m, 6h)
  • Tappa 31, Castelnuovo Val Tidone – San Damiano al Colle (20 km, +200 m, 5h)
  • Tappa 32, San Damiano al Colle – B&B Monteguzzo (14 km, +170 m, 3h30)
  • Tappa 33, B&B Monteguzzo – Casteggio (21 km, +150 m, 4h45)
  • Tappa 34, Casteggio – Voghera (20 km, +90 m, 4h30)
  • Tappa 35, Voghera – Berzano di Tortona (18 km, +100 m, 4h)
  • Tappa 36, Berzano di Tortona – Spineto Scrivia (20 km, +150 m, 4h45)
  • Tappa 37, Spineto Scrivia – Serravalle Scrivia (22 km, +180 m, 5h)
  • Tappa 38, Serravalle Scrivia – Voltaggio (24 km, +350 m, 6h)
  • Tappa 39, Voltaggio – Agriturismo La Sereta (13 km, +400 m, 3h30)
  • Tappa 40, Agriturismo La Sereta – Campomorone (16 km, +300 m, 4h)
  • Tappa 41, Campomorone – Genova (23 km, +450 m, 5h30)

Le tappe in bicicletta

La Via Postumia non è solo un cammino per pellegrini a piedi: è anche un magnifico itinerario ciclabile che attraversa l’Italia da est a ovest, connettendo l’Adriatico di Aquileia al Mar Ligure di Genova, lungo oltre 900 chilometri di strade secondarie, piste ciclabili e sentieri rurali. Pensata per i ciclisti del viaggio lento, la variante ciclabile è strutturata in 15 tappe consigliate, adattabili in base al livello di allenamento e al tipo di bicicletta utilizzata:

  • Tappa 1, Aquileia – Carlino (46 km, 2h30)
  • Tappa 2, Carlino – San Stino di Livenza (76 km, 4h)
  • Tappa 3, San Stino di Livenza – Portegrandi (74 km, 4h)
  • Tappa 4, Portegrandi – San Martino di Lupari (71 km, 4h)
  • Tappa 5, San Martino di Lupari – Vicenza (61 km, 3h30)
  • Tappa 6, Vicenza – Zevio (60 km, 3h30)
  • Tappa 7, Zevio – Peschiera del Garda (64 km, 3h30)
  • Tappa 8, Peschiera del Garda – Mantova (58 km, 3h)
  • Tappa 9, Mantova – Sabbioneta (66 km, 3h30)
  • Tappa 10, Sabbioneta – Cremona (68 km, 3h30)
  • Tappa 11, Cremona – Piacenza (45 km, 2h15)
  • Tappa 12, Piacenza – B&B Monteguzzo (60 km, 3h15)
  • Tappa 13, B&B Monteguzzo – Berzano di Tortona (59 km, 3h15)
  • Tappa 14, Berzano di Tortona – Voltaggio (68 km, 3h45)
  • Tappa 15, Voltaggio – Genova (52 km, 3h)

I luoghi da non perdere

Camminare lungo la Via Postumia significa attraversare un’Italia nascosta, ricchissima di storia, arte e bellezza diffusa. Il viaggio inizia ad Aquileia, antica colonia romana e sito UNESCO, con i suoi splendidi mosaici pavimentali e la basilica patriarcale. Proseguendo, si incontrano piccoli centri come Concordia Sagittaria, che conserva un’area archeologica sorprendente, e città d’acqua come Treviso, con i suoi canali, portici e atmosfere medievali.

La tappa a Vicenza, città del Palladio, è uno dei vertici culturali del cammino, mentre Verona, con l’Arena, il Ponte Pietra e le tracce romane, è una sosta obbligata per gli amanti dell’arte e della storia. A Mantova, circondata da laghi e palazzi rinascimentali, si entra in uno degli ambienti urbani più armoniosi d’Italia, prima di proseguire verso Sabbioneta, gioiello cinquecentesco progettato secondo i canoni della “città ideale”.

Il cammino tocca poi Cremona, patria del violino, Piacenza, con le sue chiese romaniche e i palazzi nobiliari, e prosegue nell’Oltrepò Pavese, zona di dolci colline punteggiate da castelli e vigneti. Nell’ultima parte, la Via Postumia si fa più selvaggia e panoramica: si attraversano borghi antichi come Voltaggio e si entra infine a Genova, dove il cammino termina simbolicamente presso la Cattedrale di San Lorenzo, a pochi passi dal porto e dal mare.

Ogni tappa riserva sorprese culturali e paesaggistiche, e invita a rallentare per cogliere l’anima autentica di una terra che, per secoli, è stata crocevia di popoli, commerci e pellegrinaggi.

Quando partire

Il periodo migliore per percorrere la Via Postumia è la primavera (da aprile a giugno) e l’inizio dell’autunno (da settembre a metà ottobre). In queste stagioni il clima è generalmente mite, le giornate sono lunghe e si evitano sia le temperature elevate dell’estate che i freddi rigidi dell’inverno. La primavera offre paesaggi particolarmente rigogliosi, con campagne fiorite e borghi vivaci, mentre l’autunno regala colori caldi, vendemmie in corso e una luce più morbida, ideale per camminare o pedalare con calma.

È bene tenere presente che la Via Postumia attraversa zone climaticamente molto diverse: le prime tappe in Friuli Venezia Giulia e Veneto possono essere umide, soprattutto in primavera, mentre nel cuore della Val Padana (da Mantova a Piacenza) le estati sono molto calde e afose, con lunghi tratti esposti al sole. Le ultime tappe verso l’Appennino ligure possono presentare piogge improvvise e tratti scivolosi, quindi è consigliabile evitarle nei mesi più freddi o piovosi, come novembre e marzo.

In estate, il cammino è comunque percorribile, ma solo per chi è abituato a camminare o pedalare con temperature elevate e riesce a gestire bene l’idratazione e l’esposizione al sole. In questo caso, è preferibile partire presto al mattino, fare pause lunghe nelle ore centrali e scegliere tappe più brevi.

Consigli per il pellegrino

Affrontare la Via Postumia richiede spirito di adattamento, curiosità e una buona pianificazione: si tratta di un cammino lungo e vario, che attraversa pianure, colline, corsi d’acqua e rilievi appenninici, alternando strade sterrate, tratti asfaltati e percorsi poco segnalati. A differenza di cammini più strutturati come la Via Francigena o il Cammino di Santiago, la Via Postumia presenta una segnaletica non sempre continua, quindi è consigliabile munirsi di traccia GPS, guide aggiornate e applicazioni specifiche per l’orientamento.

Le tappe attraversano sia aree urbanizzate con tutti i servizi (farmacie, supermercati, ospedali), sia zone più rurali e isolate, dove conviene organizzarsi in anticipo per vitto e alloggio. È importante avere scarpe comode da trekking leggero, preferibilmente impermeabili, e uno zaino ben bilanciato, con abbigliamento adatto a un clima molto variabile, soprattutto nelle tratte padane umide o nelle colline dell’Oltrepò Pavese. Per le tappe finali verso l’Appennino ligure, è utile prevedere qualche giornata più leggera o tappe intermedie, in quanto i dislivelli aumentano sensibilmente.

Essendo un cammino culturale e non solo spirituale, la Via Postumia offre al pellegrino la possibilità di immergersi nella storia antica e nella vita quotidiana contemporanea: non è raro passare da un centro storico medievale a una tranquilla frazione agricola nel giro di pochi chilometri.

Cibo e prodotti tipici lungo il cammino

La Via Postumia è anche un itinerario del gusto, un viaggio attraverso le tradizioni culinarie di cinque regioni italiane. In Friuli Venezia Giulia, la cucina contadina si esprime nei formaggi di malga, nel prosciutto di San Daniele, nei piatti a base di mais e nelle gubane, dolci arrotolati con noci e grappa. Attraversando il Veneto, si incontrano i radicchi tardivi, l’asparago bianco di Badoere, i risotti con il pesce di fiume, e naturalmente i vini come il Prosecco e il Raboso.

Giunti in Lombardia, il cammino diventa un trionfo di sapori padani: tra Mantova e Cremona si gustano i tortelli di zucca, il salame cremonese, i bolliti misti con mostarda, i marubini in brodo e dolci come il torrone. La strada dei formaggi si apre nel Piacentino, dove si producono il Grana Padano, il Provolone Valpadana e salumi rinomati come la coppa piacentina. In queste zone, anche il vino ha un ruolo centrale: dai Gutturnio frizzanti ai bianchi dell’Oltrepò Pavese.

Nelle ultime tappe, tra le colline dell’Appennino ligure, si incontrano sapori montani e mediterranei: focacce croccanti, torte salate di verdure, l’olio extravergine della Riviera, e i piatti tipici di Genova, come il pesto alla genovese, la farinata di ceci e i pansoti con salsa di noci. Ogni giorno lungo il cammino è un’occasione per assaporare l’autenticità di territori diversi, che si raccontano anche attraverso ciò che portano in tavola.

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Genova Design Week: la Superba accende la creatività in città

Non solo Milano punta l’attenzione verso arredo, arte e design, anche il capoluogo ligure propone un evento imperdibile. Dal 21 al 25 maggio Genova veste i panni di un laboratorio di creatività diffusa con Genova Design Week. Quinta edizione dopo quattro di successi: il programma prevede oltre 140 eventi, 120 esposizioni e nuove location per conquistare local, turisti e visitatori espandendosi fino a Sestri Ponente.

Genova Design Week 2025: il tema

Genova diventa palcoscenico di un evento che cresce anno dopo anno, l’edizione 2025 dal 21 al 25 maggio terrà compagnia con esposizioni in palazzi storici, talk con architetti di fama, installazioni immersive e iniziative aperte al pubblico con cinque giorni fittissimi di opportunità.

Cuore pulsante dell’edizione? Il centro storico di Genova che si trasforma in un palcoscenico con esposizioni di tantissime tipologie. Tra le novità più attese, però, l’estensione degli eventi raggiungendo la darsena e Sestri Ponente.

Il tema portante è la Materia. Si intende come elemento progettuale, narrativo ed espressivo. Per questo designer, aziende e artigiani proveranno ad esplorare e mostrare nuove sperimentazioni con materiali tradizionali ma anche più innovativi.

L’idea è quella di sfruttare un linguaggio contemporaneo capace di dialogare con il paesaggio urbano, la memoria collettiva e l’ambiente. installazioni e progetti distribuiti in tutta la città mostreranno come ogni scelta materiale possa riflettere una visione etica e sostenibile del futuro.

Gli eventi da non perdere

Tanti gli eventi da non perdere in calendario, tra i principali ci sono:

  • Mani e Materia. L’approfondimento sul design inconsueto tra centro storico e molo vecchio per esplorare il valore delle tecniche manuali e della trasformazione artigianale;
  • Mostra best houses design selection. All’interno della sala delle Grida alla Borsa Valori va in scena l’esposizione dedicata all’architettura residenziale monofamiliare con una riflessione sullo spazio domestico;
  • Librinfestival. All’interno del complesso di Santa Maria di Castello prende vita l’edizione Festival del Tempo intrecciando poesia, arte e riflessione ecologica;
  • Design festival talk. Dal 21 maggio Architerror con Massimo Adiasi per analizzare il lato oscuro dell’architettura passando per il 22 maggio a RBW con Luigi Priano, Raffaella Parodi e Gabriel Fagundes che propongono una riflessione sull’etica del progetto Renzo Piano Building Workshop e non meno importante Mario Cucinella che tratterà il tema della sostenibilità.

Concorso Flussi Creativi

Uno dei pilastri della Genova Design Week resta l’attenzione ai nuovi talenti. Il concorso Flussi Creativi accoglie 25 progetti di designer Under 35, distribuiti in 13 sedi espositive all’interno di atrii poco conosciuti del centro storico. Il tema “Less is Design” invita i giovani creativi a ripensare la complessità con semplicità ed efficacia.

Una giuria qualificata, composta da accademici e architetti, selezionerà i progetti più significativi, che saranno successivamente esposti all’ADI Design Museum di Milano. La premiazione si terrà il 24 maggio in piazza San Lorenzo, sottolineando il legame tra il talento emergente e il patrimonio storico della città.

Genova design week in Darsena

Oltre al centro storico, come abbiamo accennato, Genova punta gli occhi sulla Darsena. Il porto antico della città ligure vedere sorgere Container 02, un progetto interamente al femminile curato da Simona Finessi. Vengono coinvolte 21 progettiste per sviluppare un itinerario che unisca porto, mare e architettura. Una micro-narrazione supportata da sponsor e partner che rende la Darsena un museo temporaneo.

Genova design week al porto vecchio

Fonte: iStock

Il Porto Vecchio di Genova coinvolto nella Design Week

Genova design week a Sestri Ponente

Sestri Ponente è un quartiere di Genova coinvolto nella Design Week grazie al progetto Design Radar. Partendo proprio da via Sestri si realizza un corridoio di design di circa 700 metri di lunghezza con sei boe espositive progettate da Studio Superluna. Le installazioni dialogano con le “ninfee” Annie, sedute-scultura che creano spazi di sosta lungo il percorso e idealmente collegano centro e periferia.

La scelta di Genova come sede della Design Week non è casuale. La città, con il suo ricco patrimonio storico e la sua apertura verso le sfide contemporanee, offre un contesto unico in cui il design può diventare agente di rigenerazione culturale. Tra i vicoli del centro e le visioni di futuro nei quartieri periferici, il capoluogo ligure racconta questo settore rendendolo uno strumento di connessione tra memoria e cambiamento.

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70 anni di onde e storia: torna la Regata delle Repubbliche Marinare

Nel fine settimana del 17 e 18 maggio 2025, Amalfi si veste di storia, gloria e mare. A fare battere il cuore della Costiera sarà la 70ª edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, una manifestazione che ogni anno, a turno, vede protagoniste Venezia, Pisa, Genova e la stessa Amalfi.

Oltre a essere una gara, è un vero e proprio rito collettivo che celebra un’eredità antica: quella delle quattro città che per secoli dominarono i mari, commerciarono con il mondo e scrissero pagine fondamentali della storia del Mediterraneo.

Un evento che unisce storia, identità e sport

La Regata è una narrazione vivente, un atto di identità. In ogni remata, ogni urlo del timoniere, ogni colpo d’onda, si legge un orgoglio antico che vibra ancora nelle vene delle città marinare. Amalfi, la più piccola e forse la più fiera tra le quattro, ospita quest’anno l’evento con entusiasmo e con un ricco programma di celebrazioni.

Infatti, la comunità amalfitana vive la Regata come un momento solenne. Le strade del centro, i vicoli che si affacciano sul mare e le piazzette nascoste si animano di storia e passione. In apertura delle celebrazioni, è stata inaugurata una mostra dedicata ai manifesti ufficiali delle 70 edizioni passate, un viaggio nella memoria grafica dell’evento.

Studiosi e storici si confrontano in convegni sul ruolo delle Repubbliche Marinare nello sviluppo del Mediterraneo medievale. Sabato 17 maggio, la vigilia della grande gara, è il turno del palio femminile e della suggestiva presentazione degli equipaggi nella pittoresca piazzetta di Atrani, da dove parte il corteo storico che attraversa le strade di Amalfi in un’esplosione di costumi, stendardi e musiche d’epoca.

Domenica: la sfida dei quattro galeoni

Il clou dell’evento arriverà domenica 18 maggio, quando i quattro galeoni (ricostruiti su modelli del XII secolo) si affronteranno in mare aperto, lungo un percorso lineare di 2000 metri.

La gara partirà da Capo di Vettica, promontorio dominato da una torre vicereale del Cinquecento, per poi scivolare lungo la costa fino al traguardo davanti alla Marina Grande. La cornice sarà quella, unica e spettacolare, del Monte Aureo, con la Torre dello Ziro che veglia dall’alto, insieme alle tracce dell’antico monastero di San Lorenzo e ai resti medievali del convento di San Francesco.

I galeoni sono vere e proprie icone galleggianti: lunghi 11 metri, a sedile fisso, spinti da otto rematori e guidati da un timoniere. Ognuno con il proprio colore e simbolo, evocano le glorie di un tempo lontano: il cavallo alato per Amalfi, il drago di San Giorgio per Genova, l’aquila imperiale per Pisa, e il leone di San Marco per Venezia.

Una storia nata da un sogno

La Regata nacque da una visione condivisa. Alla fine degli Anni Quaranta, l’amalfitano Francesco Amodio e il pisano Mirro Chiaverini immaginarono una celebrazione che potesse riportare in vita l’epica delle Repubbliche Marinare.

Quel sogno prese forma ufficialmente il 10 dicembre 1955 ad Amalfi, con la costituzione dell’Ente Regata delle Quattro Repubbliche Marinare. L’anno seguente, il 9 giugno 1956, i galeoni vennero varati a Venezia, alla presenza del futuro papa Giovanni XXIII, allora patriarca della città lagunare.

Una tradizione che guarda avanti

Settant’anni dopo, la Regata continua a essere un ponte tra passato e futuro. I protagonisti non sono più solo figuranti e rievocatori: sono atleti professionsti, campioni e giovani promesse del canottaggio italiano, che nelle settimane precedenti l’evento si allenano con intensità, perfezionando movimenti, sincronismi, resistenza.

La competizione è reale, la sfida è autentica. Eppure, quello che accade in mare è solo una parte di un affresco molto più grande: tra vogate e storia, tra antichi fasti e nuovi entusiasmi, prende vita qualcosa di unico ovvero un’Italia che non dimentica, che celebra il proprio passato navigando verso il domani.

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Viaggio verso la bellezza: parte l’Espresso Riviera da Roma alla Costa Azzurra

A partire dal 4 luglio 2025 tornerà sui binari l’Espresso Riviera, il treno notturno di FS Treni Turistici Italiani, pronto a collegare la città di Roma con la meravigliosa Marsiglia, passando anche per Genova, per la Riviera Ligure e per la spettacolare Montecarlo.

Si tratta di una fantastica iniziativa all’insegna del turismo sostenibile, del comfort e del fascino dei viaggi lenti per tutti coloro che amano gustarsi l’esperienza senza fretta.

In questo articolo sono menzionati tutti i dettagli di questo collegamento internazionale, che renderà ancora più accessibili le meraviglie del Mediterraneo e le informazioni logistiche per prenotare questa avventura per un viaggio estivo indimenticabile.

Un treno notturno per scoprire la Costa Azzurra

Il nuovo collegamento ferroviario notturno tra Roma e Marsiglia sarà attivo dal prossimo 4 luglio fino al 30 agosto 2025.
Le partenze saranno tutti i venerdì da Roma Termini e l’arrivo è previsto a Marsiglia il sabato mattina.
Il ritorno sarà invece disponibile da Marsiglia ogni sabato, con arrivo a Roma Termini la domenica.

visita marsiglia con il treno Espresso Riviera

Fonte: iStock

Città del porto di Marsiglia e chiesa di Notre Dame de la Garde

Questa è una formula ideale per tutti quelli che desiderano vivere un weekend lungo in Francia, passando anche per località da sogno come Montecarlo e la meravigliosa costa ligure.

Un’occasione da prendere al volo senza troppo tergiversare visto che la tratta sarà disponibile solo per poco più di un mese.

Comfort e fascino del viaggio a bordo dell’Espresso Riviera

Durante la tratta notturna, i passeggeri potranno scegliere tra cuccette e vagoni letto, godendo di un servizio ristorante e di un bar sempre attivo.

Una volta arrivato a Genova, il treno cambierà poi configurazione diventando diurno. In questo caso offrirà ai viaggiatori salottini e posti a sedere di prima e seconda classe per una visione suggestiva e panoramica lungo la costa. Macchina fotografica alla mano per non immortalare scenari pazzeschi.

Questa è una soluzione perfetta per chi vuole vivere un’esperienza di viaggio rilassata e unica, senza lo stress del traffico o degli scali aerei.

Un collegamento diretto anche da Genova e Milano

L’Espresso Riviera è pensato anche per chi parte da Genova, grazie alle coincidenze con i treni provenienti da Milano.

In questo modo sarà possibile raggiungere la Francia senza cambi, mantenendo il comfort di un unico viaggio in treno.

Questa nuova proposta di FS Treni Turistici Italiani rappresenta una valida alternativa per i viaggiatori del nord Italia che desiderano scoprire la Costa Azzurra in modo sostenibile e lento godendo della bellezza del tragitto.

viaggio in costa azzurra con il nuovo treno notturno Espresso Riviera

Fonte: iStock

Villefranche sur Mer, Costa Azzurra

Biglietti disponibili dal 24 maggio 2025

I biglietti per l’Espresso Riviera saranno acquistabili a partire dal 24 maggio 2025 sul sito ufficiale FS Treni Turistici Italiani e attraverso tutti i canali di Trenitalia, comprese le biglietterie in stazione, i distributori automatici Self-Service e le agenzie di viaggio autorizzate.

Un save the date da non perdere per la prossima estate.

Il turismo ferroviario come scelta sostenibile e culturale

Con l’Espresso Riviera, FS Treni Turistici Italiani prosegue il suo impegno per la valorizzazione del turismo ferroviario.

Questo treno non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria esperienza di viaggio lenta e immersiva, perfetta per scoprire le bellezze del Mediterraneo senza fretta.

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La maestosa Amerigo Vespucci fa tappa a Crotone (ma le prenotazioni sono sold out)

L’Amerigo Vespucci, la “nave più bella del mondo”, fa tappa a Crotone, dove arriverà il 23 e il 24 aprile 2025. C’è grande attesa per il veliero a motore e nave scuola più antica della Marina Militare Italiana attualmente in tour nelle diverse città nostrane: è già approdata a Trieste, Venezia, Ancona, Ortona, Brindisi e Taranto. Dopo Crotone, salperà per i porti di Porto Empedocle, Reggio Calabria, Palermo, Napoli, Cagliari, Gaeta, Civitavecchia e Livorno, terminando il suo viaggio a Genova.

È una nave maestosa che, in occasione del tour, può essere visitata gratuitamente dai fortunati che riescono a prenotarsi in tempo. La tappa di Crotone, infatti, è andata subito sold out in poche ore.

L’Amerigo Vespucci a Crotone

La Nave Scuola Amerigo Vespucci è il più antico veliero in servizio della Marina Militare Italiana, inaugurata il 22 febbraio 1931. Dopo la tappa di Taranto, arriverà nel porto di Crotone il 23 e il 24 aprile 2025 e, chi è riuscito a prenotarsi, potrà salire a bordo gratuitamente, scattare delle foto e visitarla in autonomia. Le visite al pubblico sono previste in data 23 aprile, dalle 15:00 alle 20:00, per le quali è consigliato indossare scarpe comode, mentre non sono ammesse scarpe aperte o con il tacco.

Non sono consentiti passeggini o carrozzine, anche gli animali non sono permessi, mentre i cani di piccola taglia possono essere portati solo in braccio. Crotone non è l’unica tappa calabrese, in quanto la nave approderà il 5, 6 e 7 maggio anche a Reggio Calabria, mentre a Scilla sosterà al largo e potrà essere ammirata solamente in mare.

Cosa aspettarsi durante le visite dell’Amerigo Vespucci

Non è la prima volta che l’Amerigo Vespucci arriva a Crotone: in passato, approdò in questo porto nel 1996. Durante le visite del Tour Mediterraneo, avrete l’opportunità unica di scoprire da vicino il veliero che si occupa dell’addestramento e della formazione degli allievi dell’Accademia Navale e altre scuole della Marina, oltre che della salvaguardia e tutela del patrimonio naturale e dell’ambiente marino. Non a caso collabora con l’UNICEF e con il WWF.

Una volta saliti a bordo, esplorerete l’interno della nave, scoprendo le cabine degli ufficiali, i ponti e gli strumenti di navigazione storici. Potrete approfondire la storia e le missioni dell’Amerigo Vespucci e ammirare l’artigianato navale che rende questo veliero un simbolo di eccellenza italiana nel mondo. La visita della Vespucci non è guidata, ma i membri dell’equipaggio saranno felici di rispondere a tutte le domande lungo il percorso.

Come prenotare e visitare gratis l’Amerigo Vespucci

Come scritto anche in precedenza, le visite a bordo dell’Amerigo Vespucci sono gratuite, ma è necessario prenotare con anticipo e velocemente perché vanno subito sold out. L’unico sito dal quale prenotare il proprio posto, per un massimo di quattro persone, è quello ufficiale della nave. Se siete interessati alle prossime tappe, consigliamo di seguire i canali social per conoscere l’apertura delle prenotazioni e le altre novità.

Oltre a poter accedere alla nave, il biglietto vi permetterà di entrare nel Villaggio IN Italia allestito in ogni tappa, che completa l’offerta culturale con esposizioni tematiche e laboratori interattivi.

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È tempo di caccia alle uova in tutta Italia: gli appuntamenti di Pasqua da non perdere con i bambini

Non serve andare lontano per godersi le vacanze di Pasqua. Tra giochi, natura e iniziative creative, in tutta Italia non mancano le proposte per famiglie con bambini.

Acquario di Genova e La Città dei Bambini e dei Ragazzi: le iniziative di Pasqua

Durante le vacanze pasquali l’Acquario di Genova e La Città dei Bambini e dei Ragazzi propongono una serie di iniziative per famiglie. All’Acquario è visitabile il nuovo acqua-terrario dedicato alla testuggine palustre Emys orbicularis ingauna, parte del progetto LIFE URCA PROEMYS. Riparte anche CrocierAcquario, l’escursione in battello con biologo a bordo per osservare i cetacei nel Santuario Pelagos. Le uscite si svolgono ogni mercoledì e domenica, oltre che il 21, 25, 26 aprile e il 1° maggio, con partenza dal Porto Antico alle 13. Durante il periodo pasquale sono disponibili tutte le esperienze edutainment: il tour Dietro le quinte, con visite guidate ogni giorno dal 17 al 22 aprile e nei ponti primaverili (partenze ogni ora dalle 10:30 alle 15:30), L’esperto con te e A tu per tu con i pinguini, entrambe su prenotazione. Alla Città dei Bambini e dei Ragazzi, all’interno del percorso esperienziale dedicato ai cinque sensi, nei fine settimana e nei giorni festivi (18, 21, 22, 25 aprile e 1-2 maggio) si svolgono le animazioni scientifiche Science Snack, dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 17. L’Acquario è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 20 (dal 17 al 22 aprile, dal 25 al 27 aprile e dal 1° al 4 maggio apertura anticipata alle 8:30); la Città dei Bambini osserva orario 9:30-17:30, esteso a 9-18 nei giorni festivi e nei ponti di aprile e maggio.

visita acquario genova

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Le attività di Pasqua all’Acquario di Genova

Pasqua in festa ad Acquaworld, Lombardia

In occasione della Pasqua, Acquaworld – unico parco acquatico coperto e all’aperto d’Italia a Concorezzo (MB) in Lombardia – propone un fine settimana all’insegna del divertimento per grandi e piccoli. Domenica 20 e lunedì 21 aprile, il parco si trasforma in un regno magico, con attività, spettacoli e momenti interattivi pensati per coinvolgere l’intera famiglia, oltre ovviamente a onde artificiali, scivoli acquatici e animazione per ogni età.

Tra le iniziative più attese: il Baby Schiuma Party e la Baby Dance animano l’Area Fun con musica, bolle e balli; distribuzione di dolcetti e sorprese per tutto il parco durante le Parate; e l’immancabile Trucca Bimbi, con truccatrici professioniste pronte a trasformare ogni bambina e ogni bambino in creature fantastiche. Il parco è aperto tutti i giorni dal 18 al 27 aprile: l’occasione ideale per una gita in famiglia, una Pasquetta tra amici o una pausa dalla routine.

Caccia al tesoro botanico nei Grandi Giardini Italiani

A Pasquetta torna la Caccia al Tesoro Botanico, l’appuntamento annuale promosso da Grandi Giardini Italiani per avvicinare bambine e bambini alla natura e al mondo delle piante. Lunedì 21 aprile 2025, decine di giardini botanici in tutta Italia aprono le porte alle famiglie con mappe, indovinelli, prove creative e percorsi interattivi pensati per educare divertendo. Ogni giardino propone un’esperienza diversa, in un viaggio tra fiori, alberi e curiosità storiche.

A Villa Carlotta (Lombardia), sul Lago di Como, la mappa guida i partecipanti tra gli angoli segreti del parco alla scoperta di enigmi e sorprese, fino a un laboratorio per realizzare cestini e decorare ovetti. Al Labirinto della Masone (Emilia-Romagna), l’attività si svolge tra bambù, antichi erbari e missioni misteriose, in un’atmosfera da cittadella incantata. All’Oasi Zegna (Piemonte), il percorso nel bosco si trasforma in una tombolata naturalistica accompagnata da guide esperte.

Al Castello di Miradolo (Piemonte), le famiglie si cimentano in una caccia al tesoro ecosostenibile, con prove ambientali e giochi a tema. A Villa Reale di Marlia (Toscana), il parco diventa un grande enigma verde da esplorare con indizi sparsi e un baule da trovare. Ai Giardini di Castel Trauttmansdorff (Alto Adige), si va alla ricerca di un uovo botanico tra piante esotiche e fiori, con un laboratorio finale per decorarlo con colori vegetali.

Anche Villa Arconati-FAR (Lombardia) e i Giardini La Mortella di Ischia (Campania) propongono attività pensate per incuriosire e coinvolgere diverse fasce d’età. Per chi non può partecipare di persona, è disponibile anche una versione digitale dell’iniziativa.

Il villaggio delle uova in provincia di Pavia

A San Martino Siccomario (PV), all’interno della tenuta agricola Puravida Farm, esiste un vero e proprio Villaggio delle Uova, un parco tematico immerso in 35.000 metri quadrati di verde e alberi secolari. Giunto alla quarta edizione, l’evento si ispira alla tradizione nordica e americana dell’easter egg hunt e propone un’esperienza immersiva dedicata al simbolo pasquale per eccellenza: l’uovo. Per tutto il mese di aprile, il villaggio accoglie famiglie e visitatori con un ricco programma di attività: i bambini partecipano a una colorata caccia alle uova nei prati, si avventurano tra laboratori creativi, percorsi didattici e giochi all’aria aperta, incontrano gli animali della fattoria e possono provare un giro su pony e asinelli. Ancora: una casetta del mais, un grande parco gonfiabili, set fotografici tematici, mercatini con prodotti tipici e aree ristoro. Ogni fine settimana è proposto un tema diverso e dal 19 al 21 aprile è tempo della grande caccia alle uova.

Pasqua al Parco Giardino Sigurtà, Verona

Nel cuore del Parco Giardino Sigurtà, a pochi chilometri da Verona, prende vita una coloratissima caccia alle uova immersa tra oltre un milione di tulipani in fiore. Sabato 19 aprile 2025, l’appuntamento è alla Fattoria Didattica del Parco, dove bambine e bambini dai 3 ai 10 anni vengono accolti in piccoli gruppi per partecipare a una divertente avventura pasquale. Prima di iniziare la ricerca, costruiscono con le proprie mani un cestino colorato da usare per raccogliere le uova nascoste tra i prati. Hanno tre minuti di tempo per trovarne il più possibile e ogni uovo viene poi scambiato con dolcetti e cioccolatini. Tra le sorprese si nasconde anche un raro uovo d’oro, che regala a chi lo scopre un premio speciale.

L’attività si svolge all’interno dell’area agricola del parco, raggiungibile a piedi con una passeggiata di circa venti minuti tra le colline verdi e le fioriture di primavera. In occasione dell’evento, che rientra nel calendario del festival Tulipanomania, la fattoria si trasforma in uno spazio ludico e creativo, arricchito dalla presenza degli animali da cortile e da un punto ristoro immerso nella natura. L’iniziativa è gratuita con il biglietto d’ingresso al parco e non richiede prenotazione.

Lo Scoppio del Carro 2025: la Pasqua più antica di Firenze

Nel cuore di Firenze, la mattina di Pasqua è segnata da uno degli eventi più spettacolari e identitari della città: lo Scoppio del Carro. Questa antica celebrazione, le cui origini risalgono alle Crociate, si rinnova anche nel 2025 con il tradizionale corteo storico, l’arrivo del Brindellone in Piazza del Duomo e il suggestivo volo della Colombina, tra fuochi d’artificio e antiche simbologie. Il momento clou si svolge domenica 20 aprile alle ore 11, quando l’arcivescovo di Firenze accende il razzo a forma di colomba che, partendo dall’altare maggiore della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, raggiunge il carro posizionato tra il Duomo e il Battistero. Se il volo avviene senza intoppi, è considerato di buon auspicio per la città. La cerimonia dura circa venti minuti e culmina con l’apertura dei tre gonfaloni sulla cima del carro: il giglio di Firenze, lo stemma dell’Arte della Lana e quello della famiglia Pazzi.

La festa prende il via già alla vigilia, sabato 19 aprile, con la processione del reliquiario che custodisce le tre pietre del Santo Sepolcro, portate a Firenze da Pazzino de’ Pazzi nel 1101. Il corteo attraversa il centro storico fino al Duomo, dove in serata si tiene la veglia pasquale e l’accensione del fuoco “novello”. Il mattino seguente, dalle prime ore dell’alba, due coppie di buoi trainano il Brindellone dal deposito in via Il Prato fino al cuore della città, scortato dal Corteo della Repubblica Fiorentina. L’arrivo in Piazza del Duomo è previsto per le 9.30, preceduto dalle esibizioni dei Bandierai degli Uffizi e dal sorteggio delle partite del Calcio Storico.

pasqua Firenze

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Lo Scoppio del Carro a Firenze

Pasqua al Bioparco di Roma: giochi, quiz e visite per scoprire il mondo animale

Durante le vacanze di Pasqua, il Bioparco di Roma propone un’esperienza immersiva all’aria aperta, pensata per adulti e bambine e bambini. Il parco si anima con attività educative, giochi a tema e visite guidate che permettono di conoscere più da vicino le meraviglie del mondo animale, tra curiosità, interazione e divertimento. Caccia alle uova (venerdì 18 e sabato 19 aprile, dalle 10.30 alle 12.30) è un’avventura collettiva: animatori e animatrici accompagnano i partecipanti, suddivisi in squadre, alla ricerca del Grande Uovo nascosto dal celebre coniglio pasquale. Ogni tappa propone prove e giochi pensati per stimolare l’osservazione e l’intuito, mentre si esplorano i percorsi del Bioparco seguendo una mappa. Al termine della caccia, un premio goloso attende la squadra vincitrice. Uova da record (da venerdì 18 a domenica 20 aprile, dalle 11.30 alle 16.30) è  un quiz itinerante invita a scoprire la biodiversità attraverso il mondo delle uova. I visitatori si confrontano con domande e curiosità: quali sono le uova più grandi e quelle più piccole? Quali animali le depongono e quali caratteristiche le rendono uniche? Dall’uovo gigante dell’uccello elefante fino al minuscolo uovo di colibrì, ogni risposta apre una finestra sulla varietà della natura. Non solo uccelli (da venerdì 18 a domenica 20 aprile, dalle 11.30 alle 16.30) mostra come anche molti altri animali – inclusi alcuni mammiferi – depongano uova con forme, consistenze e dimensioni sorprendenti. L’obiettivo è far conoscere le diverse strategie riproduttive, adattate agli habitat e ai comportamenti delle varie specie. Uova: tante forme, molti colori – visita guidata (da venerdì 18 a domenica 20 aprile, ore 11.30 – 12.45 – 14.15 – 15.30) è una  visita guidata alla scoperta delle uova più insolite e affascinanti. Gufi, emù, struzzi, pinguini del Capo e altri protagonisti del Bioparco diventano il punto di partenza per raccontare la relazione tra forma, colore e funzione riproduttiva.

Pasquetta nei parchi del Piemonte

In Piemonte, la Pasquetta si celebra in modo speciale con due iniziative all’insegna della natura e della sostenibilità.

Caccia al Tesoro Ecosostenibile al Castello di Miradolo

Il 21 aprile, il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo (TO), ospita la Caccia al Tesoro ecosostenibile, un’avventura che trasforma i partecipanti in Custodi della Terra. Durante l’attività, che prevede enigmi, prove creative e sfide a tema ambientale, grandi e piccini imparano a conoscere e rispettare il nostro pianeta divertendosi. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Cooperativa Arnica, specializzata in progettazione e educazione ambientale. Il costo di partecipazione è di 7 euro a persona e la prenotazione è obbligatoria.

Pasquetta in Giallo a Cascina Brero

Sempre il 21 aprile, il Parco La Mandria accoglie i visitatori con la sua festa campestre Pasquetta in Giallo a Cascina Brero. Per partecipare, è necessario indossare qualcosa di giallo, dal vestiario al pic-nic, per un’esperienza immersiva in una giornata di allegria e natura. Si può camminare a piedi nudi nel percorso sensoriale La foresta in punta di piedi, sfidarsi nell’escape room Dove volano le falene, giocare a minigolf, visitare il museo naturalistico o semplicemente rilassarsi nel bosco. È disponibile un’area pic-nic dedicata, con prenotazione consigliata. L’ingresso al parco è di 7 euro per tutti.

The Easter Garden a Napoli

Fino al 27 aprile 2025, Napoli ospita la prima edizione di The Easter Garden alla Mostra d’Oltremare, un evento unico che trasforma i giardini del complesso in un mondo incantato dedicato alla Pasqua. Pensato per grandi e piccini, il giardino di Pasqua propone una varietà di attività tra giochi, laboratori creativi, caccia alle uova e spettacoli. I bambini possono divertirsi con caccia al tesoro alla ricerca di uova di Pasqua, laboratori di pittura e giardinaggio, per decorare uova pasquali o piantare un semino da portare a casa. Inoltre, è possibile scattare selfie tra le decorazioni pasquali e incontrare il Coniglio Pasquale. L’evento è arricchito da spettacoli di strada e un’area food per soddisfare ogni appetito. Il giardino è aperto tutti i giorni con orari differenziati; il costo del biglietto è di 15 euro, con ingresso gratuito per i bambini fino ai 2 anni.

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Nasce Palazzo Foundation, l’associazione che tutela il patrimonio rinascimentale di Genova

Il capoluogo ligure ha tantissimi beni culturali e artistici di tutto rispetto; proprio con l’obiettivo di tutelarlo è nata l’associazione Palazzo Foundation che desidera proteggere il patrimonio rinascimentale di Genova. Uno degli obiettivi? Rilanciare villa Pallavicino delle Peschiere, una dimora storica considerata un’opera d’arte che si prepara a risplendere grazie all’attività in programma che comprendere il restauro della grotta sotterranea.

L’attività di Palazzo Foundation

L’impegno di Palazzo Foundation, istituita da Lockton P.L. Ferrari, realtà genovese leader nel brokeraggio assicurativo marittimo è notevole. La loro mission è chiara: trasformare Villa Pallavicino delle Peschiere in un polo culturale vivo e accessibile, capace di connettere passato e presente, bellezza e conoscenza.

Le attività previste sono molteplici: restauro conservativo, valorizzazione degli spazi, creazione di percorsi espositivi contemporanei, eventi, laboratori e iniziative per l’inclusione sociale. Non solo conservazione, quindi, ma anche innovazione culturale e coinvolgimento attivo del pubblico, con particolare attenzione ai linguaggi digitali e alla divulgazione scientifica. Il progetto di Palazzo Foundation rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra privato e pubblico, tra patrimonio storico e creatività contemporanea.

Grazie all’intervento di Palazzo Foundation, Villa Pallavicino delle Peschiere è pronta ad una nuova stagione di recupero con interventi di restauro e il desiderio di valorizzare concretamente il patrimonio artistico e storico che porta con sé.

La tutela di Villa Pallavicino delle Peschiere da parte di Palazzo Foundation

Il palazzo rinascimentale su una collina di Genova conosciuto con il nome di Villa Pallavicino delle Peschiere ha incantato tutti compreso il celebre scrittore Charles Dickens che ci ha soggiornato nel 1844 rimanendo così colpito da inserirlo all’interno del suo romanzo Le Campane. La villa domina la città dall’alto regalando scorci suggestivi sul capoluogo ligure; edificata a metà del Cinquecento su richiesta del magnate dell’allume Tobia Pallavicino, la residenza rappresenta pienamente lo spirito aristocratico genovese dell’epoca.

Ispirata alla romanità classica e ai principi architettonici di Vitruvio e Serlio, Villa Pallavicino delle Peschiere conquista grazie all’equilibrio delle proporzioni e la ricchezza decorativa. Non è chiaro se a disegnarla sia stato Galeazzo Alessi o Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco ma quel che è certo è che la mano di questi maestri ha lasciato un’impronta indelebile, in particolare negli interni: ogni stanza è decorata da affreschi preziosi, dai toni vibranti e carichi di significato simbolico. Dalla mitologia di Ulisse al mito di Perseo, dalla caduta di Fetonte all’unica opera di Luca Cambiaso presente in Villa: ogni ambiente racconta una storia, un ideale, un’epoca.

Oltre a Dickens, altri personaggi illustri ne sono rimasti estasiati. Un esempio tra tutti il pittore fiammingo Pieter Paul Rubens che ha dedicato l’attenzione ai palazzi genovesi all’interno di una sua pubblicazione del 1622.

L’elemento più straordinario del complesso? Non è il palazzo stesso ma un segreto custodito sottoterra. Non molti sanno che è presente una grotta, un ninfeo spettacolare sopravvissuto all’usura del tempo tanto da essere ritenuto uno degli esempi di architettura da giardino del Cinquecento europeo; intatto persino il suo impianto idraulico originario e una decorazione fatta di conchiglie, marmi, cristalli, ceramiche e stalattiti vere. Un luogo davvero suggestivo pensato per stupire e incantare gli ospiti. La Palazzo Foundation ha a cuore il suo mantenimento e per questo tra i suoi obiettivi più urgenti c’è proprio restaurarla per riportarla all’antico splendore e quindi poterla restituire alla comunità.