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Il viaggio del CineCamper: quando il cinema arriva su ruote nei borghi

Nel 2024 abbiamo acquistato il camper con l’idea di farne qualcosa di bello – raccontano – e pochi mesi dopo ci siamo ritrovate nel progetto Uppennino. È stato come se gli astri si fossero allineati: una cultura nomade, gentile, che ascolta e si lascia attraversare“. Nato all’interno dell’iniziativa UPPENNINO feat. ARCIPELAGO, il CineCamper è una vera e propria sala cinematografica mobile allestita in un Safariways del 1991, restaurato con passione da Francesca Manfredi e Giuliana Giacomino, due ragazze lucane con il sogno di viaggiare e condividere storie.

Portare il cinema dove non arriva più. Questo è l’obiettivo – e il cuore – di UPPENNINO CineCamper, il primo festival cinematografico itinerante che sta attraversando i piccoli comuni dell’Appennino con proiezioni sotto le stelle e laboratori partecipativi. Un progetto che parla di comunità, lentezza, ascolto. Ma anche di sogni, coraggio e strade secondarie.

Cinema sotto le stelle, sulle strade dell’Appennino

Ogni sera, dopo i laboratori, arriva il momento delle proiezioni: un cinema en plein air che porta sugli schermi cortometraggi realizzati proprio nei territori attraversati dal camper, durante le precedenti edizioni del CinemAbruzzo Campus.

Una scelta pensata per rafforzare il legame tra arte e territorio, con titoli come Angelina, Ascesa, Il serparo, Terramara, Tra gli alberi, Un bel nulla, e Davide Where Are You? – prodotti indipendenti distribuiti da Red Couch Pictures, giovane realtà nata in Abruzzo. “Da un mese viviamo nel CineCamper e attraversiamo la Marsica – raccontano Francesca e Giuliana – portando il cinema nei piccoli paesi dell’Appennino. Lo facciamo con passione, e anche con fatica, ma ogni sera, ogni proiezione, ogni chiacchierata ci restituisce qualcosa di più grande: la partecipazione calorosa del pubblico, l’emozione dei racconti condivisi, il bisogno palpabile di comunità“.

Uppennino 2025

Ufficio stampa

Uppennino CineCamper 2025

Parlano le ideatrici

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Francesca e Giuliana che ci hanno raccontato cosa significa viaggiare con un cinema itinerante, perché oggi fare cultura nei piccoli centri è importante. Quando le immagini incontrano davvero le persone.

Come avete scoperto il progetto UPPENNINO e cosa ha spinto due ragazze lucane a trasformare un Safariways del ’91 in un CineCamper?

Abbiamo scoperto il progetto Uppennino per caso, ma al momento giusto. Era giugno 2024, avevamo appena preso un vecchio camper Safariways del ’91 — il nostro primo — senza sapere esattamente dove ci avrebbe portato. Poi l’incontro con CinemAbruzzo e con l’idea del cinecamper: è stato come se tutto si allineasse. Era la direzione che già stavamo cercando, solo che ancora non aveva un nome. Da lì, abbiamo deciso di partire davvero.

Com’è vivere quotidianamente nel CineCamper? Quali sono le sfide e le bellezze di questo stile di vita nomade e culturale?

È bello e difficile, insieme. Gli spazi sono stretti, i ritmi lenti, le giornate piene. Le sfide sono pratiche – acqua, elettricità, infrastrutture per il carico e lo scarico delle acque, connessione – ma anche relazionali e organizzative. La bellezza sta negli incontri quotidiani, nel senso di libertà, nella lentezza e nella possibilità di costruire qualcosa di significativo insieme alle comunità.

Vi conoscete da tanto? Questo progetto prevede tanto tempo trascorso insieme, fila sempre tutto liscio o vi scontrate a volte su qualcosa?

Ci conosciamo da 16 anni, ci siamo incontrate il primo anno di scuola superiore, poi ci siamo perse per un po’ di anni e alla fine ci siamo ritrovate da circa quattro anni. Il tempo insieme è tanto e denso, quindi sì, ci sono scontri, soprattutto quando siamo stanche. Ma abbiamo imparato a canalizzare le differenze, a non evitarle. È anche da questa unione di mondi
diversi che nasce la forza del progetto.

Dopo l’Abruzzo prevedete di espandere i vostri orizzonti e portare il CineCamper altrove?

Assolutamente sì. L’Abruzzo è il punto di partenza. Il nostro sogno è attraversare tutta la dorsale appenninica, e chissà forse un giorno scendere ancora più a sud o arrivare fino in Val d’Aosta. L’Italia è piena di borghi che meritano di essere visti, vissuti e ascoltati.

Qual è stata la reazione più significativa che avete ricevuto da parte degli abitanti dei posti finora attraversati?

Le reazioni più significative non sono state parole, ma piccoli gesti di fiducia e gentilezza. Una signora che ci aiuta a ricucire il telo su cui proiettiamo che si era improvvisamente strappato, un gruppo di donne che inizia spontaneamente ad allestire la “sala” insieme a noi, associazioni che ci hanno offerto una presa di corrente dopo una giornata uggiosa in cui il pannello solare non aveva potuto caricare la batteria del camper. Ogni volta, qualcuno si mette a disposizione, senza esitare, come se il progetto fosse anche un po’ suo.

…e la reazione più strana?

Un signore ci ha chiesto se proiettavamo anche il telegiornale, perché era curioso di “vedere il mondo sul grande schermo”. Alla fine è rimasto fino ai titoli di coda del film che abbiamo scelto — e ha detto che gli era piaciuto più del TG.

Come scegliete i titoli da proiettare nelle varie tappe?

I film sono scelti da CinemAbruzzo, si tratta di cortometraggi e documentari davvero molto intensi che raccontano storie di resistenza, marginalità, di sogni, radici e comunità. Queste opere sono nate durante le precedenti edizioni di CinemAbruzzo Campus, una residenza artistica dedicata a giovani registi emergenti, e vengono proiettati grazie alla collaborazione con Red Couch Pictures, una distribuzione cinematografica nata in Abruzzo per valorizzare film indipendenti.

Come mai avete scelto Luglio come periodo dell’iniziativa?

Abbiamo scelto Luglio perché è il periodo in cui le comunità dei piccoli borghi sono più presenti e disponibili a partecipare. Le giornate più lunghe e il clima favorevole permettono di organizzare proiezioni all’aperto, creando un’occasione accessibile a tutti per vivere il cinema come momento di incontro e socialità.

Cinema Abruzzo

Ufficio stampa

Cinema Abruzzo

Parlando di cinema: c’è un film on the road che vi ha ispirato e vi è rimasto nel cuore?

Sicuramente Into the Wild, per il desiderio di scoperta e verità, ma anche Nomadland, che racconta con delicatezza il vivere ai margini, in movimento. Entrambi i film parlano di indipendenza, ricerca di sé e di comunità, temi che sentiamo molto vicini.

Durante i laboratori di comunità, che tipo di riflessioni emergono dai cittadini sul proprio territorio? C’è un tema ricorrente?

Emergono storie di abbandono e di attaccamento, spesso nella stessa frase. La nostalgia è un tema forte, ma anche la voglia di tornare protagonisti. Molti parlano della perdita di spazi condivisi e della solitudine, ma anche del desiderio di rimettersi in rete, di essere ascoltati.

Qual è il ruolo delle istituzioni locali e quanto è importante il loro coinvolgimento durante le tappe del tour?

È fondamentale. Quando le istituzioni sono presenti in modo partecipe, il progetto si radica, diventa qualcosa che può lasciare un segno. In altri casi ci sono state più difficoltà, ma anche quello è un dato da ascoltare.

Che tipo di impatto vi augurate abbia il progetto UPPENNINO CineCamper a lungo termine, sia sulle comunità che sulla visione della cultura nei piccoli centri?

Speriamo che il nostro passaggio non sia solo un evento, ma l’inizio di un processo. Vorremmo che le persone si riappropriassero del loro spazio culturale, e che il cinema tornasse a essere uno strumento vivo, non solo di intrattenimento ma di trasformazione.

Dopo questa esperienza, immaginate di continuare a vivere e lavorare “on the
road” o vedete altre evoluzioni per il CineCamper?

L’idea è proprio quella di vivere e lavorare viaggiando, la strada resta una componente essenziale: ci ha insegnato troppo per essere abbandonata. Per questo speriamo che Uppennino possa risuonare e intraprendere un cammino lungo e duraturo. Le evoluzioni arriveranno, ma saranno coerenti con ciò che siamo: due persone che credono nella cultura come strumento di relazione e nel viaggio come strumento per imparare e trasmettere.

Qualche professionista della settima arte ha notato la vostra iniziativa e vi ha detto qualcosa?

Diversi professionisti sono rimasti colpiti dall’idea e dal nostro approccio. In una delle tappe un attore molto famoso è venuto a partecipare e rimanendo molto colpito è rimasto con noi tutto il giorno, è stato un bel momento di scambio.

Il cinema e il viaggio spesso si incontrano: c’è un film che vi ha colpito soprattutto per dove è ambientato, per le location?

Non ce ne sono in particolare, ma è certo che i film che proiettiamo colpiscono molto anche per i paesaggi e le location, che non sono più sfondo ma diventano personaggi. I territori che attraversiamo ce lo ricordano continuamente: l’Abruzzo sa essere ruvido e poetico, silenzioso e potente.

Le tappe del CineCamper

Dopo le prime tappe nei comuni di Canistro, Sante Marie, Santa Jona e Fagnano Alto, UPPENNINO CineCamper continua a muoversi. Sempre con lentezza, sempre con cura, con la convinzione che ogni fermata possa essere un momento di incontro autentico, dove sentirsi un po’ meno soli e ricucire legami tra persone, territorio e cultura. Si può seguire il tour sui canali social di CinemAbruzzo .

Ecco le tappe del tour:

Pescasseroli (AQ) – 3 luglio 2025
Lecce nei Marsi (AQ) – 4 luglio 2025
Pescina (AQ) – 5 luglio 2025
Ovindoli (AQ) – 6 luglio 2025
Scanno (AQ) – 11 luglio 2025
Capestrano (AQ) – 13 luglio 2025

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Albania: un road trip da sogno tra natura, storia e spiagge bellissime

La sua fama è in costante crescita, ma resta ancora una delle destinazioni più inaspettate d’Europa: l’Albania. Situato a nord della Grecia e a sud del Montenegro, questo incredibile Paese dei Balcani vanta tradizioni secolari, una costa incantevole e una cucina deliziosa, oltre che un mix perfetto di mare e montagna, soddisfacendo i desideri di ogni tipologia di viaggiatore.

Come esplorare al meglio questa destinazione? Noi consigliamo un road trip, che sia in auto o in camper, il modo perfetto per scoprirla in autonomia, con i propri tempi e in tutte le sue sfaccettature. Anche perché, se volete vedere più zone, i mezzi pubblici non sono sempre disponibili e affidabili.

Se state pensando di fare un road trip in Albania, queste sono le tappe da non perdere.

Tirana, la capitale

Per apprezzare l’Albania, una meta relativamente giovane dal punto di vista turistico, è necessario conoscerne la storia. Dove cominciare il viaggio, quindi, se non dalla sua capitale? Tirana possiede un’eredita importante che permette ai visitatori di approfondire il passato del Paese: i bunker, ossia quello che resta della paranoia che avvolse i pensieri di Enver Hoxha, il dittatore che regnò dal 1944 fino alla sua morte, avvenuta nel 1985. Questi furono costruiti dopo la Seconda Guerra Mondiale in posizioni strategiche come le cime delle scogliere, ma anche nei campi, agli angoli delle strade e lungo le coste per prevenire le incursioni nemiche.

Oggi, molti di questi bunker sono stati trasformati in spazi sociali, culturali e musei, come Bunk’Art 2, un museo composto da 24 stanze che ricostruisce la storia del Ministero degli Affari Interni dal 1912 al 1991, ricreando le sue celle utilizzate per gli interrogatori ed esponendo immagini vivide e installazioni artistiche.

Tra le cose da vedere evidenziamo anche la piccola Moschea di Et’hem Bey risalente al XVIII secolo e situata in Piazza Skanderbeg. Si tratta di un luogo di culto incredibilmente unico, oltre che una delle moschee più antiche del Paese e tra le poche a sopravvivere al regime comunista.

Berat, la città dalle mille finestre

L’immersione nel passato dell’Albania continua nella caratteristica città di Berat, Patrimonio UNESCO, situata a sole due ore di distanza da Tirana. Questa volta, però, andiamo a scoprire il periodo ottomano che qui durò ben 600 anni. I segni della sua presenza si intravedono soprattutto tra le architetture di Berat, chiamata anche la “città delle mille finestre” grazie alle tante e bellissime finestre che si affacciano in discesa sul fiume Osum.

Questo suddivide la città in due quartieri, collegati tra loro da diversi ponti che vi permettono di spostarvi facilmente tra le due zone. Raggiungete la Chiesa Bizantina e le rovine del castello, entrambi situati in cima alla collina, per godere di una splendida vista sulla valle sottostante.

Berat

Fonte: iStock

Le “mille” finestre di Berat

Gjirokastër, la città di pietra

Una tappa imperdibile del vostro road trip in Albania è sicuramente Gjirokastër che, con le sue ripide strade acciottolate e l’imponente castello, è stata soprannominata “la città di pietra”. Saliti sul castello, uno dei più grandi di tutti i Balcani, vi godrete una vista mozzafiato sulle Montagne di Gjerë e sulla Valle del Drino. Il centro, invece, è ricco di case dalle facciate bianche, complete di balconi in legno e tetti in pietra, realizzate nel tipico stile ottomano.

Tutto, tra le sue strade, è meticolosamente preservato: la città, infatti, ha ottenuto lo status di Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Trascorrete la vostra giornata a Gjirokastër vagando tra le case caratteristiche e curiosando nei graziosi negozi che vendono tappeti e ceramiche, oltre che provando alcune specialità tipiche come il qifqi, polpette di riso e uova, spesso arricchite con erbe aromatiche, in particolare la menta e il pepe, solitamente fritte o cotte in padelle particolari.

Ksamil, tappa sulla Riviera Albanese

Dopo aver visitato alcune delle cittadine più caratteristiche, è giunto il momento di andare a scoprire la costa. La località balneare di Ksamil, situata sulla Riviera Albanese, ospita spiagge incredibili, sabbiose e dall’acqua turchese. Qui ci sono anche quattro piccole isole, perfette da esplorare con un kayak o un SUP così da scoprire gli affioramenti rocciosi e tuffarsi ogni volta che ne avete l’occasione!

Se invece volete rilassarvi, potete scegliere una spiaggia pubblica o privata, dove noleggiare un lettino con l’ombrellone o dove sorseggiare i cocktail preparati nei beach club. Di sera, invece, fate una passeggiata sul lungomare e scegliete uno dei tanti ristoranti presenti.

Butrint National Park

Da Ksamil, salite sulla vostra auto e raggiungete il Butrint National Park, un parco nazionale ricco di rovine romane, archi romani e mosaici bizantini, riconosciuto Patrimonio UNESCO. I monumenti in pietra sono protetti da alberi rigogliosi che, insieme alle acque turchesi del fiume, creano un contrasto splendido.

Il parco occupa oltre 200 ettari quindi, se avete poco tempo, dirigetevi direttamente verso la statua della dea, che riconoscerete subito perché presente su quasi tutte le cartoline e calamite del Paese, e all’antico teatro utilizzato ogni estate come location per eventi e festival.

Himarë, splendida località costiera

Un’altra gemma della Riviera Albanese è Himarë, dove si trova il mare più bello di tutta l’Albania. Quello che una volta era un villaggio di pescatori sta lentamente diventando una meta turistica sempre più popolare. Vanta acque cristalline color turchese, spiagge di sabbia e calette nascoste: esattamente ciò di cui avete bisogno quando fate un road trip in Albania!

Oltre a godervi le spiagge, andate a scoprire anche il castello appollaiato in cima a una collina. Questo sito archeologico risale al V secolo a.C. ed è una delle cose più belle da vedere a Himarë, non solo per i resti di quella che un tempo fu un’importante roccaforte e la sua storia, ma anche per le splendide viste sul centro storico, sulle spiagge e sulle acque sottostanti.

Himarë

Fonte: iStock

Vista panoramica su Himarë

Kruje e il suo bazar

Se nel vostro itinerario volete inserire anche un’altra cittadina, noi vi consigliamo Kruje. Piccola e dal fascino medievale, vanta uno dei bazaar più colorati e antichi dell’Albania. Questa è la vostra occasione per acquistare qualche souvenir tra tessuti, oggetti d’antiquariato e tappeti fatti a mano.

Incastonata ai piedi delle Alpi albanesi, Kruje emana un fascino particolare anche grazie alla sua storia. Durante l’epoca romana era abitata da un’antica tribù balcanica che trasformò l’area in una delle città più importanti di quel periodo tanto che, durante il Medioevo, divenne la prima capitale dello stato albanese. Tuttavia, Kruje è nota soprattutto per essere stata la città natale dell’eroe nazionale Skanderbeg, il comandante militare che respinse le forze ottomane per ben 25 anni prima della sua morte nel 1468.

Dopo aver esplorato il piccolo centro, salite anche al castello, usato come base operativa nel XV secolo da Skanderbeg e dal suo esercito composto da 3000 uomini.

Theth e la bellezza della natura albanese

Le ultime tappe che vi consigliamo per il vostro road trip in Albania vi permetteranno di scoprire un’altra anima del Paese: quella legata alla montagna. Il villaggio di Theth, situato nel cuore delle Alpi albanesi, alla fine di una strada a tornanti, ospita solo poche case circondate da imponenti cime montuose e prati pieni di fiori selvatici. Ed è proprio questo il bello. Qui potrete osservare lo scorrere lento della vita tipica del villaggio, passeggiare per le strade di campagna e fare alcune delle escursioni più belle della zona, come Valbona.

Si tratta di una lunga camminata attraverso le montagne, considerata tra le escursioni più belle da fare in Albania. Durante il vostro percorso camminerete in scenari diversi, non solo di montagna, ma anche foreste, pascoli, ruscelli gorgoglianti e prati pieni di fiori.

Se cercate un’escursione più breve, a soli 45 minuti dal villaggio di Theth si trova la splendida cascata di Grunasi, alta 25 metri, che precipita da un’impressionante scogliera calcarea. Durante la camminata attraverserete sentieri rocciosi e costeggerete un fiume di montagna prima di addentrarvi nel bosco. Lungo il percorso, godrete di panorami mozzafiato sulle cime delle montagne.

Infine, tra le bellezze naturali dell’Albania non potete perdere il Blue Eye, simile a quello di Saranda: una pozza d’acqua profonda incastonata nella roccia calcarea. Viene chiamato così perché, se ammirato dall’alto, ricorda un occhio blu per il suo colore brillante al centro che sfuma lentamente verso tonalità azzurre e verdi più chiare. Questo colore incredibile e l’acqua limpida è dovuto alla profondità dell’acqua e alla vegetazione circostante, un contrasto che lo rende uno dei posti più idilliaci dove nuotare. Inoltre, a rendere il tutto ancora più magico, c’è anche una cascata!

Blue Eye a Theth

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Il famoso Blue Eye a Theth
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Viaggio in camper tra le fioriture meno note d’Italia, per un itinerario lontano dalla folla

Non importa la tipologia del mezzo, che si tratti di un camper moderno e dotato di ogni comfort, di un classico van dallo stile vintage o di un furgone che avete omologato voi stessi, un viaggio on the road è sempre un’ottima idea. Con voi c’è tutto il necessario, l’unica cosa di cui avrete bisogno è lasciarvi trasportare dall’imprevedibile e assaporare ogni momento di quest’esperienza.

E non è necessario guidare per chilometri e chilometri per fare un road trip incredibile perché in Italia, fortunati noi che ci viviamo, le bellezze ci aspettano dietro ogni curva, soprattutto quando è periodo di fioritura. Ma quali sono le più belle e facilmente raggiungibili con il camper, magari vicine a delle comode aree sosta dove dormire? Eccole!

Campi di lavanda a Sale San Giovanni, Piemonte

La bellezza del sud della Francia, ma in Piemonte: siamo tra i campi di lavanda di Sale San Giovanni, un piccolo borgo situato in provincia di Cuneo. Qui, all’inizio dell’estate, le campagne si trasformano in un tappeto naturale viola e blu che raggiunge il massimo della fioritura l’ultimo weekend di giugno, quando viene organizzato anche l’evento “Non solo Erbe”. In quest’occasione, il comune e la pro loco organizzano l’annuale fiera dedicata alle erbe officinali locali, compresa la lavanda.

Per ammirare i campi di lavanda potete lasciare il camper in un campeggio situato nei dintorni e intraprendere alcuni dei percorsi escursionistici disponibili come il percorso panoramico verde, lungo 7,5 chilometri.

Campo lavanda sale San Giovanni

Fonte: iStock

Il campo di lavanda a Sale San Giovanni

Parco Aymerich di Laconi, Sardegna

Lasciate il camper nell’area sosta apposita a Laconi, in provincia di Oristano, e andate alla scoperta di questo territorio storico del Sarcidano percorrendo i diversi sentieri naturalistici presenti. Il Parco Aymerich, infatti, è una splendida oasi di 22 ettari creata da don Ignazio Aymerich Ripoll, appassionato di botanica, che importò sull’isola piante rare a partire dalla metà del XIX secolo.

Oltre a immergervi in un boschetto tra lecci, querce, olivi e carrubi, intervallati da ruscelli e laghetti, avrete l’opportunità di ammirare anche un’ampia varietà di orchidee, tra cui quelle autoctone ophris laconensis e sarcidanis. Questo è il più grande parco urbano della Sardegna, una tappa imperdibile se state organizzando un viaggio on the road sull’isola.

Centro Botanico Moutan di Vitorchiano, Lazio

Ogni anno, nel cuore della Tuscia viterbese, una collina nei dintorni di Vitorchiano si trasforma in una incredibile tavolozza di colori. Siamo nel Centro Botanico Moutan, dove si trova il giardino delle peonie, un luogo speciale immerso nella natura, tra lecci, cipressi e ulivi secolari, dove avrete l’opportunità di ammirare la rara collezione di peonie creata dall’imprenditore Carlo Confidati.

Qui ci sono oltre 250.000 piante, un tesoro botanico che custodisce circa 600 tra varietà e ibridi naturali delle specie più affascinanti. Ma il vero gioiello sono i sentieri, scrigni di rarissime peonie arbustive P.Rockii e di innumerevoli, splendide peonie suffruticose. Un mosaico di specie diverse che, al culmine della fioritura, si trasforma in uno spettacolo naturale unico e indimenticabile.

Il parco è aperto fino ai primi di giugno e potete parcheggiare il vostro camper nell’apposita area sosta presente a Vitorchiano.

Lavanda a Morano Calabro, Calabria

Chi viaggia con il camper sa che non è sempre così facile visitare i piccoli borghi, sia per una questione di spazio e grandezza delle strade che per la presenza di parcheggi adatti. Questo non è il caso di Morano Calabro, tra i Borghi più belli d’Italia, dov’è presente una comoda area sosta che vi permetterà di lasciare in sicurezza il vostro mezzo e di andare alla scoperta dei suoi meravigliosi campi di lavanda. Questi si trovano nel Parco della Lavanda di Campotenese, frazione di Morano Calabro, ai piedi del Parco Nazionale del Pollino.

Il periodo ideale per ammirare la fioritura della lavanda è quello compreso tra fine giugno e fine agosto, quando l’intera collina nei dintorni di Morano si tinge di viola. Si tratta di una tipologia di lavanda speciale perché autoctona: cresce alle pendici del Massiccio del Pollino e si chiama Lavanda Loricata (il cui nome si lega anche alla specie autoctona del Pino Loricato, simbolo del Parco del Pollino).

I giardini di Villa Taranto a Verbania, Piemonte

Tra i giardini più belli sul Lago Maggiore, ci sono sicuramente quelli di Villa Taranto a Verbania. Si tratta di una meta incantevole in ogni periodo dell’anno grazie alle diverse tipologie di fioriture: durante tutto il mese di aprile fioriscono le 80.000 bulbose; da metà aprile a metà maggio, invece, c’è la fioritura di azalee e rododendri; da giugno a settembre compaiono i fiori d’acqua come i fiori di loto e le ninfee; mentre a partire dalla fine del mese di luglio fino a ottobre è possibile immergersi nel labirinto delle dalie.

Anche a Verbania si trova un’ottima area sosta dotata anche di allacciamento elettrico.

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Tour della Toscana in camper e itinerari possibili, tra terme e città d’arte

Viaggiare in Toscana in camper può essere una valida opzione per visitare la regione, che, per la sua posizione centrale e ai collegamenti stradali capillari e ben segnalati, si raggiunge facilmente da ogni parte d’Italia. Sono diversi gli itinerari possibili, anche a tema o stagionali, da integrare a seconda del tempo a disposizione. Dalle città d’arte alla costa, dalle terme naturali alle strade del vino, ogni itinerario svela un volto diverso della Toscana.

Il tour delle città d’arte

Un primo percorso può toccare le grandi città d’arte, come Firenze, Siena, Pisa, Lucca, Arezzo: ognuna racconta una storia unica, fatta di arte, architettura e tradizioni. Chi viaggia in camper deve pianificare con attenzione le soste, perché spesso non è possibile parcheggiare nei centri storici. Meglio scegliere aree di sosta attrezzate nei dintorni, per spostarsi in bicicletta o coi mezzi pubblici, e visitare così le città con calma. Firenze merita almeno due giorni, tra musei, palazzi rinascimentali e passeggiate sull’Arno. Siena è un piccolo goiello con Piazza del Campo e il Duomo; mentre Pisa è da scoprire partendo dalla celebre torre pendente e poi oltre. Lucca si gira bene in bicicletta, lungo e dentro le mura rinascimentali; e Arezzo vanta un’anima medievale e una forte identità toscana, meno turistica ma molto autentica. Quando? Questo itinerario è percorribile tutto l’anno; in inverno per godere dell’atmosfera natalizia o in primavera e autunno per evitare la folla e il caldo estivi.

Piazza Grande Arezzo

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Piazza Grande di Arezzo

In camper lungo la costa

Un altro itinerario si snoda lungo la costa tirrenica, tra spiagge, pinete e località turistiche affacciate sul mare. Da Nord a Sud, si passa dai centri di villeggiatura e mondani della Versilia alle calette più selvagge della Maremma. Viareggio, Lido di Camaiore e Forte dei Marmi sono perfette per una sosta balneare; anche se molto molto affollate in alta stagione. Più a sud, Castiglione della Pescaia ha un bel centro storico arroccato, animatissimo in estate, spiagge ampie e una natura ancora piuttosto selvaggia. Proseguendo verso l’Argentario, si incontrano Orbetello e Porto Ercole, e si percorrono strade panoramiche sulla laguna con accessi a spiagge limpide, spesso affollate in alta stagione. Un consiglio su tutti: attenzione ai divieti di sosta per i camper lungo la costa, spesso più restrittivi in alta stagione.

Chi cerca luoghi meno battuti lungo la costa può puntare su tratti ancora poco turistici, come le Spiagge Bianche di Rosignano, con il mare sorprendentemente chiaro, dall’aspetto quasi caraibico dovuto alla presenza, in passato, di residui di bicarbonato di sodio provenienti dallo stabilimento chimico Solvay, che hanno alterato il colore naturale della sabbia. La pineta della Riserva dei Tomboli di Cecina è ideale per chi viaggia con bambini. Più a sud, il Parco della Sterpaia e il Golfo di Baratti hanno spiagge tranquille e natura protetta, e dispongono di aree attrezzate per i camper.

Castiglione della Pescaia

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Castiglione della Pescaia

La Toscana termale

Per chi cerca relax e natura, la Toscana è apprezzabile anche fuori stagione, seguendo un itinerario termale, perfetto soprattutto in autunno e primavera. Le terme libere e gratuite sono una delle esperienze più wild della regione, particolarmente adatte a chi viaggia in camper. Le Cascate del Mulino di Saturnia sono forse le più note: vasche calcaree modellate dall’acqua sulfurea, accessibili anche di sera o al mattino presto, per evitare la folla. I Bagni San Filippo, tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, sono meravigliose, e ancora non troppo conosciute: un paesaggio quasi fiabesco, dove fa da protagonista la “Balena Bianca”, una grande formazione calcarea su cui scorre acqua calda e dalle proprietà riconosciute. I Bagni di Petriolo, meno noti e spartani, ma molto suggestivi, si trovano vicino a Monticiano, e qui l’acqua calda delle terme si può alternare a quella fredda del torrente. Chi viaggia in camper può facilmente trovare parcheggi, anche liberi, nelle vicinanze e raggiungere le terme a piedi o in bicicletta, magari fermandosi più notti per godersi appieno dei benefici delle acque delle terme toscane.

Bagni San Filippo

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I Bagni di San Filippo sono meno famosi di Saturnia ma altrettanto suggestivi

Dove andare in Maremma in camper

Sempre nella parte meridionale della regione, un itinerario nella Maremma consente di esplorare una Toscana più selvaggia e autentica, iconica e meta apprezzatissima da italiani e stranieri di tutto il mondo. Grosseto può essere un buon punto di partenza, con il suo centro storico racchiuso da mura e la vicinanza a numerose attrazioni naturalistiche. Da lì si può proseguire verso il Parco Naturale della Maremma, un’area protetta che si estende tra Talamone e Alberese, perfetta per escursioni a piedi, in bici o a cavallo. L’itinerario prosegue verso la costa con Monte Argentario, collegato alla terraferma da sottili strisce di terra, da cui si possono raggiungere spiagge appartate (meno in estate) e punti panoramici come il convento dei Frati Passionisti. Orbetello, infine, è circondata da una laguna dove si possono osservare fenicotteri e fare passeggiate tranquille, con la possibilità di fermarsi in aree sosta ben attrezzate. Attenzione ai divieti, perché la sosta ai camper è vietata quasi ovunque, specialmente in alta stagione. E ancora un accorgimento: chiudete i finestrini e mettere le zanzariere perché è pieno di zanzare che possono trasformare la permanenza in camper in un vero e proprio incubo!

Le strade del vino

Un ultimo itinerario, perfetto per chi ama la cultura enogastronomica, è quello lungo le strade del vino. Il Chianti è probabilmente la zona più famosa, con le sue colline punteggiate da vigneti, oliveti e borghi come Greve, Radda e Castellina. Molte cantine organzzano degustazioni e visite guidate, con la possibilità di sostare nei pressi o trovare campeggi immersi nella natura. Un consiglio per i più sportivi può essere quello di fare base in un campeggio o un’area sosta per poi girare in bici. A sud,

e Montepulciano sono le due capitali del Brunello e del Vino Nobile: piccoli centri ricchi di storia, con cantine storiche e scorci panoramici. Anche la zona di Bolgheri, sulla costa livornese, merita una deviazione, con la celebre via dei cipressi e i vini della DOC Bolgheri, tra i più apprezzati al mondo. E se si beve troppo? Una sosta in camper prima di ripartire è d’obbligo!

Vigneti della Val d'Orcia

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Viaggio on the road di primavera: i giardini italiani più belli da raggiungere in camper

Sempre più persone scelgono di acquistare o noleggiare un camper per le loro vacanze. Questa modalità di viaggio permette di vivere l’esperienza pervasi da un particolare senso di libertà dove l’itinerario, molto spesso flessibile, comprende anche ore tranquille trascorse semplicemente a fissare il panorama che scorre fuori dal finestrino.

Tra tutte le stagioni dell’anno, una delle più belle per fare un viaggio in camper è la primavera. Non solo perché in questo periodo ci sono diversi ponti festivi da sfruttare per allungare le proprie vacanze, ma anche grazie ai paesaggi che fioriscono rendendo ogni destinazione ancora più magica e affascinante. Se non volete guidare troppo lontano, qui vi consigliamo alcuni dei giardini italiani più belli da raggiungere in camper.

Campo Imperatore, Abruzzo

Seppur molto sottovalutata, l’Abruzzo è una di quelle regioni italiane ideali per un viaggio on the road. Tra le destinazioni da inserire nel vostro itinerario di primavera consigliamo Campo Imperatore dove, quando il sole comincia a sciogliere la neve invernale, appaiono i Crocus. Questi fiori selvatici dal caratteristico colore viola, dipingono l’altopiano nei mesi di marzo e aprile in base alle condizioni climatiche e alla presenza o meno di neve.

Campo Imperatore è l’altopiano abruzzese situato ai piedi del Corno Grande, in un angolo del Parco Nazionale del Gran Sasso. Con il camper potete parcheggiare e dormire nelle diverse aree sosta attrezzate.

Parco Giardino Sigurtà, Veneto

Il Parco Giardino Sigurtà a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, è sicuramente uno dei gioielli verdi d’Italia visitabile tutto l’anno, anche se offre il meglio di sé soprattutto in primavera. Questo perché, nei mesi di marzo e aprile, esplode di colori grazie al festival Tulipanomania: per l’occasione, oltre un milione di tulipani, ma anche giacinti e narcisi, colorano i 60 ettari del parco offrendo uno scenario suggestivo dove passeggiare e visitare le diverse esposizioni allestite per l’evento.

Fuori dal parco è presente un ampio parcheggio dove potete lasciare il camper, ma è vietato dormirci la notte. L’area sosta autorizzata più vicina si trova a Borghetto sul Mincio, a 2,5 chilometri di distanza.

Norcia e Castelluccio, Umbria

Tra la fine di maggio e i primi di luglio, in base alle condizioni climatiche, si può assistere alla splendida fioritura delle lenticchie a Norcia e Castelluccio. Ogni anno gli agricoltori seminano e disegnano la piana in modo diverso, come fosse una tela d’artista, rendendo la fioritura sempre unica e diversa. Anche qui troverete diversi parcheggi e aree sosta dove lasciare il camper: durante il periodo della fioritura, essendo un evento molto atteso che attira numerosi turisti ogni anno, consigliamo di chiamare in anticipo per prenotare un posto per la vostra casa mobile.

Val di Non, Trentino

Dalla prima settimana di aprile ai primi di maggio, le alture dell’Alta Val di Non si trasformano in immensi giardini fioriti e viene celebrato il dente di leone (Taraxacum officinale) con tanti eventi, escursioni e degustazioni. Il dente di leone cresce nei prati fino a 2000 metri di altitudine e viene utilizzato sia come erba officinale per le sue proprietà terapeutiche e curative che come condimento culinario.

Se volete partecipare a “Le Settimane del Dente di Leone” con il vostro camper, in zona troverete diverse aree sosta dove parcheggiare e godervi gli eventi senza preoccupazioni.

Giardino di Ninfa, Lazio

Considerato uno dei giardini più belli e romantici del mondo, oltre che uno dei migliori dove assistere alle fioriture primaverili in Italia, il Giardino di Ninfa è l’oasi verde e floreale creata dalla famiglia Caetani situata ai piedi dei monti Lepini, in provincia di Latina. Negli anni ha conquistato anche numerosi scrittori come Virginia Woolf, Truman Capote, Ungaretti e Moravia.

Entrando all’interno del giardino di 8 ettari si possono ammirare oltre 1300 specie di piante, tra cui 19 varietà di magnolia, betulle, iris acquatici e aceri giapponesi. In primavera, i ciliegi ornamentali fioriscono creando un’atmosfera davvero fiabesca.

Arrivando con il camper, potete parcheggiare nell’area apposita fuori dal giardino, mentre per dormire potete fare affidamento sui campeggi della zona.

Vignola, Emilia-Romagna

L’ultima fioritura che vi consigliamo per i vostri viaggi on the road di primavera è quella dei ciliegi a Vignola, in provincia di Modena. I ciliegi arricchiscono il paesaggio tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile, colorando le campagne per chilometri. Per ammirarli in tutta la loro bellezza potete percorrere la “Via dei Ciliegi”, un percorso che attraversa coltivazioni di ciliegi, susine, pere e mele, lungo il fiume Panaro. È possibile percorrere questo itinerario anche in bicicletta grazie al Percorso Natura Panaro, che coincide con la ciclabile Eurovelo 7.

Oppure partecipare alla Festa dei Ciliegi in Fiore che animerà la città con eventi enogastronomici e culturali. Anche qui potrete parcheggiare nelle aree sosta apposite.